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Discussione: L'universo e la ballerina.

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    L'universo e la ballerina.

    ..../....le misure della quantità materia visibile nel cosmo, tuttavia, rendono conto solo per un terzo della massa necessaria alla curvatura nulla, e i cosmologi hanno da tempo ipotizzato l'esistenza di una «materia oscura», non rilevabile con gli strumenti convenzionali ma comunque presente. Una conferma di quest'ipotesi viene dallo studio condotto da Scott Dodelson del Fermilab e da Lloyd Knox della University of Chicago, coautori dell'articolo apparso su «Physical Review Letters». I due ricercatori, basandosi sui dati ottenuti presso l'osservatorio cileno di Cerro Toco hanno fornito una spiegazione teorica della mappatura ad alta precisione delle fluttuazioni rilevate nella distribuzione spaziale della radiazione cosmica di fondo, formulata negli ultimi nove mesi. Il risultato dello studio è compatibile solo la presenza non solo di una materia, ma anche di una energia «oscura», che fornirebbe la repulsione necessaria per rendere l'espansione dell'universo maggiore che in passato.

    Folco Claudi
    Per comprendere meglio l'esistenza dell'energia oscura, possiamo portare l'esempio della ballerina sul ghiaccio, in compagnia del suo partner. Lei con il tutù rosa, lui con un costume completamente nero. Una volta che s’inizia a ballare, le luci si spengono sulla pista, venendo illuminata soltanto la ragazza con il suo tutù. Lei si muove sempre più velocemente senza apparente fatica ma, in effetti, chi la fa muovere con tanta facilità è quell'energia nera che non si vede, rappresentata dal compagno invisibile.

    Per la verità, nell'universo, questa energia invisibile potrebbe esistere, è vero, ma per il momento è solo una intuizione paventata da alcuni astrofisici, per il solo fatto che non riescono a spiegarsi quest’aumento di velocità, a loro dire, perché i loro strumenti, antecendentemente, avevano registrato una velocità inferiore.

    Come altrettanto intuitivo ma, con una logica che sta più con i piedi in terra, è l'altra teoria conosciuta ma meno nota, la quale afferma che, non sia vero che vi è una forza invisibile che faccia aumentare la velocità dell'universo, o comunque, pur potendoci essere, che non sia essa la causa di questo aumento.
    Si tratterebbe, invece, ancora della spinta iniziale ricevuta dal Big Bang, in cui l'universo non ha ancora finito di dispiegare la spinta massima ricevuta dall'evento. Mi spiego: se noi facciamo esplodere un ordigno, avremo nei vari punti di allontanamento una velocità in aumento, fino a quando la potenza diminuirebbe al punto di azzerarsi. Ecco! Secondo questa teoria, noi stiamo osservando l'universo che sta in una fase di accelarazione ancora da completarsi. A tale motivo possiamo registrare l'aumento della sua velocità. Velocità che perderà, naturalmente, strada facendo fino ad esaurirsi completamente.
    Magari a quel punto, come affermava la vecchia teoria dello Jo Jo, l'universo imploderà nuovamente su se stesso fino a ricompattarsi, per ricreare la massima concentrazione di energia che lo rifarebbe esplodere e così via. Cosa si sa su questa teoria differente dalla prima?
    Ultima modifica di Bruco; 28-02-2010 alle 19:32
    [FONT="Lucida Console"][COLOR="Blue"]La fantasia

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