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Discussione: La malattia terminale

  1. #1
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    La malattia terminale

    Stamattina mi trovavo, per motivi di lavoro, presso un hospice, ossia dove alloggiano i malati terminali, e ove vengono praticate cure palliative e terapia del dolore.
    Si trattava di un bell'ambiente, sembrava pi
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  2. #2
    Concordo. Non deve essere piacevole. Una volta in tv parlarono di una persona che organizz
    Bambol utente of the decade

  3. #3
    Opinionista L'avatar di LaSte
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    Per curiosità quanti posti aveva questa struttura dark?
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  4. #4
    pensavo di esserlo... L'avatar di libero
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    Capisco la tua sensazione di disagio Dark,io ho convissuto con questa situazione per due anni vedendo mio padre spegnersi un poco alla volta..
    Non sapevo di questa struttura,nessuno ci ha detto nulla ma comunque avremmo preferito che il nostro caro fosse rimasto con noi,l'ambiente famigliare è importatissimo e ogni giorno si alternavano gli infermieri,una volta a settimana arrivava il medico di famiglia e una volta al mese l'oncologo.

  5. #5
    Banned L'avatar di Iena
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    Siamo tutti malati terminali, l'unica differenza

  6. #6
    L'avatar di dietrologo
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Stamattina mi trovavo, per motivi di lavoro, presso un hospice, ossia dove alloggiano i malati terminali, e ove vengono praticate cure palliative e terapia del dolore.
    Si trattava di un bell'ambiente, sembrava più un circolo ricreativo che una struttura sanitaria, con corridoi luminosi e accoglienti, stanze comuni, colori allegri e vivaci.
    Eppure solo il sapere la sua funzione mi ha messo addosso una sensazione di ansia, di soffocamento... e anche un gran senso di impotenza: la malattia terminale non presuppone speranza di guarigione alcuna, devi solo prepararti all'estremo passo. Qualcosa di difficile da accettare. Certo, la morte è inevitabile, ma l'idea di una fine che arriva lenta ed inesorabile è davvero angosciante.
    Ritengo che la malattia sia un metodo per finire l'esistenza più che una causa, di qualcosa bisogna morire diceva il mio medico , poi è anche vero che in quei momenti la voglia e l'interesse per la vita si affievolisce quando l'esperienza è conclusa

    dimenticavo , mia mamma ha terminato la sua vita in un centro di questi , precisamente a Brescia , struttura professionale dove le persone ricoverate vengono veramente coccolate fino alla fine , un lusso direi
    Ultima modifica di dietrologo; 09-03-2010 alle 21:19

  7. #7
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    [QUOTE=LaZia;1142821]Per curiosit
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    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

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