[QUOTE=Spaitek;1151439]S
[QUOTE=Spaitek;1151439]S
----->Comperate i miei occhiali<-----
Va anche detto, comunque, che il gene fruitless non è presente nell'uomo ma solo negli insetti. Ciò non toglie che il comportamento sessuale dell'uomo abbia una base biologica. Tutti i comportamenti umani hanno una base neurobiologica. Basta non confondere "base" con "causa" (che è quello che avviene quasi sempre negli articoli in cui trovano "il gene della felicità", "il gene della fedeltà" etc.).
Riguardo alla domanda di Spaitek, una "variante" o "caratteristica" non è sinonimo di patologia. Restando nel mio campo, perché si possa parlare di psicopatologia un comportamento deve quantomeno limitare il proprio benessere e quello altrui e comportare un disadattamento severo.
Ultima modifica di christian; 22-03-2010 alle 19:52
E' forse vero che la cosa non ha funzionato, ma ciò non toglie che ci sia una relazione fra sovrappopolazione ed accettazione sociale dell'omosessualità.
Dal momento che l'omosessualità è associata ad una scarsa prolificità per ovvie ragioni, nei periodi in cui c'era bisogno di forza lavoro gli omosessuali venivano bastonati. Ora che c'è invece un problema di sovrappopolazione, l'omosessualità è tollerata.
Ovviamente la scelta non è consapevole, è una selezione di tipo evoluzionistico.
(non me la sono inventata io, l'ho letta su di un libro di antropologia. io l'ho solo tagliata con l'accetta)
PS: la stessa cosa forse vale per lo sterminio delle streghe, in quanto donne sole e non prolifiche. Questa però me la sono inventata io adesso, ma non mi pare in contraddizione con l'altra ipotesi.
Ultima modifica di marimba; 22-03-2010 alle 21:32
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Per me invece non è del tutto una stupidata
----->Comperate i miei occhiali<-----
Ma, sai, nella mentalit
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
[QUOTE=marimba;1152603]E' forse vero che la cosa non ha funzionato, ma ci
Quote:
marimba
Dal momento che l'omosessualit
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[QUOTE=iroel;1152709]La genetica non ha il tempo di adattarsi alla societ
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[QUOTE=marimba;1152752]
E' ovviamente solo un'ipoteti interpretativa. Quello che
Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!
Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.
[QUOTE=marimba;1152755]
Insomma, se ad una societ
Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!
Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.
Sulla questione gay e reazioni sociali hai ragione, ma da quanto dici fai riferimento ad una società prenovecento. Nel secolo scorso ed in questo un gay ha avuto più possibilità di dichiararsi tale, ma proprio per questo l'ostracismo è divenuto più forte, almeno fino a quando la sua condotta veniva ritenuta pericolosa per la società.
Sulle streghe, il tuo contributo di riflessione è interessante, e non ci avevo pensato. Si tratterebbe quindi di una questione di concorrenza, o di perdita del controllo dell'uomo sulla loro condotta.
Non mi sembra che questo però sia in contraddizione con l'altra ipotesi, e cioè il rifiuto di adempiere al ruolo di moglie e di madre. Anzi, mi pare che le due cose si completino.
Ultima modifica di marimba; 23-03-2010 alle 10:39
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Che c'entra la genetica
----->Comperate i miei occhiali<-----
[QUOTE=christian;1152527]
Riguardo alla domanda di Spaitek, una "variante" o "caratteristica" non
[QUOTE=marimba;1152603]
Dal momento che l'omosessualit