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Discussione: Dalla sinistra un monumento a Berlusconi.

  1. #1
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    Dalla sinistra un monumento a Berlusconi.

    Tutti i partiti della sinistra dovrebbero fare un monumento a Silvio Berlusconi, poiché con il suo comportamento da rapina ha fatto uscire tutti i difetti di cui era ed è impregnata.

    In primissssss...., il fatto che si è sempre pensato che era sufficiente essere di sinistra per star dalla parte della ragione o dalla parte degli onesti.

    In secondissssss..., come per esempio il sig. D'Alema, voler essere a tutti i costi
    più democratico dei semocratici, lasciando che Berlusconi entrasse in politica portandosi dietro un conflitto di interessi grande quanto il colosseo o il duomo di Milano; infatti, come primo ministro, in tal senso, poteva fare immediatamente una legge e il sig. Berlusconi sarebbe uscito di scena prima che vi entrasse.

    In terzisssss..., la litigiosità idiota della sinistra che fa cadere i propri governi per questioni di lana caprina, ridando il potere in mano all'attuale coalizione.

    Vedete quante negatività ha fatto saltare fuori Berlusconi dalla sinistra? Se lo meriterebbe o no un monumento? Certo che se lo meriterebbe, purché la sinistra, paga degli schiaffoni che sta prendendo dal sig. Berlusca, si affretti a corregere il tiro, perché se dovesse continuare in quegli atteggiamenti, può star certa che, morto un Berlusconi se ne farà un'altro.

    Per tornare a noi, naturalmente gli italiani si sono rotti i coglioni di votare questi coglioni, per questo continuano a votare lui che glie li ha rotti di meno; anche se, ad onor del vero, ad uno sguardo più attento non sia sfuggito il fatto che, al posto dei coglioni ci sta rompendo il C.............lo.
    Ultima modifica di Bruco; 03-04-2010 alle 21:04
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  2. #2
    In attesa di premio Nobel L'avatar di marimba
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    A parte la caduta di stile sul finale, l'idea è interessante, e forse andrebbe ampliata. Esempio:
    con Veltroni il PD ha perso le politiche.
    con Franceschini le europee
    con Bersani le amministrative...

    E quindi, grazie a Silvio abbiamo la prova provata che il PD ha una classe dirigente di incapaci.

    Se poi vogliamo aggiungere che ci ha aiutato a dimostrare la malleabilità del Presidente nel caso del decreto SalvaPolli...
    [I][FONT="Book Antiqua"][SIZE="3"]Ges

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da marimba Visualizza Messaggio
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    A parte la caduta di stile sul finale, l'idea è interessante, e forse andrebbe ampliata. Esempio:
    con Veltroni il PD ha perso le politiche.
    con Franceschini le europee
    con Bersani le amministrative...

    E quindi, grazie a Silvio abbiamo la prova provata che il PD ha una classe dirigente di incapaci.

    Se poi vogliamo aggiungere che ci ha aiutato a dimostrare la malleabilità del Presidente nel caso del decreto SalvaPolli...
    1) I cronisti si limitano a descrivere la realtà, cara marimba, quindi nessuna caduta di stile, poiché la realtà che ci circonda e che, spero condividerai, ci dice che la politica italiana è inesistente, poiché impegnata su fronti personali.

    2) Le misure sull'economia prese dal governo non esistono.

    3) La disoccupazione galoppante è inarrestabile, e parlare solo in termini di percentuale (8,6 &#37, non da la giusta misura dei milioni di lavoratori, con le proprie famiglie, senza una fonte di reddito.

    4) Il debito pubblico che sta esplodento.

    5) Le istituzioni, in conflitto tra loro, non sanno più cosa dire o fare, con l'etica e, in particolar modo la morale, stracciata e schiacciata sotto i piedi.

    6) La chiesa cattolica che pretendeva rappresentare le radici dell'Europa, con cardinali, vescovi, prelati, preti e il suo vicario in terra, si è fatta sorprendere con le mani nel barattolo della marmellata, e non sa più dove sbattere la testa, paragonando le inchieste su questa "brava gente" alle persecuzioni antisemitiche, facendo incazzare questi ultimi.

    7) I giovani che non intravedono più un futuro - ma questo da diversi anni grazie e sopra tutto a quelle leggi sul precariato, avvallate dalla sinistra e dal sindacato -

    8) Le istituzioni: come scuola, giustizia, ricerca ecc. allo sbando.

    Insomma: come la vuoi definire questa situazione? Trovala tu, cara marimba, una formula che non ti faccia avere una caduta di stile. Io non ci sono riuscito.
    Ultima modifica di Bruco; 03-04-2010 alle 10:59
    [FONT="Lucida Console"][COLOR="Blue"]La fantasia

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Premesso che d'alema è stato forgiato con pura materia luciferina, adesso renderlo uno, trino e tutto a che, tante volte scompaia il demone esterno, gli si possa avvicendare un demone interno su cui apporre il sigillo di padre di tutte le colpe non è che sollevi le sorti di un progetto politico che manca.
    Certo in quel momento in cui governava lui poteva, potè cambiare le leggi di borsa con l'opa colaninno su telecom in atto, quindi poteva, ma più di lui il suo governo perchè a governare è il governo e il presidente lo coordina, quindi furono molti, gli stessi presenti prima e dopo d'alema, a peccare molto per pensieri, parole, opere ed omissioni, soprattutto per omissioni, andava però di moda il supporto esterno o la desistenza.

    A me sembra però che scomparso il modello comunista poi nessuno è riuscito a costruire un qualche modello originale dotato di riconoscibilità di cui dire questo è il modello sociale che persegue una sinistra post comunista, non più comunista, di riferimento per ciascun partito e partitino riconducibile a quell'area che proponeva di realizzarlo curando magari ogni forza specifica un particolare aspetto.
    Mancando il modello generale, che poi è quello che deve essere gradito e attirare il supporto maggioritario di partiti, voti popolari e poteri sociali diffusi, deriva che resta difficile metterci dietro gli eroi che vanno a realizzarlo.
    Eroi che come il modello sociale non escono dal nulla e non si trovano dietro l'angolo anche perchè andrebbero a dirigere una macchina gestibile solo se si dispone di una piramide interna di potere a che tu dica e la macchina, invece di mettersi a ridere di ciò che dici, si muove di conseguenza.

    L'avvicendamento interno avviene pure quando una classe dirigente antagonista scalza di forza e prepotenza la vecchia dimostrando a se stessa e agli altri di possedere forza, seguito e credito intanto interni a che sia credibile l'affidamento della missione esterna ancora più difficile.

    Detto ciò la soluione del conflitto di interessi non è semplice perchè la dove si puote ciò che si vole si vive e sopravvive di interessi e anche chi ci arriva pensando di non averli, una volta entrato ne ha tanti e pure grossi.
    Ne è trascurabile il conflitto di interessi costituito dal potere che si esercita come partiti e come sindacati che sono una emanazione dei partiti, ma che dovrebbero essere emanazione del mondo del lavoro.
    Separare questa connubio politico sindicale che mai avrebbe dovuto unirsi chi va a farlo, qualcuno se lo è addirittura posto?
    Ultima modifica di Il gatto; 03-04-2010 alle 14:53

  5. #5
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    Il gatto
    Premesso che d'alema è stato forgiato con pura materia luciferina, adesso renderlo uno, trino e tutto a che tante volte scompaia il demone esterno gli si possa avvicendare un demone interno su cui apporre il sigillo di padre di tutte le colpe non è che sollevi le sorti di un progetto politico che manca.
    Ho cancellato tutto il resto, poiché essendo il tuo pensiero un tantino complesso, non l'ho compreso.
    In ogni caso, ho citato Massimo D'Alema perché lui era il presidente del consiglio, per cui è chiaro che vi doveva essere una volontà di governo per varare la legge sul conflitto di interessi, e se lui l'avesse proposta, vorrei vedere chi si sarebbe tirato indietro.
    Gli altri colpevoli di cui parli (leggi Prodi), erano troppo deboli per intavolare un discorso che bisognava affrontare con i carri armati e l'elmetto in testa, e con l'estrema sinistra nella persona del sig. Bertinotti, che lo teneva sul filo del rasoio, a mio modo di vedere non aveva: nè la forza né la volontà per affrontare una opposizione che aveva tutto l'interesse, nella persona del suo capo, a mantenere lo status quo.

    Per altro, certamente che alla sinistra è mancato e manca un progetto politico da tanto tempo, ed io aggiungerei: da troppo tempo; ma proprio per questo che ho affermato che la sinistra dovrebbe fare un monumento a Silvio, perché, con il suo comportamento nel voler rimanere al suo posto, al di sopra di qualsiasi dignità e accada quel che accada (in un altro paese sarebbe stato sufficiente presentare le dimissioni del primo ministro, solo perché la moglie ha dichiarato che il marito era malato, figuriamoci poi quello di farsi prendere le misure della sua virilità da una mig....scusate Escort, con una telecamera infilata nel tanga.

    Tutto questo, alla sinistra, dovrebbe far comprendere quali sono i nuovi atteggiamenti da assumere, per proseguire quel cammino di difesa della classe lavoratrice e dei più deboli, se vuole riprendersi la sua identità.

    Invece, come sappiamo, con l'entrata in vigore dell'euro, per esempio, sia la maggioranza di Berlusconi che era al governo, sia la sinistra che era all'opposizione e sia i sindacati, altri papponi, hanno fatto come le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo, lasciando che un euro venisse parificato alle mille lire, in modo che gli stipendi a reddito fisso e le pensioni si decurtassero, come potere di acquisto, della metà, in un sol giorno...quando ci dice bene.

    Ecco, se la sinistra non comprende le stronzate che ha fatto fino ad ora, rimarrà relegata all'opposizione per sempre fino alla sua scomparsa.
    Pertanto, pregasse che all'orizzonte vi sia l'avvento di un qualche Barak Obama, anche se bianco e vestito di rosso: non importa.
    Ultima modifica di Bruco; 04-04-2010 alle 03:41
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  6. #6
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Disporre di una maggioranza solida dei numeri che ti da la fiducia come primo ministro non significa averla nel momento in cui tocchi un conflitto dove in troppi si ritrovano al che ti mollano i tuoi e gli altri.
    Forse nel caso rifondazione

  7. #7
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    [QUOTE=Il gatto;1157777]Disporre di una maggioranza solida dei numeri che ti da la fiducia come primo ministro non significa averla nel momento in cui tocchi un conflitto dove in troppi si ritrovano al che ti mollano i tuoi e gli altri.
    Forse nel caso rifondazione
    [FONT="Lucida Console"][COLOR="Blue"]La fantasia

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Non c'era nemmeno una domanda, ma solo dei tentativi di ipotesi sui vari perchè una sinistra è finita all'angolo e non da credibili segnali di risollevarsi.
    Direi che alla fine, in generale, la sinistra tenta una risposta sociale alle problematiche diverse che si pongono diversamente a tutti, la destra la tenta per la strada individuale.
    In questo tentativo diversificato delle parti la sinistra non si è dimostrata in grado di presentare una risposta comprensibilmente credibile e desiderata a chi poi la dovrebbe vivere nella sua realtà ed è finita politicamente emarginata, o almeno quanto basta a che le sia molto difficoltoso poi accedere a certe posizioni che realizzano la realtà proposta, relativamente, in termini concreti.
    Su tale situazioni di insieme, a caduta si innestano le vicissitudini di personaggi, singoli tentativi, soluzioni abortite, soluzione perse per strada, cambio di segretari, scontento degli aderenti storici e quant'altro che fa la realtà di una forza che al momento almeno resta senza sbocco e con un futuro suo incerto per una identità che non riesce ad assumere e finisce per esigenze di sopravvivenza a dover contare sul fare ragione di esistenza propria un nemico esterno dal quale poi diventa dipendente invece di esserlo da un progetto interno.

    L'assunto direi stia solo nel porre la forza numerica e sociale che determina il successo politico di chiunque nella fascia media della società, quella che poi si identipica con la borghesia medio piccola senza il cui appoggio si perde e che presenta sue aspettative e voluti, diversi da quelli dei ricchi e da quelli dei poveri che magari caratterizzano le politiche, ma con cui non si conclude.
    Mediare il desiderato di questa media borghesia con quello che si vorrebbe rendere caratterizzante di una propria politica non è cosa semplice e a valutazione propria è stato gestito dalla sisnistra post comunista in modo peggiore del solito e in una situazione che vedeva la sua area tipica di riferimento, il proletariato operaio, assottigliarsi sempre più a seguito di tante trasformazioni che spostavano interessi, desideri e concezioni degli stili di vita propri.
    Ultima modifica di Il gatto; 04-04-2010 alle 10:03

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