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Discussione: Poesie

  1. #1756
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Giuseppe, zio amorevole, porta al mare le due nipotine che, capricciose, si portano appresso la gatta, baldracca e cacciatrice. Di colpo il felino si lancia in acqua a caccia di un pregevole pesciaccio che ha notato saltellare tra le onde. Il pesce scappa, la gatta lo insegue, le nipotine piangono, e lo zio si lancia tra i flutti per recuperare la gatta ma, esausto, annega miseramente.
    Morale: Tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zio Pino.
    Come scriveva una persona stimatissima e illustre

  2. #1757
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Come scriveva una persona stimatissima e illustre
    Guarda che hai cominciato tu con Beltempo...
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  3. #1758
    OT
    il solito vittimismo femminile....d'accordo.....si......hai ragione.....

    fine OT

  4. #1759
    Beee... cosa fate copiate dal mio thread "storie e detti, rivisti è corretti"???
    Bambol utente of the decade

  5. #1760
    i grandissimi Autori ed i Classici sono liberi da coprait....quindi, consideralo un omaggio/riconoscimento e ritienti onorato

  6. #1761
    per la classicofila Pazza_di_Acerra

    Si tibi simplicitas uxoria, deditus uni
    est animus, summitte caput cervice parata
    ferre iugum. Nullam invenies quae parcat amanti.
    Ardeat ipsa licet, tormentis gaudet amanti
    set spoliis; igitur longe minus utilis illi
    uxor, quisquis erit bonus optandusque maritus.
    Nil umquam invita donabis coniuge, vendes
    hac obstante nihil, nihil haec si nolet emetur.
    Haec dabit affectus: ille excludatur amicus
    iam senior, cuius barbam tua ianua vidit.

    Giovenale : Satira 6 206-215

  7. #1762
    Dedicata a Pazza_di_Acerra

    Diversa il dio fece l'indole della donna
    ...
    Un'altra dal mare, e ha due indoli diverse:
    un giorno ride ed è tutta lieta,
    e la loderebbe un ospite che la vedesse in casa:
    "non c'è donna migliore di questa
    nè più bella in tutto l'universo".
    Ma un altro non si può sopportare nè di guardarla,
    nè di andarle vicino; e allora è furente
    e inavvicinabile come una cagna che difende i cuccioli.
    Implacabile e odiosa con tutti,
    è uguale con i nemici e gli amici.
    Come il mare spesso è tranquilla,
    non fa danni, è grande gioia per i marinai
    nel tempo estivo; ma spesso si infuria,
    si agita con onde che rimbombano cupe.
    Al mare soprattutto assomiglia questa donna
    nell'ira, chè mutevole è l'indole del mare.

    Semonide di Amorgo :"Satira delle donne"
    (incompleta, per ordine dell'avvocato )

  8. #1763
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Chi cavolo è Semonide di Amorgo? Non me lo ricordo...
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  9. #1764
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    per la classicofila Pazza_di_Acerra

    Si tibi simplicitas uxoria, deditus uni
    est animus, summitte caput cervice parata
    ferre iugum. Nullam invenies quae parcat amanti.
    Ardeat ipsa licet, tormentis gaudet amanti
    set spoliis; igitur longe minus utilis illi
    uxor, quisquis erit bonus optandusque maritus.
    Nil umquam invita donabis coniuge, vendes
    hac obstante nihil, nihil haec si nolet emetur.
    Haec dabit affectus: ille excludatur amicus
    iam senior, cuius barbam tua ianua vidit.

    Giovenale : Satira 6 206-215
    La satira 6 di Giovenale mi ha sempre divertito molto perché, credendo di parlare male delle donne, in realtà questo vecchio bifolco ha dimostrato in modo lampante quanto siano imbecilli i maschi. Leggila se non mi credi!
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  10. #1765
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    La satira 6 di Giovenale mi ha sempre divertito molto perché, credendo di parlare male delle donne, in realtà questo vecchio bifolco ha dimostrato in modo lampante quanto siano imbecilli i maschi. Leggila se non mi credi!
    E se il "vecchio bifolco" fosse un po' più "sottile" (e profondo) di quanto possa apparire ad una prima lettura superficiale?.....domanda da porre alle persone colte che hanno letto,ovviamente, non agli "Ignoranti campione" che hano copincollato tanto per fare scena....

  11. #1766
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Giovenale è tutt'altro che sottile! Lo definirei "fegatoso".
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  12. #1767
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Giovenale è tutt'altro che sottile! Lo definirei "fegatoso".
    Anche nel fegato alla veneta con cipolle o nei fegatelli di maiale nella rete, si trovano aromi non banali....


    "fegatoso"", comunque....
    ....lo leggero'

  13. #1768
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Se...

    Se lei ti morde un orecchio,
    ma quella "lei" è un rottweiler...

    Se lei ti dice: "Lasciati andare",
    ma tu sei appeso al cornicione...
    Se quando fai la barba la prima lama tira fuori il pelo,
    ma la seconda lo rimette a posto...

    Se una mattina arrivi in anticipo al lavoro e pensi: "Che culo non ho trovato traffico",
    ma poi ti accorgi che è domenica...

    Se lei ha il reggiseno a balconcino,
    ma ha anche le mutande a saracinesca...

    Se la fortuna è cieca,
    ma tu sulla fronte hai scritto: "Sono sfigato" in braille...

    Se pesti una merda e dici: "Porta fortuna! ",
    ma cazzo... in salotto!

    Se sei sano come un pesce,
    ma ti fanno male le branchie...

    Se ti sei montato la testa,
    ma non hai seguito le istruzioni...

    Se la vita è una ruota,
    ma sulla tua gira un criceto...

    Se la prima volta che hai fatto l'amore è stata un'esperienza unica,
    ma purtroppo è rimasta un'esperienza unica...

    Se giochi a nascondino,
    ma nessuno ti viene a cercare...

    Se lei ha il viso d'angelo,
    ma, cazzo!
    Angelo è tuo fratello...

    Se hai un sogno nel cassetto,
    ma ti hanno fottuto la scrivania...

    Se tu rincorri il mito del fallo,
    ma lei rincorre il fallo del mito...

    Se una sera decidi di fargliela pesare...
    e scopri che sono due chili!

    Se hai vinto una vacanza a Capri,
    ma ci abiti da trent'anni...

    Se dal tuo viso sprigiona una luce,
    ma è solo perché hai le dita nella presa...

    Se il mattino ha l'oro in bocca,
    ma tu hai un termometro nel culo...

    Se parli sette lingue,
    ma tutte in italiano...

    Se lei ti tiene sulla corda,
    ma dà anche un calcio allo sgabello...

    Se quando il gioco si fà duro,
    lei è già andata via...

    Se non ti entra la retro,
    ma nel retro ti entra...

    Se a Capodanno hai trombato,
    ma poi hai capito che i proverbi sono solo una gran presa per il culo...

    Se, messo di fronte ad un sacchetto di tisana,
    ci metti solo due minuti per fumarla tutta...

    Se hai preso il coraggio a due mani,
    ma poi guardi bene...
    e non è il coraggio...
    e forse non servivano nemmeno due mani...

    Se il paese và a puttane...
    e sono tutti a casa tua...

    Se succede tutto questo...
    e tu riesci a mantenere la calma mentre tutti attorno a te hanno perso la testa...

    Forse non hai capito bene che cazzo sta succedendo.


    Flavio Oreglio
    Poesie catartiche
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  14. #1769
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Il rinnegamento di San Pietro
    Charles Baudelaire, 1852, da I fiori del Male


    Che se ne fa Dio di quel fiotto d’anatemi
    che sale ogni giorno verso i suoi diletti Serafini?
    Come un tiranno satollo di carne e di vini,
    s’addormenta al dolce brusio delle nostre orrende bestemmie.

    I singhiozzi dei martiri e dei supplizziati
    sono certamente una sinfonia inebriante,
    se, malgrado il sangue che costa la loro voluttà,
    i cieli non ne sono ancora sazi.

    - Ah! Gesù, ricordati dell’Orto degli Ulivi!
    Nella tua ingenuità pregavi in ginocchio
    colui che nel suo cielo rideva al rumore dei chiodi
    che ignobili carnefici piantavano nella tue carni vive.

    E quando vedesti sputare sulla tua divinità
    la feccia del corpo di guardia e delle cucine,
    e sentisti penetrare le spine
    nel tuo cranio in cui viveva l’immensa Umanità;

    quando il tremendo peso del tuo corpo stremato
    stirava le tue braccia distese, e il tuo sangue
    e il tuo sudore colavano dalla tua fronte impallidita,
    e fosti posto davanti a tutti come un bersaglio,

    ripensavi a quei giorni così radiosi e belli
    in cui venisti per compiere l’eterna promessa,
    in cui percorrevi, in groppa ad un asinello paziente,
    strade cosparse di fiori e di ramoscelli,

    in cui, col cuore gonfio di speranza e di coraggio,
    fustigavi con forza quei vili mercanti,
    quando, infine, fosti maestro? Il rimorso
    non penetrò nel tuo fianco più in fondo della lancia?

    - Quanto a me, uscirò certo volentieri
    da un mondo in cui l’azione non è sorella del sogno;
    possa io usare la spada e di spada perire!
    San Pietro ha rinnegato Gesù… Ha fatto bene!




    Una poesia considerata blasfema ma documento della complessa religiosità del poeta francese
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  15. #1770
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Tutto
    una parola sfrontata e gonfia di boria.
    Andrebbe scritta fra virgolette.
    Finge di non tralasciare nulla,
    di concentrare, includere, contenere e avere.
    E invece è soltanto
    un brandello di bufera.

    W. Szymborska
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

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