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Discussione: Poesie

  1. #166
    Orribile grassone L'avatar di Zazzauser
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    [QUOTE=Tomleo]Quando tu dormirai dimendicata
    sotto la terra grassa
    e la croce di Dio sar
    [I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci

  2. #167
    L'avatar di Jersey
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    Qui ti amo.
    Negli oscuri pini si districa il vento.
    Brilla la luna sulle acque erranti.
    Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.

    La nebbia si scioglie in figure danzanti.
    Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
    A volte una vela. Alte, alte stelle.

    O la croce nera di una nave.
    Solo.
    A volte albeggio, ed

  3. #168
    Orribile grassone L'avatar di Zazzauser
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    GIOVANNI PASCOLI

    Temporale

    Un bubbolio lontano...

    Rosseggia l'orizzonte,
    come affocato, a mare;
    nero di pece, a monte,
    stracci di nubi chiare,
    tra il nero un casolare,
    un'ala di gabbiano.


    Di compito devo fare il confronto fra questa poesia e le altre due simili "Il Lampo" ed "Il tuono"
    [I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci

  4. #169
    Opinionista L'avatar di Giusy
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    Trasformazione di Dafne in lauro. GIAMBATTISTA MARINO
    Stanca,anelante a la paterna riva,
    qual suol cervetta affaticata in caccia,
    correa piangendo e con smarrita faccia
    la vergine ritrosa e fuggitiva.

    E gi
    [COLOR="Teal"]...perch

  5. #170
    Opinionista L'avatar di Giusy
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    Il vento scrive. GABRIELE D'ANNUNZIO

    Su la docile sabbia il vento scrive
    con le penne dell'ala; e in sua favella
    parlano i segni per le bianche rive.

    Ma,quando il sol declina, d'ogni nota
    ombra lene si crea, d'ogni ondicella,
    quasi di ciglia su soave gota.

    E par che nell'immenso arido viso
    della piaggia s'immilli il tuo sorriso.
    [COLOR="Teal"]...perch

  6. #171
    Opinionista L'avatar di Giusy
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    ALDO PALAZZESCHI
    Chi sono?
    Sono forse un poeta?
    No certo.
    Non scrive che una parola,ben
    strana,
    la penna dell'anima mia:
    follia.
    Sono dunque un pittore?
    Neanche.Non ha che un colore
    la tavolozza dell'anima mia:
    malinconia.
    Un musico allora?
    Nemmeno.
    Non c'è che una nota
    nella tastiera dell'anima mia:
    nostalgia. Son dunque...
    che cosa?
    Io metto una lente
    dinanzi al mio core,
    per farlo vedere alla gente.
    Chi sono?Il saltimbanco dell'anima mia.
    [COLOR="Teal"]...perch

  7. #172
    Opinionista L'avatar di Giusy
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    :Flower: TRILUSSA
    C'
    [COLOR="Teal"]...perch

  8. #173
    Opinionista L'avatar di andrea_90
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    Sentite questa poesia di un autore sconosciuto

    Piangevo,
    sentendoti piangere,
    Ridevo,
    sentendoti ridere,
    Amavo,
    sentendoti amare.
    Un angelo,
    da seguire,
    ovunque e sempre.
    Amore divino,
    che nasconde l'incertezza,
    illuminando il domani

  9. #174
    molto bella davvero

  10. #175
    JACK FOLLA
    DONNE IN RINASCITA

    Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa
    in assoluto è una donna in rinascita.
    Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
    Che uno dice: è finita.
    No, finita mai, per una donna.
    Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede,
    anche se non vuole.
    Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
    Parlo di te, che questo periodo non
    finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile,
    che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
    Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti
    guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
    Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
    E sei tu che lo fai durare.
    Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
    Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
    Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti
    vuole cambiare,o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
    Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la
    racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
    E il cielo si abbassa di un altro palmo.
    Oppure con quel ragazzo ci sei
    andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
    In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima;
    ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta
    di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio
    perché non sai più chi sei diventata.
    Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
    Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro,
    nella tua solitudine.
    Ed è stata crisi. E hai pianto.
    Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
    Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente.
    Non potevi trattenerlo.
    E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
    E poi hai scavato, hai parlato. Quanto parlate, ragazze!
    Lacrime e parole.
    Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un
    senso al tuo dolore.
    "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
    Se lo sono chiesto tutte.
    E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro
    mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.
    Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
    E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
    Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la
    trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti
    una nuova forma per la tua nuova te.
    Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
    Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti
    entusiasma?
    Ti avvincerà lentamente.
    Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta,
    è come un diesel.
    Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa.
    E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
    Non importa da dove cominci,
    se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
    Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova"
    con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
    Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto.
    Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
    Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande
    meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa.
    È la primavera a novembre.
    Credo che ridere sia il vero segno della libert

  11. #176
    Citazione Originariamente Scritto da deianira_
    JACK FOLLA
    DONNE IN RINASCITA

    Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa
    in assoluto è una donna in rinascita.
    Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
    Che uno dice: è finita.
    No, finita mai, per una donna.
    Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede,
    anche se non vuole.
    Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
    Parlo di te, che questo periodo non
    finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile,
    che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
    Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti
    guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
    Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
    E sei tu che lo fai durare.
    Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
    Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
    Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti
    vuole cambiare,o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
    Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la
    racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
    E il cielo si abbassa di un altro palmo.
    Oppure con quel ragazzo ci sei
    andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
    In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima;
    ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta
    di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio
    perché non sai più chi sei diventata.
    Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
    Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro,
    nella tua solitudine.
    Ed è stata crisi. E hai pianto.
    Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
    Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente.
    Non potevi trattenerlo.
    E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
    E poi hai scavato, hai parlato. Quanto parlate, ragazze!
    Lacrime e parole.
    Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un
    senso al tuo dolore.
    "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
    Se lo sono chiesto tutte.
    E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro
    mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.
    Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
    E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
    Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la
    trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti
    una nuova forma per la tua nuova te.
    Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
    Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti
    entusiasma?
    Ti avvincerà lentamente.
    Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta,
    è come un diesel.
    Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa.
    E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
    Non importa da dove cominci,
    se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
    Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova"
    con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
    Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto.
    Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
    Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande
    meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa.
    È la primavera a novembre.
    Jack Folla, non lo sentivo dai tempi di Alcatraz e del suo Albratos.
    Un grande come sempre!

    edit. ora che mi ci hai fatto ripensare...vedo se trovo la serie radio di 'un Dj nel braccio della morte'.
    ci voleva sto flash
    Ultima modifica di Julius Saintz; 29-04-2006 alle 01:18
    There is no pain you are receding
    A distant ship, smoke on the horizon.
    You are only coming through in waves.
    Your lips move but I can't hear
    what you're saying.
    When I was a child I had a fever
    My hands felt just like two balloons.
    Now I've got that feeling once again
    I can't explain you would not understand
    This is not how I am.
    I have become comfortably numb.

  12. #177
    autobanned L'avatar di kika_
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    O frenetiche notti!
    -Emily Dickinson

    O frenetiche notti!
    Se fossi accanto a te,
    Queste notti frenetiche sarebbero
    La nostra estasi!

    Futili i venti
    A un cuore in porto:
    Ha riposto la bussola,
    Ha riposto la carta.

    Vogare nell'Eden!
    Ah, il mare!
    Se potessi ancorarmi
    Stanotte in te!
    [B][I][COLOR="RoyalBlue"][FONT="Comic Sans MS"]Ogni persona che passa nella tua vita, qualcosa ti prende, e qualcosa ti d

  13. #178
    Opinionista L'avatar di maia
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    Mi piaci quando taci perch

  14. #179
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    bella Maia, io adoro Neruda..stupenda anche la pittura.
    Non t'amo come se fossi rosa di sale (Cento sonetti d'amore, XVII)
    -Pablo Neruda

    Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
    o freccia di garofani che propagano il fuoco:
    t'amo come si amano certe cose oscure,
    segretamente, entro l'ombra e l'anima.
    T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
    dentro di s
    [COLOR="Teal"]...perch

  15. #180
    Orribile grassone L'avatar di Zazzauser
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    Camillo Sbarbaro

    A volte sulla sponda della via

    A volte sulla sponda della via
    preso da un infinito scoramento
    mi seggo; e dove vado mi domando,
    perché cammino. E penso la mia morte
    e mi vedo già steso nella bara
    troppo stretta fantoccio inanimato...

    Quant'albe nasceranno ancora al mondo
    dopo di noi!
    Di ciò che abbiam sofferto
    di tutto ciò che in vita ebbimo a cuore
    non rimarrà il più piccolo ricordo.

    Le generazioni passan come
    onde di fiume...

    Una mortale pesantezza il cuore
    m'opprime.
    Inerte vorrei esser fatto
    come qualche antichissima rovina
    e guardare succedersi le ore,
    e gli uomini mutare i passi, i cieli
    all'alba colorirsi, scolorirsi
    a sera...
    [I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci

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