La speranza è un essere piumato
che si posa sull'anima,
canta melodie senza parole
e non finisce mai...
EMILY DICKINSON
La speranza è un essere piumato
che si posa sull'anima,
canta melodie senza parole
e non finisce mai...
EMILY DICKINSON
amate i vostri nemici
“Alla vigilia di Natale”
Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale,
noi, gente misera,
in una gelida stanzetta,
il vento corre fuori, il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi,
volgi lo sguardo:
perché tu ci sei davvero necessario.
(Bertolt Brecht)
amate i vostri nemici
Devo molto
a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l’amore non può darlo,
né riesce a toglierlo.
Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come un orologio solare,
capisco
ciò che l’amore non capisce,
perdono
ciò che l’amore non perdonerebbe mai.
Da un incontro a una lettera
passa non un’eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.
I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo,
le cattedrali visitate,
i paesaggi nitidi.
E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che si trovano in ogni atlante.
È merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico,
con un orizzonte vero, perché mobile.
Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.
“Non devo loro nulla” –
direbbe l’amore
su questa questione aperta.
Wislawa Szymborska
Quale/i poesia/e ti ricordi a memoria?
Un sacco, imparate per forza sui banchi: molto Leopardi, i sonetti di Foscolo, un po' di Manzoni (ho rimosso quasi tutto, soprattutto gli Inni sacri!), sprazzi di Pascoli, Carducci, un po' di Dante e Ariosto. Col latino me la cavo meglio: ricordo lunghi passi dell'Eneide e delle Bucoliche, molte poesie di Catullo, alcuni epigrammi di Marziale e odi sparse di Orazio.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Io ricordo molte poesie slovene, di Prešeren, Kosovel, Zupančič... degli italiani anch'io Leopardi, Foscolo, Dante, un pochino Petrarca, non ci facevano imparare molto a memoria.
E canzoni, quali?
Credi sia utile imparare a memoria?
E' utile per allenare la mente e se si capisce quello che si impara. C'è gente che canta l'inno di Mameli senza capirci una cippa...
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Ricordo che Umberto Eco consigliava di imparare a memoria molte cose, ora internet mi viene in aiuto:
https://espresso.repubblica.it/visio...oria-1.147715/
Certe volte imparavo a memoria anche i discorsi che dovevo fare in pubblico...
Imparare a memoria è in linea di massima utile, un'esercizio delle fuzioni cognitive, ma scolasticamente è sopravvalutato, gli isegnanti migliori sanno che puoi dare un esame con il manuale aperto davanti, se hai studiato lo sai consultare, se non hai studiato e solo un fermacarte, poi (soprattutto alle medie e al liceo) c'e sempre qul compagno che studia "a pappagallo", ma non impara nulla.
Nella poesia l'imparare a memoria qualcosa che ci piace assume un'altra sfaccettatura, è il desiderio di avere con se le parole che ci hanno emozionato.
La musica e la memoria rivestono in parte la finzione della scrittura fin da prima che la scrittura fosse inventata (gli antropologi lo sano bene, ci sono ancora oggi molte culture "preistoriche" - visto che la storia comincia con la scrittura - e tramandano la loro sapienza attraverso i canti).
Personalmente sono un bevitore, perciò di solito quando la domanda comincia con "ti ricordi" la risposta è "no".
Non avete ancora visto niente
Moderatore droghe
Credo che tra imparare a memoria i componenti di una squadra di calcio o una grande poesia ci sia un'enorme differenza!
Vuoi mettere la scelta ed il suono delle parole, il ritmo, il significato profondo e la possibilità di recitarla?
A volte
sussurrare un Ave Maria
in silenziosi tramonti
mi causa leggeri brividi di emozione.
Carlo Urbani - Medico
amate i vostri nemici
Fantastica, trovata in rete (magari fosse stata mia)
-Il tampone? Non funziona!
Non ti dice se hai il corona.
Solo il buco fa da toppa
al contagio che galoppa.
-Ah, galoppa? Dannazione!
Chi lo dice? - Beh, il tampone.
Dal "Pedante"
Guardo l’acqua del torrente
bianca di spuma fresca,
carezzare i sassi e scorrer via
mulinando veloci gorghi a valle.
Annegati i demoni....
la mente libera e silente
calma e culla il cuore!
Ultima modifica di alboversorio; 12-12-2021 alle 11:42
MIO FIUME ANCHE TU
Ora che pecorelle cogli agnelli
Si sbandano stupite e, per le strade
Che già furono urbane, si desolano;
Ora che prova un popolo
Dopo gli strappi dell’emigrazione,
La stolta iniquità
Delle deportazioni;
Ora che nelle fosse
Con fantasia ritorta
E mani spudorate
Dalle fattezze umane l’uomo lacera
L’immagine divina
E pietà in grido si contrae di pietra;
Ora che l’innocenza
Reclama almeno un’eco,
E geme anche nel cuore più indurito;
Ora che sono vani gli altri gridi;
Vedo ora chiaro nella notte triste.
Vedo ora nella notte triste, imparo,
So che l’inferno s’apre sulla terra
Su misura di quanto
L’uomo si sottrae, folle,
Alla purezza della Tua passione.
3
Fa piaga nel Tuo cuore
La somma del dolore
Che va spargendo sulla terra l’uomo;
Il Tuo cuore è la sede appassionata
Dell’amore non vano.
Cristo, pensoso palpito,
Astro incarnato nell’umane tenebre,
Fratello che t’immoli
Perennemente per riedificare
Umanamente l’uomo,
Santo, Santo che soffri,
Maestro e fratello e Dio che ci sai deboli,
Santo, Santo che soffri
Per liberare dalla morte i morti
E sorreggere noi infelici vivi,
D’un pianto solo mio non piango più,
Ecco, Ti chiamo, Santo,
Santo, Santo che soffri.
GIUSEPPE UNGARETTI
amate i vostri nemici