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Discussione: Poesie

  1. #211
    Byron
    Guest
    But I have lived, and have not lived in vain:
    My mind may lose its force, my blood the fire,
    And my frame perish even in conquering pain;
    But there is that within me which shall tire
    Torture and Time, and breathe when I expire.

    Byron

  2. #212
    My L'avatar di beat
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    "ora ce ne andiamo dai rumori,sono troppi,
    ci confondono,non aver paura,la luce è lontana,
    ma la nebbia si dirada a poco a poco...
    non guardare indietro,all’ipocrisia,alla falsità...
    nessun coltello ti ferirà...ti guardo le spalle,ti ho già
    preso per mano, mi sfuggi...
    forse non riusciamo a crederci,
    ma sono qui ancora."

    T. Stevens
    [SIZE="1"]Non pi

  3. #213
    apostolozeno
    Guest

    Poster

    è una specie di colpo di testO, solo... in chiave poetica.
    Un thread per le poesie che più vi piacciono, che più vi hanno colpito, o che vi hanno segnato

    per poterle immortalare qui, come in un poster

    io comincio con...

    APPARIZIONE (Stephane Mallarm&#232

    La luna intristiva. Serafini in lacrime
    Sognando, l'archetto tra le dita, nella calma dei fiori
    Vaporosi, traevano da viole moribonde
    Bianchi singhiozzi, scivolanti sull'azzurro delle corolle.
    Era il giorno benedetto del tuo primo bacio.
    La mia fantasia dilettandosi di martirizzarmi
    S'inebriava sapientemente al profumo di tristezza
    Che, anche senza rimpianto e senza disagio, lascia
    Il Cogliere di un Sogno al cuore che lo colse.
    Vagavo dunque, l'occhio fisso al selciato consunto,
    Quando col sole sui capelli, nella strada
    E nella sera, tu ridente mi apparistim
    E io credetti di vedere la fata dal capello di luce
    Che un tempo nei miei sogni di fanciullo viziato
    Passava, lasciando sempre dalle sue socchiuse mani
    Nevicare bianchi mazzetti di odorose stelle
    Ultima modifica di apostolozeno; 15-09-2006 alle 22:30

  4. #214
    My L'avatar di beat
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    [bellissimo thread..]

    Tedio invernale

    [I]Ma ci fu dunque un giorno
    Su questa terra il sole?
    Ci f
    [SIZE="1"]Non pi

  5. #215
    apostolozeno
    Guest
    [grazie]

    UNA POESIA E' UNA CITTA' (Charles Bukowski)

    Una poesia è una città piena di strade e tombini
    piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
    piena di banalità e roba da bere,
    piena di pioggia e di tuono e di periodi
    di siccità.
    Una poesia è una città in guerra,
    una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
    una poesia è una città che brucia,
    una poesia è una città sotto le cannonate
    le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi.
    Una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
    per le strade come Lady Godiva,
    dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
    la bandiera.
    Una poesia è una città di poeti,
    per lo più similissimi tra loro
    e invidiosi e pieni di rancore...
    Una poesia è questa città adesso,
    cinquanta miglia dal nulla,
    le 9.09 del mattino,
    il gusto di liquore e delle sigarette,
    né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade.
    Questa poesia, questa città,
    che serra le sue porte,
    barricata, quasi vuota,
    luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
    i monti di roccia dura,
    l'oceano come una fiamma di lavanda,
    una luna priva di grandezza,
    una musichetta da finestre rotte...
    Una poesia è una città,
    una poesia è una nazione,
    una poesia è il mondo...
    E ora metto questo sotto vetro
    perché lo veda il pazzo direttore,
    e la notte è altrove
    e signore grigiastre stanno in fila,
    un cane segue l'altro fino all'estuario,
    le trombe annunciano la forca
    mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
    che non possono fare




    e pensare che il vecchio Buko era convinto di non saper scrivere poesie...

  6. #216
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    Io ti chiesi

    Io ti chiesi perché i tuoi occhi
    si soffermano nei miei
    come una casta stella del cielo
    in un oscuro flutto.

    Mi hai guardato a lungo
    come si saggia un bimbo con lo sguardo,
    mi hai detto poi, con gentilezza:
    ti voglio bene, perché sei tanto triste

    (Hermann Hesse)
    [SIZE="1"]Non pi

  7. #217
    Matthias
    Guest
    Stella

    Stella, mia unica stella,
    Nella povertà della notte, sola,
    Per me solo rifulgi;
    Ma, per me, stella
    Che mai non finirai d'illuminare,
    Un tempo ti è concesso troppo breve,
    Mi elargisci una luce
    Che la disperazione in me
    Non fa che acuire.


    G. Ungaretti

  8. #218
    ★Piccola stella senza cielo.. L'avatar di stellacadente
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    Lavandare

    Nel [I]campo mezzo grigio e mezzo nero
    resta un aratro senza buoi che pare
    dimenticato, tra il vapor leggero.

    E cadenzato dalla gora viene
    lo sciabordare delle lavandare
    con tonfi spessi e lunghe cantilene:

    Il vento soffia e nevica la frasca,
    e tu non torni ancora al tuo paese!
    quando partisti, come son rimasta!
    come l
    "E quando avrai davanti agli occhi
    altri due occhi da guardare
    il mio silenzio lo sentirai gridare...
    "

    "meglio una delusione vera che una gioia finta..."

    "Scent of dried flowers and I'm walking through the fog, walking through the fog"

  9. #219
    apostolozeno
    Guest
    Voglio una coppa piena sino all' orlo - John Keats

    [I]Voglio una coppa piena sino all'orlo
    E dentro annegarci l'anima:
    Riempitela d'una droga capace
    Di bandire la Donna dalla mente.
    E non voglio dell'acqua poetica,
    Che scaldi i sensi al desiderio lussurioso,
    Ma una sorsata profonda
    Tracannata dalle onde del Lete,
    Per liberare con un incanto il mio
    Petto disperato dall'immagine
    Pi

  10. #220
    Matthias
    Guest
    L'Albatross

    Spesso, per dilettarsi, gli uomini della ciurma
    catturano gli albatross, grandi uccelli marini
    che seguono, indolenti compagni di viaggio,
    la nave che scivola sugli amari flutti .

    Appena deposti sulle assi della tolda
    questi re dell'azzurro, maldestri e vergognosi
    lasciano pietosamente le grandi ali bianche
    trascinarsi come remi accanto a sè.

    Quant'è è goffo e fiacco questo viaggiatore alato!
    Lui, prima così bello, quant'è comico e brutto!
    Uno tormenta il suo becco con un mozzicone acceso,
    l'altro mima, zoppicando, l'infermo che volava.

    Il Poeta assomiglia al principe delle nubi
    che sfida la tempesta e sbeffeggia l'arciere;
    esiliato al suolo in mezzo al baccano
    le sue ali di gigante gli impediscono il cammino.


    C. Baudelaire


    (Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
    Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
    Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
    Le navire glissant sur les gouffres amers.

    À peine les ont-ils déposés sur les planches,
    Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
    Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
    Comme des avirons traîner à côté d'eux.

    Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
    Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
    L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
    L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!

    Le Poète est semblable au prince des nuées
    Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
    Exilé sur le sol au milieu des huées,
    Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.
    )
    Ultima modifica di Matthias; 16-09-2006 alle 15:18

  11. #221
    L'avatar di pupitta
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    Una Porta si apr

  12. #222
    Narciso... L'avatar di Anemos
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    Candele

    Stanno i giorni futuri innanzi a noi
    come una fila di candele accese,
    dorate, calde e vivide.

    Restano indietro i giorni del passato,
    penosa riga di candele spente:
    le più vicine danno fumo ancora,
    fredde, disfatte, e storte.

    Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
    la memoria m'accora il loro antico lume.
    E guardo avanti le candele accese.

    Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido,
    come s'allunga presto la tenebrosa riga,
    come crescono presto le mie candele spente


    Kεριά

    Του μέλλοντος η μέρες στέκοντ' εμπροστά μας
    σα μια σειρά κεράκια αναμένα -
    χρυσά, ζεστά, και ζωηρά κεράκια.

    Η περασμένες μέρες πίσω μένουν,
    μια θλιβερή γραμμή κεριών σβυσμένων·
    τα πιο κοντά βγάζουν καπνόν ακόμη,
    κρύα κεριά, λυωμένα, και κυρτά.

    Δεν θέλω να τα βλέπω· με λυπεί η μορφή των,
    και με λυπεί το πρώτο φως των να θυμούμαι.
    Εμπρός κυττάζω τ' αναμένα μου κεριά.

    Δεν θέλω να γυρίσω να μη διω και φρίξω
    τι γρήγορα που η σκοτεινή γραμμή μακραίνει,
    τι γρήγορα που τα σβυστά κεριά πληθαίνουν.





    Kostantinos Kavafis / Κωνσταντίνος Καβάφης
    [COLOR="DarkOrange"][SIZE="3"][FONT="Palatino Linotype"][B][CENTER]La pi

  13. #223
    Matthias
    Guest
    Viene adagio la sera

    Viene adagio la sera, camminando
    tra gli alberi lontani nella neve
    e silenziosa preme le sue guance
    fredde alle finestre, per spiare.

    E nelle case cresce il buio.
    I vecchi sulle sedie pensano,
    le madri sono come regine,
    i bambini lasciano da parte i giochi
    e le ragazze non filano più.

    La sera fuori tende l'orecchio
    nella casa, e dentro ascoltano
    il silenzio della sera.


    Rainer Maria Rilke

  14. #224
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    Qui io ti amo

    Qui io ti amo.
    Tra pini scuri si srotola il vento.
    Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
    Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.

    Si dirada la nebbia in figure danzanti.
    Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
    A volte una vela. Alte, alte stelle.

    O la croce nera di una nave.
    Solo.
    A volte mi alzo all'alba e persino la mia anima
    "E quando avrai davanti agli occhi
    altri due occhi da guardare
    il mio silenzio lo sentirai gridare...
    "

    "meglio una delusione vera che una gioia finta..."

    "Scent of dried flowers and I'm walking through the fog, walking through the fog"

  15. #225
    Matthias
    Guest
    Un "voi" vuoto con un "tu" caloroso
    scambiava lei nel parlarmi
    e suscitava nel cuore innamorato
    i più bei sogni di felicità.
    Davanti a lei sto in silenzio
    di distogliere gli occhi non ho forza
    e le dico: "come siete cara"
    e penso "come ti amo"...


    Aleksandar Sergejevič Puškin

    (ПУСТОЕ ВЫ СЕРДЕЧНЫМ ТЫ
    ОНА, ОБМОЛВЯСЬ, ЗАМЕНИЛА,
    И ВСЕ СЧАСТЛИВЫЕ МЕЧТЫ
    В ДУШЕ ВЛЮБЛЕННОЙ ВОЗБУДИЛА.
    ПРЕД НЕЙ ЗАДУМЧИВО СТОЮ
    СВЕСТИ ОЧЕЙ С НЕЕ НЕТ СИЛЫ
    И ГОВОРЮ ЕЙ: "КАК ВЫ МИЛЫ!"
    И МЫСЛЮ: "КАК ТЕБЯ ЛЮБЛЮ!"
    )
    Ultima modifica di Matthias; 16-09-2006 alle 20:25

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