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Discussione: Poesie

  1. #331
    L'ora piu' solare per me
    quella che piu' mi prende il corpo
    quella che piu' mi prende la mente
    quella che piu' mi perdona
    e' quando tu mi parli...

    Alda Merini

  2. #332
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Questo amore (J.Prevert)



    --------------------------------------------------------------------------------
    Questo amore
    Questo amore
    Così violento
    Così fragile
    Così tenero
    Così disperato
    Questo amore
    Bello come il giorno
    E cattivo come il tempo
    Quando il tempo è cattivo
    Questo amore così vero
    Questo amore cosí bello
    Così felice
    Così gaio
    E così beffardo
    Tremante di paura come un bambino al buio
    E così sicuro di sé
    Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
    Questo amore che impauriva gli altri
    Che li faceva parlare
    Che li faceva impallidire
    Questo amore spiato
    Perché noi lo spiavamo
    Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
    Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
    Questo amore tutto intero
    Ancora così vivo
    E tutto soleggiato
    E' tuo
    E' mio
    E' stato quel che è stato
    Questa cosa sempre nuova
    E che non è mai cambiata
    Vera come una pianta
    Tremante come un uccello
    Calda e viva come l'estate
    Noi possiamo tutti e due
    Andare e ritornare
    Noi possiamo dimenticare
    E quindi riaddormentarci
    Risvegliarci soffrire invecchiare
    Addormentarci ancora
    Sognare la morte
    Svegliarci sorridere e ridere
    E ringiovanire
    il nostro amore è là
    Testardo come un asino
    Vivo come il desiderio
    Crudele come la memoria
    Sciocco come i rimpianti
    Tenero come il ricordo
    Freddo come il marmo
    Bello come il giorno
    Fragile come un bambino
    Ci guarda sorridendo
    E ci parla senza dir nulla
    E io tremante l'ascolto
    E grido
    Grido per te
    Grido per me
    Ti supplico
    Per te per me per tutti coloro che si amano
    E che si sono amati
    Sì io gli grido
    Per te per me e per tutti gli altri
    Che non conosco
    Fermati là
    Là dove sei
    Là dove sei stato altre volte
    Fermati
    Non muoverti
    Non andartene
    Noi che siamo amati
    Noi ti abbiamo dimenticato
    Tu non dimenticarci
    Non avevamo che te sulla terra
    Non lasciarci diventare gelidi
    Anche se molto lontano sempre
    E non importa dove
    Dacci un segno di vita
    Molto più tardi ai margini di un bosco
    Nella foresta della memoria
    Alzati subito
    Tendici la mano
    E salvaci.

    -
    amate i vostri nemici

  3. #333
    non ho pi L'avatar di nAn
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    A me non piace la Merini, neanche Neruda, sfioro l'odio per Prevert
    La prima l'ho dovuta studiare, non la reggo proprio, ma de gustibus non disputandum est.

    Vi metto due delle mie preferite a schema libero, anche se adoro sopratutto i classici:

    Dino Campana

    La Chimera

    Non so se tra roccie il tuo pallido
    Viso m'apparve, o sorriso
    Di lontananze ignote
    Fosti, la china eburnea
    Fronte fulgente o giovine
    Suora de la Gioconda:
    O delle primavere
    Spente, per i tuoi mitici pallori
    O Regina O Regina adolescente:
    Ma per il tuo ignoto poema
    Di voluttà e di dolore
    Musica fanciulla esangue,
    Segnato di linea di sangue
    Nel cerchio delle labbra sinuose
    Regina de la melodia:
    Ma per il vergine capo
    Reclino, io poeta notturno
    Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
    Io per il tuo dolce mistero
    Io per il tuo divenir taciturno.
    Non so se la fiamma pallida
    Fu dei capelli il vivente
    Segno del suo pallore,
    Non so se fu un dolce vapore,
    Dolce sul mio dolore,
    Sorriso di un volto notturno:
    Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
    E l'immobilità dei firmamenti
    E i gonfii rivi che vanno piangenti
    E l'ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
    E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
    E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.


    Musicale ed intensa, un'emozione per nulla ruffiana, resa in modo asciutto ed epico. Mi fa frignare ogni volta che la leggo.

    La 2a, non la conoscerete, è di un poeta giovane piemontese, che ha un talento immenso:

    Oliviero Rossi

    Capacità:

    Sottomesso dal mantello
    di un fogliame spento,
    per le troppe stagioni
    passate a sopravvivere,

    mi incastro nella buca più profonda,
    annientando la speranza di un’uscita,
    per disperarmi completamente,
    nella notte avvenente.

    Spettatore forzato,
    mi preparo alla paura,
    di mostruose bellezze
    ed interminabili stelle.

    Vedo l’immagine riflessa,
    di un colore estinto,
    seduto con la sua ombra
    nella mia prima vista rettilinea.

    Incrostazioni immonde,
    libri aperti sull’ asfalto del ruscello,
    che si tingono di inchiostri,
    precipitati
    in braccio alla pioggia,
    che guarda,
    ascolta,
    l’immaginario violino
    scappare dal silenzio.

    Eternamente mi viene,
    il senso del corpo,
    le dita,
    le braccia
    il dita,
    il braccia,
    i capelli,
    il torace,
    il capelli,
    i torace.

    Disgiunto,
    con loro,
    in eterna aberrazione,
    ogni attimo che rimane.

    Eternamente ho perduto,
    il senso del corpo.

    Porta,
    ebano chiaro che zittisce tutta la molteplice possibilità del verbo,
    viene
    inghiottita
    tra i versi di una poesia fallimentare,
    ha vissuto per una disperazione artificiale,
    l’ha presa a schiaffi,
    legata,
    abbandonata.

    Ipotetico finale,
    impossibile.


    Non ho mai visto in vita mia tanta varietà stilistica, tanta forza.
    La critica si sta accorgendo di lui, se fosse nato negli anni '30, avrebbe sfondato, oggi non ci sono i "lettori".
    AHAHAHAHA
    AhahahahA
    AHAHAHAHA
    AHAHA
    AHA
    H
    A
    VIAVIA
    dietro il passo,
    tump tump,
    dietro il tasso,
    tump tump,
    per il cartiglio segreto
    dell'
    AHAHAHAHA

  4. #334
    ...Perche' esiste una grande verita' su questo pianeta:
    chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia
    quando desideri una cosa con volonta'
    e' perche' questo desiderio e' nato dall'anima dell'universo.
    E quando tu desideri qualcosa
    tutto l'universo cospira affinche' tu realizzi il tuo desiderio...

    P.Coelho

  5. #335
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ugo Foscolo

    IV. L'ADDIO.

    Or tra i romiti boschi
    Men vo, ma porto scolto
    Il tuo vezzoso volto
    In mezzo a questo sen.
    Fida ti serba: addio,
    Tenera Cloe, ben mio,
    Ah! d'un fedele amante,
    Cara, rammenta almen.
    Gorgheggeran gli augelli
    Fra l'inquïete frondi;
    O cara, ove t'ascondi?
    Io griderotti allor.
    Ah! mi parrà ogni cosa
    L'amica mia vezzosa,
    Ma tu rammenta almeno
    Il più fedele amor.
    Verrassi un venticello,
    E con pietosi giri
    Dirammi: Son sospiri
    Questi del fido ben.
    Ma fuggirà l'inganno,
    Sospiri non saranno;
    Chè forse non rammenti
    Il nome mio nemmen.
    Pastori e forosette
    Verran con faccia lieta,
    E al primo lor poeta
    Diran: Deh! canta amor!
    Io mescerò frattanto
    A' mesti versi il pianto,
    Ma tu rammenta almeno
    Un infelice ardor.
    Se nol rammenti, ah! Cloe,
    Rammentati ch'Amore
    È meco a tutte l'ore,
    E squarciami ogni vel;
    Dirà se tu se' amante,
    Dirà se se' incostante,
    E dir saprà se ognora
    Tu mi sarai fedel.
    Ma di te, dolce amica,
    Stolto, diffido invano,
    Chè benchè in suol lontano
    Mi serberai nel sen.
    Cos'io ti serbo. Addio,
    Tenera Cloe, ben mio:
    Ah! del più fido amante,
    O Cloe, rammenta almen.
    amate i vostri nemici

  6. #336
    Anima vagabonda L'avatar di lam
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    Nella natura dei sogni,plastica ed illusoria.
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    Blade,non è mica uno spazio pubblicitario questo??!!





    Qui ti amo...

    Qui ti amo.
    Negli oscuri pini si districa il vento.
    Brilla la luna sulle acque erranti.
    Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.

    La nebbia si scioglie in figure danzanti.
    Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
    A volte una vela. Alte, alte stelle.

    O la croce nera di una nave.
    Solo.
    A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
    Suona, risuona il mare lontano.
    Questo è un porto.
    Qui ti amo.

    Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
    Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
    A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
    che corrono per il mare verso dove non giungono.
    Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
    I moli sono più tristi quando attracca la sera.

    La mia vita s'affatica invano affamata.
    Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante.
    La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
    Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
    La luna fa girare la sua pellicola di sogno.

    Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
    E poiché io ti amo, i pini nel vento
    vogliono cantare il tuo nome
    con le loro foglie di filo metallico.


    Pablo Neruda.
    Ultima modifica di lam; 06-03-2007 alle 14:18
    Siamo fatti con la stessa materia di cui sono fatti i sogni.

    omohitsutsu
    nureba ya hito no
    mietsuramu
    yume to shiriseba
    samezaramashi wo.

  7. #337
    Off-topic!

    Editati i messaggi di spam di Blade.

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    [RIGHT][I]L'ironia

  8. #338
    La porta dei sogni chiudila tu L'avatar di fabio85
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    Antonio De Curtis - 'A LIVELLA

    Ogn'anno,il due novembre,c'
    [B]Non

  9. #339
    Opinionista
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    un classico..

    "La distruzione" di Baudelaire


    Incessantemente, vicino a me, s'agita il Demonio, e mi vagola dattorno come un'aria impalpabile; io l'inghiotto e sento che mi brucia i polmoni e li riempie d'un desiderio eterno e colpevole.

    Conoscendo il mio grande amore per l'Arte prende, qualche volta, le sembianze della pi

  10. #340
    My L'avatar di beat
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    [SIZE="1"]Non pi

  11. #341
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Mio padre è stato per me l'assassino
    di
    Umberto Saba



    Mio padre è stato per me l'"assassino",
    fino ai vent'anni che l'ho conosciuto.
    Allora ho visto ch'egli era un bambino,
    e che il dono ch'io ho da lui l'ho avuto.

    Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,
    un sorriso, in miseria, dolce e astuto,
    Andò sempre pel mondo pellegrino;
    più d'una donna l'ha amato e pasciuto.

    Egli era gaio e leggero; mia madre
    tutti sentiva della vita i pesi.
    Di mano ei gli sfuggì come un pallone.

    "Non somigliare - ammoniva - a tuo padre".
    Ed io più tardi in me stesso lo intesi:
    eran due razze in antica tenzone.

    [da Autobiografia, 1924]
    amate i vostri nemici

  12. #342
    volver
    Guest
    SOLDATI
    Si sta come
    d'autunno
    sugli alberi
    le foglie

    MATTINATA
    M'illumino
    d'immenso

    (Ungaretti)

    Sono pesie molto scerne (ermetiche) di spiegazioni e di descrizioni, ma sono piene di significati profondi.

  13. #343
    Le Candele
    Costantinos Kavafis


    [I]Stanno i giorni futuri innanzi a noi
    come una fila di candele accese,
    dorate, calde e vivide.

    Restano indietro i giorni del passato,
    penosa riga di candele spente:
    le pi
    Membro del Consiglio degli Admin


    [RIGHT][I]L'ironia

  14. #344
    Nuvolosa
    Guest
    Lentamente muore

    Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni
    giorno gli stessi percorsi,
    chi non cambia la marcia,
    chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
    chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione,
    chi preferisce il nero su bianco
    e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
    fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
    davanti all’errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
    chi e’ infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
    chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
    consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia,
    chi non legge,
    chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

    Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia
    aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
    della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
    chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
    risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
    vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
    di respirare.

    Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
    splendida felicita’.

    Pablo Neruda

  15. #345
    volver
    Guest
    E' VERO

    Ah, che fatica mi costa
    amarti come ti amo!

    Per il tuo amore mi duole l'aria,
    il cuore.
    il cappello.

    Chi mi comprerà
    questo cordone che ho
    e questa tristezza di filo
    bianco, per far fazzoletti?

    Ah, che fatica mi costa
    amarti come ti amo!

    (F.G.LORCA)

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