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Discussione: Poesie

  1. #1126
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    � una gran fortuna
    non sapere esattamente
    in che mondo si vive.

    Bisognerebbe
    esistere molto a lungo,
    decisamente pi� a lungo
    del mondo stesso.

    Conoscere altri mondi,
    non fosse altro che per un confronto.

    Elevarsi al di sopra del corpo
    che non sa fare nulla cos� bene
    come limitare
    e creare difficolt�.

    Nell�interesse della ricerca,
    chiarezza della visione
    e di conclusioni definitive,
    trascendere il tempo
    dove ogni cosa corre e turbina.

    Da questa prospettiva,
    addio per sempre
    particolari ed episodi.

    Contare i giorni della settimana
    dovrebbe sembrare
    un�attivit� priva di senso,

    imbucare una lettera
    una stupida ragazzata,

    la scritta �Non calpestare le aiuole�
    una scritta folle.



    Wislawa Szymborska
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  2. #1127
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Che la materia


    Che la materia provochi il contagio

    se toccata nelle sue fibre ultime

    recisa come il vitello dalla madre

    come il maiale dal proprio cuore

    stridendo nel vedere le sue membra strappate;



    Che tale schianto generi

    la stessa energia che divampa

    quando la societ� si lacera, sacro velo del tempio

    e la testa del re cade spiccata dal corpo dello stato

    affinch� il taumaturgo diventi la ferita;



    Che l'abbraccio del focolare sia radiazione

    rogo della natura che si disgrega

    inerme davanti al sorriso degli astanti

    per offrire un lievissimo aumento

    della temperatura ambientale;



    Che la forma di ogni produzione

    implichi effrazione, scissione, un addio

    e la storia sia l'atto del comb�rere

    e la Terra una tenera catasta di legname

    messa a asciugare al sole,



    � incredibile, no?



    Valerio Magrelli
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  3. #1128
    Astensionista L'avatar di nahui
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    in una nuvola di smog
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    La farfalla non cerca
    n� il calore n� la luce
    si butta nel fuoco e basta.
    Qui alla fontana cadono le foglie
    e bench� i vicini siano tutti barbari e
    tu, tu sia a mille
    miglia di distanza
    Sul tavolo ci sono
    sempre due tazze


    Anonimo cinese data Dinastia Tang (618 d.C.)
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  4. #1129
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    La farfalla non cerca
    n� il calore n� la luce
    si butta nel fuoco e basta.
    Qui alla fontana cadono le foglie
    e bench� i vicini siano tutti barbari e
    tu, tu sia a mille
    miglia di distanza
    Sul tavolo ci sono
    sempre due tazze


    Anonimo cinese data Dinastia Tang (618 d.C.)
    Molto bella.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  5. #1130
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Tutto sotto controllo


    Indagini segnalano che il 56% degli esseri

    anonimi che stanno accovacciati sui tappetini da fitness

    soffrono di psoriasi.

    Come in un magnifico videogioco

    si moltiplicano le congiure.

    Fuori c'e' odore di crolli di borsa.

    Nelle lenti cerchiate d'oro di chi l'ha brevettato

    si rispecchia il nostro gene di topo piu' recente.

    Il presidente degli Stati Uniti mastica noccioline

    davanti al televisore che esplode.

    Nelle toilette delle donne le popstar uggiolano misericordia.

    Macchine sempre piu' in miniatura

    si addentrano nel tuo cervello.

    Nelle zone in stato d'emergenza

    mancano i reggiseno extra-large.

    In cerca della natura incontaminata

    padri di famiglia vagano per gli aeroporti,

    nel fetore di grasso di patatine.

    I ratti sono i primi ad abbandonare

    la discoteca in fiamme.

    Divinita' senza lavoro si rifugiano

    quando piove nei loro scatoloni.

    Le autorita' competenti assicurano

    che la popolazione non corre alcun rischio.


    Hans Magnus Enzensberger
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  6. #1131
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Strinsi le mani sotto il velo oscuro�
    �Perch� oggi sei pallida?�
    Perch� d�agra tristezza
    l�ho abbeverato fino ad ubriacarlo.

    Come dimenticare? Usc� vacillando,
    sulla bocca una smorfia di dolore�
    Corsi senza sfiorare la ringhiera,
    corsi dietro di lui fino al portone.

    Soffocando, gridai: �E� stato tutto
    uno scherzo. Muoio se te ne vai�.
    Lui sorrise calmo, crudele
    e mi disse: �Non startene al vento.�


    Anna Andreevna Achmatova
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  7. #1132
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    TI ADORO

    T'adoro al pari della volta notturna,
    o vaso di tristezza, o grande taciturna!
    E tanto pi� t'amo quanto pi� mi fuggi,
    o bella, e sembri, ornamento delle mie notti,
    ironicamente accumulare la distanza
    che separa le mie braccia dalle azzurrit� infinite.
    Mi porto all'attacco, m'arrampico all'assalto
    come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo,
    fiera implacabile e cruda, sino la freddezza
    che ti fa pi� bella ai miei occhi.

    C.Baudelaire
    amate i vostri nemici

  8. #1133
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Kodak

    Mia figlia come una fidanzata.
    Ah vacanza, seduti
    all'ombra d'una verde arcata
    della Tour Eiffel.
    Parliamo
    di nulla.
    O ce ne stiamo muti.
    Roma � lontana.

    Un passero.
    Una coppia eccitata
    che scrive una cartolina.
    Tutto uno squillante stormo
    (ci uniamo) di saluti.

    Giorgio Caproni
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  9. #1134
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    C'ERA...

    C�era, un po� in ombra, il focolaio; aveva
    arnesi, intorno, di rame. Su quello
    si chinava la madre col soffietto,
    e uscivano faville.

    C�era nel mezzo una tavola dove
    versava antica donna le provviste.
    Il mattarello vi allungava a tondo
    la pasta molle.

    C�era, dipinta in verde, una stia,
    e la gallina in libert� raspava.
    Due mastelli, l� sopra, riflettevano,
    colmi, gli oggetti.

    C�era, mal visto nel luogo, un fanciullo.
    Le sue speranze assieme alle faville
    del focolaio si alzavano. Alcuna
    guarda! � rimasta.

    U.SABA
    amate i vostri nemici

  10. #1135
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    I balconi del millenovecento

    I balconi del millenovecento
    Prima dei telefoni i balconi,
    si usciva fuori e si mandava a dire.
    Erano lo sfogo della casa,
    le ragazze non uscivano a spasso
    tranne per la funzione, la domenica.
    Per� stavano in vista sul balcone,
    passava il giovanotto, un fiore conficcato nell'occhiello,
    una sbirciata a scippo, l'intesa fulminata,
    telegramma spedito con le ciglia.
    Al balcone tra i vasi la ragazza dipanava un gomitolo,
    ricamava a telaio, fingeva di pungersi con l'ago
    per liberare gli occhi messi in gi�.
    Mia nonna si fidanz� al balcone.
    E mia madre, d'estate, dopoguerra,
    con altri amici esce sul balcone per il fresco
    e un uomo, ventottanni, sedutosi vicino le chiede
    di sposare.
    Provengo dall'incontro di loro due l� fuori, a Mergellina,
    col cielo giocoliere del tramonto.
    Ma da un altro balcone s'era affacciato pure l'impettito
    a dichiarare guerra, sporgendosi rapace e pappagallo
    sulla folla ubriaca di se stessa.
    Era meglio se usciva alla finestra
    e meglio ancora se teneva chiuso, cos� non si guastava
    la storia dei balconi e dell'Italia del millenovecento.

    Erri De Luca
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  11. #1136
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    LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA

    Passata � la tempesta:
    odo augelli far festa, e la gallina,
    tornata in su la via,
    che ripete il suo verso. Ecco il sereno
    rompe l� da ponente, alla montagna;
    sgombrasi la campagna,
    e chiaro nella valle il fiume appare.
    Ogni cor si rallegra, in ogni lato
    risorge il romorio
    torna il lavoro usato.
    L'artigiano a mirar l'umido cielo,
    con l'opra in man, cantando,
    fassi in su l'uscio; a prova
    vien fuor la femminetta a c�r dell'acqua
    della novella piova;
    e l'erbaiuol rinnova
    di sentiero in sentiero
    il grido giornaliero.
    Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
    per li poggi e le ville. Apre i balconi,
    apre terrazzi e logge la famiglia:
    e, dalla via corrente, odi lontano
    tintinnio di sonagli; il carro stride
    del passegger che il suo cammin ripiglia.

    Si rallegra ogni core.
    S� dolce, s� gradita
    quand'�, com'or, la vita?
    Quando con tanto amore
    l'uomo a' suoi studi intende?
    O torna all'opre? o cosa nova imprende?
    Quando de' mali suoi men si ricorda?
    Piacer figlio d'affanno;
    gioia vana, ch'� frutto
    del passato timore, onde si scosse
    e pavent� la morte
    chi la vita abborria;
    onde in lungo tormento,
    fredde, tacite, smorte,
    sud�r le genti e palpit�r, vedendo
    mossi alle nostre offese
    folgori, nembi e vento.

    O natura cortese,
    son questi i doni tuoi,
    questi i diletti sono
    che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
    � diletto fra noi.
    Pene tu spargi a larga mano; il duolo
    spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
    che per mostro e miracolo talvolta
    nasce d'affanno, � gran guadagno. Umana
    prole cara agli eterni! assai felice
    se respirar ti lice
    d'alcun dolor: beata
    se te d'ogni dolor morte risana.

    (G.Leopardi)
    amate i vostri nemici

  12. #1137
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Sesto sonetto

    Quando,un tempo, ti ero affezionato
    non � poi che il mio amore fosse smania:
    se non si desidera, forse, non si sente la mancanza
    Se la gioia � poca, anche il dolore � scarso.

    Meglio che: molta gioia �: nessun cruccio,
    meglio che perdere �: l�essere paghi.
    La volutt� degli uomini �: non soffrire mai.
    L�aver potuto � bene, pessimo: l�aver dovuto.

    Naturalmente questo � un precetto meschino.
    Non � mai stato ricco, chi non ha perso mai niente!
    Io non dico neppure, che sarei stizzito�

    Intendo solo questo: se uno non ha nessun amore
    non ha neanche un�epoca grama che lo attende.
    Tuttavia noi non siamo i padroni delle cose.

    B. Brecht
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  13. #1138
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    POESIA D'AMORE


    Le grandi notti d�estate
    che nulla muove oltre il chiaro
    filtro dei baci, il tuo volto
    un sogno nelle mie mani.
    Lontana come i tuoi occhi
    tu sei venuta dal mare
    dal vento che pare l�anima.
    E baci perdutamente
    sino a che l�arida bocca
    come la notte � dischiusa
    portata via dal suo soffio.
    Tu vivi allora, tu vivi
    il sogno ch�esisti � vero.
    Da quanto t�ho cercata.
    Ti stringo per dirti che i sogni
    son belli come il tuo volto,
    lontani come i tuoi occhi.
    E il bacio che cerco � l�anima.


    (Alfonso Gatto)
    amate i vostri nemici

  14. #1139
    Opinionista L'avatar di Wolfy
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    PIANTO ANTICO
    L'albero a cui tendevi
    la pargoletta mano,
    il verde melograno
    D� bei vermigli fiori
    Nel muto orto solingo
    Rinverd� tutto or ora,
    E giugno lo ristora
    Di luce e di calor.
    Tu fior de la mia pianta
    Percossa e inaridita,
    Tu de l'inutil vita
    Estremo unico fior,
    Sei ne la terra fredda,
    Sei ne la terra negra;
    N� il sol pi� ti rallegra
    N� ti risveglia amor.


    -- Giosu� Carducci

  15. #1140
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Alla sera

    Forse perch� della fatal qu�ete
    tu sei l'immago a me s� cara vieni
    o sera! E quando ti corteggian liete
    le nubi estive e i zeffiri sereni,

    e quando dal nevoso aere inqu�ete
    tenebre e lunghe all'universo meni
    sempre scendi invocata, e le secrete
    vie del mio cor soavemente tieni.

    Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
    che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
    questo reo tempo, e van con lui le torme

    delle cure onde meco egli si strugge;
    e mentre io guardo la tua pace, dorme
    quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

    U.Foscolo
    amate i vostri nemici

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