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Risultati da 76 a 90 di 117

Discussione: Abbiate Fede

  1. #76
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    [QUOTE=Il gatto;1181978]Si, ma quando una storia viene inquinata da situazioni magari a lei estranee, che comunque sempre in politica finiscono per trovare il loro terreno di utilizzo, poi le vie si moltiplicano e ramificano all'infinito generando azioni e reazioni quanto meno "varie".

    Ho considerato che la scorta a saviano potrebbe derivare dal contributo motivante che ha il governo, additato come mafioso e amico dei mafiosi, a garantirsi da una strumentalizzazione politica che conseguirebbe alla possibile uccisione dello stesso.

    In pari tempo uno che ha avuto un successo letterario per aver additato la mafia, in funzione di quell'additatemento alimentato verso il governo, viene fatto simbolo di accusatore politico allo stesso governo mafioso colluso con i poteri mafiosi e, in carenza di simboli politici, propriamente detti, propri, ecco che saviano diventa pure simbolo di opposizione politica tramite la promozione di quel simbolismo di oppositore alla mafia guadagnato in prima istanza con il libro.
    Saviano per parte sua sembra pure si sia prestato a tale uso partecipando a manifestazione politiche, magari lui pensando di alimentare il contrasto al crimine mentre veniva visto dal contorno come un oppositore al governo nel conflitto che tutti coinvolge e che in quel modo traverso si svolge.

    Si viene a creare cos
    [FONT="Lucida Console"][COLOR="Blue"]La fantasia

  2. #77
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Giochi traversi, non è semplice per niente descriverli, magari a chi nemmeno li concepisce.
    Non è una montatura, almeno nel senso che sembra tu stia a dire, saviano ha colpito un bersaglio sapendo ciò che faceva, volendolo fare e andando pure a segno il che lo espone a ritorsione, questo ci sta tutto.
    Il che però crea un certo merito in un certo contesto, mentre quello che è stato notato di anomalo lo si potrebbe assimilare, almeno a me viene questo, ad una reazione a catena di situazioni non sue che lo ha fiondato su vette di notorietà e criticità mediatica ben oltre quelle pensabili legate alla motivazione iniziale.
    Ciò va a creare pure una instabilità del tutto che può rivelarsi alquanto pericolosa per lui, perchè il primo segmento ci sta ed è solido, ma il resto sta la a traballare tutto fra venti contrari che forzano su situazioni dalle motivazioni contraddittorie e ballerine che possono smontarsi ogni momento lasciandolo cadere e messo peggio di come è partito.
    Il "malessere" mediatico che si legge al suo contorno non è altro che la percezione di quella instabilità dovuta al suo essere diventato parte di altri giochi in cui era meglio che non avesse avuto parte.

    Come dire, pure, promosso fino al primo livello di incompetenza, era un genio, fece una brillante carriera, finì licenziato.
    Pigliamo dalla chiesa, eccellente nella gestione militare del problema br che tuttosommato costituiva un problema militare, fu promosso fino a dargli la gestione politica e militare del problema mafia, qualcosa non lo rese adeguato a gestire il problema politico e ci rimase ucciso.
    Ciò non sminuisce i suoi meriti, ma la seconda posizione era più complessa della prima e il fatto di aver risolto quella non lo rese abile a fronteggiare la seconda dove doveva difendersi davanti e pure di dietro.
    Mo se uno prima avesse detto, non ce lo mettiamo non è un politico, ci lascia la pelle in un tipo di conflittoi del genere sarebbe sminuirne i meriti?
    Ultima modifica di Il gatto; 21-05-2010 alle 21:39

  3. #78
    Eterodosso L'avatar di N3m0
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    Non capisco questo fervore anti-Saviano, e non capisco questa irruenza, che personalmente non mi fa nè caldo nè freddo.
    Stimo Saviano perché è una persona che rischia la vita per quello che fa. Perché si è messo contro una delle più grandi organizzazioni criminali del mondo.
    Lo stimo come stimo l'infermiere che aiuta il dottore ad operarmi, lo stesso infermiere che magari mi infila un catetere per farmi orinare.
    Questo non vuol dire che non rispetti la laurea e la dedizione del chirurgo.
    Non capisco perché la semplice complessità della vita e di un possibile ragionamento mandino in berstia persone come Bruco, che sembra avere una vista in bianco e nero.

    Anche Biagi è stato eroico, anche se ha combattuto contro un gruppo di semplici esaltati. Si muore da soli, e chiunque mette in conto la morte per le sue idee ed il suo lavoro è un'eroe, da Ambrosoli a Borsellino.
    Da quale ragionamento scaturisce la presa di distanza da Falcone se ritengo eroico Saviano? Chi ha la voglia di fare una classifica degli eroi? Chi ha mai negato la grandezza di Falcone e Borsellino, di Impastato e di tutti gli uomini che hanno osato sfidare la prepotenza ed il male -lasciatemi passare questa espressione-?
    Forse che osannando Falcone Matteotti dovrebbe sentirsi offeso?
    Ognuno può aiutare la causa con il proprio lavoro, ed i giornalisti non sono meno necessari dei giudici nell'economia della causa. Se fosse vivo Falcone sarebbe il primo a dirlo.
    Illo tempore -non so se Bruco ricorda- Falcone fu criticato duramente proprio per la sua esposizione mediatica. Era perfettamente consapevole della necessità primaria di trascinare l'opinione pubblica nel merdaio della criminalità organizzata. Perché la lotta alle mafie è un problema prima di tutto politico.
    Le mafie questo lo sanno, proprio per questo odiano e colpiscono prima di tutto chi costringe la gente a non voltare lo sguardo dall'altra parte.
    Per un camorrista il carcere fa parte del gioco, così come di morire ammazzati. Anzi, molti ragazzini anelano al colpo di pistola nelle cervella, così da morire senza soffrire: una macabra kalòs thanatos dei criminali.
    Ma chi sgombra il campo e smaschera la loro produzione culturale di merda, chi denuda il loro potere e lo mostra per quel che è, sabbia impastata nel sangue... Chi fa questo prosciuga la palude in cui questi pescecani nuotano!

    Tutto questo Saviano l'ha spiegato benissimo nella puntata speciale de che tempo che fa (orrore, eh!), quando ha parlato dei giornali-bollettino delle catture, sparatorie, omicidi campani. Ci sono i giornalisti che mandano in stampa le veline, e quelli fan persino comodo, perché sono casse di risonanza: poi ci sono i giornalisti come la Capacchione, come Saviano, che possono dare una visione di insieme, scoperchiare la cripta e, ripeto, far prendere coscienza alla gente che la mafia esiste.

    Chi fa questo guarda l'abisso ed i mostri che contiene. E se riesce a conservare l'umanità necessaria per indicare un'altra strada, ha tutto il mio rispetto.

    p.s.
    Quanti di voi sapevano che il processo Spartacus era più "grande" del maxi-processo di Palermo? Quanto spazio l'informazione istituzionale ha dato alla cosa?
    Ultima modifica di N3m0; 22-05-2010 alle 14:32 Motivo: post scriptum
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  4. #79
    Eterodosso L'avatar di N3m0
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    Ultima modifica di N3m0; 22-05-2010 alle 14:32
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  5. #80
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    Tutto questo Saviano l'ha spiegato benissimo nella puntata speciale de che tempo che fa (orrore, eh!), quando ha parlato dei giornali-bollettino delle catture, sparatorie, omicidi campani. Ci sono i giornalisti che mandano in stampa le veline, e quelli fan persino comodo, perché sono casse di risonanza: poi ci sono i giornalisti come la Capacchione, come Saviano, che possono dare una visione di insieme, scoperchiare la cripta e, ripeto, far prendere coscienza alla gente che la mafia esiste.
    Si, ma questo ha costruito e consolidato la prima tranche della sua rilevanza mediatica, ma poi si è avviluppato in altri giochi che non gli sono così famigliari e questo si trova oggi

    LA LEGGE BAVAGLIO
    Non avrei mai scritto Gomorra
    di ROBERTO SAVIANO
    MI HA GENERATO un senso di smarrimento e paura la dichiarazione di voler tutelare la privacy dei boss mafiosi. Molti boss è proprio quando parlano con i familiari che danno ordini di morte. Ed è proprio quando i familiari a loro volta parlano con amici e conoscenti che rendono palesi le volontà di chi è latitante e impartisce ordini. È proprio nei momenti di maggiore intimità che viene fuori la mappatura criminale di un territorio. Addirittura osservando le conversazioni dei figli dei boss sui social network si possono evincere informazioni che probabilmente seguendo altri canali potrebbero sfuggire. Famiglie potentissime che festeggiano compleanni nel chiuso di quattro mura con pochi intimi: significa che non è il momento adatto per esporsi, significa che ci sono problemi sul territorio.

    Quando si ha a che fare con le organizzazioni criminali tutto può essere utile per comprenderne i meccanismi. Per questo limitare l'utilizzo delle intercettazioni, renderne più ardua la disposizione e impedire che certe informazioni vengano pubblicate è un grave danno per il contrasto alla criminalità organizzata. Tutelando chi è vicino alle organizzazioni si tutelano indirettamente anche le organizzazioni stesse.
    http://www.repubblica.it/politica/20...aglio-4253641/

    Però poi nella legge bavaglio questo si trova

    Esclusi dalle nuove limitazioni sulle intercettazioni telefoniche soltanto alcuni reati specifici: mafia, terrorismo ed altri reati gravi.
    http://www.altalex.com/index.php?idnot=41949

    Per dire come resti evidente che da un gioco proprio è scivolato a giocare in un gioco di altri trovandosi lui, con le sue vicissitudini, nelle vicissitudini proprie del nuovo gioco destabilizzando una situazione che vede il procedere di giochi contemporanei, la prima parte e questa che da qualche tempo vi ha aggiunto e che non vanno proprio d'amore e d'accordo specialmente perchè non lui, ma altri conducono tali giochi e questi altri sono parti belligeranti ataviche per altri motivi.

    Tra l'altro stando all'articolo non promuove bene nemmeno se stesso perchè dicendo questo "Non avrei mai scritto Gomorra
    di ROBERTO SAVIANO
    MI HA GENERATO un senso di smarrimento e paura la dichiarazione di voler tutelare la privacy dei boss mafiosi. Molti boss è proprio quando parlano con i familiari che danno ordini di morte. Ed è proprio quando i familiari a loro volta parlano con amici e conoscenti che rendono palesi le volontà di chi è latitante e impartisce ordini" mi staresti a dire che nel tuo libro hai solo organizzato in bella copia e presentato i risultati di altri e non il risultato del tuo lavoro di conoscenza e deduzione come mediamente si è convinti tu abbia fatto.
    Ultima modifica di Il gatto; 22-05-2010 alle 16:05

  6. #81
    Il Magnifico L'avatar di mat
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    Citazione Originariamente Scritto da N3m0 Visualizza Messaggio
    Non capisco perché la semplice complessità della vita e di un possibile ragionamento mandino in berstia persone come Bruco, che sembra avere una vista in bianco e nero.
    Anche Biagi è stato eroico, anche se ha combattuto contro un gruppo di semplici esaltati. Si muore da soli, e chiunque mette in conto la morte per le sue idee ed il suo lavoro è un'eroe, da Ambrosoli a Borsellino.
    Da quale ragionamento scaturisce la presa di distanza da Falcone se ritengo eroico Saviano? Chi ha la voglia di fare una classifica degli eroi? Chi ha mai negato la grandezza di Falcone e Borsellino, di Impastato e di tutti gli uomini che hanno osato sfidare la prepotenza ed il male -lasciatemi passare questa espressione-?
    E' lo stesso modus operandi di affrontare il discorso su Saviano in modo fazioso e polemico che con argomenti più grezzi ha usato Fede nell'intervento che ho posto all'inizio della discussione.
    Per non riconoscergli nessun merito lo si paragona impropriamente ad altri che hanno lottato contro la mafia come se apprezzare l'opera di Saviano potesse oscurare quella degli altri e i loro meriti.
    Io ad esempio (che non ritengo di vivere sul pero) prima di leggere Gomorra sapevo poco e niente della camorra dei clan casalesi in quanto si è sempre parlato e scritto della camorra napoletana.
    Già questo è un merito che riconosco a Saviano e penso che tanti come me non avessero un'informazione approfondita sul fenomeno dei casalesi.
    E' possibile poi che ci sia un'esposizione mediatica eccessiva ma non saprei, bisognerebbe discuterne, vista la visibilità che hanno altri personaggi inutili e mediocri che spadroneggiano nei media, mettersi a sindacare e contestare addirittura il fatto che gli sia stata assegnata una scorta quasi come fosse un sistema autopromozionale è un argomento davvero denigratorio e un po' puerile.
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    "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
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  7. #82
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    [QUOTE=mat612000;1182285]
    E' possibile poi che ci sia un'esposizione mediatica eccessiva ma non saprei, bisognerebbe discuterne, vista la visibilit

    Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!

    Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.

  8. #83
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  9. #84
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    Ma che mi frega di fede, sto dando delle impressioni di massima su una situazione ambigua che si percepisce al contorno del personaggio e non doveva generarsi, per

  10. #85
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    Tentativamente?
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  11. #86
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    Quello che si può dire qui, almeno per quanto mi riguarda, più del valore di un tentativo di....fatto pure a scopo discorsivo io non gli attribuisco.
    Non si ha certo una visibilità completa ed esaustiva della situazione, non si sta nella posizione di chi decide con tanto di vincoli e spinte sue, non si deve decidere niente perchè il dover decidere veramente invece di solo simulare una decisione cambia tutto il proprio scenario, da cui io il mio lo chiamo tentativo di....grossomodo, per sommicapi...che mi viene al momento a fronte di una sollecitazione discorsiva della situazione in atto qui.
    Liberi gli altri di ritenere il proprio ciò che più gli piace.
    Ultima modifica di Il gatto; 22-05-2010 alle 19:26

  12. #87
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    Mat 12000

    Ma a parte questo, trovate che Saviano meriti davvero l'attenzione che riceve o vi sembra un personaggio un po' costruito e sopravvalutato?
    N3m0

    Non capisco questo fervore anti-Saviano, e non capisco questa irruenza, che personalmente non mi fa nè caldo nè freddo.
    Stimo Saviano perché è una persona che rischia la vita per quello che fa. Perché si è messo contro una delle più grandi organizzazioni criminali del mondo.
    Lo stimo come stimo l'infermiere che aiuta il dottore ad operarmi, lo stesso infermiere che magari mi infila un catetere per farmi orinare.
    Questo non vuol dire che non rispetti la laurea e la dedizione del chirurgo.
    Non capisco perché la semplice complessità della vita e di un possibile ragionamento mandino in berstia persone come Bruco, che sembra avere una vista in bianco e nero.
    Mi sembra che la richiesta iniziale di Mat 12000 sia stata precisa e comprensibile, come precise sono state le risposte, ognuna con le proprie opinioni. Per cui, la vista in bianco e nero è più probabile che non stia nelle risposte di Bruco, assolutamente normali e coerenti, ma di chi crede di stare nella ragione solo per opera dello spirito santo e non per gli argomenti che posta.
    In ogni modo, qui di seguito leggiamo le affermazioni del capo della polizia di Napoli, da dove si deduce che le indagini che gli avevano affidato per stabilire se Saviano fosse veramente in pericolo, erano risultate negative; ma nonostante
    questo parere negativo la scorta gli era stata affidata comunque.

    Come si puo dedurre dall'assunto, poiché il thread ci ha invitati a parlare delle varie ipotesi e opinioni, non vedo, caro N3m0, perché ti arrabbi tanto se ti toccano Saviano. Come vedi la domanda si può invertire e si può giudicare da diverse angolazioni: non soltanto la tua che, come un novello paladino si vuole ergere a difesa di qualcuno che, se non fosse per i tipi come te che si entusiamano facilmente, sarebbe passato con assoluta indifferenza nel dimenticatoio.

    Intervista al<<corriere della sera magazine>>

    Napoli, il capo della Mobile: &#171;La scorta

    a Roberto Saviano? Eravamo contrari&#187;
    Vittorio Pisani: &#171;Demmo parere negativo. Tantissime persone impegnate contro i clan restano senza difesa&#187;

    Vittorio Pisani
    • Sondaggio: Sei d'accordo con Vittorio Pisani?

    NAPOLI - La dichiarazione non lascia indifferenti: &#171;Sull’assegnazione alla scorta a Saviano, il nostro parere fu negativo&#187;. Anche perch&#232; a dire no alle &#171;bodyguards&#187; per l'autore di Gomorra fu il capo della Squadra Mobile di Napoli, Vittorio Pisani. &#171;Ho arrestato centinaia di delinquenti - spiega al Corriere della Sera Magazine, in edicola gioved&#236; prossimo - Ho scritto, testimoniato e giro per la citt&#224; con mia moglie e con i miei figli senza scorta. Non sono mai stato minacciato&#187;. E a proposito della scorta assegnata tre anni fa allo scrittore, Pisani racconta: &#171;A noi della Mobile fu data la delega per riscontrare quel che Saviano aveva raccontato a proposito delle minacce ricevute. Dopo gli accertamenti demmo parere negativo sull’assegnazione della scorta&#187;. &#171;Resto perplesso - aggiunge - quando vedo scortate persone che hanno fatto meno di tantissimi poliziotti, carabinieri, magistrati e giornalisti che combattono la camorra da anni&#187;. E sul best seller tradotto in 43 Paesi, il capo della Mobile dice: &#171;Il libro ha avuto un peso mediatico eccessivo rispetto al valore che ha per noi addetti ai lavori&#187;.
    &#171;REGOLE DEONTOLOGICHE CONTRO I BOSS&#187; - Secondo il capo della squadra mobile per rapportarsi alla criminalit&#224; organizzata bisogna rispettare &#171;delle regole deontologiche&#187; e soprattutto cercare di non dare &#171;un’immagine eroica della lotta alla criminalit&#224;&#187; perch&#232; &#171;la lotta alla criminalit&#224; &#232; una cosa normale. A cui tutti possono partecipare&#187;.
    Ultima modifica di Bruco; 23-05-2010 alle 10:47
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  13. #88
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    E mi sembra pure una posizione corretta quella di non basarsi sull'azione degli eroi e dei martiri, debole nelle fondamenta.
    Sono infatti pochi e pezzi unici e si da la confidenza che eliminandoli si fermi l'ambaradan che ti contrasta.
    Per contro la routinariet&#224; del contrasto fa percipire che eliminato uno subentra a scatto il successivo, quindi perch&#232; farlo visto che costa?
    Al che si ottiene un muro di contenimento ben pi&#249; solido di quello costituito dagli eroi di valore effettivo solo in situazioni eccezionali che una azione unica ed eccezionale richiedono, cosa che nella routine riptitiva difficilmente si produce.

    Vero pure che eroi ci si diventa anche per caso, un'azione fatta d'istinto ha un particolare successo e viene recipita come eroismo, o nei meccanismi sociali si ha necessit&#224; di generare un simbolo e si pompano gli aspetti di chi quel ruolo si pu&#242; fargli assumere per una serie di scopi perseguiti.

    Da cui per rispondere alla domanda iniziale si dovrebbe ipotizzare in proprio la ragione, o le ragioni che hanno concorso a portare saviano ad esere promosso simbolo unico, o per lo meno il pi&#249; brillante esempio del contrasto alla mafia, come se tale contrasto lo facesse solo lui e avesse prodotto dei concreti arresti e smantellamento di cosche, o comunque dei risultati di altissimo valore operativo e unici nel loro genere e abilit&#224; di esecuzione.
    Ovvero meriti ce ne stanno, ma di quello che nel suo settore, letterario, difende la posizione con un successo mediatico di ascolto, non del combattente operativo di prima linea che da solo prende la fortezza nemica, debella il cattivone e libera tutti i prigionieri, che uno lo nomina re, o eroe della nazione sul campo con le truppe schierate.

    E ricami al contorno su tali perch&#232; se ne possono fare, magari considerando su un altro filone di ipotesi che lo si pu&#242; vedere come colui che scopr&#236; la mafia, cosa per altro pure successa, ma tempo fa e fatta da altri quando il che &#232; la mafia? la mafia non c'&#233; era prassi e questo essere "nessuno" o "altro" della mafia era una delle sue maggiori protezioni, non esisteva e contrastata come insieme di azioni criminali comuni generava una notevole inefficienza.
    Costruendo il concetto "letterario" di mafia ha innescato l'uso di ben altre tecniche integrate di contrasto e relativi risultati, tuttavia ci&#242; &#232; stato fatto tanto tempo fa.
    Mo nessuno dice la mafia non c'&#232;, oppure no?
    Poesse, magari un pubblico o un certo pubblico ha maturato la convinzione che la realt&#224; mafiosa ha perso qualla sua materialit&#224; che fa dire "la mafia c'&#232;", quindi il ritorno alle origini e la "riscoperta" ridiventa azione fondamentale del contrasto, oppure la mafia si &#232; trasformato in altro e nell'opera di saviano si pu&#242; magari ravvedere la scoperta a la descrizione di questo nuovo altro che va a costituire la nuova realt&#224; mafiosa e come allora si "scopr&#236;" la mafia, ora la si "riscopre" di nuovo nel suo nuovo aspetto che per essere contrastato deve di nuovo essere chiamato mafia per non fargli godere della mimetizzazione di cui godrebbe un generico e indefinito "altro", ma saviano ha fatto questo?

    Tuttavia questa &#232; una ipotesi tentativa, perch&#232; poi questa trasformazione che ha reso invisibile una nuova mafia ci sta? e saviano l'ha scoperta e descritta? la sua opera ha prodotto nuove tecniche di contrasto pi&#249; adatte al trattamento di questo "altro" riportato alla sua vera natura?
    Queste sono risposte difficili da dare con un valore concreto.

    Tanto per ipotizzare delle linee di riflessione che possona anche essere diverse.
    Ultima modifica di Il gatto; 22-05-2010 alle 23:17

  14. #89
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    Tanto per continuare su questa linea di ipotesi, da verificare, o almenno da confermare in proprio nella loro plausibilit

  15. #90
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    Il gatto

    E mi sembra pure una posizione corretta quella di non basarsi sull'azione degli eroi e dei martiri, debole nelle fondamenta.
    Sono infatti pochi e pezzi unici e si da la confidenza che eliminandoli si fermi l'ambaradan che ti contrasta.
    Per contro la routinariet&#224; del contrasto fa percipire che eliminato uno subentra a scatto il successivo, quindi perch&#232; farlo visto che costa?
    Al che si ottiene un muro di contenimento ben pi&#249; solido di quello costituito dagli eroi di valore effettivo solo in situazioni eccezionali che una azione unica ed eccezionale richiedono, cosa che nella routine riptitiva difficilmente si produce.

    Vero pure che eroi ci si diventa anche per caso, un'azione fatta d'istinto ha un particolare successo e viene recipita come eroismo, o nei meccanismi sociali si ha necessit&#224; di generare un simbolo e si pompano gli aspetti di chi quel ruolo si pu&#242; fargli assumere per una serie di scopi perseguiti.

    Da cui per rispondere alla domanda iniziale si dovrebbe ipotizzare in proprio la ragione, o le ragioni che hanno concorso a portare saviano ad esere promosso simbolo unico, o per lo meno il pi&#249; brillante esempio del contrasto alla mafia, come se tale contrasto lo facesse solo lui e avesse prodotto dei concreti arresti e smantellamento di cosche, o comunque dei risultati di altissimo valore operativo e unici nel loro genere e abilit&#224; di esecuzione.
    Ovvero meriti ce ne stanno, ma di quello che nel suo settore, letterario, difende la posizione con un successo mediatico di ascolto, non del combattente operativo di prima linea che da solo prende la fortezza nemica, debella il cattivone e libera tutti i prigionieri, che uno lo nomina re, o eroe della nazione sul campo con le truppe schierate.

    E ricami al contorno su tali perch&#232; se ne possono fare, magari considerando su un altro filone di ipotesi che lo si pu&#242; vedere come colui che scopr&#236; la mafia, cosa per altro pure successa, ma tempo fa e fatta da altri quando il che &#232; la mafia? la mafia non c'&#233; era prassi e questo essere "nessuno" o "altro" della mafia era una delle sue maggiori protezioni, non esisteva e contrastata come insieme di azioni criminali comuni generava una notevole inefficienza.
    Costruendo il concetto "letterario" di mafia ha innescato l'uso di ben altre tecniche integrate di contrasto e relativi risultati, tuttavia ci&#242; &#232; stato fatto tanto tempo fa.
    Mo nessuno dice la mafia non c'&#232;, oppure no?
    Poesse, magari un pubblico o un certo pubblico ha maturato la convinzione che la realt&#224; mafiosa ha perso qualla sua materialit&#224; che fa dire "la mafia c'&#232;", quindi il ritorno alle origini e la "riscoperta" ridiventa azione fondamentale del contrasto, oppure la mafia si &#232; trasformato in altro e nell'opera di saviano si pu&#242; magari ravvedere la scoperta a la descrizione di questo nuovo altro che va a costituire la nuova realt&#224; mafiosa e come allora si "scopr&#236;" la mafia, ora la si "riscopre" di nuovo nel suo nuovo aspetto che per essere contrastato deve di nuovo essere chiamato mafia per non fargli godere della mimetizzazione di cui godrebbe un generico e indefinito "altro", ma saviano ha fatto questo?

    Tuttavia questa &#232; una ipotesi tentativa, perch&#232; poi questa trasformazione che ha reso invisibile una nuova mafia ci sta? e saviano l'ha scoperta e descritta? la sua opera ha prodotto nuove tecniche di contrasto pi&#249; adatte al trattamento di questo "altro" riportato alla sua vera natura?
    Queste sono risposte difficili da dare con un valore concreto.
    Tanto per ipotizzare delle linee di riflessione che possona anche essere diverse.
    Il gatto

    Tanto per continuare su questa linea di ipotesi, da verificare, o almenno da confermare in proprio nella loro plausibilit&#224; e proponibilit&#224; come direttrici portanti della questione si pu&#242; andare oltre su due questioni, ipotizzabili, cuore del "contenzioso" proposto.

    La prima questione &#232; su cosa si basa la stima di questo eccessivo "pompaggio" del personaggio saviano, la persona non la conosciamo e in concreto sul personaggio stiamo a dire.

    Ha scritto un libro e lo si promuove, anche perch&#232; l'editore lo vuole vendere, &#232; normale farci campagna promozionale, lo stesso vale per lo scrittore la cui notoriet&#224; e valorizzazione si riversa sul libro e quindi sulle vendite, da cui spingere, anche forte, saviano e la sua opera nel campo letterario cavalcando un'onda di successo dovuto pure ad una sensibilizzazione voluta diffusamente verso il problema mafia, direi quindi rientri nella normalit&#224;.
    Ha generato una qualche polemica il dargli la scorta, non motivata in generale da un contrasto "nella norma" alla mafia, per&#242; anche questo &#232; cosa problematica da valutare e pure qui, perch&#232; si la cosa, come rilevato dal capo della mobile napoletana, potrebbe non motivarla, si come ragionamento teorico per&#242;, perch&#232; poi nel dettaglio si possono fare dei distinguo, lui fa il capo della mobile e morto lui se ne fa un altro, morto lo scrittore accusatore non &#232; esattamente lo stesso, con in pi&#249; il fatto che magari nel libro si vanno ad utilizzare nomi specifici coinvolgendo degli aspetti e delle "reazioni psicologiche personali" dei coinvolti.
    Ovvero jhon ford coppola fa il padrino, successone lo stesso, utilizzando il nome "corleone", il corleone vero e suoi eredi hanno una certa reazione individuale e ritengono di non dover agire in modo "specifico", saviano fa gomorra e nomina il nome "casalesi", il vero casalesi ed eredi magari tipetti pi&#249; saguigni e collerici, non cos&#236; platonici come corleone, ritengono di dover vendicare l'offesa personale a prescindere dal contenuto mafioso, al che la minaccia assume una dimensione diversa e la minaccia motiva una scorta.
    D'altra parte nella storia dei cento passi si &#232; visto come un badalamenti boss si irrita oltre misura per un impastato che si agita e fa un casino, pi&#249; per un atteggiamento personale a fronte del suo problema, che non per una corretta azione che tiene conto di costi/risultati, infatti per eliminarsi la mosca riusc&#236; solo a costruire il martire con notevoli fastidi addizionali propri.
    Per&#242; il martire non aspirava al martirio quindi ripetendosi le condizioni di additamento, sulla variet&#224; di valutazioni che ne derivano si possono fare scelte diverse, ovvero dare la scorta.
    Rimanendo valide le concause derivate dalle responsabilit&#224; politiche che sarebbero gestite sul tavolo politico a fronte di una uccisione di saviano.
    Direi quindi che anche la scorta non possa essere indice certo di una sovrastima mediatica del personaggio.

    Quello che invece pu&#242; far percepire questa sovrastima, direi, sta nell'averlo reso testimonial generico al di fuori del suo campo naturale di azione, scrittore letterario di temi di mafia, ovvero mo &#232; il personaggio per cui "se lo dice saviano" ci&#242; che dice &#232; vero e ha un grande valore perch&#232; lo dice lui, anche se ci&#242; di cui dice poco o nulla ha a che vedere con la sua competenza "operativa" nel contrasto della mafia.
    Direi che risiede in questo assunto la sovrastima del personaggio, ovvero essere stato reso "testimonial" mediatico di valore per qualunque considerazione egli faccia su ogni orgomento di cui lui abbia da dire o altri gli facciano dire.
    Se totti fa una considerazione sul calcio ha un valore, ma se sulla sua parola io devessi scegliere una compagnia telefonica piuttosto che un'altra ci&#242; diventa una sovrastima del "valore" di totti, calciatore esperto, ma "incompetente a dirmi quale telefono debbo comprare, per&#242; totti vediamo messo a dirci a quale internet dare il soldino, ci&#242; pu&#242; generare reazioni infastidite anche perch&#232; l'utente pu&#242; sentirsi pigliato per scemo sentendosi sollecitato da un "incompetente" nella materia in cui lo si sollecita.
    Quando a me telefonarono per tentare un contratto telefonico con il salvatore telefonico del momento ci fu una reazione normale, poi la malcapitata per supportare la sua tesi di salvezza "os&#242;" dire che "lo diceva" pure pure mike bongiorno al che era tutto spiegato e la parola di bongiorno rispondeva a tutto, io quindi avrei dovuto comprare senza nulla chiedere la sua proposta, li scatt&#242; la rispostaccia, con saviano si pu&#242; verificare la stessa situazione diventando lui e percependolo noi come testimonial di situazioni che cominciano ad esorbitare dal suo campo di eccellenza onde sfruttare una competenza li acquisita in altri settori di sua incompetenza, cercando di sfruttare "il saviano ha detto", "il saviano dice"....quindi, "se lo dice saviano"....tu devi....

    Detto ci&#242; poi vediamo lo stesso saviano entrare nella gran tenzone politica dove le parti lo hanno reso testimonial delle loro posizioni utilizzando il valore del "se lo dice saviano..." cosa fatta per dare l'idea con il dire nell'articolo sulle intercettazioni dove si va ad utilizzarlo a supporto di un posizione di propaganda politica in cui "se lo dice saviano" che &#232; cos&#236;, &#232; cos&#236;, non ti devi chiedere perch&#232; sul ddl &#232; scritto diverso, saviano lo dice, saviano dice quello che io ti sto a dire, ma lui &#232; quello che testimonia, tu quindi devi credere, senza risposta al dubbio specifico e fare quello che dico io

    Di conseguenza per&#242; nel parco degli aspiranti ubbidienti si generano malumori a fronte dell'uso improprio di tal potere mediatico e la controparte concorrente che soffre i danni di questa pubblicit&#224; che ha motivo di valutare commercialmente sleale ha reazioni stizzite, al che segue il dire del suo imbonitore fede che mandato a fare il parafulmine rende l'immagine di quel malcontento generico di cui si sta a dire.
    Caro il gatto, se avessi il tempo e la forza di leggere i tuoi romanzi, probabilmente li troverei interessanti, ma una peculiarit&#224; dei nostri tempi e luoghi, c'impone di essere pi&#249; sintetici, pur affermando gli stessi principi che vogliamo comunicare. In tal senso: vedi quello che puoi fare. Ti ringrazio.
    Ultima modifica di Bruco; 23-05-2010 alle 11:00
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