Il gatto
Tanto per continuare su questa linea di ipotesi, da verificare, o almenno da confermare in proprio nella loro plausibilità e proponibilità come direttrici portanti della questione si può andare oltre su due questioni, ipotizzabili, cuore del "contenzioso" proposto.
La prima questione è su cosa si basa la stima di questo eccessivo "pompaggio" del personaggio saviano, la persona non la conosciamo e in concreto sul personaggio stiamo a dire.
Ha scritto un libro e lo si promuove, anche perchè l'editore lo vuole vendere, è normale farci campagna promozionale, lo stesso vale per lo scrittore la cui notorietà e valorizzazione si riversa sul libro e quindi sulle vendite, da cui spingere, anche forte, saviano e la sua opera nel campo letterario cavalcando un'onda di successo dovuto pure ad una sensibilizzazione voluta diffusamente verso il problema mafia, direi quindi rientri nella normalità.
Ha generato una qualche polemica il dargli la scorta, non motivata in generale da un contrasto "nella norma" alla mafia, però anche questo è cosa problematica da valutare e pure qui, perchè si la cosa, come rilevato dal capo della mobile napoletana, potrebbe non motivarla, si come ragionamento teorico però, perchè poi nel dettaglio si possono fare dei distinguo, lui fa il capo della mobile e morto lui se ne fa un altro, morto lo scrittore accusatore non è esattamente lo stesso, con in più il fatto che magari nel libro si vanno ad utilizzare nomi specifici coinvolgendo degli aspetti e delle "reazioni psicologiche personali" dei coinvolti.
Ovvero jhon ford coppola fa il padrino, successone lo stesso, utilizzando il nome "corleone", il corleone vero e suoi eredi hanno una certa reazione individuale e ritengono di non dover agire in modo "specifico", saviano fa gomorra e nomina il nome "casalesi", il vero casalesi ed eredi magari tipetti più saguigni e collerici, non così platonici
come corleone, ritengono di dover vendicare l'offesa personale a prescindere dal contenuto mafioso, al che la minaccia assume una dimensione diversa e la minaccia motiva una scorta.
D'altra parte nella storia dei cento passi si è visto come un badalamenti boss si irrita oltre misura per un impastato che si agita e fa un casino, più per un atteggiamento personale a fronte del suo problema, che non per una corretta azione che tiene conto di costi/risultati, infatti per eliminarsi la mosca riuscì solo a costruire il martire con notevoli fastidi addizionali propri.
Però il martire non aspirava al martirio quindi ripetendosi le condizioni di additamento, sulla varietà di valutazioni che ne derivano si possono fare scelte diverse, ovvero dare la scorta.
Rimanendo valide le concause derivate dalle responsabilità politiche che sarebbero gestite sul tavolo politico a fronte di una uccisione di saviano.
Direi quindi che anche la scorta non possa essere indice certo di una sovrastima mediatica del personaggio.
Quello che invece può far percepire questa sovrastima, direi, sta nell'averlo reso testimonial generico al di fuori del suo campo naturale di azione, scrittore letterario di temi di mafia, ovvero mo è il personaggio per cui "se lo dice saviano" ciò che dice è vero e ha un grande valore perchè lo dice lui, anche se ciò di cui dice poco o nulla ha a che vedere con la sua competenza "operativa" nel contrasto della mafia.
Direi che risiede in questo assunto la sovrastima del personaggio, ovvero essere stato reso "testimonial" mediatico di valore per qualunque considerazione egli faccia su ogni orgomento di cui lui abbia da dire o altri gli facciano dire.
Se totti fa una considerazione sul calcio ha un valore, ma se sulla sua parola io devessi scegliere una compagnia telefonica piuttosto che un'altra ciò diventa una sovrastima del "valore" di totti, calciatore esperto, ma "incompetente a dirmi quale telefono debbo comprare, però totti vediamo messo a dirci a quale internet dare il soldino, ciò può generare reazioni infastidite anche perchè l'utente può sentirsi pigliato per scemo sentendosi sollecitato da un "incompetente" nella materia in cui lo si sollecita.
Quando a me telefonarono per tentare un contratto telefonico con il salvatore telefonico del momento ci fu una reazione normale, poi la malcapitata per supportare la sua tesi di salvezza "osò" dire che "lo diceva" pure pure mike bongiorno al che era tutto spiegato e la parola di bongiorno rispondeva a tutto, io quindi avrei dovuto comprare senza nulla chiedere la sua proposta, li scattò la rispostaccia, con saviano si può verificare la stessa situazione diventando lui e percependolo noi come testimonial di situazioni che cominciano ad esorbitare dal suo campo di eccellenza onde sfruttare una competenza li acquisita in altri settori di sua incompetenza, cercando di sfruttare "il saviano ha detto", "il saviano dice"....quindi, "se lo dice saviano"....tu devi....
Detto ciò poi vediamo lo stesso saviano entrare nella gran tenzone politica dove le parti lo hanno reso testimonial delle loro posizioni utilizzando il valore del "se lo dice saviano..." cosa fatta per dare l'idea con il dire nell'articolo sulle intercettazioni dove si va ad utilizzarlo a supporto di un posizione di propaganda politica in cui "se lo dice saviano" che è così, è così, non ti devi chiedere perchè sul ddl è scritto diverso, saviano lo dice, saviano dice quello che io ti sto a dire, ma lui è quello che testimonia, tu quindi devi credere, senza risposta al dubbio specifico
e fare quello che dico io
Di conseguenza però nel parco degli aspiranti ubbidienti si generano malumori a fronte dell'uso improprio di tal potere mediatico e la controparte concorrente che soffre i danni di questa pubblicità che ha motivo di valutare commercialmente sleale ha reazioni stizzite, al che segue il dire del suo imbonitore fede che mandato a fare il parafulmine rende l'immagine di quel malcontento generico di cui si sta a dire.