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Risultati da 16 a 30 di 32

Discussione: Andare a fondo

  1. #16
    ............... L'avatar di Orihime
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    Citazione Originariamente Scritto da ndy Visualizza Messaggio
    cioè te mi dai contro perchè ho scritto su un altro 3d una cosa che non ti torna?? ma ti rendi conto che qui stiamo parlando di altre cose?
    Allora,
    poi chiudiamo perchè se no davvero andiamo O.T. e non portiamo rispetto all'argomento ( e non per colpa mia).
    Ripeto: ognuno ha diritto a dire ed esprimere le sue opinioni.
    Ma tu salti di palo in frasca, accosti tra loro cose che non centrano, fai sparate su cose che ignori e sopratutto, non lo fai parlando del più e del meno, ma di cose davvero delicate in cui la sensibilità dovrebbe indurre ad usare altri toni.
    Renditi conto che la Francia non c'entra con Montecassino, che montecassino non c'entra con l'Iraq, che l'Iraq non c'entra con il turismo sessuale a Pattaya.
    Io mi renderò conto di ciò che devo.
    In questo caso l'argomento aveva toccato il discorso della relazione d'aiuto, da lì si era passati a parlare del ruolo del coinvolgimento in essa e della differenza tra l'aiuto di una persona cara e quello terapeutico. Non a caso, mi pare che tu stesso abbia tentato di intervenire proprio parlando di questo.



    chiedo scusa a Lamhia di quanto sia sucesso non era mia intenzione rovinare il suo 3d e più in generale il 3d
    Pensaci prima di fare sparate.
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  2. #17
    Disappointed Idealist L'avatar di Kyra
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    su un piedistallo.
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  3. #18
    Lamhia
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    Citazione Originariamente Scritto da Kyra Visualizza Messaggio
    Perche' ci si sente indispensabili, oltre che buonerrimi.
    Sentirmi buonerrima, non è stata molto la mia condizione, poi tu mi conosci, se parliamo di me, se parliamo in generale, è un'altra cosa. Anzi, in questa situazione spesso sono stata io a condurre il gioco della cattiva, perchè "altri" conducevano quelli del "buono".
    E sentirsi guardare con odio, con tanto odio, perchè gli hai gettato la sua dose di eroina, non è bello, o lo stesso perchè sei andata a parlarne coi suoi genitori, per poi scoprire che loro già sapevano, eri tu quella all'oscuro. O sentirsi guardare con odio perchè lo obblighi ad affrontare le conseguenze di quello che ha fatto, quindi se vuole andare a lavorare niente macchina quando ti hanno ritirato la patente, niente motorino comperato dai genitori, prendi la bici o la corriera, ma il danno l'hai fatto tu, ora ti rialzi con le tue manine senza che gli altri ti parino il culo. Non sono stata buonerrima per niente per tutte le volte che lo sgamavo, perchè poi ci riuscivo, e per tutte le volte che ho diffidato. Ti assicuro, che io in questo, non solo davanti a lui, non ho fatto per niente la parte della buonerrima, e tutt'ora la faccio.
    Di buonerrimo in me c'è stato poco, e c'è rimasto ben poco, diciamocelo.

    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Tu trovami un terapeuta coinvolto che non sia anche affetto dalla sindrome della crocerossina, o un terapeuta non affetto dalla sindrome della crocerossina che sia anche coinvolto.
    Poi ne riparliamo.
    Mi sa che stiamo parlando lingue diverse: io ho detto che l'unico valido terapeuta, è quello che non è emotivamente coinvolto, ed un amico, una compagna o la famiglia, non sono terapeuti, fin qui ci arrivo da sola, e ci sono sempre arrivata, cercando per l'appunto fin da subito aiuti esterni.Un dottore alla fine di tutto torna a casa, e quelli non sono i suoi figli, non sono i suoi fratelli, non sono i suoi cari. Credo che loro stessi non si occuperebbero di un caro in quanto a tossicodipendenza, ma lo farebbero seguire da altri medici, magari fidati, ma altri.

    Orihime spiega benissimo quanto voglio dire qui

    Citazione Originariamente Scritto da Orihime Visualizza Messaggio
    La relazione tra "paziente" e terapeuta è una relazione unama atipica
    1) è asimmetrica rispetto ruoli e contenuti
    - una persona ha il ruolo di ascoltatore (contenitore) e l'altra di ascoltato (contenuto)
    - l'oggetto della relazione è soltanto il vissuto di uno dei due
    - una soltanto delle due persone può permettersi di riversare i suoi pensieri e i suoi sentimenti sull'altra
    - lo può fare senza il normale limite che impongono i rapporti tra persone, in modo totale
    - il terapeuta comunque ha suoi pensieri e sentimenti, comunque comprende in base al suo vissuto ma non può metterlo in gioco come farebbe in una relazione normale: deve stare attento al gioco di attribuzioni e proiezion, e restituirle sempre, non deve dare consigli po giudizi, deve costantemente vigilare da se su di se senza poter contare in questo sulla normale dualità dei raporti, deve saper riconoscere in se le sue reazioni ( la lusinga narcisistica che deriva dal ricoprire un ruolo "guida", per dirne una) e distinguere in esse ciò che è suo e ciò che è dell'altro, ecc
    2) è un rapporto mercenario
    - il denaro garantisce il reciproco mantenimento delle distanze



    Non confondiamo l'aiuto terapeutico con querllo di chi ci vuole bene al di fuori, indipendentemente da tutto. Sono cose diverse
    La frase che ho grassettato è per Acquerapide riprendendo il cuscinetto emotivo. Forse non ho ben capito cosa intenessi tu per "cuscinetto emotivo", ma quanto scritto da orihime è vero: solo a uno dei due è permesso di riversare pensieri e sentimenti, e tendenzialmente questo non è permesso a chi sta accanto ad un tossicodipendente. E' solo il tossicodipendente che se vuole, può farlo. Di conseguenza o chi gli sta accanto trova un aiuto esterno a sua volta, per poter affrontare tutto, perchè non facciamo i fighi, da soli non lo si affronta, o si va' a fondo in due. Poi ogni storia ha le sue dinamiche con dei punti comuni a tutte, però.

    Io faccio solo un appunto a Orihime, però. Magari ho interpretato male ndy, ma gruppi di auto-aiuto sono formati da chi c'è stato dentro, e poi ora sta dall'altra parte. Possiamo parlare di qualcosa in grande come gli Alcolisti Anonimi? Penso che ndy si riferisse a quello, con la sua frase, che è poi quello che ho tentato di fare con la persona che mi stava accanto, anzi, lui stesso ultimamente aveva accettato di incontrare un mio amico che ha avuto trascorsi molto pesanti, ma che ora collabora con diverse strutture e gruppi.
    Ultima modifica di Lamhia; 28-06-2010 alle 12:00

  4. #19
    Un futuro Una speranza
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    pardon orihime

    ma non capisco il senso unico del poter dialogare, vedi bene anche te che se uno solo parla non si arriva da nessuna parte, o almeno il percorso è molto più lungo, e un dottore e pur sempre una persona..... e qui condivido la parte di Bio-d'eista quando afferma che c'è una voglia di preoccuparsi degli altri (lui la chiama effetto crocerossina).

    in finale ti dico che un dottore deve sembrere alieno alla situazione ma credo che un cuor suo sappia bene che questo non deve esistere perchè prima di esser dottori tossici o amanti della vita (per altri crecerossini) siamo persone....... figuriamoci poi la parte dei soldi...... se fosse veramente così allora c'è una larga spiegazione al motivo di rifugiarsi nella droga!!!! no non condivido per niente quel prontuario
    Ultima modifica di ndy; 28-06-2010 alle 12:10
    Sempre io

  5. #20
    Lamhia
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    No, ndy, fidati, questo te lo dico per esperienza: il dottore, rimane dottore. Sono pochi i medici che si prendono a cuore una certa condizione. In comunità, che io sappia, se instauri rapporti non consoni (relazione emotiva/sessuale) con gli ospiti, non solo vieni cacciato, ma rischi anche di non lavorare più altrove.
    Un dottore interagisce ed interagirà sempre in maniera diversa rispetto ad un caro, questo è un dato di fatto.
    Poi possono esserci medici più "umani", mettiamola così, ma il modo di rapportarsi sarà totalmente diverso, perchè il dottore non è emotivamente coinvolto.

  6. #21
    Eufonista L'avatar di BiO-dEiStA
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    [quote=Lamhia;1200327]Mi sa che stiamo parlando lingue diverse: io ho detto che l'unico valido terapeuta,
    Citazione Originariamente Scritto da Careful with that Visualizza Messaggio
    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
    Citazione Originariamente Scritto da Ned Flanders Visualizza Messaggio
    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

  7. #22
    ............... L'avatar di Orihime
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    [QUOTE=Lamhia;1200327]

    Io faccio solo un appunto a Orihime, per
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  8. #23
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    Il tuo crollo era inevitabile...o quasi. non so in che condizioni vi troviate, ma tu devi capire che LEI è più importante di TE. questo sappilo fin dall'inizio (penso che tu lo sappia gi&#224. non penso ci sia un modo universale per aiutare qualcuno. sentiamo il bisogno di aggrapparci a qualcosa, inconsapevoli, ignoranti, ma lo facciamo. e caschiamo. allontanati per qualche giorno da tutto. vai in un bosco, in una valle...dove l'aria non è viziata dallo smog, e dove puo ascoltare la natura. poi torna da lui, chiedi aiuto a qualche amico magari, cercate di superare la dipendenza fisica...fatto quello la strada è tutta in salita. un calvario quasi senza fine (non so se ci siete già arrivati a questo punto in passato). riempite la vostra vita di cose belle. la sostanza è l'essere più subdolo che ci sia. se tu lo ami, amalo. non odiarlo. poggia le tue mani sulla sua faccia, sulle sue braccia. abbraccialo. VIVETE...e VOLATE in alto con le vostre ali....non so quanto posso esserti stato d'aiuto, ma è quel che son riuscito a dirti qui online..peace

  9. #24
    Lamhia
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    Citazione Originariamente Scritto da Orihime Visualizza Messaggio
    Si tratta di come tu dici di gruppi di sostengo. La loro organizzazione dipende dai vari approcci, ma generalmente al loro interno è presente un terapeuta, un moderato ed un mediatore. Non tutti quindi al loro interno rivestono il ruolo di terapeuti. Anzi la ricchezza delle terapie di gruppo sta proprio nella presenza di soggetti diversi che svolgono diversi ruoli, sotto il coordinamento del terapeuta. Io mi riferivo al rapporto che si instaura tra psicoterapeuta, psicoanalista o psicologo ( lo psichiatra va considerato diversamente) in un rapporto a due. Il livello a cui si lavora all'interno di un gruppo è diverso da quello a cui si lavora a due: il gruppo è particolarmente efficace nell'azione mirata al sintomo e nel sostegno... in altre parole agisce su meccanismi "più coscienti", la terapia a due invece va in profondità. Questo significa che la terapia a due non da la risposta immediata e a breve termine che il gruppo invece riesce a dare, ma che viceversa le ragioni sepolte per cui un sintomo è venuto ad instaurarsi difficilmente emergono in gruppo. A seconda di "come funziona" una persona, è preferibile l'una o l'altra casa.
    Comunque sia, che il terapeuta operi in gruppo o a due, nulla vieta che anche il terapeuta abbia vissuto un esperienza analoga ma, a parte l'ovvia considerazione che per poter aiutare qualcuno debba prima comunque averla risolta, tale esperienza non può essere spesa come avverrebbe in una relazione d'affetto normale. Il terapeuta deve usare la sua esperienza ( come ho detto prima, comprende necessariamente tramite il suo vissuto) per capire l'altro, evitando però sbilanciamenti emotivi , evitando giudizi, attribuzioni, riconoscendo le identificazioni indebite e restituendo al paziente la comunicazione senza nodi.
    Sono molto concisa: mi hai detto cose che già so, non hai aggiunto altro a quello che bene o male avevo già detto. Non sono così scarna sull'argomento.

    Citazione Originariamente Scritto da Ukrainian Visualizza Messaggio
    Il tuo crollo era inevitabile...o quasi. non so in che condizioni vi troviate, ma tu devi capire che LEI è più importante di TE. questo sappilo fin dall'inizio (penso che tu lo sappia gi&#224. non penso ci sia un modo universale per aiutare qualcuno. sentiamo il bisogno di aggrapparci a qualcosa, inconsapevoli, ignoranti, ma lo facciamo. e caschiamo. allontanati per qualche giorno da tutto. vai in un bosco, in una valle...dove l'aria non è viziata dallo smog, e dove puo ascoltare la natura. poi torna da lui, chiedi aiuto a qualche amico magari, cercate di superare la dipendenza fisica...fatto quello la strada è tutta in salita. un calvario quasi senza fine (non so se ci siete già arrivati a questo punto in passato). riempite la vostra vita di cose belle. la sostanza è l'essere più subdolo che ci sia. se tu lo ami, amalo. non odiarlo. poggia le tue mani sulla sua faccia, sulle sue braccia. abbraccialo. VIVETE...e VOLATE in alto con le vostre ali....non so quanto posso esserti stato d'aiuto, ma è quel che son riuscito a dirti qui online..peace
    Grazie per l'intervento, ma sono percorsi già stati fatti, in parte voluti da lui, in altra parte non voluti. Quel che è stato è stato, l'unica dipendenza fisica da superare, qui, ora, è la mia dalla sua presenza. Fatto questo, forse, tornerò a respirare, non lo so.
    Ultima modifica di Lamhia; 29-06-2010 alle 10:38

  10. #25
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    eh ma in merito a questo è difficile darti consigli, bisognerebbe sapere molto di piu...comunque ti auguro che tu riesca di nuovo a respirare, perchè è una cosa bella...respirare

  11. #26
    Lamhia
    Guest
    [QUOTE=Ukrainian;1201527]eh ma in merito a questo

  12. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da ndy Visualizza Messaggio
    la relazione tra terapeuta e paziente non è definita, può esser anche come dici te, ma non ha obbligo di esistere nella maniera in cui dici te.

    inoltre io affermo " che puo esser tereputa una persona che..." il può esser lascia aperto una infinità di altre possibilità include di fatto anche la tua possibilità. cerca di stare sull'argomento del topic altrimenti c'è poco rispetto .
    Quoto.

    Citazione Originariamente Scritto da Orihime Visualizza Messaggio
    Non sono opinioni mie.
    Ma visto che noto che sei una persona che ama dubitare e pondera bene quello che dice, ti fornisco alcune prove.
    Orihime, non stiamo parlando di come deve essere un terapeuta perfetto, ma di come una persona che sta accanto ad un tossicodipendente dovrebbe comportarsi senza farsi trascinare giù.

    Anche se il rapporto classico terapeuta-paziente è quello che hai descritto (riferito alla psicoterapia che non è né matematica né chimica che basta "spiegarle" o "portare prove" per rendere gli altri partecipi della verit&#224 ndy ha detto che può esser terapeuta, in un senso evidentemente colloquiale. Ed è stato trascinato un OT per due pagine.

    Evitiamo di fossilizzarci su questioni che non servono al 3d starter o alla discussione per favore. Stessa cosa su recriminazioni che riguardano altri 3d, non fatemele leggere.

    Citazione Originariamente Scritto da Lamhia
    La frase che ho grassettato è per Acquerapide riprendendo il cuscinetto emotivo. Forse non ho ben capito cosa intenessi tu per "cuscinetto emotivo", ma quanto scritto da orihime è vero: solo a uno dei due è permesso di riversare pensieri e sentimenti, e tendenzialmente questo non è permesso a chi sta accanto ad un tossicodipendente.
    No, io intendevo un cuscinetto non nel senso di non esperimere sé stessi, ma di cercare direttamente di non esserne troppo coinvolti alla radice: distaccarsi dentro, non fuori

  13. #28
    ............... L'avatar di Orihime
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    [QUOTE=Acquerapide;1202171]
    Orihime, non stiamo parlando di come deve essere un terapeuta perfetto, ma di come una persona che sta accanto ad un tossicodipendente dovrebbe comportarsi senza farsi trascinare gi

  14. #29
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    L'argomento non si era spostato, era andato OT. E' un altro modo di dirlo ma cambia le prospettive.

    Ed è andato OT quando alla frase

    Citazione Originariamente Scritto da ndy Visualizza Messaggio
    ma magari una persona che ci è già passato sì, può esser indicata come un buon terapeuta, ma non la persona che in è in quel momento sotto una dipendenza no.
    Hai risposto, con un'analisi fuori luogo,

    Citazione Originariamente Scritto da Orihime Visualizza Messaggio
    La relazione tra "paziente" e terapeuta è una relazione unama atipica
    1) è asimmetrica rispetto ruoli e contenuti
    - una persona ha il ruolo di ascoltatore (contenitore) e l'altra di ascoltato (contenuto)
    - l'oggetto della relazione è soltanto il vissuto di uno dei due
    - una soltanto delle due persone può permettersi di riversare i suoi pensieri e i suoi sentimenti sull'altra
    - lo può fare senza il normale limite che impongono i rapporti tra persone, in modo totale
    - il terapeuta comunque ha suoi pensieri e sentimenti, comunque comprende in base al suo vissuto ma non può metterlo in gioco come farebbe in una relazione normale: deve stare attento al gioco di attribuzioni e proiezion, e restituirle sempre, non deve dare consigli po giudizi, deve costantemente vigilare da se su di se senza poter contare in questo sulla normale dualità dei raporti, deve saper riconoscere in se le sue reazioni ( la lusinga narcisistica che deriva dal ricoprire un ruolo "guida", per dirne una) e distinguere in esse ciò che è suo e ciò che è dell'altro, ecc
    2) è un rapporto mercenario
    - il denaro garantisce il reciproco mantenimento delle distanze



    Non confondiamo l'aiuto terapeutico con querllo di chi ci vuole bene al di fuori, indipendentemente da tutto. Sono cose diverse
    Spero di essere stato abbastanza attento, come che tu abbia capito che questo è un richiamo di un moderatore, non uno spunto per un ulteriore OT.

    Torniamo a Lamhia?

  15. #30
    ............... L'avatar di Orihime
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    Acque, io non mi sono mai allontanata di lì.
    Altri lo hanno fatto.
    Direi anch'io di finire qui, non so neanche perchè si è reiniziato.
    Per quanto riguarda il senso del mio intervento,
    dato che alcune cose non mi sembra ti siano chiare,
    ti propongo se vuoi di parlarne via mp.

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