Ma c'è chi si isola semplicemente perchè ha il carattere e la personalità di un cavallo solitario o ha fastidio a impiegare ore a spiegare o raccontare fatti ad una persona che lui comprenderebbe in cinque minuti, il che non significa che non sappia relazionarsi con gli altri quando si verifica l'occasione propizia, o che non sappia di poter conoscere persone che gli interessano o risultare interessante ad altre. Ne è pienamente consapevole.Originariamente Scritto da mat
In effetti tutti pensiamo di avere qualcosa di molto particolare e unico e spesso gli altri ci sembrano banali e insignificanti, quindi ci isoliamo.
Isolati ci annoiamo e perdiamo stimoli.
E' un po' un circolo vizioso e il problema è che la nostra fiera individualità non l'abbiamo cucita addosso come un vestito, per cui può essere (e spesso è cosìche agli altri noi appariamo altrettanto banali e poco interessanti.
L'unico modo per uscire da questa spirale è non perdere mai la speranza di incontrare persone che ci paiono particolari e un po' misteriose.
E cercare...poi di solito sono loro che trovano te...
Non c'entra nulla con la paura di perdere qualcosa, le insicurezze varie o una propria distorsione delle proprie caratteristiche, che si possono conoscere in modo chiaro.
Non è l'isolamento che provoca la noia o la mancanza di stimoli.
E' il motivo per cui ci si è isolati che li produce ed eventuali proprie preferenze.
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