Originariamente Scritto da
crepuscolo
la base è lacunosa, chi più chi meno' perché l'indagine verte soprattutto nell'esperienza interiorizzata ed è soggettiva.
Anche la scienza è esperienza interiorizzata, solo che la scienza, a parte che la sua indagine ha lo scopo di essere oggettiva, trova le risposte congruenti perché fatte con lo stesso metodo, riproducibilità, però perché sia vera deve supporre lo spazio e il tempo = 0 oppure che tutto ciò che è esterno all'esperimento non cambi in fase di realizzazione.
Invece per localizzare la mente bisogna procedere a ritroso e bisogna partire dall'ultimo fatto che è l'evento e risalire indietro di anello in anello o meglio di pensiero in pensiero. Mentre per la scienza si procede in avanti di esperimento in esperimento, quando si studia che cosa sia la mente bisogna procedere a ritroso da fuori a dentro.
Quando un fatto succede di solito diciamo che è avvenuto e chi non è interessato particolarmente ( la maggior parte) lo dimentica per andare avanti; invece se vogliamo esaminare l'aspetto mentale di noi dobbiamo scomporre ogni pensiero che affiora nel nostro cervello fin nei minimi termini, un po' come nelle frazioni algebriche, ma siccome qui sono in gioco i nostri sentimenti l'eliminazione dei brutti o cattivi pensieri avviene con un semplificatore unico: ricorrendo all'immateriale che è in noi.
La materia non si semplifica con la materia e questo lo sappiamo davanti a qualsiasi disgrazia che ci colpisca.
L'ineluttabile porta prima prima o poi a turbe psichiche e a comportamenti incoerenti se la persona interessata non ha un carattere più che forte, invece il trasferire mentalmente il tutto in una sfera inattaccabile da qualsiasi cosa o da qualsiasi persona o essere è confortante ed equilibrante e non è affatto, a mio avviso. una vigliaccheria verso il mondo perché la vita è dura per tutti credenti o no.