ALI DI GABBIANO
Vorrei ali di gabbiano
per volare lontano,
partire e ritornare
senza meta
senza tempo
naufragare nel destino
poi riprendere il cammino,
leggero il vento
che mi spinge dolcemente
tra le soffici nubi
e orizzonti sconfinati...
planare...
verso lidi sconosciuti,
verso il mare...
fra le onde che s'infrangono,
tra i sospiri di chi chiede libert
Molto bella quest'ultima. E anche il racconto breve, che in poche righe esprime molto.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
CANTO DISPERATO
Grazie Dark Lady, ti ringrazio per i complimenti...sei troppo buona!!!
Coraggio Lucy!
"
amate i vostri nemici
Grazie Cono...un giorno racconter
Ok Lucy. A volte buttar fuori tutto f
amate i vostri nemici
[QUOTE=LucyLu;1323734]CANTO DISPERATO
Ciao a tutti! Finalmente, dopo un lungo e controverso periodo di burrasca interiore, sono tornata all'ovile...come il figliol prodigo! Vabb
RACCONTO BREVE SENZA TITOLO:
Me ne andavo tranquillo per la mia strada (era il mio primo viaggio verso l'ignoto, un itinerario introspettivo incentrato sulle antiche trib
Bentornata Lucy!
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
[QUOTE]LucyLu;
RACCONTO BREVE SENZA TITOLO:
Me ne andavo tranquillo per la mia strada (era il mio primo viaggio verso l'ignoto, un itinerario introspettivo incentrato sulle antiche trib
Sar� Banale ma credo che la verit� abbia molte facce.
Belle immagini.Originariamente Scritto da LucyLu
Artisti. Non bisogna mai prenderli troppo sul serio: sono tutti -Dante compreso- bambini in castigo.
� notte e di pensieri dissipati
riempio la gola, e il loro tramestio
mi nega anche la pace e quell�oblio
che godono i mortali addormentati.
Rimugino sui danni sopportati
da un mondo che non sento ormai pi� mio,
scortate dal mio sordo mugolio
nel baratro dei sogni tramontati
precipitano folli le ore grame,
che tanto orride son quanto son lente,
e dei rimorsi il sozzo brulicame
urlar nel cranio udendo insofferente,
lascio alle spalle un altro giorni infame
che dal nulla venuto torna al niente.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Bella
amate i vostri nemici
Permessi di Scrittura
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