"Ascoltate musica. E troverete Dio!"
Ennio Morricone
"Ascoltate musica. E troverete Dio!"
Ennio Morricone
amate i vostri nemici
L'universo comincia a sembrare più simile ad un grande pensiero che non a una grande macchina.”
SIR JAMES HOPWOOD
amate i vostri nemici
"Gesù Cristo è un abisso di luce. Bisogna chiudere gli occhi per non precipitarvi."
FRANZ KAFKA
amate i vostri nemici
Niccolò Tommaseo: “Ascoltate i pensieri, i presentimenti della notte, perché in quella pace come sommesso rumore lontano, si fa la coscienza sentire”.
Lo scrittore e linguista Tommaseo (1802 – 1874) con questo aforisma si riferisce a quel che un tempo (nel linguaggio spirituale) era detto l’esame di coscienza, nel nostro tempo è un esercizio poco praticato, specie la sera, quando si è nel letto prima di addormentarsi.
Apparentemente si è in pace con sé stessi e si è sereni perché viene ignorata la “voce della coscienza”, mentre sulla città cala il velo del silenzio, accompagnato dal sudario dell’oscurità, parabola delle nostre paure, del nulla e del male.
Tacciono i rumori, svaniscono le immagini quotidiane. E’ il momento in cui si è soli con sé stessi e possono affiorare nella mente riflessioni, pentimenti, scrupoli, giudizi.
La speranza è, allora, la fiaccola che permette di avanzare quando il buio ci avvolge e non si intravede la meta.
La coscienza ci rende tutti egocentrici
OSCAR WILDE
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Insisto: secondo te, e rispondimi sinceramente (come hai chiesto ad altri in altri post ), che significa la seconda frase?
Per un uomo che può sopportare la prosperità ce ne sono cento che possono sopportare l'avversità.
Thomas Carlyle
C'erano molti modi per aggirare il problema della fede e il migliore era non aggirarlo, ma ignorarlo del tutto.
Alan Bennett
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
“Generalmente, gli uomini prestano fede volentieri a ciò che desiderano.”
GAIO GIULIO CESARE
semel in anno licet insanire, cotidie melius
"Beati noi medici se ricordiamo che oltre i corpi, abbiamo di fronte delle anime immortali, per le quali urge il precetto evangelico dell'amore "
GIUSEPPE MOSCATI
amate i vostri nemici
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
amate i vostri nemici
Se non ti lecchi le dita, godi solo a metà.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze