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Risultati da 1 a 15 di 37

Discussione: L'aborto � anche la paura dell'uomo di essere rifiutato biologicamente?

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Ter
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    L'aborto � anche la paura dell'uomo di essere rifiutato biologicamente?

    Cos'�, accanto alle stant�e motivazioni religiose, che accende particolarmente gli animi di uomini prelati (e non solo) quando si parla di diritto ad abortire? Mi chiedo se dietro alle scuse teologiche (questione delle anime) non si nascondano ben altre paure dell'uomo: che la donna possa rifiutare il suo seme, quindi che il naturale corso della biologia produca i suoi prevedibili (rassicuranti) risultati. Infine, non pu� essere che temiamo l'aborto, l'eutanasia, l'eugenetica, perch� ci fanno andare oltre lo stato puro e semplice di un primitivo diritto di natura? Non sempre adatto ad una specie avanzata.

  2. #2
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    Se e' per questo da pure tanta soddisfazione fare i generosi con la pelle degli altri e spesso quando il problema si presenta in proprio, come folgorati dalla luce, si e' molto piu' disponibili nelle soluzioni vietate agli altri.

  3. #3
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    Prima che si muova e sia assimilabile ne passa di tempo e stadi di completamento della costruzione, per questo, nel caso, si parla di procurato aborto e non di omicidio.

    Nel caso di anticoncezionali abortivi si dovrebbe prevedere la strage, sempre che si riescano ad identificare le vittime.

  4. #4
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    E' stabilito per convenzione il momento in cui un embrione abortibile diventa un feto non abortibile e quindi un individuo a se stante con le relative prerogative.
    Di sicuro finche' non nasci non esitono le prerogative individuali dei nati, salvo esistere o non esistere secondo le opinioni dominanti di chi puo' agire al che chi si deve sottomettere a dei permessi subisce la volonta' di questi, chi non vi deve sottostare decide da se la natura e le prerogative della situazione.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    ma anche no , potrebbe essere una questione di rispetto della vita d'altri , anche se sta vivendo nella pancia tua non ne sei proprietaria
    Obiezione. Se � per questo anche una cellula � vita, ma paragonare un feto ad una persona adulta � un luogo comune tanto in voga tra chi, Ferrara in testa, ha pi� a cuore un feto che una persona matura in carne ed ossa. Poi, � un atto d'amore e dal grande valore umanitario evitare problemi sociali, ovvero far nascere da disagiati in contesti disagiati figli, futuri infelici. Cosa ne pensi del barbone che eviti ogni giorno? Costui � stato un feto, eppure al momento l'avresti difeso a spada tratta. Ci� per dire che non � possibile indicare a priori chi avr� vita felice, ma in alcuni casi va evitato caldamente sfornare figli. Noi esseri umani, con la Ragione e con la scienza possiamo andare oltre ai fatti puri e semplici di natura. O siamo come quegli egiziani che ad un parto di gemelli attaccati per i crani chiesero il permesso alle loro autorit� religiose se dividerli o meno! Tanto era dono di Allah. Non si fanno sermoni sugli uteri altrui.

  6. #6
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    In Italia � consentito fino al terzo mese. Di sicuro dietrologo non � un essere senziente fin quando non gli si forma il cervello, ci� avviene ben oltre il primo mese di gravidanza. Quindi non soffre, l'unico disagio � per la povera crista crocefissa da tutte le parti! Da dottori, parenti, pulpiti e atavici richiami ad istinti riproduttivi.

  7. #7
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    Ma vuoi mettere l'economicita' e la soddisfazione di difendere una cellula ingnota in carico a qualche ignota con gli oneri e la scarsa soddisfazione, viste le lamentele pure dell'interessato, del difendere l'aggregato di cellule finale?
    Per questo gli embrioni trovano protettori accorati e gli individui poi sono lasciati al loro destino, te ne dovresti far carico a fronte di una pari difesa e tanto basta a lasciarli a se stessi.
    Ultima modifica di Il gatto; 20-09-2013 alle 15:21

  8. #8
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    se ho ben capito nascere significa il momento dell'uscita dal grembo materno , una attimo prima sei nulla un attimo dopo sei qualcuno , Efua che ne pensi di quel nulla che vive nella tua pancia ?
    Il limite per abortire dipende dallo stadio di formazione delle funzioni fisiche ed essendo un continuo fra il nulla e il fine lavori non c'e' una discontinuita' dove mettere il prima e' niente e dopo e' tutto, senza che tale indeterminatezza renda possibile dire e' tutto sempre o e' niente sempre, da cui statisticamente decidi che per tutti i limiti legali sono quelli stabiliti.

    Da tenere presente che un individuo della specie sapiens e' una persona per tutta una serie di convenzioni giuridiche, in assenza delle quali, per mille situazioni diverse, non sarebbe che una variante da individui di altra specie con pari prerogative, nessuna.

    Nel contesto normale la specie sapiens ha mediamente deciso che i propri individui sono soggetti di diritto dopo la nascita, prima sono appendici coperte dal diritto dell'individuo madre, per ulteriori sviluppi eventuali sono in corso discussioni di varia natura senza conclusioni pratiche.

    In campo religioso per convenzione si fa riferimento al possesso di anima che, sempre per convenzione religiosa, viene fornita completa di accessori alla fecondazione per cui in questo contesto dottrinale l'individuo religioso esiste completo alla fecondazione.
    Essendo pero' la convenzione religiosa valida solo per chi ci crede questa attribuzione ha limiti di applicazione ai soli convinti.

    Efua che ne pensi di quel nulla che vive nella tua pancia ?
    Non e' un caso che, a prescindere da tutto, la prima decisione su come e quando procedere la prende monocraticamente l'interessata e successivamente, secondo le decisioni di questa intervengono le decisioni del contesto in cui l'interessata decide o si trova ad operare.
    Ultima modifica di Il gatto; 20-09-2013 alle 15:46

  9. #9
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Anche quella di un bue e' vita, nemmeno nostra, cio' non toglie che ci si si fanno bistecche, quindi vita e altrui nemmeno basta.
    Serve altro e cio' e' la protezione sociale che si e' deciso autonomamente di accordare agli individui sapiens e che inizia dopo la nascita e finisce alla morte, per convenzione e si sono usate anche altre convenzioni diverse discriminando su diversi fattori come eta', sesso, salute etc., tanto per chiarire che le persone non sono protette per una qualche legge naturale, ma perche' nelle convenienze proprie cosi' si e' deciso da soli per se stessi, i nemici non godono di protezione es.
    Oltre ai nemici pero' ci sono altri soggetti esentati, quindi se in proprio non si hanno ragioni proprie per proteggerli si possono eliminare, fra questi il generico nascituro qualora l'interessata ritenga che vada a costituire una aggressione alla propria vita fisica, mentale, o sociale.
    E' evidente pure che se e' l'interessata a chiedere la procedura di aborto, la sua volonta, o coscienza che sia gli dice cose diverse dalle tue, stando lei nel problema la decisione quindi e' sua e non tua, salvo limiti di ordine sociale decisi su criteri politici se vuole provvedere in italia.
    Alla fine il nascituro quale estensione del soggetto di diritto madre e' protetto se la madre ritiene di proteggerlo, se cosi' non e' e' la puerpera che decide cosa fare entro i limiti della giurisdizione di competenza.

    Complessivamente la societa' non trovando motivi propri validi per una protezione totale del nascituro, come in altre problematiche personali, lascia al soggetto che si trova nel problema decidere come risolverselo.
    Quanto alla "coscienza" e' evidente che ciascuno ha la sua quindi a fronte di una stessa situazione il comportamento di altri non puo' essere vincolato da quello che pensi tu.

  10. #10
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    Cos'�, accanto alle stant�e motivazioni religiose, che accende particolarmente gli animi di uomini prelati (e non solo) quando si parla di diritto ad abortire? Mi chiedo se dietro alle scuse teologiche (questione delle anime) non si nascondano ben altre paure dell'uomo: che la donna possa rifiutare il suo seme, quindi che il naturale corso della biologia produca i suoi prevedibili (rassicuranti) risultati. Infine, non pu� essere che temiamo l'aborto, l'eutanasia, l'eugenetica, perch� ci fanno andare oltre lo stato puro e semplice di un primitivo diritto di natura? Non sempre adatto ad una specie avanzata.
    Ad occhio all'aborto si oppongono pariteticamente uomini e donne e non sembra ci siano ragioni di genere, restando in campo per lo piu' posizioni ideologiche su cui definire la natura della "vita", visto che solo da una natura "superiore" derivano certi "diritti" assoluti e inviolabili e su cui definire le prerogative dell'individuo in relazione al corpo sociale e di conseguenza dargli solo quelle scelte che la societa', lo stato, ritiene di concedergli sulla base di riferimenti superiori esentati dall'approvazione degli individui.

  11. #11
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    e allora mi spieghi che significa porre questa questione in un forum?
    Farsi due chiacchiere e prendere atto del diverso e inaccoglibile pensiero altrui per, avendo l'occasione e l'interesse, opporglisi meglio.

    E per parlare cosa c'e' di meglio di un tema controverso che nasce e muore su un forum dove nessuno dei partecipanti e' coinvolto?

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    mica avrai lontamente sospettato che qua si costruiscono le menti e si forgiano le volonta' perche' dei pinchi palli fanno due righe di battute?

  13. #13
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    se ho ben capito nascere significa il momento dell'uscita dal grembo materno , una attimo prima sei nulla un attimo dopo sei qualcuno , Efua che ne pensi di quel nulla che vive nella tua pancia ?
    Che il tutto si riconduce ad una sfera intima, estremamente soggettiva.
    Che la gravidanza e' un evento incredibile, di indicibile impatto emotivo oltre che fisico.
    Che se non desiderata, e' qualcosa di devastante.
    Proprio in virtu' della soggettivita', la percezione di tutto cio' che gravita intorno al mondo -scintilla della nuova vita- non puo' essere regolamentata a tavolino.
    Sono per le mie decisioni, non per disciplinare quelle altrui.
    Posso comprendere chi decide di interrompere questo percorso, anche se la scelta non la condivido.
    E' diventata una presenza irrinunciabile nella mia esistenza, gia' da quando timidamente iniziammo a pensare di concepire.
    Abbiamo fortemente voluto che arrivasse ed e' la mia gioia immensa quando mi sveglia in piena notte e si rotola.
    Nei giorni precedenti ho proprio pensato a quanto sgomento possa accompagnare un evento del genere, nella propria esistenza, se non voluto.
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

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  14. #14
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    si pu� discutere di tutto ma questa nota mi stona Non si fanno sermoni sugli uteri altrui. ci� che � dentro l'utero e che vive perch� ha un cuore che pulsa , � una vita che si sta sviluppando ma � sempre una vita che non � la nostra , e ripeto ci� che ho detto all'inizio

    e sottolineo ,io non appoggio nessuna religione ma la mia coscienza me lo suggerisce
    Bellissimo! tutti siamo stati un grumo di cellule....
    amate i vostri nemici

  15. #15
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    tutti siamo stati un grumo di cellule..
    Da considerare pure di quanti su questi tutti ciascuno sentirebbe la mancanza, inclusi se stessi, il che ti riporta alla decisione personale sul cosa fare.

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