Cos'�, accanto alle stant�e motivazioni religiose, che accende particolarmente gli animi di uomini prelati (e non solo) quando si parla di diritto ad abortire? Mi chiedo se dietro alle scuse teologiche (questione delle anime) non si nascondano ben altre paure dell'uomo: che la donna possa rifiutare il suo seme, quindi che il naturale corso della biologia produca i suoi prevedibili (rassicuranti) risultati. Infine, non pu� essere che temiamo l'aborto, l'eutanasia, l'eugenetica, perch� ci fanno andare oltre lo stato puro e semplice di un primitivo diritto di natura? Non sempre adatto ad una specie avanzata.