Il sottosegretario all'economia, Gianfranco Polillo, propone di rinunciare a una settimana di ferie all'anno per aumentare la produttivit
Il sottosegretario all'economia, Gianfranco Polillo, propone di rinunciare a una settimana di ferie all'anno per aumentare la produttivit
annamo bene... io gi
il che fa il paio con la dichiarazione di quell'altro demente del viceministronzo Grilli, cio
IL NERBO
[QUOTE]Ora, considerando che il buono pasto che i dipendenti pubblici varia da 5 a 8 euro (7 euro nella mia amministrazione) due volte alla settimana ,quindi 14 euro a settimana, e considerando che la parte eccedente ai 5,20 euro sono considerati reddito e quindi tassati con l'irpef, dico io ... ma i tagli perch
se fossimo un popolo abituato a lottare per i propri diritti, da mo che saremmo in piazza con i forconi... ma la maggior parte degli italiani, in questo preciso momento in cui scrivo, si preoccupa solo del "biscotto" di Croazia-Spagna
Le ragioni vere vengono da lontano e sono 2000 anni che il popolo sovrano e feroce
Ultima modifica di Il gatto; 18-06-2012 alle 17:28
ora una settimana di ferie, tra un altro anno, le festivit
"Non puoi fare nulla per smettere di invecchiare, ma potresti fare moltissimo... se volessi iniziare a crescere!"
It's long way to the top, if you wanna rock'n'roll
Bah... Non sono convinta che la produttivit
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
A me viene da pensare che questo potrebbe comportare un ulteriore incremento della disoccupazione. Non
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Se si impegnassero pubblicamente a colpire i grandi patrimoni e le rendite finanziarie da speculazioni in borsa.....non ad una, ma a due settimane di ferie rinuncio! Cos
amate i vostri nemici
Nel problema lo scpo e' avere commesse che arrivano con continuita', non avere una liquidita' che ti spendi e non si rigenera.
Ovvero piu' del prodotto finito soldi serve far funzionare la fabbrica dei soldi, cosa che implica competitivita' commerciale e oculata scelta dei mercati da conquistare e presidiare.
Il problema di tassare i grandi capitali, specialmente nelle operazioni di investimento, sta nel fatto che qu.elli vanno ad investire altrove cosi' oltre al gettito che non si piglia perdi altre risorse.
Piu' o meno lo stesso del prelievo sulla benzina, tu tassi, io non compro e alla fine rende di piu' una tassa trascurabile, al netto dell'urgenza con cui fare cassa, pero' tassare le entita' forti non e' stata mai cosa rapida e indolore da poter dire e veder fatta.
[QUOTE=dajide;1369527]ora una settimana di ferie, tra un altro anno, le festivit
Giusto un anno fa scoprivamo di essere nella merda fino al collo e sentivamo parlare dello "spread" per la prima volta... 380 punti, se arriviamo a 400 siamo al fallimento!! E giu' tutti i santi giorni a seguire 'sto spread: 340, ottimo, 390, allarme rosso, 350, rimettiamo l'imu, 370, vendiamoci le spiagge e gli immobili.... Oggi, dopo la riforma delle pensioni (che doveva essere la rinascita dell' economia) siamo a 480 di spread!!! Se toccano le ferie divento brigatista, altro che Grillo!
A presto!