Originariamente Scritto da
evalorn
Vedo che Marino non mi ha risposto...
No ma vedi per esser simili son simili, solo che bisogna capir bene il perch�... nessun maestro zen che si rispetti fa una vera e propria distinzione tra le varie scuole e correnti di pensiero (per dirla all'occidentale) che lo caratterizzano..
Perch� se lo zen � vuoto, come si pu� distinguere tra una scuola che accetta l'illuminazione come fine ultimo ed una che non l'accetta?
Ma quest'ultimo concetto non � cos� facile da assimilare,e dopo aver letto molto ci si pu� ritrovare al punto di partenza.
Quel che dici pu� essere, da un certo punto di vista, assolutamente vero... a dirla tutta io simpatizzo per la disciplina Sotozen proprio per questo. Se il fine della meditazione diviene la meditazione stessa, la grazia , per quanto transitoria, o addirittura illusoria, diviene raggiungibile... Se invece ci si impone obiettivi metafisici (come l'illuminazione, lo stato di grazia e d'annullamento assoluto) le cose si complicano...
E, a dirla tuta, non sono cos� ambizioso da voler sperimentare l'illuminazione cos� come non m'interessa giungere a toccare un qualsiasi 'essere superiore'....