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Discussione: Trintignant: Un grande!

  1. #1
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Trintignant: Un grande!

    Trintignant e il ritorno sul set
    "La gioia dolorosa di lavorare"L'attore, 81 anni, in "Amour", il film di Michael Haneke Palma d'oro a Cannes. La prima interpretazione dopo la perdita della figlia Marie, morta nel 2003 per le percosse del suo compagno, Bertrand Cantat. "Non guardo al passato, ma al futuro. Tutto quello che mi aiuta, che mi permette di andare avanti, mi interessa".

    Alla stagione dei pensieri di morte � seguito il ritorno alla vita. Il set, nella persona di quell'autore austero che � l'austriaco Michael Haneke, ha sollecitato e richiamato la presenza di Jean-Louis Trintignant, ottantunenne signore che ha fatto la storia del cinema, francese e italiano. Amour racconta in modo commovente e crudele di un marito che accompagna l'amata moglie malata verso la fine della vita. Ha trionfato all'ultimo festival di Cannes aggiudicandosi la Palma d'oro 1 che, ha sottolineato il presidente di giuria Nanni Moretti, "molto deve all'interpretazione dei due protagonisti", Trintignant ed Emmanuelle Riva. "E se provassimo ad essere felici, anche solo per dare l'esempio", ha detto Trintignant citando Pr�vert, sul palco del Grand Th�atre Lumi�re, accolto da una commossa standing ovation del pubblico.

    L'incontro, in una saletta d'albergo sulla Costa Azzurra, � con un anziano signore segnato dalla vita nel cui improvviso sorriso, si riconosce il giovane uomo de Il sorpasso. In ottobre Trintignant
    sar� in Italia per l'uscita del film (distribuito dal 26 ottobre da Teodora). E se nell'autobiografia (titolo che esce in contemporanea con il film, edito in Italia da Mondadori) Trintignant confessava di aver pensato al suicidio dopo la scomparsa della figlia Marie (nel 2003 mor� per le percosse del suo compagno, il cantante Bertrand Cantat 5), l'attore ha ritrovato slancio grazie a un film che racconta l'ultimo viaggio di un amore lungo una vita.

    "Sono felice di aver fatto Amour, ho gi� chiesto a Michael Haneke di poter avere un piccolo ruolo nel suo nuovo film. Tutto quello che mi aiuta, che mi permette di andare avanti mi interessa. E Haneke � un regista che adoro. Mi aveva raccontato di Amour ancora prima di metterlo su carta. Ho detto da subito che ero interessato all'idea, in realt� soprattutto per poter lavorare con lui: avevo amato moltissimo il suo Cach�". Al primo slancio era seguito un momento di ripensamento. "Il ruolo era troppo triste. Lui ha continuato a insistere. Io obiettavo, 'non sto bene, ho pensato di farla finita', e la sua produttrice Margaret Menegoz mi diceva "prima fai il film e poi ti uccidi'".

    Alla fine l'austriaco l'ha spuntata e per Trintignant il film � diventato una missione: "Mi ci sono buttato anima e corpo per due mesi. Ho provato un'incredibile gioia dolorosa nel lavorare, forse anche per il mio temperamento masochista. Ma temevo che la storia fosse troppo triste, per il pubblico. Oggi invece penso che il film riveli una sorta di rinascita, in cui il dolore di sopravvivere si sovrappone alla gioia di vivere".
    http://www.repubblica.it/spettacoli-...3/?ref=HRERO-1
    amate i vostri nemici

  2. #2

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