Premesso che non assisterei per alcun motivo alla scena della masturbazione, questo � un film dove si vede una donna visibilmente molto molto Malata mentalmente e semmai, la "colpa non � degli autori del film o del regista" ma dei pseudo sinistrorsi intellettualoidi selezionatori e giurati del Festival di Venezia.
Intervista alla protagonista del controverso "Paradise: Faith", secondo capitolo della trilogia del regista austriaco Ulrich Seidl dedicata all'amore. Nella scandalosa e provocatoria pellicola, fra le pi� chiacchierate del Festival, Maria Hofst�tter interpreta il provocatorio ruolo di una donna la cui devozione alla religione cattolica, morbosa e ossessiva, si scontra con la posizione di un marito di fede islamica costretto alla sedia a rotelle.
Non mi risulta che ci siamo mai adeguati ad alcunch�. Ma qualsiasi azione di libert� prevede anche un'accettazione delle conseguenze. E' per questo che � cos� difficile essere liberi.
Detto questo, resta il fatto che il film � opera di un predicatore statunitense altrettanto fondamentalista, quindi non esattamente qualcuno per la libert� del quale io mi immolerei.
Ultimo ma non ultimo, aderisco alla lezione di Luttazzi rispetto a come il dileggio venga usato dal potere come strumento d'oppressione: mi pare che questo caso ben rappresenti l'esempio concreto.
Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!
Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.