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Ges� maestro di vita e di morte.
Supponiamo che il vivere sia pi� un sentire che un ragionare, allora, se prestate attenzione, dai vangeli sembrano emergere questi sentimenti in svariate forme come quadretti di vita intensa. Essi sono i sentimenti che i superstiti cercavano di rammentare, quasi rivivere ci� che avevano provato tempo prima con Ges�, quando tale sentimento era stato accantonato perch� irrisolto, ma che ora, ripensandoci, riemergeva con vigore perch� trovava giustificazione, ossia trovava senso nelle loro menti.
Anche riguardo alla morte Ges�, come maestro, ci insegna qual � l�atteggiamento da tenere e come affrontarla.
Per il seguito non ci sono che immagini o sentimenti rinfrancanti di chi scopre il divino.
Ma questo � l�ultimo punto, quello prettamente spirituale e, chi non crede allo spirito,difficilmente potr� rinfrancarsi ed avere sensazioni edificanti.
Il personaggio Ges� va capito a gradi, per chi non crede in Dio � bene che cerchi il Ges� umano, credo che ci sia molto da imparare, i personaggi con cui egli si rapporta sono personaggi tipo, che non cambiano nel tempo, e che esistono anche oggi.
E� per questo che il vangelo � una lama a doppio taglio perch� � talmente facile vedere chi non mette in atto gli insegnamenti di Ges�, comprese le religioni, che anche i ciechi ed i sordi lo notano, ma pochi lo dicono, forse perch� son pure muti.
Personalmente quando ho cercato di interiorizzare e fare miei certi pensieri che di Ges� mi affascinavano, ho potuto costatare che mi � stato ed � tutt�ora un gran maestro di vita e di morte ( tanto tocca a tutti, chi prima e chi dopo; non � pessimismo � realismo che potrebbe iniziare dai sessanta in s�).
Ultima modifica di crepuscolo; 05-11-2012 alle 22:45
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