Ricevuto da un camerata, con oggetto "illuminante". Pubblico perche' necessito di traduzione, ho capito che devo odiare gli ebrei, ma non ho capito perche'.

La razza interiore giudeo-borghese rappresenta la sintesi antropologica individuale �elaborata� alla dinamica interazione etico-sociale intervenuta fra la forma mentis giudaica e le illimitate potenzialit� espansive dell�unit� sociale borghese. Gli effetti �epidemici� dell�infezione mercantile, scanditi secondo i moduli dell�omologazione onnicomprensiva, hanno infatti inesorabilmente contaminato le masse dell�Occidente sionista, le quali hanno costituito, a loro volta, la base di decantazione da cui � fermentato il processo di distillazione sociale dell�oligarchia plutocratica, strutturalmente organizzata nei presid� istituzionali del partito unico della borghesia. Al di l� delle istituzioni sistemiche (e non statuali ...), la forza aggregante dell�oligarchia plutocratica risiede nella incontrollata efficacia di condizionamento massificante che procede dalla mentalit� mercantile e dai suoi modelli di comportamento, i quali, avendo ormai trasceso l�originario ambito razziale e sociale (ebraismo e borghesia) di provenienza, sono straripati sulla quasi totalit� della societ� civile. La borghesia � prima di tutto una mentalit� -e su questo siamo d�accordo; ma non � solo "questo", poich� essa si esprime simultaneamente anche nella detenzione del potere e del privilegio da parte di stratificate concrezioni sociali agevolmente individuali: �... noi oggi -scrive Franco Giorgio Freda- viviamo nel mondo degli altri, circondati dagli altri, da questi degni rappresentanti dell�epoca borghese, sotto il dominio della pi� squallida e avvilente delle dittature: quella borghese, quella dei mercanti. Tutto quel che ci circonda � borghese: societ�, politica, economia, cultura, famiglia, comportamenti sociali, manifestazioni religiose. Nelle democrazie occidentali lo spettacolo che ci si para dinanzi � vincolato da una rivoltante coerenza ai canoni pi� ortodossi della concezione di vita borghese. In queste democrazie, l�organizzazione del potere serve a mantenere immutato, attraverso i pi� vari strumenti oppressivi e repressivi, il rapporto egemonico di una classe -quella dei borghesi, e, particolarmente, di una parte di essa, quella costituitasi in oligarchia plutocratica- sul popolo�.
Assistiamo ad una salutare cesura con l�immaginario socio-politico del cosiddetto interclassismo neofascista (antidemocrazia e anticapitalismo s�, ma la propriet� privata ... l�imprenditore �laborioso� ... il commerciante onesto ... e via rincretinendo ...), desunto da fasi politiche -per altro provvisorie e transeunti- �interne� alle esperienze storiche del Fascismo e del Nazionalsocialismo.
Si necessita quindi il tratteggio della categoria intemporale dell�Idea di Stato, concepita quale spazio politico di manifestazione inerente a valori etico-spirituali assoluti che trascendono il singolo, e nei quali questi -bruciando ogni residuo interiore individualistico e aderendo ad un�etica di vita sovraindividuale- deve integrarsi per scolpire la propria forma etica e per riconoscere la propria essenza spirituale. �In altre parole -scrive sempre Freda-, noi vogliamo riconoscere l�essenza dello Stato, superando le mediazioni costituite dal fenomeno storico dell�esistenza degli stati ...�. Si tratta di una fondamentale distinzione tra il referente dell�azione politica rivoluzionaria, identificato nell�Idea archetipa dello Stato tradizionale e la struttura amministrativa del Sistema borghese, adibita a coefficiente funzionale del progetto strategico finalizzato alla conservazione degli equilibri oligarchici nei quali consiste la dittatura egemonica del partito unico della borghesia. Poich� l�estrema destra italiana ha spesso confuso i due concetti, noi affermiamo che il soldato politico portatore dell�Idea di Stato non ha alcun obbligo di fedelt�, n� di lealt�, n� tantomeno, di collaborazione nei confronti dei servi prezzolati dell�Alta Finanza giudaico-mondialista, i quali bivaccano nelle istituzioni del governatorato coloniale italiota convenzionalmente denominato repubblica italiana. �Lo Stato -scrive l' Autore- nelle democrazie rappresentative "borghesi", � il luogo politico solo del borghese: la sua unica reale destinazione e funzione � determinata dall�economia borghese, consiste nella difesa dell�economia borghese, nella sublimazione dell�economia borghese.�