Dagli tempo, � una decisione difficile. Ce ne stanno diverse che non sono male (comunque c'� sempre il problema che non si legge quando termina la votazione). Per aiutare per� una cosa andrebbe fatta: cercare le poesie per tutto il topic � un po' seccante (per la prossima volta magari sar� opportuno dividere contest e commenti, immagino che Dark non l'abbia fatto perch� non immaginava una cos� ampia adesione). Le quoto tutte in un solo post, cos� sar� pi� facile per tutti leggere e decidere. (Gi� che ci sono le voglio anche commentare una per una).
Su questa mi sono gi� espresso, � ironica e scanzonata, cosa che apprezzo assai, ma gli errori nei verbi mi urtano, in prosa posso anche chiudere un occhio, ma in versi dovrebbe esserci una giustificazione.Originariamente Scritto da conogelato
Questa l'ho votata, non sar� proprio sugli ex, ma � divertente e anche intelligente secondo me, se proprio devo muovere una critica devo dire che alcuni versi mi paiono un filo buttati li e rompono la metrica perch� c'era l'idea del cosa dire, ma c'� stata qualche difficolt� sul come.Il pollice, l'indice ed il medio (titolo)
Senza il primo proprio non si pu� stare,
prendere, scrivere, lavorare.
Solido, concreto, terreno appiglio,
potrebbe darsi che mi tenga in pugno.
L'indice sar� stato pure indicativo,
netta naso e orecchie, gratta la testa, tutti servizi utili,
ma il guaio � cercare la luna
e ritrovarsi a fissare nient'altro che una falange.
"In medio stat virtus" si dice,
e il terzo infatti guarda tutti dall'alto
anche se, occorre pur dirlo,
in senso puramente metaforico.
Insieme al pollice fa uno schiocco sonoro,
mi tiene ben desta, anche in caso di fortuita ipnosi.
Delle altre due dita non mi chiedete
perch� ancora non le conosco.
Concisa, anche troppo, Baux per me ha scelto di parlare di una storia che non le ha lasciato gran che dentro, ergo c'� poco sentimento.
Mhm, vorrebbe prendere la strada dell'ironia, ma con scarsa efficacia. La punteggiatura poi � random: da quando si mette la virgola prima delle congiunzioni "e"?
Questa non � male... mi lascia un po' stranito la chiusura: tutto il componimento sembra improntato ad un senso di chiusura nei confronti degli eventi, pare una storia conclusa, una di quelle che non ti spingono a guardarti indietro con tutti i "ma se", la domanda dell'ultimo verso suggerisce invece il contrario... forse � un contrappunto giusto e magari efficace, per� non lo capisco.
Non mi commenter� da solo.
Talvolta l'uso esteso della rima baciata pu� far suonare le poesie come filastrocche (senza nulla togliere alle filastrocche che possono essere anche molto belle), in questo caso per� non � cos�, mi piace l'uso dei versi e che spesso "debordino" nel successivo, � parecchio difficile da declamare correttamente senza cadenzarla troppo secondo me. Visto che per� ho critiche per tutti un appunto lo devo fare: alcuni versi a mio avviso avrebbero dovuto essere meglio sudiati ritmicamente, un conteggio delle sillabe strutturato ad arte che alternasse liberamente settenari e novenari avrebbe costiutuito una non indifferente botta di stile. Sul contenuto avrei per� anche da dire che mi inquieta un po' che a dieci anni una bambina abbia da preoccuparsi da un lato del calcolo nei confronti del "potere" (il comandante) e dall'atro dell'et�... brrrr, ma davvero cominciate cos� presto ad essere calcolatrici e ripiene di pippe mentali?
L'uso della rima baciata invece in questo caso mi sembra abbia banalizzato un po' il testo. Ottimo invece la scelta degli endecasillabi (fanno sempre la loro porca figura). Comunque non lavrei votata in ogni caso... pi� per lontanaza dal mio vissuto che non per criteri estetici.
C'� chi ha ammesso di averla votata perch� non ha capito, io non l'avrei mai fatto, una poesia si deve capire, magari non con la parte razionale del se, ma dovrebbe creare un ponte che trasmetta ci� che � difficile spiegare e farlo sentire, non ho capito nulla, ne razionalmente ne istintivamente.bambine antichissime
imbrattano i passi fangosi
il rosso di lane sbiadite
custodi son mummie
con sguardi severi di vetro
cornici rugose di rughe
sistema nervoso su tela
le nostre si intrecciano
ognuna si veste di un volto
l'affanno rallenta i miei passi
trapunta di cuoio accogliente
la vista i dettagli si perde
di fronte alla luce abbagliante
allarmi, cordoni, divieti taglienti
colore corretto pi� volte
la guascia bambina racconta
che sempre qualcuno la osserva
senza vederla pi�
Che cattiveria... le calvizie non sono argomento su cui scherzare! L'ultimo verso ha 23 sillabe... non so, mi pare eccessivo, si � mai visto? Vai a capo la prossima volta.Il tuo nome era Dino,
allora eri solo un bambino.
Disturbavi i miei pensieri di bambina imbambolata,
io che per te non ero nemmeno una fata
Severino, fu elevato a messaggero d'amore,
voi entrambi avete riso del mio cuore.
La fanciullezza -si sa- viene e va,
come pure la folta chioma, sempre sullo stesso capo non sta.
Io l'amore ad altri l'ho donato,
bella storia che sei rimasto pelato
Vendetta e' fatta.
Mi riservo ancora il diritto di esprimermi per colui che c'aveva i peli pure sulle spalle
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