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Risultati da 16 a 30 di 42

Discussione: Il sogno Italiano (cartoon)

  1. #16
    persona non grata L'avatar di lo stregatto
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    Continuo ad avere i video bloccati a lavoro
    Il punto qual �? Dichiarare default? Ristrutturare il debito? Uscire dall'euro?

  2. #17
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    Nel contesto di chi parla immagino sia il modo di sfuggire alle grinfie del grande vecchio che tutto controlla e tutto si prende, dopodich� le cose ci sono e basta distribuirle garantendo con semplicit� e poco impegno agi e benessere a tutti

    Per me l'europa realizza i benefici delle sinergie dove il risultato combinato � maggiore della somma dei singoli risultati degli uni, per� come in tutte le sinergie se qualcuno opera in negativo lui ottiene di pi�, ma i positivi ci rimettono, da cui le perplessit� di chi sta messo bene che semmai considera che, anche se messo bene, si confronta con usa e cina, al che fare muro pu� avere i suoi vantaggi, ma mantenendo per� in riga i somari che potrebbero trascinarti nella loro rovina.
    Resta che le transizioni, per di pi� rapide, sono sempre traumatiche e dopo il trauma di ingresso ritengo ben difficile superare un trauma d'uscita in piena crisi, anche se l'idea si presta molto ad una dialettica di piazza perch� con la bacchetta magica si pu� sempre affermare che il problema si risolve e dopo chi ti ritrova?

  3. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Il gatto Visualizza Messaggio
    Nel contesto di chi parla immagino sia il modo di sfuggire alle grinfie del grande vecchio che tutto controlla e tutto si prende, dopodich� le cose ci sono e basta distribuirle garantendo con semplicit� e poco impegno agi e benessere a tutti
    E c'� anche la marmotta che incarta il cioccolato, immagino.

  4. #19
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    C'� sempre, non credo che manchi questa volta con una pietanza cos� succulenta da poter servire su larga scala con i possibili ritorni propri.

  5. #20
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    Guarda Full, dato che un'immagine vale pi� di mille parole, "eh l'Argentina non paga il debito e sta benissimo"


    (Sono i prezzi dei credit default swaps in dollari USA, l'Argerntina sta fallendo e se ci aveste scommesso la prima volta che l'ho scritto qua quando appunto mi si opponeva "eh l'Argentina non paga il debito, ma sta benissimooooo" ora mi dovreste una birra. )

    Tu stampa quella foto e guardala quando ti dicono: non paghiamo il debito, dichiariamo fallimento, usciamo dall'euro.
    Ultima modifica di lo stregatto; 29-11-2012 alle 09:49

  6. #21
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    L'argentina nelle persone di chi? perch� nel disastro si diventa pure ricchi, ma non tutti e lo stato � una entit� complessiva a cui basta scaricare le voci di costo pper tornare, lui e i suoi elementi forti, a galla.
    Le voci di costo per� si affondano per cui serve a priori calcolare la propria appartenenza.
    Ne che lo star bene dello stato coincida con lo star bene di tutti gli amministrati e, per la nostra situazione, � questo secondo aspetto a rivestire priorit�.

    Situazione simile al fallimento classico, c'� chi lo fa per mestiere diventandoci ricco e chi lo fa per sbaglio diventandoci povero, essendo fra i due diversi i presupposti e gli accorgimenti adottati.

    Alla fine cancellando tutti i costi pubblici sociali, sanit�, previdenza, scuola, assistenza vedresti ogni economia schizzaere in cielo e avere credito e seguito.
    Ultima modifica di Il gatto; 29-11-2012 alle 13:19

  7. #22
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    Ma mica tanto. Anzi � il discorso che si faceva, invece, guardando l'economia, era ovvio che questa non andasse e, se l'economia di uno Stato non � produttiva, la stragrande maggioranza delle persone sta male, che poi in anti-ciclica, chi sa muoversi, guadagna abbastanza agilmente, � vero, era anche il senso del mio post, ma l'Argentina sembrava tornata a galla avendo scaricato le voci di costo su altri (tra cui i risparmiatori italiani, ricordiamolo) ed invece no, sta di nuovo sul baratro, con prossima data forte il 15 di Dicembre.

    La verit� � che la legge non ancora smentita dell'economia, con buona pace della Finanza creativa ed anche dell'alta Finanza � che i soldi seguono il lavoro, ma noi continuamo a delocalizzare perch� siamo furbi.

  8. #23
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    Certo che la finanza segue il lavoro che rende materiale una ricchezza altrimenti simbolica.
    Non siamo noi a delocalizzare, ma chi investe i propri soldi che appunto vanno dove il lavoro li aumente fuggendo da dove il bisogno e atante manfrine, dal loro punto di vista, bellizzime, li diminuisce.

    L'investitore ragiona in termini di io, il mio capitale, proprio o amministrato che sia, non esiste un noi se non nel caso in cui quel noi coincida con io nel senso di una stretta identit� di risultati.
    nel caso per� che tale identit� sia dubbio o anche competitiva si ripristina l'antica legge del menga, dove io sono io e voi chi siete?

  9. #24
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    S�, � un ragionamento miope che ci ha portato ai problemi in cui siamo.

  10. #25
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    in cui siamo
    '
    Noi, ma chi ha delocalizzato sei sicuro che abbia lo stesso problema di noi? o magari per loro un possible problema � scomparso o attenuato.
    Non credo sia realistico considerare come insieme omogeneo e collegato ci� che omogeneo non � e ha collegamenti che dipendono dalle situazioni e dal gradimento.

    Se sei intrappolato nelle vicissitudini dell'insieme hai una certa visuale, ma se sei autosufficiente la realt� prende un altro aspetto e i possibili noi hanno una composizione diversa.

  11. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da Il gatto Visualizza Messaggio
    Noi, ma chi ha delocalizzato sei sicuro che abbia lo stesso problema di noi? o magari per loro un possible problema � scomparso o attenuato.
    Non credo sia realistico considerare come insieme omogeneo e collegato ci� che omogeneo non � e collegamenti che dipendono dalle situazioni e dal gradimento.
    Visto che qualche delocalizzazione italiana l'ho vista, molti s�.
    E proprio perch� spesso sono state scelti miopi e non programmate nel lungo periodo, con tutte le delocalizzazioni italiane, le aziende italiane continuano a soffrire.
    Come trend generale, certo ci sono nicchie che stanno bene, ma la sofferenza � generalizzata.


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    Non credo sia realistico considerare come insieme omogeneo e collegato ci� che omogeneo non � e ha collegamenti che dipendono dalle situazioni e dal gradimento.

    Se sei intrappolato nelle vicissitudini dell'insieme hai una certa visuale, ma se sei autosufficiente la realt� prende un altro aspetto e i possibili noi hanno una composizione diversa.
    I capitali seguono sempre il lavoro, per una legge universale.
    Abbiamo delegato l'attivit� produttiva a schiavi dislocati in posti dimenticati dal signore, con la scusa di ridurre i costi, ma con la speranza neppure troppo celata di un lavoro privo di fatica e pagato incredibilmente bene a casa nostra. Tutti aspiranti dipendenti di terziario avanzato, agenzie di servizi, GDO, manager di noi stessi.

    L'effetto risultante � stato quello di drenare fondi verso queste nazioni "povere" e di mettere in discussione alcuni diritti civili conquistati durante gli anni delle fabbriche, per mantenere un minimo di competitivit�. Un modello economico alternativo dovr� comunque garantire quel consumo sfrenato al quale siamo stati abituati, e che accettiamo di buon grado, perch� le cose nuove e belle ci piacciono tanto.

    Il fenomeno � tanto colossale e pervasivo per cui credo che s� si possa fare un discorso generico, fermo tenendo le eccezioni che certo ci sono, ma sono eccezioni.
    I Paesi in surplus del Primo Mondo si contano sulle dita di una mano e diciamo che di importante ci sono solo Germania e Giappone (che per la verit� ora � sempre a cavallo del pareggio), ossia i due leader mondiali del settore manifatturiero. Due paesi dove le famiglie consumano poco, vivono una vita piuttosto modesta in rapporto alle proprie possibilit� e poco consumistica, fatta di acquisti importanti e infrequenti.

    A questo si � aggiunto il fatto che un tempo fosse conveniente acquistare beni nazionali perch� i trasporti erano costosi, i cambi sfavorevoli e nei paesi dove il lavoro costava poco non c'erano strutture. Ora, anche le imprese italiane, nei propri processi interni, aumentano il disavanzo. Basti pensare ad un'impresa che produce e commercializza vestiti made in Italy: copra il cotone in Marocco, lo fa lavorare in Turchia e poi in Italia mantiene solo le funzioni a pi� elevato valore aggiunto per mantenere l'etichetta di origine.


    Per avere un grande settore manifatturiero specializzato bisogna essere grandi. Per avere una bilancia commerciale in attivo ed essere un paese con un impatto sull'economia mondiale, devi avere un'economia di produzione leader per certi settori, ma anche assolutamente diversificata.

    (Poi � naturale che le isole Cayman saranno in fortissimo surplus, nonostante non abbiano un settore manifatturiero di rilievo e siano abitate da poca gente, visto che hai un po' il tic per l'eccezione, prevengo).

  12. #27
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    Se uno non � all'altezza dell'impresa fa fiasco qui e altrove, ma minori costi di produzione e normative pi� larghe permettono di operare con pi� agio e chi pu� usa tali opportunit� che sono possibilit� e non sicure garanzie.
    D'altra parte chiunque dovendo comprare un oggetto va da chi glielo vende a meno a parit� di altre condizioni.

    Il discorso pu� essere generico solo che non ritengo di unire chi ha bisogno a chi pu� scegliersi la propria via economica, � evidente che le strade sono diverse e ciascuno segue quella pi� congeniale a lui e alla sua specifica situazione.
    E poi chi produce, sapendolo fare, sa che i mercati non sono eterni e mentre ne usa uno se ne prepara uno nuovo e, dal suo punto di vista, l'interessante � avere un mercato, non quel mercato e nemmeno quel prodotto.
    Volendo non deve nemmeno mantenere quell'attivit� essendo lo scopo far rendere l'investimento con i mezzi che le opportunit� gli mettono a disposizione ogni momento adattandosi e riconvertendosi a ciclo continuo su ogni aspetto dell'impresa "redditivit� della capacit� di investimento".

    Poi � naturale che le isole kayman saranno in fortissimo surplus
    C'� sempre la discriminazion di chi alle cayman sta in surplus, nulla � mai per tutti e da quelle parti la divsione non � mica molto conosciuta.
    Fermo restando che il denaro circolante ha una certa distribuzione, ma nel caso bisogna vedere quanto ne circola li e quanto sta solo nei box d'attesa.
    Il poca gente � detrminante perch� ai pochi puoi dare molto senza che quel molto per loro sia significativo per te.
    i pochi sono sempre stati bene ovunque e il meglio soli che male accompagnati ne � la derivata.
    Ultima modifica di Il gatto; 29-11-2012 alle 14:16

  13. #28
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    Se uno non � all'altezza dell'impresa fa fiasco qui e altrove.
    Sono d'accordo, infatti la stragrande maggioranza delle aziende italiane che hanno delocalizzato erano aziende gi� traballanti che stavano in piedi grazie al lassismo sul controllo dell'evasione o altri aiuti di Stato, chiuso qualche rubinetto, hanno scoperto il lavoro a basso costo in buco di culo di Mondo, spesso paesi con alta corruzione e mille altri fattori.



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    Il discorso pu� essere generico solo che non ritengo di unire chi ha bisogno a chi pu� scegliersi la propria via economica, � evidente che le strade sono diverse e ciascuno segue quella pi� congeniale a lui e alla sua specifica situazione.
    Sei un imprenditore che ha delocalizzato?
    (Scherzo, non rispondermi)

    S�, ho capito cosa intendi, mi sono espresso male e in fretta, qua il thread era pi� sulla situazione dello Stato e dell'economia della stesso, quindi al limite ci sarebbe da chiedersi cosa la politica avrebbe potuto fare per rendere a chi ha bisogno di scegliersi la via economica, una strada agevole nel non drenare risorse altrove, non mi interessava giudicare l'imprenditore (o l'insieme di imprenditori) che operano la scelta, che pure io, a livello manageriale, ritengo, spesso scelte miopi, ma qua, hai ragione, ci sarebbe da guardare caso per caso e non � certo la sede, parlavo di miopia della politica, non dell'imprenditore.

  14. #29
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    Il rischio politico e ambientale ha i suoi impatti, va valutato come gli altri fattori classici, non valuti un elemento del problema, azzeccando valutazione e soluzioni da adottare e te ne cadi nel gorgo.

    Dipendente, ma con una visibilit� sulla gestione di impresa e con poco sforzo, non dovendo gestire il proprio, si fa presto a ragionare da impresa e anche in modo pi� spregiudicato dell'imprenditore che opera a rischio proprio, d'altra parte la tua sorte � legata all'impresa e quella diventa l'appartenenza immediata e vitale.

    Lo stato doveva operare secondo i criteri del buon padre di famiglia che sono agli antipodi dei criteri politico ideologici adottati e poco si accordano con una ricerca del consenso a tutti costi quando la controparte � vista rispettivamente come il male assoluto da estirpare a qualunque costo, specialmente altrui.

  15. #30
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    Dipendente, ma con una visibilit� sulla gestione di impresa e con poco sforzo, non dovendo gestire il proprio, si fa presto a ragionare da impresa e anche in modo pi� spregiudicato dell'imprenditore che opera a rischio proprio, d'altra parte la tua sorte � legata all'impresa e quella diventa l'appartenenza immediata e vitale.
    Capisco il punto, sebbene insomma, se sei un dirigente e sbagli vai a casa dalla mattina alla sera, certo con il conto corrente, gli investimenti e le propriet� intatte ma ti rimetti sul mercato del lavoro con un fallimento in curriculum che insomma, come minimo ti declassa.
    Questo solo da un punto di vista meramente egoistico, perch� le persone che gestisci e che possono venir travolte da un fallimento di gestione pesano su uno come sull'altro.
    Comunque capisco la diversa posizione, non voglio paragonare, ci� non toglie che posso esprimere un'opinione sulla gestione, svincolandola dal giudizio sulla persona che l'ha gestita, sopratutto se mi trovo a rilevarla (per conto di chi lavoro) e quindi poi ho il quadro in mano, ma - ripeto - non era mia intenzione qua fare questo genere di valutazione, n� potrei visto che, appunto, biosognerebbe entrare nel merito caso per caso.


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    Il rischio politico e ambientale ha i suoi impatti, va valutato come gli altri fattori classici, non valuti un elemento del problema, azzeccando valutazione e soluzioni da adottare e te ne cadi nel gorgo.
    Certamente.


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    Lo stato doveva operare secondo i criteri del buon padre di famiglia che sono agli antipodi dei criteri politico ideologici adottati e poco si accordano con una ricerca del consenso a tutti costi quando la controparte � vista rispettivamente come il male assoluto da estirpare a qualunque costo, specialmente altrui.
    *
    (Anche se penso che la storia del male assoluto da estirpare fosse pi� una messa in scena, ma va bene).
    Ultima modifica di lo stregatto; 29-11-2012 alle 14:52

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