B�, sicuramente in un ottica di sfruttamento della prostituzione ( immigrate clandestine, minorenni, ecc ) lo schifo si riserva sugli acquirenti, pi� che sulle venditrici.
B�, sicuramente in un ottica di sfruttamento della prostituzione ( immigrate clandestine, minorenni, ecc ) lo schifo si riserva sugli acquirenti, pi� che sulle venditrici.
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Charles Bukowsky
Non che le altre siano propriamente considerate lavoratrici anche se sono richieste doti particolari e impegno per una carriera non diversa dalle altre e come le altre lo scopo sono li sordi.
In questo periodo in particolare le vedo a predere il ghiaccio, mi riesce difficile credere che quelle siano "volontarie". Mi fanno una pena immensa, fanno una vita di merda, persone sfruttate e con tutti i sogni infranti, tenute in strada con ricatti e minacce.
Ma non sono solo cos�, ci sono quelle che lo fanno per mancanza di voglia di fare altro, oppure perch� guadagnano dei bei soldini. Nell'atto in s� non ci trovo nulla di male. Provo rabbia a vedere che gli sfrutattori siano spesso l�, tutti sanno chi sono e si fa poco o niente.
Ti quoto parola per parola.
I solemnly swear that i am up to no good...
Disgustata per cosa? Per la vita che fanno, perch� sono obbligate? disgustata dagli avventori o da cos'altro? Il discorso prostituzione, a mio modo di vedere, � qualcosa che si accetta per una miriade infinita di motivi; e non credo nemmeno a quelle che affermano di essere costrette, per il solo fatto ch�, in mezzo alla strada passano in continuazione macchine della polizia, carabinieri, finanzieri ecc. (parlo dell'Italia e dei paesi occidentali in generale), quindi, chi vuol svincolarsi veramente lo pu� fare quando e come vuole. Ricordo che una sera di tanti anni or sono, mentre tornavo a casa dal lavoro, in una sera di pioggia, ad un certo punto dal lato della strada, nascosta dal buio e dagli alberi che la costeggiavano, esce di corsa una ragazza molto giovane che fece cenno di fermarmi; una volta fermo, la stessa apre la portiera e balza dentro in un baleno. Per favore mi accompagni a una caserma dei carabinieri: la prego, glie lo chiedo per favore. Timidamente e un po' impaurito, ho chiesto se era accaduto qualcosa di grave; lei mi disse che aveva approfittato del fatto che il suo "compagno" era andato a prendere un caff� per fuggire da lui che la stava instradando alla prostituzione (quella sera era la prima volta).Voglio dire: se una donna che non si sente fisicamente e moralmente di far entrare nei suoi "pertugi" ciascun pellegrino a biglietto obliterato, secondo me non esiste violenza che tenga, perch� lei potr� trovare mille sistemi per evitarlo.Baboulenka
Parliamone.
L'altra sera sono stata tacciata di bigottismo perch� guardando delle prostitute sul ciglio della strada, che venivano avvicinate da uomini sulla quarantina, mi sono sentita disgustata.
Che si arrivi a vendere le proprie prestazioni per situazioni contingenti non � una novit� "assoluta", non ci va mica la Duchessa De Lerma e di Castel Mezzano a fare la prostituta; secondo me il tema andrebbe analizzato con indirizzo antropologico, per quanto riguarda "il sistema" di ricerca, con riguardo all'istinto dell'uomo alla procreazione, e sulla volont� o meno della donna di introdursi in quel giro danaroso. Per altro, anche tu affermi che non sei contro la prostituzione, ma contro chi violenta le donne schiavizzandole nell'introdurle in quel giro. Se poi aggiungiamo che il problema � mondiale e ne parla anche la Bibbia 3.500 anni or sono....Bhee, credo che impostato nel modo in cui lo hai fatto tu, mi sembra un tantino leggero.Il succo del mio discorso � che la prostituzione in qualunque modo la si veda, � una forma di sfruttamento della donna.
Mi � stato detto che alcune prostitute scelgono questo lavoro per mantenersi che "� il lavoro pi� vecchio del mondo" ecc ecc. Ho ribattuto dicendo che molte invece vengono costrette e che a mio modo di vedere probabilmente alcune di quelle che hanno scelto di esserlo, sono state portate a diventarlo in base a certi avvenimenti/ambienti in cui si sono venute a trovare.
Da qualunque angolazione io guardi la cosa la vedo pur sempre come una forma di sfruttamento e mi sento disgustata dai maschi che vanno a puttane.
Ultima modifica di vapensiero; 08-12-2012 alle 03:21
Sar� Banale ma credo che la verit� abbia molte facce.
no Babou non puoi usare i termini in grassetto se hai il paraocchi e vedi solo
la donna che e� sfruttata...esistono anche dei gran coglioni che vengono ripuliti come lische di pesce da vere professioniste del "sapersi vendere"...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012...l-mese/408596/
Adognibuonconto se ti da tanto fastidio la palese mercificazione della donna di strada di Milano vai in Svezia dove chi e�preso in fragrante con una prostituta si fa 6 mesi di galera e lei 2000kr svedesi di multa.(si discuteva in primavera di elevare la detenzione a 1 anno .)
pensa te..
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
"Io, casalinga e prostituta"
Come me tante altre, colpa della crisi
"Francesca" racconta: "Incontro i clienti dopo la spesa. Anche cento euro alla volta, fino a settemila al mese. Cos� pago mutuo e bollette. Mio marito non sa nulla". In quell'apparatamento anche molti politici
"Io, casalinga e prostituta" Come me tante altre, colpa della crisi
PESCARA - Insieme ad altre donne casalinghe e disoccupate come lei, aveva affittato un appartamento. Uno qualunque, camere anonime e normalissime per prostituirsi di nascosto. Dalla famiglia, dal marito, dai figli. E guadagnare tanti soldi, subito.
Quando i carabinieri, due giorni fa, hanno fatto irruzione in quelle stanze e l'hanno trovata con un cliente, lei � scoppiata in lacrime e ha chiesto disperatamente "riservatezza".
� in questo modo - ha messo a verbale - che paga il mutuo di casa, le rate della macchina e tutte le altre bollette che arrivano alla sua famiglia. "Noi siamo abituati a un tenore di vita molto alto. E le assicuro che non � facile, adesso con la crisi, tornare indietro. Poi, sono sempre stata una bella donna...".
Il suo nome d'arte � "Francesca", quarantenne, e di professione per molto tempo ha fatto l'estetista. Il suo negozio ha chiuso per difficolt� economiche e suo marito � un imprenditore. Le sue foto ("ma solo di alcune parti del mio corpo... il volto � oscurato") sono su Internet con tanto di numero di cellulare. Quel numero di telefono per� per la sua famiglia non esiste.
Fuori dalla caserma dei carabinieri di Montesilvano - cittadina rivierasca a pochi chilometri da Pescara - appena dopo il suo interrogatorio, "Francesca",
quasi si confonde tra la folla per il suo abbigliamento dimesso, i capelli raccolti e un volto senza un filo di trucco. E, superato lo spavento per il blitz
dell'arma, accetta di raccontare la sua storia di casalinga e prostituta.
Signora, suo marito non sa niente? Nemmeno del blitz dei carabinieri?
"Per lui io sono una casalinga che fa qualche consulenza nel settore dell'estetica. Non immagina nulla. Le assicuro che non sa nulla".
Com'� possibile?
"Questo lavoro l'ho sempre fatto di nascosto. I clienti mi trovano su Internet, vedono le foto e poi mi chiamano a un cellulare che la mia famiglia certo non conosce. Di solito fisso gli appuntamenti all'ora di pranzo. Cos� la mattina e la sera sono sempre a casa".
Quanto guadagna al giorno?
"Non ho pi� di due appuntamenti, e spesso capitano tra un pranzo da mia madre e un caff� con una amica. Se devo dire la verit�, prendo di solito cento euro a cliente, arrivo anche a settemila euro al mese".
Quando ha iniziato a prostituirsi?
"Un anno e mezzo fa. Mio marito era disperato per delle ingiunzioni di pagamento. Ho dovuto lasciare la mia attivit� ed ero piena di debiti. Avevamo tante spese...".
Basta la crisi per diventare una prostituta?
"Guardi che io sono andata anche da uno psicologo, all'inizio. Mi ha aiutato a capire che io non sono Francesca... Quello � solo il mio lavoro. E guardi che sono solo una delle tante. Le potrei raccontare decine di altre storie di donne che conosco, con mariti operai in cassa integrazione che si prostituiscono anche per 30 euro. Qui a Pescara c'� un fruttivendolo che � un maniaco sessuale. Lavora al mercato e appena entra in confidenza con qualchecasalinga con problemi economici le propone di prostituirsi. Le alletta con i soldi, promette guadagni facili per cinque minuti appena e tante donne hanno cominciato per colpa sua".
Non poteva trovare altre soluzioni per i guai economici?
"Qualche giorno fa un cliente vedendomi piangere mi ha detto: preferiresti fare la badante? Pulire il sedere ai vecchi? Io non sono adatta. Certo, ho iniziato come accompagnatrice e ora, pensi... gli uomini mi cercano soprattutto per fare la dominatrice... � diventata la mia specialit�. Quasi non li tocco. Li devo solo frustare. Sfrutto le perversioni di uomini ricchi e potenti".
Anche di politici?
"Politici, imprenditori, calciatori. Il cliente che � stato sorpreso con me nell'appartamento ha detto ai carabinieri di stare attenti, perch� lui � un uomo importante, che ha conoscenze... � un alto funzionario dello Stato. In casaIn casa comunque c'era un codice per garantire riservatezza: quando la luce del corridoio era accesa, le altre sapevano che c'era un cliente e loro dovevano restare chiuse in camera".
In una citt� cos� piccola non teme di incontrare i suoi clienti per strada?
"Mi capita di incontrarli al supermercato quando faccio la spesa. Se sono soli mi salutano o altrimenti raccontano alle mogli che sono una lontana conoscente. Lei guardandomi pu� dire che ho l'aria di essere
Non lavoro nel campo delle vittime della tratta, ma se non � cambiato nulla nell'ultimo anno anche se tutti sanno fin quando la vittima non denuncia dai carabinieri lo sfruttatore nessuno pu� farci nulla, e non � che sia cosi facile convincerle a farlo considerando anche che la maggior parte sono clandestine. Poi dipende anche dal tipo di sfruttamento, se sono rumene, trans, africane..
Insomma per non scrivere un pippone alla fine come sempre sono le leggi che non vanno bene (ma va?) quindi in Italia si lavora praticamente solo sulla riduzione del danno.
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Mi sembra un tantino semplicistico il tuo discorso perch� spesso queste ragazze non hanno documenti, non hanno il permesso di soggiorno, non conoscono una parola di italiano e sono spaventate a morte. Ricevono botte, vengono stuprate tanto per essere tenute in allenamento e viene loro inculcato che in caso di fuga o denuncia sar� la famiglia d'origine a subirne le conseguenze (mamma, pap�, eventuali fratelli e sorelle). Dubito seriamente che l'idea di ribellarsi sia cos� semplice da attuare tant'� vero che la percentuale di donne che riesce a fuggire al racket della prostituzione lo fa anche grazie all'aiuto di associazioni di volontariato che si occupano del recupero di queste ragazze. Dove vuoi che vada una ragazza di 18 anni deportata, costretta a prostituirsi a suon di abusi, senza nessun documento e con la certezza che se fugge rischia di essere trovata e ammazzata oppure nella migliore delle ipotesi rispedita a casa, proprio dove non c'� lavoro e si fa la fame?
Tu hai citato un episodio che ti � successo ma non mi sembra calzante, hai incontrato una donna spaventata e decisa a ribellarsi ma come tu stesso hai detto era la prima volta che veniva instradata alla prostituzione, e di certo non era nelle condizioni psicologiche e materiali in cui versano migliaia di ragazze dell'Est Europa.
Ha avuto il coraggio di ribellarsi immediatamente mentre ad altre ragazze, per paura, questo coraggio viene a meno. Dobbiamo considerarle libere e magari anche contente di vendersi?
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Charles Bukowsky
Polizia cantonale
Annuncio per l'esercizio della prostituzione
Descrizione
L�esercizio della prostituzione in Ticino � regolato da una specifica legge denominata:
Legge cantonale sull�esercizio della prostituzione.
Esercita la prostituzione ogni persona dell�uno o dell�altro sesso che compie atti sessuali o atti analoghi o che offre prestazioni sessuali d�altro tipo ad un numero indeterminato di persone, allo scopo di conseguire un vantaggio patrimoniale o materiale.
� considerata prostituzione qualsiasi attivit� di adescamento dei clienti o atto di libertinaggio riconoscibile come tale, compiuto nelle strade, nelle piazze, nei parcheggi pubblici e in altri luoghi pubblici o aperti al pubblico, come pure in qualsiasi spazio o locale soggetto ad autorizzazione secondo la legge sugli esercizi pubblici.
Ogni persona che esercita la prostituzione o che ha l�intenzione di farlo deve annunciarsi senza indugio alla Polizia Cantonale.
Cosa fare
Compilare ed inoltrare il modulo �annuncio prostituzione� all�indirizzo annuncioprostituzione(at)polca.ti.ch e presentarsi (entro 15 giorni dall�inoltro) senza appuntamento unicamente il venerd� tra le ore 09.00 e le 12.00 oppure tra le ore 14.00 e le 16.00 presso:
POLIZIA CANTONALE
distaccamento speciale TESEU
Via E. Bossi 2a
CH � 6900 Lugano
oppure presentarsi senza avere inoltrato il modulo nei medesimi giorni ed orari sopra indicati.
Informazioni e requisiti
Possono inoltrare l�annuncio per l�esercizio della prostituzione unicamente le persone delle seguenti nazionalit�:
Svizzera, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, oppure di altre nazionalit� solo se gi� al beneficio di un permesso per stranieri in Svizzera tipo C o B.
Gi�... e loro non denunciano anche perch� magari minacciano di far male alla loro famiglia. Mi viene voglia ogni volta di fermarmi e aiutarle. Potrebbero essere le nostre compagne di classe, le nostre amiche, le nostre sorelle o madri. Evoca tanta voglia di azioni violente e processi sommari verso certi individui.
E' sbagliato certo, non si possono permettere certe cose, ma che siamo solo noi a dover avere paura di quattro papponi invece che loro dell'italiano medio � qualcosa che stride.