Vedere in diretta le lacrime di un Presidente per le tragedie che colpiscono la propria Nazione, determina nella collettivit� mondiale quasi sempre un effetto di partecipazione e cordoglio. Cos� � stato per l'abbattimento delle torri gemelle, cos� � stato per l�ultima tragedia che ha colpito i bambini americani. In pratica,questo � stato il primo pensiero che mi � venuto in mente quando ho visto Il Presidente Obama che si asciugava una lacrima durante il discorso alla Nazione. Subito dopo, il mio pensiero � andato a tutti i bambini del mondo che sono trucidati, violentati, bruciati, calpestati, decapitati e, chi pi� ne ha pi� ne metta. Allora ho iniziato a vedere quel Presidente della Nazione pi� potente del mondo sotto un�altra prospettiva. Ovvero: accipicchia, mi sono detto, ma se Obama volesse veramente bene ai bambini, perch� non ferma l�eccidio che si sta compiendo nella striscia di Gaza? Eppure li sono state trucidate �migliaia� di creature, carbonizzate dalle bombe al fosforo lanciate dagli eroi israeliani, ma non abbiamo visto nessuna lacrima uscire dalle sue pupille. Allora mi sono chiesto: non sar� che i bambini americani sono differenti da quelli palestinesi? Ovvero: che valgono di pi� di tutti i bambini del mondo che muoiono a causa delle guerre instaurate dagli Stati Uniti d�America, con il beneplacito e la benevolenza di tutti i Presidenti americani che, comunemente, le loro campagne presidenziali sono foraggiate dalle lobby che fabbricano armi? Sicuramente s�, se un uomo pu� piangere per gli uni e non per gli altri e, per di pi�, avendo la possibilit� di salvarli e invece non lo fa. Vi ho trovato qualcosa di strano e d�inquietante in quelle lacrime: vi ho visto un mondo di serie A e uno di serie B.