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Risultati da 16 a 30 di 145

Discussione: Chi comanda davvero?

  1. #16
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Essere felice non da la libert� sociale di cui si sta trattando qui.
    Puoi essere schiavo o soggetto a tutte le intemperie ed essere felice, ma tale felicit� non ti rende meno soggetto alle disposizioni esterne.
    Se sie felice meglio, almeno non reagisci e ubbidisci meglio.

  2. #17
    Eufonista L'avatar di BiO-dEiStA
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    questa � una spiegazione che poteva avere un qualche senso 25/30 annifa;
    Se allora s�, perch� adesso no?

    bisogna fare attenzione a non confondere il concetto di "comandare", nella sua accezione lineare e dirigista, con quello di "esercitare un'importante influenza, applicato ad una dinamica circolare, che rappresenta meglio l'effettivo dipanarsi delle relazioni economiche e politiche;
    D'accordo. Resta il fatto che in quella dinamica circolare il popolo bue non entra.

    quei soggetti che citi, come tutti gli altri soggetti complessi, non sono antropomorfi e rispondono sempre a dinamiche contraddittorie, per tempi e obbiettivi in rapporto all'ambiente in cui operano;
    Ottimo. Per caso 25/30 anni fa quegli stessi soggetti erano antropomorfi?

    pensa solo alle contraddizioni tra obbiettivi produttivi di m/lungo periodo e andamenti di borsa, oppure alle politiche suicide di saturazione dei mercati che creano strozzature economiche e crisi;
    la stessa politica reaganiana intesa a "vincere2 la Guerra fredda, perorata dalla lobby degli armamenti, ha finito per distruggere tutto un set di vincoli politici e strategici che garantivano quello stesso oligopolio di produttori, aprendo una serie di rischiosissime incognite;
    Non puoi essere cos� ingenuo.
    La maggioranza del traffico delle armi � sommersa, e spesso e volentieri gli stessi produttori riforniscono tutte le parti in lotta. Se la guerra fredda non c'� pi�, vuol dire che i mercati si aprono anche al blocco cinese ed ex-sovietico. Poi chi dovere decider� a chi dare il materiale di prima scelta e a chi i fondi di magazzino.
    Chi ha i mezzi per imporre a interi paesi le strategie economiche di medio/lungo periodo non solo si fa un baffo degli andamenti di borse e mercati, ma con ogni probabilit� � in prima fila fra gli speculatori che la determinano. Poi quei "soggetti complessi" si scanneranno fra loro per dividersi la torta, ma senz'altro chi ne fa le spese siamo sempre noi.

    il punto � che, per quanto influente, non c'� nessuna entit� o settore in grado di dirigere efficacemente politiche che si spingano oltre l'orizzonte di breve periodo, se non in modo molto, ma molto approssimativo ed il pi� delle volte fallace, perch� le interazioni sono troppe e troppo complesse.
    La logica del cui prodest funziona ancora, e il flusso di denaro segue sempre le stesse strade. Possono cambiare gli attori, ma le loro lotte intestine non avvantaggiano i comuni mortali. Storicamente ogni sistema tende all'autoconservazione, finch� non maturano i tempi per rovesciarlo.
    Non farti infinocchiare dai manuali di economia.
    Citazione Originariamente Scritto da Careful with that Visualizza Messaggio
    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
    Citazione Originariamente Scritto da Ned Flanders Visualizza Messaggio
    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

  3. #18
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Se allora s�, perch� adesso no?
    perch� gli attori importanti erano in numero minore e soprattutto, in parteper lo stesso motivo sistemico, i loro interessi potevano essere pi� facilmente pianificati e resi congruenti e convergenti;
    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    D'accordo. Resta il fatto che in quella dinamica circolare il popolo bue non entra.
    beh, no; il popol bue, nelle sue diverse espressioni, rappresenta sempre interessi pi� o meno organizzati; puoi giustamente osservare che non riesce quasi mai ad esprimere posizioni congruenti; ma questo � l'effetto dello stesso meccanismo pluralista; pensa alla contraddizione tra lavoro e salute che si � determinata col caso ILVA di Taranto e al relativo effetto politico:

    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Ottimo. Per caso 25/30 anni fa quegli stessi soggetti erano antropomorfi?
    certamente no, ma, come ho scritto precedentemente, erano in numero minore e avevano interessi modulati in modo pi� "rustico" e facili da rendere convergenti in termini di politiche concrete;

    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Non puoi essere cos� ingenuo.
    La maggioranza del traffico delle armi � sommersa, e spesso e volentieri gli stessi produttori riforniscono tutte le parti in lotta. Se la guerra fredda non c'� pi�, vuol dire che i mercati si aprono anche al blocco cinese ed ex-sovietico. Poi chi dovere decider� a chi dare il materiale di prima scelta e a chi i fondi di magazzino.
    Chi ha i mezzi per imporre a interi paesi le strategie economiche di medio/lungo periodo non solo si fa un baffo degli andamenti di borse e mercati, ma con ogni probabilit� � in prima fila fra gli speculatori che la determinano. Poi quei "soggetti complessi" si scanneranno fra loro per dividersi la torta, ma senz'altro chi ne fa le spese siamo sempre noi.
    ho citato la borsa perch� certi andamenti desiderati sono spesso e volentieri contraddittori rispetto a politiche produttive di m e lungo periodo, e rappresentano anche intuitivamente l'orizzonte relativamente limitato di entit� economiche complesse;

    quanto al mercato degli armamenti, � vero che resta relativamente florido, ma ha senz'altro perduto la leadership srategica che esercitava nell'et� della Guerra fredda, e con quella leadership anche quei margini di garanzia negli investimenti che derivavano da una sorta di "corso forzoso" di esportazione dei nuovi prodotti Hi-Tech;

    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    La logica del cui prodest funziona ancora, e il flusso di denaro segue sempre le stesse strade. Possono cambiare gli attori, ma le loro lotte intestine non avvantaggiano i comuni mortali. Storicamente ogni sistema tende all'autoconservazione, finch� non maturano i tempi per rovesciarlo.
    Non farti infinocchiare dai manuali di economia.
    l'effetto non comporta necessariamente una causa intenzionale; altrimenti sarebbe giusto ci� che Cono argomenta a proposito della validit� della religione;

    l'idea che a presiedere gli avvenimenti storici vi sia un qualcosa di identificabile come un "sistema" pu� ben essere un'opinione rispettabile, ma non rappresenta niente di cui si possa discutere costruttivamente su base convenzionale;

    se ammettiamo l'idea che un "potere", diciamo la mafia, abbia una sua capacit� autonoma dall'ambiente di esercitare un'influenza, questa dovrebbe manifestarsi con la stessa intensit� in igni luogo materialmente accessibile e con le stesse caratteristiche;
    invece � evidente che in alcuni luoghi si tratta di un potere ubiquitario, quasi legalizzato, che permea ogni aspetto della vita sociale, mentre in altri � assente, oppure si atteggia a ordinaria organizzazione criminale, potente ma estranea al tessuto sociale;

    qui non si tratta di dar retta ai manuali di economia, ma di semplice metodo di osservazione e valutazione del dato storico, che risvisto in modo metodico mostra sempre percorsi frammentari e niente affatto coerenti;
    perch� dovremmo immaginare nel presente sviluppi che contraddicono il dato storico, e proprio nel momento il cui il mondo � divenuto infinitamente pi� complesso a causa dell'irruzione rapida di numerosi altri soggetti precedentemente esclusi o inibiti ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #19
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Nel complesso si sta a dire, mi sembra, che i forti, o comunque le forze, sono ben pi� determinanti delle debolezze, ma ci� fa parte dell'ordine immutabile delle cose.
    Semmai, ponendo la domanda su un chi, c'� l'osservazione che i chi sono tanti e variabili, ovviamente non comprendono il popolo bue che, se contasse, non sarebbe popolo, un popolo che poi � pure lui una delle tante forze, ma, essendo una forza collettiva, alla fine, per il singolo diventa uno dei tanti oppressori interessando l'io ben identificabile e l'altro fatto da uno, tanti, nessuno, complessivamente per brevit� un grande vecchio.
    E finisce che se non sono io personalmente a poter esercitare un potere significativo nel mondo � un grande vecchio, comunque composto, che lo esercita su di me.

    Il denaro va sempre dove sta il denaro perch� e' il risultato della capacit� di investire e del rischio che si ha la capacit� di sopportare, mancando queste due capacit�, assenze tipiche del popolo medio, ecco che in questa area non ci sar� generazione propria di ricchezza, ma solo ricchezza in concessione finch� dura e conviene.
    E non per nulla beato � chi da e non chi riceve (che deve chiedere e dipende dall'humor di chi da)

  5. #20
    persona non grata L'avatar di lo stregatto
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio


    ho citato la borsa perch� certi andamenti desiderati sono spesso e volentieri contraddittori rispetto a politiche produttive di m e lungo periodo, e rappresentano anche intuitivamente l'orizzonte relativamente limitato di entit� economiche complesse;
    Uhm s� e no, nel senso che la Borsa si pu� leggere in entrambi i sensi, cio� come micromovimenti nel breve, ed ha un senso, ma anche come andamento nel lungo, ed ha comunque senso, un altro.
    E' proprio l'incapacit� di leggere i due piani che crea spesso confusione, chi ha bisogno di un andamento nel lungo se ne frega dei micromovimenti, perch� sul lungo periodo, marginali.
    (Citi la Borsa solo per costringermi ad intervenire, lo so).

  6. #21
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Guardate che non siete nella sezione moda eh
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  7. #22
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Restano comunque le grandi entit� ad essere determinanti e a poter programmare i propri obiettivi secondo le propie decisioni, cosa negata agli insetti ed eccoti il grande vecchio che comunque determina la vita degli insetti che non hanno pari influenza sulle vicissitudini dei vecchi di rango.
    Pigliamo un grosso fondo di investimento, con le sue manovre pu� entro certi limiti determinare molti eventi, li dentro il capitale � propriet� di tanti nessuno che delegano il gestore che di suo non ha granch� a manovrare l'insieme per produrre un reddito.
    Chi � il grande vecchio in questo caso? il popolo dei risparmiatori, o il team di gestione che da la risposta voluta da quella moltitudine operando sul mondo esterno e condiziondolo con le sue speculazioni volute dagli altri, o la moltidine dei piccoli rissparmiatori che volendo tutti il massimo reddito costituiscono una notevole forza anche se individualmente non ne hanno la gestione.

  8. #23
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da lo stregatto Visualizza Messaggio
    Uhm s� e no, nel senso che la Borsa si pu� leggere in entrambi i sensi, cio� come micromovimenti nel breve, ed ha un senso, ma anche come andamento nel lungo, ed ha comunque senso, un altro.
    E' proprio l'incapacit� di leggere i due piani che crea spesso confusione, chi ha bisogno di un andamento nel lungo se ne frega dei micromovimenti, perch� sul lungo periodo, marginali.
    (Citi la Borsa solo per costringermi ad intervenire, lo so).
    il fatto che si possa leggere in modi diversi e si debbano contemplare prospettive diverse � gi� la dimostrazione di quanto affermo:
    se l'azionariato - diffuso o di controllo - � per definizione mobile, e pu� essere influenzato da piani di breve e lungo periodo a seconda di molte variabili, ha finito per risentire di questa contraddizione anche lo stesso management, che a diversi livelli pu� vedersi premiato per scelte pi� spesso orientate a risultati a breve, e per ci� stesso suscettibili di minor linearit� in un quadro strategico;

    ovviamente � una generalizzazione che trover� anche diverse eccezioni;
    ma mi sembra che in generale la scarsa organicit� di quello che si sarebbe tentati di definire come "sistema" sia un dato piuttosto evidente, anche senza ricorrere a strumenti di metodologia delle scienze sociali.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #24
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Resta il dato concreto che chi ricopre ruoli di rilievo, anche se a sua volta deve rispondere ad altre entit�, ha una voce in capitolo sugli eventi e chi ha ruolo di comparsa tale voce non la ha, da cui c'� chi comanda e chi obbedisce, o meglio subisce ponendosi la questione del perch� lui si e noi no? a cui la risposta di sempre �...perch� no, o con l'auspicio degli ultimi di ora che saranno i primi di allora, ma solo quando i tempi saranno maturi, le stelle cadranno e i mari evaporeranno.

  10. #25
    persona non grata L'avatar di lo stregatto
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il fatto che si possa leggere in modi diversi e si debbano contemplare prospettive diverse � gi� la dimostrazione di quanto affermo:
    se l'azionariato - diffuso o di controllo - � per definizione mobile, e pu� essere influenzato da piani di breve e lungo periodo a seconda di molte variabili, ha finito per risentire di questa contraddizione anche lo stesso management, che a diversi livelli pu� vedersi premiato per scelte pi� spesso orientate a risultati a breve, e per ci� stesso suscettibili di minor linearit� in un quadro strategico;
    Insomma, no, non sono d'accordo ed � proprio questo il punto, se il titolo crolla per un giorno (o due settimane) i manager non perdono il lavoro, se il titolo perde sul lungo � segno di una pessima gestione manageriale, non � colpa degli speculatori. Ed � giusto che che i manager subiscano le conseguenze. Cosa che succede ovunque nel Mondo, tranne in Italia.

    Poi mo' non si pu� entrare nel dettaglio, perch� le discussione tecniche sono noiose, ma quello che intendevo dire � che questa visione della finanza come se sia autonoma o addirittura in antitesi alla cosiddetta economia reale, � un discreto abbaglio; un abbaglio o la ricerca di un facile capro espiatorio; la borsa nasce e la finanza si sviluppa (sulla questione storica immagino tu ne sappia pi� di me) come appoggio, assolutamente indispensabile all'economia reale.
    Lo speculatore � sempre esistito, ma � esistito perch�, molto banalmente ce ne era bisogno.


    Faccio un esempio terra-terra per rendermi chiaro a tutti, se tu produci jean ed hai bisogno del cotone, ed il cotone ha, come � ovvio, un prezzo determinato dal mercato, se, per svariate ragioni (uragani, parassiti o altro che compromettano la raccolta) arriva sopra ad un certo prezzo, tu, produttore di jeans fallirai.
    Allora, se sei un imprenditore serio, vieni da me, che sono uno speculatore ed io ti garantisco che ti far� avere tot cotone a tot prezzo ad una certa data, sono io che mi accollo il tuo rischio.
    Questo � un derivato eh, i misteriosi derivati cattivi degli speculatori cattivi.
    Perch� lo faccio? Perch� � il mio lavoro, perch� mi fido delle mie analisi e ti fisso un prezzo che, secondo me, sar� pi� alto del prezzo che determiner� il mercato, ma un prezzo che ti consente di produrre e guadagnare, io ho differenziato il rischio e quindi sto assumendo il rischio sul tuo cotone, sul grano di Frutto, sulla carta di terra ecc ecc.. anche se una delle mie analisi non fosse giusta e perdessi da qualche parte, probabilmente a fine anno (a meno che non sia un vero cazzone, ma a quel punto � giusto che perda anche le mutande) avr� guadagnato, tu, Frutto e terra avrete azzerato un rischio che potrebbe farvi finire sul lastrico.
    Sono cattivo? Non mi pare proprio.
    Sono utile? Assolutamente s�.
    Sono uno speculatore? Lo sono.

    La Borsa � questa e va legata mani e piedi all'economia reale, poi, per una serie di ragioni lunghe da spiegare qua, ma connessi di nuovo all'economia reale, ad un certo punto la finanza ha creato mezzi di speculazione pura, ma quelli non incidono sul valore delle aziende.

    Poi esistono titoli gonfiati in maniera strutturale, certo (anche qua per ragioni diverse e lunghe da spiegare), Uncredit, Mondadori, tanto per stare dalle nostre parti lo sono stati, ma poi la Borsa � costretta comunque a cedere e il valore torna, prima o poi, quello reale.

  11. #26
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da lo stregatto Visualizza Messaggio
    questa visione della finanza come se sia autonoma o addirittura in antitesi alla cosiddetta economia reale, � un discreto abbaglio
    oddio, sei proprio sicuro, alla luce delle bolle speculative e della stretta creditizia degli ultimi anni ? io non demonizzo affatto la finanza in quanto tale, ma non sono nemmeno cos� sicuro che la speculazione pura non incida direttamente o indirettamente sull'operativit� delle imprese, se non altro per la sola concorrenza nel mercato dei capitali;
    Citazione Originariamente Scritto da lo stregatto Visualizza Messaggio
    Insomma, no, non sono d'accordo ed � proprio questo il punto, se il titolo crolla per un giorno (o due settimane) i manager non perdono il lavoro, se il titolo perde sul lungo � segno di una pessima gestione manageriale, non � colpa degli speculatori. Ed � giusto che che i manager subiscano le conseguenze. Cosa che succede ovunque nel Mondo, tranne in Italia.
    l'ipotesi che facevo io era proprio l'opposta, ossia quella di una strategia orientata esattamente all'apprezzamento in borsa nel breve, col management che viene premiato in proporzione; il che sarebbe economicamente neutrale se i meccanismi informativi e valutativi fossero a loro volta flat, ma che in realt� determina di frequente situazioni conflittuali a livello di azionariato e di impresa tout court sul senso e la sostenibilit� delle strategie.

    il tutto, comunque, era solo per dire che ci� che l'opinione pubblica percepisce esternamente come un potere economico forte, guidato da logiche lineari ed intuitive, spesso risponde invece a sollecitazioni diverse e magari strategicamente divergenti, che si aggiungono ai vincoli esterni e alle variabili idiosincratiche a definire i limiti ed il senso del "potere", del comandare.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #27
    persona non grata L'avatar di lo stregatto
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il tutto, comunque, era solo per dire che ci� che l'opinione pubblica percepisce esternamente come un potere economico forte, guidato da logiche lineari ed intuitive, spesso risponde invece a sollecitazioni diverse e magari strategicamente divergenti, che si aggiungono ai vincoli esterni e alle variabili idiosincratiche a definire i limiti ed il senso del "potere", del comandare.
    Su questo sono d'accordo, ma ho anche smesso di intervenire in questo senso, alla fine ognuno poi legge il Mondo come gli pare, tanto sono letture che non influiscono sulla mia vita, quindi chissenefutt' alla fine.

    Tornando a noi.
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    oddio, sei proprio sicuro, alla luce delle bolle speculative e della stretta creditizia degli ultimi anni ? io non demonizzo affatto la finanza in quanto tale, ma non sono nemmeno cos� sicuro che la speculazione pura non incida direttamente o indirettamente sull'operativit� delle imprese, se non altro per la sola concorrenza nel mercato dei capitali;
    Sicuro � una parola grossa, � la mia lettura, ma se ci pensi le bolle sono, per definizione, bolle destinate a scoppiare, ora noi siamo nel panico per questa (per ora chiamiamola questa, poi scrivo altre due o tre righe), ma chi, ad esempio, � abituato a lavorare sui mercati asiatici � anche abituato a bolle continue che nascono crescono e scoppiano, un bravo manager (o un bravo gruppo manageriale) le riconosce e tiene la barra dritta, se mi consenti la metafora vagamente fallocrate, chi rimane dentro alle bolle, ci rimane per una cattiva gestione, ci dovrebbe essere un motivo se un manager (con poteri decisionali, quindi non un manager junior, che mo' tutti manager sono) � pagato minimo dieci volte un operaio.
    (Hint--> la mia azienda ti fa vedere quanto vali (in denaro) per l'azienda e quanto costi all'azienda, il personale meno pagato � anche sempre il meno redditizio.)

    Tornando alle bolle ed alla speculazione, in Italia non c'� stata una crisi finanziaria, eppure abbiamo rischiato il credit crunch, si torna alla legge non ancora smentita dell'economia secondo cui i capitali seguono sempre il lavoro.

    Nel cosiddetto Mondo Occidentale c'� un enorme problema di produttivit�, come scrivevo da altre parte, solo due paesi sono in surplus sulla bilancia, la Germania ed il Giappone, anche se il Giappone da anni, per lo pi� pareggia, a dire il vero. Questa � la causa del credit crunch.

    Su questo problema si sono aggiunti, vari altri problemi, in USA una deregulation della finanza ha creato altri problemi che ora sarebbe lungo e tecnico spiegare, da noi il problema dei debiti sovrani (che ora sar� un problema anche americano, sia chiaro).
    Draghi ha concesso liquidit� alle Banche, evitando l'inflazione, quindi non immettendo denaro sul mercato in modo diretto, e queste invece di dare credito alle imprese, come leggo oggi che ha detto di Pietro, l'ultimo dei tanti, hanno comprato debito, guadagnando. E' vero, ma se non lo avessero fatto, sarebbero falliti gli Stati e con uno Stato fallito della tua fabbrich�tta con il credito te ne fai una grandissima fava.


    Sintesi: c'� un problema di produzione, le bolle nascono e scoppiano di continuo, in un'economia sana, non creano grossi problemi.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    l'ipotesi che facevo io era proprio l'opposta, ossia quella di una strategia orientata esattamente all'apprezzamento in borsa nel breve, col management che viene premiato in proporzione; il che sarebbe economicamente neutrale se i meccanismi informativi e valutativi fossero a loro volta flat, ma che in realt� determina di frequente situazioni conflittuali a livello di azionariato e di impresa tout court sul senso e la sostenibilit� delle strategie.
    Mah questo dipende dalla linea aziendale, ma un conflitto tra azionariato ed impresa non � certo una buona idea.
    Sul breve vieni premiato se possiedi azioni (cosa scontata per un manager, anche se non automatica, ma � prassi venir premiato anche in azioni o altro, proprio per evitare quello che dici tu, tra le altre cose)
    Ultima modifica di lo stregatto; 20-12-2012 alle 07:56

  13. #28
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Il mio pensiero sull'argomento si rif� fondamentalmente alla storia. Siamo sempre stati abituati a riconoscere nel ruolo di "comando" i capi di Stato, i politici, i governanti (o comunque cos� ci insegna la storia che si studia a scuola).
    Di fatto, non � mai stato davvero cos�. I Governi si sono sempre indebitati, e il potere � sempre stato realmente nelle mani di chi li finanziava. Soggetti che agivano dietro le quinte, naturalmente, ma la cui parola aveva un peso non indifferente nell'andamento dello Stato.
    Nel Medioevo ci furono i Templari (che di fatto sono stati i primi a creare il concetto di banca e di titoli di credito), poi la Massoneria (che secondo alcune teorie storiche � stata l'evoluzione dei Templari), e ancora oggi il potere �, a mio avviso, nelle mani di chi fa circolare il denaro. Non so se esiste una sorta di massoneria moderna (mi riferisco a strutture di livello mondiale, non a quelle riconosciute a livello nazionale, come la P2, che per quanto potere potesse avere era comunque limitato), ma sono convinta ci sia anche oggi un gruppo di soggetti - multinazionali, grandi finanziarie, banche,... - che detiene il potere economico, e di conseguenza anche quello "assoluto". Non esiste Governo, secondo me, che non debba rispondere, volente o nolente, alle regole dettate da chi fa circolare il denaro.
    Questo intendo io quando mi chiedo "Chi comanda davvero".
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  14. #29
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    Ti sei fatta la domanda e ti sei data la risposta
    Infatti lo stesso Ges� Cristo pone il denaro (e, di conseguenza, il potere) come antitesi di Dio:

    "Non potete servire due padroni. Non potete servire Dio e il denaro..." (Matteo 6)
    amate i vostri nemici

  15. #30
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Sintesi: c'� un problema di produzione, le bolle nascono e scoppiano di continuo, in un'economia sana, non creano grossi problemi.
    a me sembra che un problema oramai 30ennale di produzione e divisione internazionale del lavoro abbia generato una macro-bolla che si traduce in indebitamento, con la sopravvalutazione del sottostante e conseguente credit crunch;
    la finanza in s� non � responsabile del'origine di questa crisi, ma verosimilmente ha consentito di nasconderla sotto il tappeto a prezzo di un indebitamento abnorme che si traduce in un impoverimento strutturale nel momento in cui si torna all'equilibrio tra titoli e sottostante; ma non mi sembra che in questi casi si possa parlare di "economia sana", se non in termini ipotetici di scuola; magari � un ambiente in cui riescono a salvarsi - relativamente - gli operatori professionali, i pi� avveduti e i fortunati, beati possidentes.
    c'� del lardo in Garfagnana

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