Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
il fatto che si possa leggere in modi diversi e si debbano contemplare prospettive diverse � gi� la dimostrazione di quanto affermo:
se l'azionariato - diffuso o di controllo - � per definizione mobile, e pu� essere influenzato da piani di breve e lungo periodo a seconda di molte variabili, ha finito per risentire di questa contraddizione anche lo stesso management, che a diversi livelli pu� vedersi premiato per scelte pi� spesso orientate a risultati a breve, e per ci� stesso suscettibili di minor linearit� in un quadro strategico;
Insomma, no, non sono d'accordo ed � proprio questo il punto, se il titolo crolla per un giorno (o due settimane) i manager non perdono il lavoro, se il titolo perde sul lungo � segno di una pessima gestione manageriale, non � colpa degli speculatori. Ed � giusto che che i manager subiscano le conseguenze. Cosa che succede ovunque nel Mondo, tranne in Italia.

Poi mo' non si pu� entrare nel dettaglio, perch� le discussione tecniche sono noiose, ma quello che intendevo dire � che questa visione della finanza come se sia autonoma o addirittura in antitesi alla cosiddetta economia reale, � un discreto abbaglio; un abbaglio o la ricerca di un facile capro espiatorio; la borsa nasce e la finanza si sviluppa (sulla questione storica immagino tu ne sappia pi� di me) come appoggio, assolutamente indispensabile all'economia reale.
Lo speculatore � sempre esistito, ma � esistito perch�, molto banalmente ce ne era bisogno.


Faccio un esempio terra-terra per rendermi chiaro a tutti, se tu produci jean ed hai bisogno del cotone, ed il cotone ha, come � ovvio, un prezzo determinato dal mercato, se, per svariate ragioni (uragani, parassiti o altro che compromettano la raccolta) arriva sopra ad un certo prezzo, tu, produttore di jeans fallirai.
Allora, se sei un imprenditore serio, vieni da me, che sono uno speculatore ed io ti garantisco che ti far� avere tot cotone a tot prezzo ad una certa data, sono io che mi accollo il tuo rischio.
Questo � un derivato eh, i misteriosi derivati cattivi degli speculatori cattivi.
Perch� lo faccio? Perch� � il mio lavoro, perch� mi fido delle mie analisi e ti fisso un prezzo che, secondo me, sar� pi� alto del prezzo che determiner� il mercato, ma un prezzo che ti consente di produrre e guadagnare, io ho differenziato il rischio e quindi sto assumendo il rischio sul tuo cotone, sul grano di Frutto, sulla carta di terra ecc ecc.. anche se una delle mie analisi non fosse giusta e perdessi da qualche parte, probabilmente a fine anno (a meno che non sia un vero cazzone, ma a quel punto � giusto che perda anche le mutande) avr� guadagnato, tu, Frutto e terra avrete azzerato un rischio che potrebbe farvi finire sul lastrico.
Sono cattivo? Non mi pare proprio.
Sono utile? Assolutamente s�.
Sono uno speculatore? Lo sono.

La Borsa � questa e va legata mani e piedi all'economia reale, poi, per una serie di ragioni lunghe da spiegare qua, ma connessi di nuovo all'economia reale, ad un certo punto la finanza ha creato mezzi di speculazione pura, ma quelli non incidono sul valore delle aziende.

Poi esistono titoli gonfiati in maniera strutturale, certo (anche qua per ragioni diverse e lunghe da spiegare), Uncredit, Mondadori, tanto per stare dalle nostre parti lo sono stati, ma poi la Borsa � costretta comunque a cedere e il valore torna, prima o poi, quello reale.