Pagina 2 di 3 PrimaPrima 1 2 3 UltimaUltima
Risultati da 16 a 30 di 36

Discussione: "e scompiglia le donne fra i capelli"

  1. #16
    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio


    Vincent Van Gogh
    Potrà essere scritto in centomila blog e centomila post che questo è di Van Gogh, ma io non ci credo.
    Non tanto per colori e pennellate così lontani dallo stile dell'artista olandese, quanto perché è troppo brutto (al mio personalissimo gusto, ovviamente).
    Può succedere a tutti gli artisti una caduta di qualità, magari in opere giovanili, ma non credo sia questo il caso: che si tratti di fake-art o bufal-art me lo conferma il fatto che tra i centomila blog e centomila post e centomila tweet che ripetono che questo è "Vento" di Van Gogh, nessuno che metta le indicazioni di tecnica, misure e collocazione e magari il numero di catalogo.
    Cosi, insomma:



    Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi (Auvers-sur-Oise, luglio 1890); olio su tela, 50,5x103 cm, 1890, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 779, JH 2117.

  2. #17
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
    Data Registrazione
    25/12/09
    Messaggi
    33,095
    Grazie per la dritta, Kurono.


    Grazie anche agli altri che lo hanno arricchito.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  3. #18
    abstract L'avatar di Yele
    Data Registrazione
    16/08/16
    Località
    terre piatte
    Messaggi
    6,082
    Citazione Originariamente Scritto da Kurono Toriga Visualizza Messaggio
    Potrà essere scritto in centomila blog e centomila post che questo è di Van Gogh, ma io non ci credo.
    Non tanto per colori e pennellate così lontani dallo stile dell'artista olandese, quanto perché è troppo brutto (al mio personalissimo gusto, ovviamente).
    l'avevo pensato anch'io.. ma non osavo pronunciarmi

  4. #19
    whatever.. L'avatar di Misterikx
    Data Registrazione
    24/03/05
    Località
    estero
    Messaggi
    15,327
    belle immagini gente
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  5. #20
    abstract L'avatar di Yele
    Data Registrazione
    16/08/16
    Località
    terre piatte
    Messaggi
    6,082
    Le foto valgono ?

    Luigi Ghirri




  6. #21
    Opinionista L'avatar di Monia
    Data Registrazione
    05/12/17
    Località
    In pianura
    Messaggi
    755
    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    Le foto valgono ?
    Questo non te lo so dire... ma il problema sembra un altro: dalle foto mancano due ingredienti fondamentali richiesti in questo thread: i capelli e il vento.



    L'arte romantica e preraffaellita è piena di eteree fanciulle con lunghe chiome sollevate dalla brezza...




    Thomas Francis Dicksee, Miranda, 1895




    Charles Amable Lenoir, Pandora, 1902

  7. #22
    Opinionista L'avatar di Host eria
    Data Registrazione
    05/02/15
    Messaggi
    432

  8. #23
    Opinionista L'avatar di Monia
    Data Registrazione
    05/12/17
    Località
    In pianura
    Messaggi
    755


    John William Waterhouse, The Lady of Shalott, 1888


    Il poema The Lady of Shalott di Sir Alfred Tennyson è una delle leggende più affascinanti dell'intero ciclo di Re Artù. Esistono varie versioni di questa leggenda, a cui si ispirarono Tennyson e molti pittori preraffaelliti; la più nota è quella ambientata alla corte di Re Artù nel 972 d.C., nei dintorni della città fortificata di Camelot.

    Poco lontano dalla città sorgeva - su di un isolotto in mezzo al fiume Avon, che attraversava Camelot - la rocca di Shalott. Qui viveva una giovane maga, la Dama di Shalott, il cui nome, Elaine di Astolat, era sconosciuto a tutti, mentre era ben nota la sua incredibile bellezza.
    La Dama aveva 22 anni e aveva sempre vissuto rinchiusa nella torre più alta del castello, che guardava verso la città di Camelot. Dopo che sua madre era morta poco dopo il parto e suo padre era stato ucciso in battaglia, lei stava chiusa nella torre perché su di lei gravava una pesante maledizione: il giorno in cui avesse osato guardare fuori dalla finestra in direzione di Camelot o uscire dalla Rocca, sarebbe morta. Per questo, la Dama passava il tempo nella sua stanza in cima alla torre a tessere una magica trama in cui erano intessute le vicende del mondo che lei osservava attraverso uno specchio incantato.

    Prima di morire, sua madre aveva a rivelato il nome e il destino della giovane Dama di Shalott alla fedele balia, Isotta, credendo cosi di impedire alla maledizione di avverarsi. L’origine della maledizione risaliva a 22 anni prima, quando Morgana, sorella di Re Artù, ebbe una visione: un giorno Elaine di Astolat si sarebbe innamorata di Sir Lancillotto, il nobile cavaliere di Re Artù, che per lei avrebbe dimenticato Ginevra, impedendo la rovina del matrimonio con Re Artù. E questo, Morgana non poteva permetterlo: quel matrimonio doveva essere distrutto e lei avrebbe dovuto regnare con suo fratello Artù, sposandolo, e il frutto di quell'unione peccaminosa, il loro figlio Mordred, avrebbe preso il posto di suo padre sul trono di Camelot. Ma per colpa di Elaine tutto sembrava perduto! Quindi, Morgana lanciò la sua maledizione: "Tua figlia sia maledetta, Lady Maere, che ella non possa mai guardare il mondo dalla sua finestra e che non possa mai uscire dalla rocca o il prezzo sarà una morte atroce".

    Lancillotto giunse alla corte di Artù quando il Re e Ginevra erano sposati da 5 anni e divenne subito il protetto di Ginevra e il migliore tra i cavalieri, ma trascorreva gran parte del tempo in giro per il regno e distante da Camelot, a causa del suo amore segreto per la Regina. Ma, un pomeriggio d’estate, decise di fare ritorno a Camelot e – in sella al suo cavallo – passò per la prima volta davanti alla Rocca di Shalott.
    L’immagine del bellissimo cavaliere apparve riflessa dallo specchio della Dama, che se ne invaghì all’istante. Incurante della maledizione, decise di guardare fuori dalla finestra per osservare il suo amore con i propri occhi… ed ecco che la maledizione si avverò: lo specchio si spaccò e cadde a terra e la Dama capì che la sua sorte era segnata. Quindi, con il cuore spezzato, decise di fuggire dalla Rocca per andare a morire il più lontano possibile dall’uomo amato. Così, prese una barca e scese lungo il fiume Avon scomparendo per sempre dalla vista di tutti. La barca, scivolando placidamente sull’acqua, giunse infine nella città di Camelot, ma lei era già morta. Tutto si domandarono chi fosse quella fanciulla e lo capirono soltanto leggendo il nome scritto sulla barca. La vide anche Lancillotto, che non poté fare a meno di ammirarne la bellezza.

  9. #24

  10. #25
    abstract L'avatar di Yele
    Data Registrazione
    16/08/16
    Località
    terre piatte
    Messaggi
    6,082
    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    Questo non te lo so dire... ma il problema sembra un altro: dalle foto mancano due ingredienti fondamentali richiesti in questo thread: i capelli e il vento.

    ah scusa... non avevo proprio capito che fosse così specifico

  11. #26
    Opinionista L'avatar di follemente
    Data Registrazione
    22/12/09
    Località
    Al mare
    Messaggi
    10,842
    Immagini e storie molto suggestive

  12. #27

    Le Tre Marie


    Non sono solo i capelli ad essere scompigliati dal vento nella Maria Maddalena di Guido Cagnacci (Santarcangelo di Romagna, 1601 – Vienna, 1663) che gli angeli portano in cielo, metafora della redenzione della peccatrice-prostituta: è proprio la Maddalena stessa che è un vero scompiglio: tanto per cominciare, in nessuno dei quattro Vangeli sta scritto come si chiamava la peccatrice-prostituta che viene nella casa del fariseo con un vasetto di olio profumato, bagna di lacrime i piedi di Gesù e li asciuga coi propri capelli (Luca 7,37).
    Non si può ovviamente escludere che questa lavativa peccatrice si chiamasse Maria perché il Nuovo Testamento è pieno di donne di nome Maria, almeno sei, ormai ci manca solo quella di Sergio Endrigo che arriva col treno del Sud.
    La confusione è nata dal fatto che subito dopo l'episodio della peccatrice, Luca parla di una Maria di Magdala guarita da Gesù e che lo segue, e probabilmente la vicinanza dei passi ha portato a equivocarne il nome.
    Per di più, in Giovanni (11,1-2) leggiamo di un'altra Maria, Maria di Betania (la sorella di Marta) che anch'essa lava e profuma i piedi a Gesù e per questo confusa pure lei con la peccatrice-prostituta e, per la proprietà transitiva, con la Maria Maddalena.
    Potrebbe sembrare un problema di poco conto se non fosse che, in base alle clamorose verità del "Codice da Vinci", la Maddalena sarebbe stata la sposa di Gesù, che quindi risulterebbe più che bigamo, trigamo!, avendo preso tre Marie con una - absit iniuria verbis - fava...

  13. #28
    Opinionista L'avatar di Monia
    Data Registrazione
    05/12/17
    Località
    In pianura
    Messaggi
    755
    Citazione Originariamente Scritto da Kurono Toriga Visualizza Messaggio
    Potrebbe sembrare un problema di poco conto se non fosse che, in base alle clamorose verità del "Codice da Vinci", la Maddalena sarebbe stata la sposa di Gesù, che quindi risulterebbe più che bigamo, trigamo!, avendo preso tre Marie con una - absit iniuria verbis - fava...
    Storia oltremodo interessante...
    Il quadro del Cagnacci, invece, mi perplime. Mi piacerebbe tanto sapere chi è quella poveretta che fa da cuscino al Santo Deretano...

  14. #29
    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    Mi piacerebbe tanto sapere chi è quella poveretta che fa da cuscino al Santo Deretano...
    Con quel "quella poveretta" stai prendendo notevoli rischi, sbilanciandoti su una vexata quaestio di esegesi biblica, talmente complessa e appassionante che i dottissimi filologi bizantini ne discutevano animatamente mentre il "mostro di Urban" cannoneggiava Costantinopoli e Maometto II vi entrava con i suoi giannizzeri.
    Parlo ovviamente del "sesso degli angeli", dato che dal "cuscino" che solleva in cielo la Maddalena esce una inconfondibile ala bianca e pennuta; e, dovendo proprio ipotizzarne il nome, mi sbilancerei solo sul fatto che finisca con "ele" e appartenga alla gerarchia dei Troni, vista la funzione espletata dal soggetto in questione.
    In generale nell'iconografia sacra si cerca di renderli asessuati, con fattezze spesso maschili con volti femminei, anche quando si tratta di nerboruti arcangeli con tanto di spada fiammeggiante in mano: e qui mi pare che il Cagnacci dipinga un paio di ben tornite gambe femminili con un volto di giovinetto; assai pochi però si sbilanciano decisamente verso il sesso femminile come fai tu e questo artista barocco del seicento romano:


    Il sesso degli angeli resta comunque una questione aperta e attuale tanto che le moderne teorie gender stanno riportandoci al livello degli accaniti dotti bizantini assediati dai turchi: quindi per essere politicamente corretto la chiudo qui dicendo che quell* poverett* che fa da cuscin* è un angel*.

  15. #30
    Opinionista L'avatar di Host eria
    Data Registrazione
    05/02/15
    Messaggi
    432

    Mad Kate
    di Johann Heinrich Füssli

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato