Un intervento di Nahui mi ha dato l'idea per aprire questo 3d. Che rapporto avete voi con la vostra sensibilit�? vi ha mai causato problemi perch� troppo forte?
Un intervento di Nahui mi ha dato l'idea per aprire questo 3d. Che rapporto avete voi con la vostra sensibilit�? vi ha mai causato problemi perch� troppo forte?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
avvenne, il problema caso mai � il contrario.... che abbiamo scarsa sensibilit�, scarsa sensibilit� verso noi stessi, scarsa sensibilit� verso gli altri, scarsa sensibilit� verso i problemi sociali, scarsa sensibilit� verso tutto... e te Dark Lady hai sensibilit�?
"Non puoi fare nulla per smettere di invecchiare, ma potresti fare moltissimo... se volessi iniziare a crescere!"
It's long way to the top, if you wanna rock'n'roll
La sensibilit� intesa come?
Penso che non abbia una sola faccia, anche essere stronzi significa essere sensibili ... ai propri bisogni.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
imho piu siamo sensibili piu la vita diventa ricca..nessuno e�un�isola ,siamo tutti connessi;
dal pianeta lontano al filo d�erba..
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Ma....ma....Mister....
amate i vostri nemici
Io sono stata anche stronza, ed in effetti era un periodo in cui fisicamente e moralmente stavo bene, decisamente bene. Per� anche quello non � una cosa che tu possa importi a fini terapeutici, ti deve venire spontaneo.
Normalmente mi sento senza pelle. In alcuni periodi l'empatia si estende a tutto il genere umano, piango per i dolori di tutti, ma ora per fortuna tutto questo si cura senza bisogno di trascendere nel misticismo
A me pare che chi se ne frega stia benone. Tutti sti problemi che ci facciamo, le pippe mentali, i se, i ma, la vulnerabilit� estrema ai giudizi ed ai sentimenti degli altri (che conduce all'isolamento preventivo). Per� � cos�, non � che si possa fare molto.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Fui sensiBBBule oltre misura e in buona parte lo sono tuttora, solo che forse adesso riesco a gestire un poco meglio le mie situazioni interiori.
Mi appassiono con piu' ponderatezza alle persone, metto filtri su filtri (come na macchinetta per il caffe' ) e ci sono assai meno cose che mi deludono.
Appurate le differenze che regnano nel genere umano, non mi pare nemmeno giusto che mi crucci per la differente "portata" del sentire altrui.
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
credo sia una cosa che presenta molte sfaccettature;
che mi venga in mente ora, credo di essere piuttosto sensibile ai segnali di rifiuto o distanza, che mi fanno allontanare pi� che proporzionalmente, perch� tendo ad elaborare preventivamente un distacco;
per queste cose sono abbastanza un sismografo;
a volte magari rischio di fraintendere, soprattutto quando c'� una richiesta implicita di forzare, che per� � una cosa che proprio non mi riesce; ma forse � un modo istintivo per selezionare rapporti chiari.
c'� del lardo in Garfagnana
Nei rapporti d'amore, che forse possono essere soggetti ad alti e bassi dipendenti anche da problemi personali e scazzi di per s� innocui, forse l'eccessiva sensibilit� ai "bassi" pu� essere controproducente. Qualche giorno fa mi sono beccata un bel "non mi rompere gli zebedei" alla ventesima volta che chiedevo "Ma che cos'hai? Sei sicuro che va tutto bene? Non ci credo. Ci dev'essere qualcosa" Vabb�, ventesima volta Anche questo tratto di famiglia. All'estremo opposto c'� l'algida noncuranza che consente di ignorare terremoti dell'ottavo grado scala mercalli, ma forse sarebbe auspicabile qualche via di mezzo
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Scusate, ma anche nel caso di grande stronzaggine si pu� parlare di sensibilit�.
Non credo che sia solo quella che porta le persone a commuoversi, a sentire come propri i problemi altrui (su questo poi ci si fa un sacco di film ottimistici, la maggior parte delle persone non ha testa per pensare alle rogne altrui e condividere).
� sensibile il permaloso, lo � l'egocentrico, lo � anche l'egoista.
Sensibilit� � un terreno molto vasto, che non comprende solo aspetti positivi.
Il punto � quanto crediamo di essere sensibili in un senso piuttosto che in un altro.
Personalmente credo che se mi dovessi raccontare che sono sensibile solo perch� provo tenerezza per un cane maltrattato, mi direi una bugia. Se lo sono, � anche perch� perch� nella mia complicatezza generale, ringraziando Madre Natura, ho un sacco di roba addosso e dentro.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Commuoversi davanti a un film non � sensibilit�, � sentimentalismo.
La sensibilit� � vedere ci� che i meno sensibili non vedono. La partecipazione emotiva viene in seconda battuta, e non � nemmeno obbligata. Perch� la sensibilit� � prima di tutto uno strumento, che si pu� avere o non avere a disposizione.
Forse non si pu� scegliere se e quanta averne, per� chi la sa gestire la domina, chi non la sa gestire ne � dominato. Anche qui nessuno nasce maestro, e c'� sempre da imparare.
Quelli si chiamano narcisisti patologici.
Io credo che Dark (ed io, in quel primo intervento nell'off topic) si riferisse al dolore che pu� provocare un eccesso di sensibilit�, solo in questo caso pu� essere vissuta come un problema.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
c'� del lardo in Garfagnana