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Risultati da 31 a 45 di 63

Discussione: Te la do io l'educazione.

  1. #31
    Opinionista L'avatar di Baboulenka
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    Ma non � un po' arrogante pretendere di decidere per un altro essere umano? Come facciamo a sapere che il nostro modo di essere � compatibile con quello di nostro figlio e come sappiamo che le nostre scelte non gli faranno del male?
    Capisco la trasmissione dei valori, del buonsenso, delle norme basilari di convivenza civile. Ma decidere per lui credo sia "troppo". In merito a quanto diceva nahui sul liceo, beh, si. Se non sceglie un ragazzo a 14 anni chi dovrebbe? Credo si sia abbastanza grandi per scegliere cosa studiare e per iniziare a pensare al proprio futuro in modo autonomo.
    Non conosco i ragazzini di oggi, ma sono davvero cos� cretini?

    I solemnly swear that i am up to no good...

  2. #32
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Non conosco i ragazzini di oggi, ma sono davvero cos� cretini?
    Non so, vedremo come andr� alle medie. Non sono cretini, forse alcuni sono distratti da tutto il resto del mondo e non gli va di sgobbare. Io vorrei solo che non facesse qualcosa al di sotto delle sue possibilit� per semplice pigrizia. Adesso vi confesso che tutte le attivit� extrascolastiche che fa mia figlia le fa solo perch� costretta, con una guerra tattica e dialettica che si ripete ogni settimana: nuoto e inglese principalmente Fosse per lei passerebbe tutti i pomeriggi a guardare Real time e ad imparare da Franceschita o Manuelita o come cavolo si chiama i segreti della nail art E s�, sono snob
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  3. #33
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Non � che � in grado di scegliere, bisogna vedere come va a scuola, se ha voglia di studiare o no. Non lo puoi mica costringere, devi adattarti a com'� la sua preparazione scolastica.
    fai attenzione Crep:
    io frequento da 40 anni gli stessi amici, compagni di scuola: i pi� brillanti sono quelli che andavano peggio, di cui due persino bocciati alla maturit�, mentre diverse persone che presero il 60 navigano nell'assoluta mediocrit�,o peggio;

    il rendimento scolastico non � un buon parametro di valutazione, soprattutto dato il grado di maturazione dei ragazzi di oggi e lo spirito con cui l'educazione scolastica viene impartita, che sostituiace lo spirito competitivo a quella maturazione.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #34
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Ad una mia amica faceva piacere che il figlio frequentasse il liceo scientifico.
    Il ragazzino, caruccio, a modo e assennato per avere 13 anni le ha detto che lui vuole fare il tecnico agrario e che la madre e i professori lo vedono assai diverso da come si vede lui nei confronti della scuola.
    Ho fatto il liceo, scelto da me, non lo rifarei o almeno non lo scientifico.
    Avevo idee chiare sui miei interessi, peccato solo che non esistevano tutte queste soluzioni "moderne" che ti indirizzano maggiormente.
    Ho avuto un team di professori tra sfigati e frustrate che lo raccomando.
    Io indagherei pure nelle mani di chi lo metto.
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

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  5. #35
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Comunque io distinguerei il caso in cui il ragazzo ha una sua idea precisa, ma diversa dalla tua, e allora ci sta ragionarci su, dal caso in cui di idee non ne ha.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
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  6. #36
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Fosse per lei passerebbe tutti i pomeriggi a guardare Real time e ad imparare da Franceschita o Manuelita o come cavolo si chiama i segreti della nail art E s�, sono snob
    � in anticipo e pi� raffinata: in genere, il periodo "estetista" si attraversa attorno ai 13 anni la mia amica neutralizz� il desiderio spiegando che � il lavoro di tagliare le unghie dei piedi alle signore; immediatamente dismessa la prospettiva

    tanto l'imprinting fondamentale � l'atmosfera che si respira in casa, che modella le aspettative e l'identit�: quello che � normale fare per i genitori, sar� concepibile anche per i figli, e prima o poi arriveranno da quelle parti.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #37
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    A 7-8 anni forse si ma a 13-14 anni, pure l'idea del poliziotto uno credo la tenga.
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  8. #38
    Spesso assente L'avatar di _____37_____
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    Citazione Originariamente Scritto da Baboulenka Visualizza Messaggio
    Ma non � un po' arrogante pretendere di decidere per un altro essere umano? Come facciamo a sapere che il nostro modo di essere � compatibile con quello di nostro figlio e come sappiamo che le nostre scelte non gli faranno del male?
    Capisco la trasmissione dei valori, del buonsenso, delle norme basilari di convivenza civile. Ma decidere per lui credo sia "troppo". In merito a quanto diceva nahui sul liceo, beh, si. Se non sceglie un ragazzo a 14 anni chi dovrebbe? Credo si sia abbastanza grandi per scegliere cosa studiare e per iniziare a pensare al proprio futuro in modo autonomo.
    Non conosco i ragazzini di oggi, ma sono davvero cos� cretini?
    Non credo c'entri l'essere o meno cretini. A 13/14 anni, per�, si pu� avere una visione limitata/limitante di ci� che il futuro pu�/non pu� riservarci e si pu� arrivare all'estremo in cui si sceglie un detrminato percorso scolastico perch� cos� ha scelto l'amica del cuore o qualcuno che ha un forte ascendente su di noi. A quell'et�, poi, con le dovute e sacrosante eccezioni, dubbi, insicurezze e seghe mentali assortite possono avere la meglio e condizionare negativamente tale importante decisione. Mi pare che, con l'ultima riforma scolastica, addirittura, se si opta per un professionale invece che per un liceo, non si abbia pi� alcuna possibilit� di continuare gli studi e iscriversi a una facolt� universitaria.
    Tutti i miei peccati sono mortali. [Michelangelo Merisi]

  9. #39
    Ho letto da qualche parte una vignetta in cui un padre � in apprensione per la figlia che si � fidanzata e dice a se stesso :

    "speriamo sia un idraulico, un piastrellistra, un carpentiere... e non uno "sfigato" laureato con contratto a progetto ecc. ecc."

    eehhh... son problemi... ed io ho due figlie femmine!!
    Bambol utente of the decade

  10. #40
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Era mio padre
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  11. #41
    tornando seri :

    io ho una figliola che fa volentieri i compiti e non so se siamo stati noi fortunati o sfigati (si fa per dire), ma la maestra delle mie figliole le carica di compiti che la sera finiscono anche dopo cena...
    mentre l'altra figliola non ne vuole sapere neanche ammazzata di scuola e di compiti e mia moglie non fa altro che starle addosso perch� non rimanga indietro. Alla fine, attraverso rimproveri, castighi e minacce, studia, anche se mal volentieri e porta a casa voti anche alti (nove, dieci). Questa mia figliola va bene nelle materie orali, mentre odia la matematica, perch� credo sia necessaria pi� concentrazione.

    Dico la verit�, vedo molto me stesso in questa mia figliola, perch� anch'io di stare seduto ore e attento alle lezioni faticavo, nel senso che mi basta poco per distrarmi e viaggiare con la fantasia anche oggi. Quando vado a correre, non potere immaginare quanti "film" mi faccio nella mente.... sognando ad occhi aperti... e se posso dirvi la verit�, vado a correre pi�� per sognare che per il fisico.

    Quindi, al contrario di mia moglie che � abbastanza preoccupata, io sono pi� ottimista, perch� credo che magari �/si sente ancora piccola e quindi pensa molto pi� al gioco che ai primi doveri che la vita le mette di fronte. Detto ci� immagino (e spero sia cos�) che crescendo maturi l'idea che nella vita sia necessario impegnarsi e assumersi le proprie responsabilit�. Io l'ho capito da tardo adolescente... quando ho cominciato a lavorare. A scuola non ho mai perso un anno, ma per pigrizia ho lasciato sempre qualche materia a settembre.... una volta il francese, un'altra l'italiano... poi l'inglese, per un puntiglio con la professoresa, che poi devo dire era l'unica che mi spronava a dare il meglio di me stesso. Oggi mi ritengo una persona matura e responsabile, sia nella vita, che nel lavoro.

    Immagino che anche per lei arriver� il giorno in cui relizzer� quanto sia importante applicarsi al meglio in ogni ambito.

    Detto ci�, quando saranno pi� grandicelle, cercher� di dare il mio modesto consiglio circa gli studi che vorranno scegliere. Io decisi di frequentare l'Istituto Alberghiero su consiglio di un professore di inglese che alle medie cap� che forse ero portato per le lingue (non saprei adesso su quale base, ma ci azzecc�), piuttosto che per gli studi classici che se poi non continui andando all'universit�, ti rimane ben poco, almeno pensavo, e pensavano i miei genitori.

    Ricordo solo che mio nonno materno diede uno schiaffo a mia madre per quella mia scelta, credendo che mi avesse mandato alla scuola dei camerieri. Ma faceva parte di una generazione che probabilmente faceva fatica a capire la potenzialit� di certe scuole, specialmente qui, nel meridione. E mio nonno aveva la terza media, che a quel tempo era una rarit�.


    p.s.
    scusate se forse sono andatoun p�/o tutto il OT.
    Bambol utente of the decade

  12. #42
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ma non � un po' arrogante pretendere di decidere per un altro essere umano? Come facciamo a sapere che il nostro modo di essere � compatibile con quello di nostro figlio e come sappiamo che le nostre scelte non gli faranno del male?
    beh, un'idea su cosa sia pi� necessario di cosa l'avrai, no ?
    anche le omissioni sono scelte, perci� tanto vale imporsi, purch� per motivi sensati:

    per esempio, io sono stra-convinto che ci sono tre cose molto pi� importanti del rendimento o della scelta scolastica, e se avessi figli mi imporrei su queste:

    - l'educazione alla socialit�, a saper stare al mondo e relazionarsi con le persone in modo consapevole, perch� pu� far appendere precocemente dai propri errori, in temo per non commetterne di molto gravi;
    - un rapporto felice e fiducioso per quanto possibile con la propria corporeit�, perch� � l'equivalente del punto sopra nel rapporto con se stessi e la propria identit�;
    - la padronanza assoluta di un paio di lingue straniere, perch� � l'equivalente del saper leggere e scrivere di 100 anni fa, e vale perci� anche come strumento identitario.

    sono assolutamente sicuro che tutto ci� non garantirebbe nulla, ma sarebbe solo un tentativo in buona fede e disinteressato di offrire sicurezza e identit� dove si pu� razionalmente intervenire, e dove � pi� facile che emergano fragilit� rilevanti;

    poi, ovviamente, ci sono altri handicap dell'affettivit� che � pi� difficile evitare di trasmettere...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #43
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Ma non � un po' arrogante pretendere di decidere per un altro essere umano? Come facciamo a sapere che il nostro modo di essere � compatibile con quello di nostro figlio e come sappiamo che le nostre scelte non gli faranno del male?
    Capisco la trasmissione dei valori, del buonsenso, delle norme basilari di convivenza civile. Ma decidere per lui credo sia "troppo". In merito a quanto diceva nahui sul liceo, beh, si. Se non sceglie un ragazzo a 14 anni chi dovrebbe? Credo si sia abbastanza grandi per scegliere cosa studiare e per iniziare a pensare al proprio futuro in modo autonomo.
    Non conosco i ragazzini di oggi, ma sono davvero cos� cretini?
    Non � che si decide per il figlio ma almeno cos� si mette in grado di partecipare potenzialmente a pi� possibilit�. Non � un comando � un accompagnamento affinch� in questa societ� in cui viviamo si metta in condizioni i nostri figli di potervi partecipare senza dannose esclusioni , altrimenti, io credo, che i nostri figli potrebbero trovarsi in una condizione di inferiorit� che potrebbe influire negativamente sul loro carattere. E' ovvio che se un figlio non ne vuol sapere, a parte il dispiacere per un genitore, si cercher� in qualche modo di trovargli l'alternativa lavorativa.
    Poi tutto � relativo, ci sono bambini a 14 anni che ancora non hanno in mente ci� che li potrebbe aspettare, come pure ci sono ragazzini che hanno gi� le idee chiare. E' chiaro che se il bambino ha le idee chiare e realizzabili, perch� spesso fantasticano, ben venga, ma non credo che a quell'et� siano tutti bravi e cresciutelli.
    Ultima modifica di crepuscolo; 28-05-2013 alle 16:53

  14. #44
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    fai attenzione Crep:
    io frequento da 40 anni gli stessi amici, compagni di scuola: i pi� brillanti sono quelli che andavano peggio, di cui due persino bocciati alla maturit�, mentre diverse persone che presero il 60 navigano nell'assoluta mediocrit�,o peggio;

    il rendimento scolastico non � un buon parametro di valutazione, soprattutto dato il grado di maturazione dei ragazzi di oggi e lo spirito con cui l'educazione scolastica viene impartita, che sostituiace lo spirito competitivo a quella maturazione.
    Scusa axeUgene, io non mi riferivo al rendimento, ma alla possibilit� di portare avanti gli studi. Io per esempio studiavo per il 6 perch� mi piaceva fare lo sport, e nella vita mi sono barcamenato e divertito. I secchioni che avevo in classe si sono tutti affermati professionalmente, ma quanto hanno perso della giovent�? Sempre in casa a studiare, e devo aggiungere che i genitori erano un po' tiranni, il famoso concetto: quello che non sono stato io dovrai esserlo tu. Questo non lo condivido, ma per me � impostante andare avanti, come? Questo dipende dal figlio ovviamente in quanto io mi reputo un genitore molto democratico.

  15. #45
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    tornando seri :

    io ho una figliola che fa volentieri i compiti e non so se siamo stati noi fortunati o sfigati (si fa per dire), ma la maestra delle mie figliole le carica di compiti che la sera finiscono anche dopo cena...
    mentre l'altra figliola non ne vuole sapere neanche ammazzata di scuola e di compiti e mia moglie non fa altro che starle addosso perch� non rimanga indietro. Alla fine, attraverso rimproveri, castighi e minacce, studia, anche se mal volentieri e porta a casa voti anche alti (nove, dieci). Questa mia figliola va bene nelle materie orali, mentre odia la matematica, perch� credo sia necessaria pi� concentrazione.

    Dico la verit�, vedo molto me stesso in questa mia figliola, perch� anch'io di stare seduto ore e attento alle lezioni faticavo, nel senso che mi basta poco per distrarmi e viaggiare con la fantasia anche oggi. Quando vado a correre, non potere immaginare quanti "film" mi faccio nella mente.... sognando ad occhi aperti... e se posso dirvi la verit�, vado a correre pi�� per sognare che per il fisico.

    Quindi, al contrario di mia moglie che � abbastanza preoccupata, io sono pi� ottimista, perch� credo che magari �/si sente ancora piccola e quindi pensa molto pi� al gioco che ai primi doveri che la vita le mette di fronte. Detto ci� immagino (e spero sia cos�) che crescendo maturi l'idea che nella vita sia necessario impegnarsi e assumersi le proprie responsabilit�. Io l'ho capito da tardo adolescente... quando ho cominciato a lavorare. A scuola non ho mai perso un anno, ma per pigrizia ho lasciato sempre qualche materia a settembre.... una volta il francese, un'altra l'italiano... poi l'inglese, per un puntiglio con la professoresa, che poi devo dire era l'unica che mi spronava a dare il meglio di me stesso. Oggi mi ritengo una persona matura e responsabile, sia nella vita, che nel lavoro.

    Immagino che anche per lei arriver� il giorno in cui relizzer� quanto sia importante applicarsi al meglio in ogni ambito.

    Detto ci�, quando saranno pi� grandicelle, cercher� di dare il mio modesto consiglio circa gli studi che vorranno scegliere. Io decisi di frequentare l'Istituto Alberghiero su consiglio di un professore di inglese che alle medie cap� che forse ero portato per le lingue (non saprei adesso su quale base, ma ci azzecc�), piuttosto che per gli studi classici che se poi non continui andando all'universit�, ti rimane ben poco, almeno pensavo, e pensavano i miei genitori.

    Ricordo solo che mio nonno materno diede uno schiaffo a mia madre per quella mia scelta, credendo che mi avesse mandato alla scuola dei camerieri. Ma faceva parte di una generazione che probabilmente faceva fatica a capire la potenzialit� di certe scuole, specialmente qui, nel meridione. E mio nonno aveva la terza media, che a quel tempo era una rarit�.


    p.s.
    scusate se forse sono andatoun p�/o tutto il OT.
    Adesso che fai? Gestisci un ristorante? Dovresti fare dei bei pranzetti.

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