Originariamente Scritto da emiliosansone
Ti ringrazio per la considerazione ed in fondo, pur avendo concepito idee differenti, partiamo entrambi dal rilievo di una situazione problematica.
Capisco il tuo punto di vista ma ritengo che la democrazia sia, specialmente nella situazione italiana, una realizzazione troppo fragile e recente. Ultimamente, poi, la costruzione europea sembra mandare sinistri scricchiolii al punto che non mi sentirei di mettere la mano sul fuoco su un'eventuale tenuta democratica garantita dall'Europa delle nostre istituzioni ove dovessero essere investite, ammesso che poi ci fosse, da uno shock elettorale paragonabile a quello che sembri auspicare. D'altra parte, sono anche consapevole della debolezza squisitamente filosofica della mia posizione che esiste a livello teorico ma non saprebbe trovare un modo per realizzarsi rapidamente senza per questo configurarsi nella madre di tutte le rivoluzioni o, più probabilmente, nella liquidazione dei suoi propugnatori. Penso però, data la mia natura avatarica, che se ne possa cominciare a parlare con molta lentezza, gradualmente, in modo che l'idea possa emerger e farsi strada con più forza nella considerazione, se non nostra, dei nostri figli o nipoti. E poi insomma, a far le cose troppo in fretta, non vorrei passar per originale.
Proviamo a delineare una possibile démarche pratique.
Già oggi una scelta ad estrazione dei cittadini in possesso dei necessari requisiti politici e legali viene fatta per il caso dei giudici popolari. A questo aggiungiamo che ogni comune possiede già i nostri dati. A questi dati supponiamo d'aggiungere l'indicazione facoltativa di un partito d'appartenenza e di poterla cambiare su semplice richiesta. Chi scegliesse un partito verrebbe sorteggiato in ragione dell'entità delle preferenze ottenute da quel partito. Chi omettesse la scelta senza dunque indicar nulla verrebbe sorteggiato in proporzione all'entità delle schede bianche o nulle e dei non partecipanti al voto.
Alle elezioni ogni cittadino potrebbe essere tra i potenziali sindaci, assessori, deputati ecc.
I vantaggi:
1) Attribuzione automatica della rappresentanza al 100% dei cittadini non votanti, schede bianche e schede nulle comprese.
2) Nessuna spesa e perdita di tempo da dedicare invece all'amministrazione consumati in costose campagne propagandistiche volte unicamente ad ottener la rielezione a prezzo di un voto di scambio.
3)Depotenziamento del nepotismo: in un paese di molti milioni di abitanti la probabilità di essere sorteggiati anche una sola volta sarebbe estremamente ridotta. Praticamente nulla quella di essere risorteggiati.
4) Applicazione automatica su basi puramente statistiche del principio delle pari opportunità. Non ci sarebbe più alcun bisogno di dedicare una quota alle donne manco si trattasse di una riserva per specie protette. Essendo i sessi
rappresentati in maniera approssimativamente paritaria all'interno della popolazione, automaticamente risulterebbe tale anche la rappresentanza politica.
5) I partiti non dovrebbero affatto sparire ma potrebbero trovarsi ad occupare una nuova posizione di puri movimenti d'opinione incentivati a fare sempre meglio per ottenere sempre nuovi consensi e favorevoli aggiornamenti dei dati comunali da parte dei cittadini.
6) Consapevolezza da parte dei sorteggiati della propria responsabilità e della necessità di dover sopportare in prima persona al ritorno allo "stato civile"
le conseguenze dei propri atti.
La obiezione portata da emilio relativa alla possibilità di trovarsi dei totali incompetenti tra gli eletti sembrerebbe di quelle pesanti.
Ma la sua consistenza andrebbe passata al vaglio delle condizioni di preparazione dei politici attuali. Quanti tra questi sono veramente preparati
e a cosa? Guardo ormai molto di rado la televisione ma ricordo una puntata delle iene in cui quei simpaticoni avevano provato a chiedere ad un gruppo di deputati di area cattolica (UDC- Margherita) di citar loro i comandamenti.
Nessuno degli intervistati (dicasi NESSUNO) e me ne dispiace molto per i cattolici anche molto preparati che vedo frequentare il forum, fu in grado di farlo con proprietà e rispettandone l'ordine. D'altra parte, caro N3m0, lo ha detto anche il Berlusca che, a fare il ministro, s'impara strada facendo. :lol:
E se lo impara strada facendo lui non vedo perché non lo potresti imparar strada facendo tu