Cio' che la scienza non spiega

[dajide]

e io che ho detto? mica dicevo il contrario.... infatti ci vuole il vetro un po' concavo o storto boh e cmq la folla che con le vibrazioni fa muovere lentamente la statua nell'arco di tutta la giornata....

[Il gatto]

C'e' il filamato curioso, ma appunto mancano le prove ovvie di controllo come misurare la forza necessaria per muoverla.

[Durante]

Quella parte della natura che per noi � attualmente occulta viene denominata con diversi aggettivi perch� convenzionalmente sia comprensibile al nostro modo di pensare e conseguentemente attinente al nostro linguaggio comunicativo. In definitiva per ora nessuno � in grado di spiegarne la vera natura di ci� che non conosciamo. Sono stato testimone in prima persona di certi eventi inspiegabili, per� per una questione mia innata avvenuta nella evoluzione personale negli anni non l'ho mai considerata questa fenomenologia a un qualcosa di extra o aliena a noi. Presumo che tutto ci� venga attribuito a un qualcosa che appartiene a una funzione del macrocosmo e microcosmo di trasmutazione fisico chimica che prese singolarmente non creano effetti considerevoli ma fondendoli fra loro anzi frantumandoli fra loro avvengono dei cambiamenti radicali, per esempio, se si fanno delle collisioni con degli strumenti appositi ad una elevetassima energia di milioni di elettrovolt fra un elemento gassoso di azoto e indirizare su esso un piccolo fascio di elio emesso da una fonte radioattiva naturale e non artificiosa viene osservato che il risultato � il prodursi di un nucleo di ossigeno e di un protone. Ho portato questo piccolo esempio per far capire la funzione in scala ridottissima del cervello nella sua evoluzione e involuzione elettro chimica causata dal decadimento naturale della nostra biologia. In questi processi che chiamiamo cerebrali avvengono delle eleborazioni e trasmutazioni neuronali che spesso ci rendiamo conto che vanno al di la dello scibile e della logica fino a che necessita fermarsi per fare il punto della situazione per poi ripartire nella ricerca. Ci sono stati dei medici e filosofi fin dalla antica Grecia che avevano compreso un qualcosa a loro alieno durante la loro esistenza per� attinente alla natura, cercarono pure di dare una spiegazione a questo e uno di loro fu Democrotico che gi� aveva individuato per logica l'esistenza degli atomi pur essendo sprovvisti di una tecnologia come abbiamo noi che ci coadiuva nella ricerca. In contemporanea alla sua teoria sussisteva una pesante superstizione che veniva e viene tutt'ora usata in maniera impropria secondo il mio punto di vista. Come gi� detto in altre occasioni su questo forum la scienza ha dei limiti perch� deve sempre dimostrare a differenza della fede che accetta il dogma.

[Il gatto]

In effetti per dimostrare che qualcosa c'e' basta l'evidenza di una anomalia ad una situazione spiegata o e' la stessa evidenza di un evento ripetitivo inspiegato a dimostrare l'esistenza di un qualcosa di cui al momento non si e' in grado di dare una descrizione/dimostrazione analitica.
Ovvero il fatto che i sassi invariabilmente cadono mi dice che esiste un qualcosa che lo provoca, successivamente interviene il fattore gravita' da analizzarece e dimostrare nei suoi aspetti.
Meno evidenti sono fenomeni piu' rari come irregolarita' della traiettoria di un raggio di luce.

Quando pero' il fenomeno e' cosi' raro o cosi' difficile da registrare, cosa per cui magari e' raro, e' un guaio soprattutto perche' sorge il dubbio se il fenomeno esiste o sia dovuto ad un problema di chi lo osserva.
E' abbastanza comune riscontrare delle anomalie, es un allarme, senza che si rilevi niente di anomalo e sorge il dubbio se e' un segnale debole di guasto, oppure e' il sistema di misura degli allarmi che non funziona.
Nel caso all'apparecchio di misura se ne sostituisce un altro e magari un altro ancora e si chiarisce dove sta il problema.
Con certi fenomeni unici cio' non si puo' fare e resta il dubbio se il fenomeno e' esistito, o l'osservatore se lo e' sognato.

[arecata]

Non ho mai visto fantasmi come spesso vengono descritti nei libri e nei films, ma..... posso solo dire che credo nel soprannaturale e ci convivo da moltissimi anni.

Troppe casualit�, concomitanze accomunate nella vita non hanno altra spiegazione che soprannaturale.

Smisi di partecipare a sedute spiritiche nel 1977, la mia decisione matur� dopo due sedute che mi lasciarono sconvolto.

[Misterikx]

Cio' che la scienza non spiega
..arrivare a fine mese con la minima

[Il gatto]

Non � un problema scientifico, dove poi si spiega come e perch� succede, cambiare la trama � tema di fantasia.

[Durante]

Tutto ci� che definiamo fenomenologia � un tutt'uno con la natura, pure gli animali lo percepiscono sia allo stato brado siano domestici. Quelli domestici � ovvio che si possono osservare meglio, la loro senzazione diversifica da noi non nella sostanza perch� noi a differenza di loro oltre la sensazione percepiamo e conseguentemente elaboriamo perch� il nostro cervello come umani ha avuto la possibilit� di evolversi diversamente. Ed � proprio il nostro cervello che nella sua intrinseca struttura fa da antenna ricevente e trasmittente con quello che noi definiamo occulto. Questa definizione l'abbiamo coniata in modo convenzionale perch� per occulto si intende ci� che non � di nostra conoscenza, il definire le cose che non conosciamo � una difesa della nostra mente perch� essa nelle sue variabili funzioni agisce come il codice binario, poi noi toviamo un senso ad esso chi nella fede, chi nella superstizione. Per fede � ovvio che non intendo solo quella cristiana cosicch� una volta trovata una ragione su ci� che non comprendiamo il nostro essere trova conforto e armonia. Chi non lo trova il confroto e l'armonia � sempre alla ricerca di un qualcosa che gli sfugge di mano ogni qual volta che si avvicina ad essa. Non per niente gli antichi saggi greci hanno scritto l'Odissea. Come ripeto ho vissuto delle esperienze che per molti hanni mi hanno creato insicuerezza nel continuare nella ricerca e l'insicurezza � parente stretta della paura. Adesso vedo questi eventi con un'ottica diversa, non dico con tranquillit� assoluta ma con minimo di convincimento che conviviamo con questo qualcosa che non sappiamo definire e succede che spesso dimentichiamo di accorgersene perch� pi� viviamo con frenesia e nostro malgrado con preuccupazioni varie quindi la percezione si attenua notevolmente.
P.S. nel precedente post ho fatto un errore nel citare il nome di un filosofo greco che � Democrito e non Democrotico