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Discussione: Fra gli ultimi della terra

  1. #1
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Fra gli ultimi della terra

    Domani Papa Francesco sar� a Lampedusa, amara terra di desolazione e speranza per chi fugge da fame, odio e guerra.....

    "Stiamo lavorando alacremente: dall'annuncio della visita del pontefice di luned� scorso � una corsa contro il tempo. La comunit� di Lampedusa � entusiasta, ma sbigottita perch� non se l'aspettava. C'� chi ha messo a disposizione una piccola barca affinch� sopra si possa realizzare un altare, � il segno di quest'isola". Lo ha detto don Enzo Sazio, direttore dell'ufficio pastorale diocesano di Agrigento.

    "Pensare che il Papa cominci da qui la sua missione pastorale � un segnale che parla da solo: � il pi� grande riconoscimento diretto all'isola per il ruolo svolto nel Mediterraneo da 15 anni. Oggi ci sentiamo meno soli", ha aggiunto il primo cittadino.

    Ci saranno anche musulmani tra i cinquanta profughi che domani incontreranno al Molo Favaloro di Lampedusa Papa Francesco, nel corso della visita lampo del pontefice a Lampedusa. Lo ha confermato il parroco dell'Isola, don Stefano Nastas. "Sono stati scelti - spiega don Stefano - uomini, donne, bambini, giovani. Sono rappresentativi tra coloro che sono al Centro d'accoglienza". Per la visita del Papa, che ha gi� "dispensato" i politici dall'essere presenti. Sono attese 15 mila persone, migliaia i pellegrini in arrivo.

    http://palermo.repubblica.it/cronaca...mani-62551185/
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  2. #2
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    Papa Francesco si sente male quando vede gli adepti alla setta Cattolica girare con auto lussuose, per cui devono utilizzare pi� moderazione....CACCIARE i soldi per aiutare i poveri davvero una buona volta no eh......................cciiiiiii stracci Franc�!

  3. #3
    conogelato

    Domani Papa Francesco sar� a Lampedusa, amara terra di desolazione e speranza per chi fugge da fame, odio e guerra.....

    "Stiamo lavorando alacremente: dall'annuncio della visita del pontefice di luned� scorso � una corsa contro il tempo. La comunit� di Lampedusa � entusiasta, ma sbigottita perch� non se l'aspettava. C'� chi ha messo a disposizione una piccola barca affinch� sopra si possa realizzare un altare, � il segno di quest'isola". Lo ha detto don Enzo Sazio, direttore dell'ufficio pastorale diocesano di Agrigento.

    "Pensare che il Papa cominci da qui la sua missione pastorale � un segnale che parla da solo: � il pi� grande riconoscimento diretto all'isola per il ruolo svolto nel Mediterraneo da 15 anni. Oggi ci sentiamo meno soli", ha aggiunto il primo cittadino.

    Ci saranno anche musulmani tra i cinquanta profughi che domani incontreranno al Molo Favaloro di Lampedusa Papa Francesco, nel corso della visita lampo del pontefice a Lampedusa. Lo ha confermato il parroco dell'Isola, don Stefano Nastas. "Sono stati scelti - spiega don Stefano - uomini, donne, bambini, giovani. Sono rappresentativi tra coloro che sono al Centro d'accoglienza". Per la visita del Papa, che ha gi� "dispensato" i politici dall'essere presenti. Sono attese 15 mila persone, migliaia i pellegrini in arrivo.

    http://palermo.repubblica.it/cronaca...mani-62551185/
    Un gesto, uno dei tanti, attuato da questo papa che � simpatico e genuino, anche a chi la chiesa gli ha fatto schifo fino all'altro giorno. Gesti che non sono improvvisati al momento, ma partono da lontano: "dall'altra parte del mondo;" quando il Cardinale Bergoglio, con tanto di abbonamento tranviario, prendeva la metropolitana per andare a trovare i suoi fedeli. Questi gesti dovrebbero essere presi in considerazione da tutti gli uomini: da quelli cattivi e da quelli buoni. Quelli cattivi, con riferimento agli atei, per iniziare ad avvicinarsi con meno sospetto a delle istituzioni che, se gestite come da insegnamento di Ges�, non possono far altro che portare dei frutti alla terra. Quelli buoni, con riferimento a chi afferma di avere fede, perch� la smettano una buona volta di difendere l'indifendibile, rappresentato dal marciume che vi � in quelle istituzioni, perch� con il loro consenso, oppure il solo mettersi fette di prosciutto davanti agli occhi, non fanno altro che omologare certi comportamenti vergognosi, attuati da personaggi che, con la parola di Ges� hanno poco a che vedere. Ecco, davanti alla genuinit� di quest�uomo, chi taceva davanti agli obbrobri, faccia il mea culpa, e la promessa di non ripetere certi errori per il futuro. Per'altro, questo � il secondo papa che incita a non avere paura; il primo con riferimento alle brutture del mondo, questo, con riferimento a denunciare le cattiverie che esistono nella chiesa.... e vi sembra poco?
    Sar� banale, ma continuo a credere che la verit� abbia molte facce.

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Che bella riflessione, Brancaleone!

    Storica visita del Papa sull'isola. Nella Messa, celebrata al campo sportivo Arena di Lampedusa, il Pontefice ha fatto spesso riferimento all'emergenza: "La tragedia dei migranti per me � una spina nel cuore". E ancora: "Siamo una societ� che ha dimenticato l'esperienza del piangere, siamo caduti nella globalizzazione dell'indifferenza".

    Questa mattina, alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato, vorrei proporre alcune parole che soprattutto provochino la coscienza di tutti, spingano a riflettere e a cambiare concretamente certi atteggiamenti.

    �Adamo, dove sei?�: � la prima domanda che Dio rivolge all�uomo dopo il peccato. �Dove sei Adamo?�. E Adamo � un uomo disorientato che ha perso il suo posto nella creazione perch� crede di diventare potente, di poter dominare tutto, di essere Dio. E l�armonia si rompe, l�uomo sbaglia e questo si ripete anche nella relazione con l�altro che non � pi� il fratello da amare, ma semplicemente l�altro che disturba la mia vita, il mio benessere. E Dio pone la seconda domanda: �Caino, dov�� tuo fratello?�. Il sogno di essere potente, di essere grande come Dio, anzi di essere Dio, porta ad una catena di sbagli che � catena di morte, porta a versare il sangue del fratello!

    Queste due domande di Dio risuonano anche oggi, con tutta la loro forza! Tanti di noi, mi includo anch�io, siamo disorientati, non siamo pi� attenti al mondo in cui viviamo, non curiamo, non custodiamo quello che Dio ha creato per tutti e non siamo pi� capaci neppure di custodirci gli uni gli altri. E quando questo disorientamento assume le dimensioni del mondo, si giunge a tragedie come quella a cui abbiamo assistito.
    �Dov�� il tuo fratello?�, la voce del suo sangue grida fino a me, dice Dio. Questa non � una domanda rivolta ad altri, � una domanda rivolta a me, a te, a ciascuno di noi. Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po� di serenit� e di pace; cercavano un posto migliore per s� e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, non trovano accoglienza, non trovano solidariet�! E le loro voci salgono fino a Dio! E una volta ancora ringrazio voi abitanti di Lampedusa per la solidariet�. Ho sentito, recentemente, uno di questi fratelli. Prima di arrivare qui sono passati per le mani dei trafficanti, coloro che sfruttano la povert� degli altri, queste persone per le quali la povert� degli altri � una fonte di guadagno. Quanto hanno sofferto! E alcuni non sono riusciti ad arrivare.

    �Dov�� il tuo fratello?� Chi � il responsabile di questo sangue? Nella letteratura spagnola c�� una commedia di Lope de Vega che narra come gli abitanti della citt� di Fuente Ovejuna uccidono il Governatore perch� � un tiranno, e lo fanno in modo che non si sappia chi ha compiuto l�esecuzione. E quando il giudice del re chiede: �Chi ha ucciso il Governatore?�, tutti rispondono: �Fuente Ovejuna, Signore�. Tutti e nessuno! Anche oggi questa domanda emerge con forza: Chi � il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? Nessuno! Tutti noi rispondiamo cos�: non sono io, io non c�entro, saranno altri, non certo io. Ma Dio chiede a ciascuno di noi: �Dov�� il sangue del tuo fratello che grida fino a me?�. Oggi nessuno nel mondo si sente responsabile di questo; abbiamo perso il senso della responsabilit� fraterna; siamo caduti nell�atteggiamento ipocrita del sacerdote e del servitore dell�altare, di cui parlava Ges� nella parabola del Buon Samaritano: guardiamo il fratello mezzo morto sul ciglio della strada, forse pensiamo �poverino�, e continuiamo per la nostra strada, non � compito nostro; e con questo ci tranquillizziamo, ci sentiamo a posto. La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l�illusione del futile, del provvisorio, che porta all�indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell�indifferenza. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell'indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell�altro, non ci riguarda, non ci interessa, non � affare nostro!

    Ritorna la figura dell�Innominato di Manzoni. La globalizzazione dell�indifferenza ci rende tutti �innominati�, responsabili senza nome e senza volto.
    �Adamo dove sei?�, �Dov�� il tuo fratello?�, sono le due domande che Dio pone all�inizio della storia dell�umanit� e che rivolge anche a tutti gli uomini del nostro tempo, anche a noi. Ma io vorrei che ci ponessimo una terza domanda: �Chi di noi ha pianto per questo fatto e per fatti come questo?�, Chi ha pianto per la morte di questi fratelli e sorelle? Chi ha pianto per queste persone che erano sulla barca? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini? Per questi uomini che desideravano qualcosa per sostenere le proprie famiglie? Siamo una societ� che ha dimenticato l�esperienza del piangere, del �patire con�: la globalizzazione dell�indifferenza ci ha tolto la capacit� di piangere! Nel Vangelo abbiamo ascoltato il grido, il pianto, il grande lamento: �Rachele piange i suoi figli� perch� non sono pi��. Erode ha seminato morte per difendere il proprio benessere, la propria bolla di sapone. E questo continua a ripetersi� Domandiamo al Signore che cancelli ci� che di Erode � rimasto anche nel nostro cuore; domandiamo al Signore la grazia di piangere sulla nostra indifferenza, di piangere sulla crudelt� che c�� nel mondo, in noi, anche in coloro che nell�anonimato prendono decisioni socio-economiche che aprono la strada ai drammi come questo. �Chi ha pianto?�. Chi ha pianto oggi nel mondo?


    Signore, in questa Liturgia, che � una Liturgia di penitenza, chiediamo perdono per l�indifferenza verso tanti fratelli e sorelle, ti chiediamo Padre perdono per chi si � accomodato e si � chiuso nel proprio benessere che porta all�anestesia del cuore, ti chiediamo perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi. Perdono Signore!

    http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine...lampedusa.aspx
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  5. #5
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Dallo spagnolo El Pais al britannico Daily Express, fino al New York Times e agli argentini Clarin e La Nacion. Ecco come la stampa internazionale ha seguito la visita di Bergoglio alla "Porta d'Europa".

    In Francia 'Le Figaro' ritaglia un ampio spazio per la notizia titolandola con il pi� che eloquente: �Lampedusa, il Papa fustiga l�indifferenza verso i migranti�. Nell�ampio articolo il quotidiano francese racconta infatti l�avvenuta visita del Pontefice sull�isola sottolineando la grande importanza del messaggio di denuncia del Santo Padre verso il problema dei continui sbarchi di migranti provenienti dal nord Africa verso cui "abbiamo perduto il senso della responsabilit� fraterna".

    'El Pais' ed 'El Mundo', i due principali quotidiani spagnoli, dedicano addirittura due diversi speciali all�evento. Nel primo caso con un ampio articolo correlato al video in cui il Pontefice prega con i migranti, nel secondo con una lunga cronaca della mattinata di preghiera affiancata dagli scatti dell�avvenimento. Su �El Mundo� infatti le prime righe dell�articolo sono pi� che chiare: �Francesco, il Papa dei poveri e dei disperati, � andato nell�epicentro di una delle tragedie pi� terribili della nostra era, un luogo dove si calcola che negli ultimi venti anni hanno perso la vita venticinquemila migranti. Lampedusa, il simbolo della lotta per la sopravvivenza". Al centro dell�attenzione de �El Pais� invece la passione e l�affetto con cui il Pontefice si � avvicinato alle centinaia di migranti presenti sull�isola: �Una corona di fiori lanciata nel mare dei naufraghi � come si legge nell�incipit dell�articolo -. Una messa di penitenza sui resti di una barca. In una breve ma profonda omelia Papa Francesco si � domandato fino a che punto il dramma dell�immigrazione affligger� una societ� anestetizzata, abituata alla sofferenza degli altri".

    Grande attenzione all�evento anche da parte del britannico 'Daily Express' che titola: "Il Papa attacca sulla posizione critica dei migranti". Nel breve articolo il quotidiano del Regno Unito sottolinea ancora la forza delle parole del Pontefice proferite contro �la globalizzazione dell�indifferenza� evidenziando un parallelismo tra la situazione dei discendenti di Papa Francesco, "i cui antenati erano immigrati in Argentina dall�Italia" e la triste situazione in cui versano i migranti nordafricani, sfruttati da �coloro che traggono vantaggio dalla povert� degli immigrati per ottenere denaro trasportandoli in Italia con imbarcazioni fatiscenti�.

    Diverso invece � il titolo dell�ampio articolo con annesso servizio fotografico che la 'Bild', noto quotidiano tedesco, ha dato alla notizia: �Il Papa prende una Fiat in prestito da un turista e rinuncia alla Papamobile Mercedes�, evidenziando certamente, per mezzo del piccolo fuori programma avvenuto durante la visita papale, la grande umilt� del nuovo Pontefice. Anche dall�altro lato dell�Atlantico la stampa statunitense ha dato grande rilievo alla visita del Papa a Lampedusa con i maggiori quotidiani a stelle e strisce che hanno dedicato alla vicenda una breve cronaca.

    Molto duro il titolo del 'Washington Post' che recita letteralmente: �Il Papa esplode sulla �globalizzazione dell�indifferenza�, sulle morti dei migranti e denuncia anche i contrabbandieri� mentre molto pi� soft appare il titolo dell�articolo pubblicato su 'New York Times�. In questo caso alla cronaca dell�evento si aggiunge un�ampia storia degli sbarchi sull�isola e del grave problema umanitario che ne consegue dando grandissima rilevanza al messaggio trasmesso dalla prima visita del Pontefice al di fuori delle mura vaticane. Proprio sul quotidiano infatti si pu� leggere: �La scelta di Lampedusa � altamente simbolica per Francesco, colui che ha messo i poveri al centro del suo pontificato e che ha esortato la Chiesa a ritornare alla sua missione di servirli�.

    A concludere la rassegna stampa internazionale sono i due principali quotidiani argentini, �Clar�n� e �La Naci�n� che hanno dedicato la prima pagina alla mattinata di preghiera a Lampedusa. In entrambi i casi i quotidiani si sono concentrati sul forte messaggio di fratellanza e di tolleranza che il Pontefice ha lanciato all�intera Europa dall�altare lampedusano ricavato dai resti di una barca, ultimo ed inequivocabile emblema di una chiesa vicina alla povert� e ai bisognosi.
    http://livesicilia.it/2013/07/08/il-...estera_345792/
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  6. #6
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Piu o meno per imteressi di propaganda si predica sempre bene e si razzola sempre male e mi domando se dopo gli immigrati ci si occupa degli italiani...
    http://lacittadisalerno.gelocal.it/c...foto-1.6073517
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    L'importante � la predica che non costa niente, per il resto, che costa, ci sono tanti vili problemini che si pongono e senza la cui soluzione tutto langue.
    Ma si sa che i vili problemi debbono essere ignorati perch� sono vili, quindi ci si deve accontentare delle prediche.

    se dopo gli immigrati ci si occupa degli italiani...
    Appunto, dopo, un dopo che non arriva mai visto che quegli altri sono a flusso continuo.

    Nuova ondata di sbarchi a Lampedusa: in 24 ore arrivati oltre 550 migranti

    Lampedusa, 9 lug. (Adnkronos) - A poche ore di distanza dalla partenza di Papa Francesco da Lampedusa, nella notte sono stati soccorsi 340 migranti. Ieri sera la Guardia costiera ha soccorso un primo natante con a bordo 94 migranti, 63 uomini, 26 donne e 5 minori, due dei quali con ustioni da idrocarburi, per poi dirigersi verso i 2 barconi - con a bordo 209 persone -gi� assistiti dalle navi mercantili che, per l'imponente stazza e la conseguente altezza delle murate, erano stati impossibilitati ad accogliere a bordo i migranti. Lo riferisce una nota della Guardia Costiera che precisa: "Il convoglio composto dalle due motovedette e il Pattugliatore della Guardia costiera, con a bordo un totale di 303 persone, sta ora dirigendo per Lampedusa dove � previsto l'arrivo nella tarda mattinata di oggi".
    http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cr...377610791.html
    Ultima modifica di Il gatto; 10-07-2013 alle 10:31

  8. #8
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Il gatto Visualizza Messaggio
    Ma si sa che i vili problemi debbono essere ignorati perch� sono vili, quindi ci si deve accontentare delle prediche.
    mica vero:

    ti devi essere perso l'annuncio diffuso prima della messa:

    "chiunque abbia inavvertitamente preso la borsetta della sig.ra Giuseppa Palermo, � pregato di farla ritrovare, almeno i documenti..."
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #9
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    Ma l'hanno ritrovata???
    E comunque non veniva risolto un problema, veniva solo girato alla folla senza altro onere prendersene.

  10. #10
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Misterikx Visualizza Messaggio
    Piu o meno per imteressi di propaganda si predica sempre bene e si razzola sempre male e mi domando se dopo gli immigrati ci si occupa degli italiani...
    http://lacittadisalerno.gelocal.it/c...foto-1.6073517
    Ne dubiti, amico Misterikx?

    "Desidero rivolgere a tutti - ha scandito il Pontefice
    - l'invito alla solidariet�, e ai responsabili della cosa pubblica l'incoraggiamento a fare ogni sforzo per dare nuovo slancio all'occupazione; questo significa preoccuparsi per la dignit� della persona".

    Nel Vangelo proposto dalla liturgia Ges� viene chiamato il "figlio del falegname". Giuseppe era un lavoratore e
    Ges� ha imparato a lavorare con lui. Nella prima lettura si legge che Dio lavora per creare il mondo. Questa "icona di Dio lavoratore - ha affermato il Papa - ci dice che il lavoro � qualcosa di pi� che guadagnarsi il pane":

    "Il lavoro - ha ricordato Francesco con grande enfasi - ci d� la dignit�! Chi lavora � degno, ha una dignit� speciale, una dignit� di persona: l'uomo e la donna che lavorano sono degni. Invece quelli che non lavorano non hanno questa dignit�. Ma tanti sono quelli che vogliono lavorare e non possono. Questo � un peso per la nostra coscienza, perch� quando la societ� � organizzata in tal modo, che non tutti hanno la possibilit� di lavorare, di essere unti della dignit� del lavoro, quella societ� non va bene: non � giusta! Va contro lo stesso Dio, che ha voluto che la nostra dignit� incominci di qua".

    "La dignit� - ha concluso il Papa - non ce la d� il potere, il denaro, la cultura, no!. La dignit� ce la d� il lavoro!" e un lavoro degno, perch� oggi tanti "sistemi sociali, politici ed economici hanno fatto una scelta che significa sfruttare la persona".

    Il Papa arrivato "quasi dalla fine del mondo" � comunque molto attento alla situazione sociale dell'Italia e degli altri Paesi europei che pagano un prezzo altissimo alla crisi economica, come ha testimoniato
    l'incoraggiamento a tutti a "non perdere la speranza", "nella certezza - sottolinea - che Dio non ci abbandona". In particolare parole forti per i giovani: "Impegnatevi nel vostro dovere quotidiano, nello studio, nel lavoro, nei rapporti di amicizia, nell'aiuto verso gli altri; il vostro avvenire dipende anche da come sapete vivere questi preziosi anni della vita. Non abbiate paura dell'impegno, del sacrificio e non guardate con paura al futuro; mantenete viva la speranza: c'� sempre una luce all'orizzonte".

    Anche nell'omelia del mattino a Santa Marta, ieri � stato affrontato da Bergoglio il tema della dignit� del lavoro con la netta denuncia: "non pagare il giusto, non dare lavoro, perch� soltanto si guarda ai bilanci, ai bilanci dell'impresa; soltanto si guarda a quanto io posso approfittare. Quello va contro Dio!".

    "La societ� non � giusta se non offre a tutti un lavoro o sfrutta i lavoratori, ha affermato inoltre celebrando per
    alcuni minori e ragazze madri, ospiti del Centro di solidariet� "Il Ponte", nato a Civitavecchia nel 1979,
    accompagnati dal presidente dell'associazione, don Egidio Smacchia.

    Il lavoro - ha sottolineato nella sua catechesi Papa Francesco - fa parte del piano di amore di Dio. "Il lavoro, per usare un'immagine, ci 'unge' di dignit�, ci riempie di dignit�; ci rende simili a Dio, che ha lavorato e
    lavora, agisce sempre; d� la capacit� di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione". "Ges� - ha ricordato - impara da San Giuseppe il mestiere del falegname e impara "l'impegno, la fatica, la soddisfazione e anche le difficolt� di ogni giorno". "Questo - ha osservato - richiama alla dignit� e all'importanza del lavoro".

    Il pensiero del nuovo Pontefice � andato anche alle difficolt� che, in vari Paesi, incontra oggi il mondo del
    lavoro e dell'impresa, con la denuncia di egoismi e ingiustizie: "Penso a quanti, e non solo giovani, sono
    disoccupati, molte volte a causa di una concezione economicista della societ�, che cerca il profitto egoista, al di fuori dei parametri della giustizia sociale". http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine...io-lavoro.aspx
    amate i vostri nemici

  11. #11
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    Mi sa che a Misterikx poco interessava l'estensione della predica che, non implicando niente, e' facile ricomprenda tutti, ma interessava l'azione onerosa che viene sollecitata dove le risorse sono limitate e c'e' una fila dove se i primi non finiscono mai per i secondi non c'e' posto.
    Ultima modifica di Il gatto; 10-07-2013 alle 19:08

  12. #12
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    Chi � che organizza e gestisce la Charitas, le comunit� di Sant'Egidio, le mense, i centri di accoglienza, le migliaia e migliaia di volontari che si spendono per gli ultimi della terra, italiani e non? Questi sono fatti. Non soltanto parole.
    amate i vostri nemici

  13. #13
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    Evidentemente se il problema e' presente non e' stato risolto e anche la controparte un certa quantita' la colloca per cui se il fatto basta agli uni, basta pure agli altri e il problema resta palleggiato fra gli uni e gli altri dove entrambi hanno saturato cio' che ritengono di poter fare.

    Fermo restando che gli uni e gli altri operano con i soldi dei contribuenti che vedono scarse possibilita' di avere risolti i propri problemi per cui pure hanno pagato, il che non facilita la condivisione di certe priorita'.
    Ultima modifica di Il gatto; 10-07-2013 alle 21:36

  14. #14
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    La Chiesa non � una O.N.G. e non ha il compito di risolvere i problemi del mondo: Cura e sopperisce, semmai, alle gravi lacune dei potenti e dei politici.....
    Ah, quante sorprese ci saranno un giorno, Gatto. Quante sorprese!

    "Ed ecco che i primi saranno gli ultimi e gli ultimi i primi...."
    amate i vostri nemici

  15. #15
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    Aspettiamo di vedere le sorprese, d'altra parte nemmeno lo stato e' una ong, ne puo' risolvere i problemi del mondo, come altri fa quello che puo', cura e sopperisce.
    Intanto che tutti aspettano le sorprese a da venire, un giorno, sembra che ci siano problemi interni per cui lo stato ha un inderogabile onere per risolvere prioritariamente, pena andarsene a casa.

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