Vorrei discutere e confrontarmi un po' sul tema dell'aborto in Italia.

Andando oltre al proprio schieramento di natura etica, in merito alle interruzioni di gravidanza, penso che, visto che una legge che lo regolamenta, esiste (la 194), � giusto che venga data la libert� di poterlo fare.

Ne parlavo tempo fa con una persona che conosco bene, che fa l'ostetrica. La realt� � allarmante, taciuta e i dati la rispecchiano in pieno.

In pratica accade che l'80% circa dei medici, � obiettore di coscienza, ovvero si rifiuta di interrompere la gravidanza.

Qui, c'� un articolo della Repubblica (forse non recentissimo), che spiega meglio il problema:
http://inchieste.repubblica.it/it/re...tino-59480523/

e qui una mappa, che pu� farci comprendere meglio il fenomeno:
http://static.repubblica.it/repubbli...orto/img/1.jpg

Cosa significa, in pratica tutto questo?
Proviamo a fare un esempio concreto: se io fossi una ragazza di appena 19 anni, studente, senza un reddito e mi ritrovassi incinta, non saprei dove sbattere la testa. Di parlarne con la mia famiglia, non se ne parlerebbe, mi verognerei e avrei paura. Vorrei abortire. Problema: nella mia regione non la fa nessuno. Devo andare a cercare chi me lo fa, appoggiandomi al ssn. Devo fare km. Non conosco nessuno. E' un problema, non so a chi chiedere aiuto e non ho un soldo.

Soluzioni?

Gli aborti clandestini stanno proliferando. http://static.repubblica.it/repubbli...orto/img/3.jpg
...e direi che non � necessario star qui a parlare dei rischi elevati che comportano, senza considerare lo sdegno che mi provoca pensare a quei ginecologi che, in barba al giuramento di ippocrate, si rifiutano di eseguire gli aborti, alla luce del sole, nella clinica dove lavorano, per poi farli a pagamento, nella discrezione dei loro studi privati.

Consideriamo poi che questi, sono solo i dati "ufficiali", figuriamoci qual'� poi la realt� nascosta!!