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Discussione: coppia, possesso e identita' di se'

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  1. #16
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Doppio applauso a te, Doppio! applauso.jpgapplauso.jpg
    La vera rivoluzione, oggi, � essere fedeli.
    Tu, Cono, mi pare che leggi un po' quello che vuoi leggere... io non sto sostenendo una posizione rispetto ad un altra (e nondimeno sto trattando il rapporto di coppia come totalmente marginale, la faccenda di tradire o non tradire le idee mi pare molto pi� interessante), tra l'altro non lo sto facendo proprio perch� voglio mantenermi aperto al mettere in discussione entrambe le posizioni, ergo in fin dei conti sono in linea con il testo di Galimberti.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    oggi ?

    Cono, oggi la gente � molto pi� fedele di ieri, se non altro perch� � pi� libera;

    nel passato ci si metteva delle gran corna, documentate da tutta la letteratura e tradizione, da sempre; dai Trovatori medievali, cavalieri che trombavano le principesse e le contesse "altrui", nel generale plauso e tolleranza, alle storie di Boccaccio e poi di Machiavelli, per passare alla letteratura del Settecento e Ottocento, per non parlare di quella successiva, che � tutta una descrizione di promiscuit� e cesti di lumache...

    quando mai la fedelt� � stata tanto di moda quanto oggi ?
    Nel qual caso possiamo anche dire oggi come ieri, se guardi alle arti, le tematiche di oggi non sono diverse da quelle di ieri, posso anche convenire con te (forse) che oggi la gente sia pi� fedele, ma � ancora da dimostrare.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, la violenza fisica � certamente una punta di iceberg deviante, ma riposa comunque su una cultura del possesso che deve essere radicata per produrre statisticamente quegli effetti;
    accanto alle violenze manifeste, emerse o meno, c'� comunque un esercizio di potere nelle relazioni - non esclusivo del genere maschile, ma socialmente pi� facile e praticabile - che deve trovare una legittimazione in una figura di possesso;
    Beh, e a parte le societ� neolitiche che rispecchiano pi� o meno gli stessi schemi in tutto il mondo riuscendo a rimanere quasi invariate per migliaia di anni e che c'erano ci sono e ci saranno quando le civilt� cadranno, hai un singolo esempio passato o presente di civilt� libera dalla cultura del possesso per nascita o per superamento? Il superamento � stato teorizzato, ma all'atto pratico mi risulta abbia avuto esiti negativi.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quando siamo adolescenti, c'� un periodo in cui "vogliamo avere la ragazza", non perch� ci piaccia una in particolare, ma per una questione di status, per non essere degli "sfigati"; crescendo, alcune insicurezze vengono superate, ma il pattern mentale di strumentalizzazione resta;
    Te la do per buona (bench� personalmente non mi sia mai nella vita rispecchiato in questa cosa, preferivo il mio status di sfigato), ma qual � il punto? Omologarsi agli schemi vigenti � ci� che li configura come schemi vigenti, un serpente che si morde la coda e la testa del serpente sono le persone, la cultura � la coda, mi pare non ci sia molto di sbagliato.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    vedere il partner come un'attribuzione della propria personalit� e identit� � una circostanza normale e comprensibile, che tuttavia introduce un importante elemento di crisi e conflitto, perch� quello � una persona dotata di autonomia e non � affatto detto che si presti indefinitamente ad essere incasellato nel ruolo che la nostra condizione di status gli chiede;
    Se mi dici che � normale e comprensibile ti credo sulla parola... mi domando se stai usando il termine "introduce" come insinuazione del fatto che l'elemento di crisi sia un fatto nuovo, ma mi sembri sveglio abbastanza da indurmi ad escluderlo. Resta la faccenda dell'autonomia del partner, per come la poni qui c'� poco da dire, se uno dei due arriva al rifiuto di qualsiasi compromesso il rapporto � gi� finito, perci� passo direttamente all'affermazione successiva.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    senza arrivare alla rottura, quante crisi determina il semplice desiderio di progredire in carriera, cambiare lavoro o anche solo dedicarsi ad attivit� proprie, vissuto come competizione o rottura di un equilibrio ?
    Proprio per il fatto che si ha a che fare con entit� autonome e distinte star� agli interessati l'onere di valutare quanto tengano alla propria unione, se desidereranno preservarla e superare la crisi dovranno procedere con i compromessi del caso, il che vuol dire che dovranno mettersi in discussione e trovare un punto di incontro se esiste. Dunque mi pare che la cosiddetta scelta di comodo che dovrebbe frenare la crescita personale, pu� invece benissimo dimostrarsi una scelta faticosa ed un occasione di crescita sia individuale che come coppia... dici poco?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non la vedo come ricerca di una soluzione pragmatica tra due estremi, se non altro perch� non posso essere il Dominus sovrastante di una coppia
    Forse anche per quello sto cercando di mantenere a margine la faccenda della coppia, troppe variabili, si pu� guardare caso a caso, ma sai che palle... oltretuto � inutile. Un appunto per� devo fartelo, la soluzione pragmatica s�, ma non tra due estremi: come si suol dire due torti non fanno una ragione. Gli opposti vanno presi nella loro forma moderata, le filosofie orientali sostengono che contrapporre ad un forte yin un forte yang (o viceversa) sia sbagliato, � opportuno procedere con pazienza e stemperare il forte con l'opposto debole, giungendo all'equlibrio a piccoli passi.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io sono io, e posso rispondere di me; posso auspicare che le cose vadano in un certo modo e fare il possibile perch� ci� avvenga;
    ma l'altro � altro da me e se - a qualsiasi titolo e scevro da giudizi - la sua condizione con me � infelice, io devo pormi il problema di quanto e perch� sia legittimo - e utile, vitale - preservare una situazione il cui fondamento a quel punto � un mio bisogno che chiede il sacrificio altrui attraverso il mio possesso;
    In parte qui vale lo stesso discorso di prima: porsi il problema di quanto e perch� sia legittimo - e utile, vitale - preservare deve essere stabilito nel caso specifico, � impossibile (e inutile), porsi sulla questione cos� in astatto, poi come sopra se l'ago della bilancia di enrambi punter� sul preservare sar� un'occasione di crescit�. Ivi, per�, hai anche sollevato una questione che ritengo vada sradicata subito: lasciare che la propria condizione di felicit� o infelicit� sia legata ad un rapporto � pi� che un errore, � un'aberrazione, una visione distorta, simili presupposti conducono solo verso l'infelicit� (a titolo di nota personale vorrei comunque anche dire che tutto sommato la felicit� � sopravvalutata, ma questo � un discoro a parte, se si inserisse qui trascinerebbe la discussione totalmente OT).

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    capisci bene che non essere soggettivamente ed "ideologicamente" preparati alla domanda: cosa fai, come ti comporti se l'altro � infelice e ha deciso di andarsene ? � il problema rimosso dalle endorfine degli esordi prima, e dalle circostanze sociali e materiali poi, ma come lo rigiri chiede sempre a qualcuno di pagare un prezzo rispetto alla costruzione dell'esistenza che si � fatto;
    E quanti sono preparati per questa domanda? Anche qui sei tu che ragioni astrattamente, ma non esiste una risposta univoca, si pu� solo guardare alla situazione concreta e rispondere prima ad un po' di domande sul come si sia giunti al punto di rottura, se ci sia ancora spazio di manovra, se si sarebbe potuto evitare... non sono cose che accadono di punto in bianco, ergo la domanda cos� a bruciapelo � fuori luogo.
    Ultima modifica di Doppio; 09-08-2013 alle 11:44
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