Risultati da 1 a 12 di 12

Discussione: Svelato il mistero dei viaggi nell'aldil�

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Il gatto
    Data Registrazione
    21/11/09
    Messaggi
    12,721

    Svelato il mistero dei viaggi nell'aldil�

    Svelato il mistero dei "viaggi nell'aldil�"
    cervello funziona per 30" dopo arresto cardiaco
    Uno studio condotto da ricercatori dell'universit� del Michigan su ratti anestetizzati spiega la "luce bianca" raccontata da circa il 20% delle persone che sopravvivono a un infarto.

    I cosiddetti viaggi nell'aldil�, quella "luce bianca" di cui parla circa il 20% di coloro che sopravvivono a un infarto, hanno per la prima volta una spiegazione fondata su dati concreti: si devono al fatto che l'attivit� elettrica del cervello continua ad essere molto ben organizzata anche nei primissimi istanti dopo la morte clinica. E' quanto affermano alcuni ricercatori dell'universit� del Michigan che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

    Utilizzando un elettroencefalogramma i ricercatori hanno analizzato le attivit� cerebrali di nove ratti anestetizzati e sottoposti ad arresto cardiaco indotto sperimentalmente. Entro i primi 30 secondi dopo l'arresto cardiaco, in cui il cuore smette di battere e il sangue smette di fluire verso il cervello, in tutti i ratti � stata riscontrata un'attivit� cerebrale con una diffusa sovratensione, caratteristica associata a un cervello altamente eccitato e dalla percezione cosciente.

    Comportamenti cerebrali identici sono stati osservati dai ricercatori anche nei ratti sottoposti ad asfissia. "La previsione che avremmo trovato alcuni segni di attivit� cosciente nel cervello durante l'arresto cardiaco, � stata confermata con i dati ", scrive Jimo Borjigin, professore di fisiologia molecolare e integrativa e di neurologia presso la scuola di medicina dell'universit� del Michigan e coautore dello studio. "Siamo stati sorpresi per� - aggiunge l'anestesista George Mashour, coautore della ricerca - dagli alti livelli di attivit�. In effetti i segnali elettrici ci indicano che il cervello ha un'attivit� elettrica ben organizzata durante la fase iniziale di morte clinica. Questo ci suggerisce che nello stato di pre-morte esiste quindi un livello di coscienza che normalmente si trova in una condizione di veglia".

    E' la prima volta che si indaga in maniera sistematica sulla condizione neurofisiologica del cervello immediatamente successiva all'arresto cardiaco. "Questo studio ci dice che la riduzione di ossigeno o di ossigeno e glucosio durante l'arresto cardiaco � in grado di stimolare l'attivit� cerebrale che � una caratteristica dell'elaborazione cosciente. Esso offre anche il primo quadro scientifico - conclude Borjigin - per le molte esperienze di pre-morte riportate da pazienti sopravvissuti all'arresto cardiaco ".
    http://www.repubblica.it/salute/rice.../?ref=HREC2-19

  2. #2
    Astensionista L'avatar di nahui
    Data Registrazione
    05/03/09
    Località
    in una nuvola di smog
    Messaggi
    20,402
    Interessante. Comunque la scienza anche questa volta descrive, ma non spiega. Cio�, descrive le cause fisiche del fenomeno, ma non spiega perch� accade. Possibile che la natura abbia creato una sorta di anestesia naturale, per addolcire la morte? L'evoluzione pu� essersi spinta fino a tanto? Gi� questo sarebbe meraviglioso. Poi magari ci sar� altro ancora da scoprire e decodificare scientificamente, chiss�.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Il gatto
    Data Registrazione
    21/11/09
    Messaggi
    12,721
    Si direbbe che sia la sovratensione a generare la percezione di luce.

    Entro i primi 30 secondi dopo l'arresto cardiaco, in cui il cuore smette di battere e il sangue smette di fluire verso il cervello, in tutti i ratti � stata riscontrata un'attivit� cerebrale con una diffusa sovratensione, caratteristica associata a un cervello altamente eccitato e dalla percezione cosciente.

    Sensazione di abbagliamento che ho avuto in casi di forte abbassamento di pressione.
    Ultima modifica di Il gatto; 13-08-2013 alle 09:30

  4. #4
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
    Data Registrazione
    08/10/07
    Messaggi
    24,570
    Citazione Originariamente Scritto da Il gatto Visualizza Messaggio
    Svelato il mistero dei "viaggi nell'aldil�"
    cervello funziona per 30" dopo arresto cardiaco
    Uno studio condotto da ricercatori dell'universit� del Michigan su ratti anestetizzati spiega la "luce bianca" raccontata da circa il 20% delle persone che sopravvivono a un infarto.

    I cosiddetti viaggi nell'aldil�, quella "luce bianca" di cui parla circa il 20% di coloro che sopravvivono a un infarto, hanno per la prima volta una spiegazione fondata su dati concreti: si devono al fatto che l'attivit� elettrica del cervello continua ad essere molto ben organizzata anche nei primissimi istanti dopo la morte clinica. E' quanto affermano alcuni ricercatori dell'universit� del Michigan che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

    Utilizzando un elettroencefalogramma i ricercatori hanno analizzato le attivit� cerebrali di nove ratti anestetizzati e sottoposti ad arresto cardiaco indotto sperimentalmente. Entro i primi 30 secondi dopo l'arresto cardiaco, in cui il cuore smette di battere e il sangue smette di fluire verso il cervello, in tutti i ratti � stata riscontrata un'attivit� cerebrale con una diffusa sovratensione, caratteristica associata a un cervello altamente eccitato e dalla percezione cosciente.

    Comportamenti cerebrali identici sono stati osservati dai ricercatori anche nei ratti sottoposti ad asfissia. "La previsione che avremmo trovato alcuni segni di attivit� cosciente nel cervello durante l'arresto cardiaco, � stata confermata con i dati ", scrive Jimo Borjigin, professore di fisiologia molecolare e integrativa e di neurologia presso la scuola di medicina dell'universit� del Michigan e coautore dello studio. "Siamo stati sorpresi per� - aggiunge l'anestesista George Mashour, coautore della ricerca - dagli alti livelli di attivit�. In effetti i segnali elettrici ci indicano che il cervello ha un'attivit� elettrica ben organizzata durante la fase iniziale di morte clinica. Questo ci suggerisce che nello stato di pre-morte esiste quindi un livello di coscienza che normalmente si trova in una condizione di veglia".

    E' la prima volta che si indaga in maniera sistematica sulla condizione neurofisiologica del cervello immediatamente successiva all'arresto cardiaco. "Questo studio ci dice che la riduzione di ossigeno o di ossigeno e glucosio durante l'arresto cardiaco � in grado di stimolare l'attivit� cerebrale che � una caratteristica dell'elaborazione cosciente. Esso offre anche il primo quadro scientifico - conclude Borjigin - per le molte esperienze di pre-morte riportate da pazienti sopravvissuti all'arresto cardiaco ".
    http://www.repubblica.it/salute/rice.../?ref=HREC2-19
    Poveri ratti,sacrificati per cercare l'aldil�. Sono proprio morti inutili che gonfiano le tasche dei ricercatori maligni.
    Come si pu� trovare l'aldil� se sta di l� e non sta di qua. I ratti invece stavano qua e son andati all'aldil� con un colpo l� per qua e senza funerale.
    In fondo se Dio esistesse io credo che anche i rattini possano razzolare in paradiso essendo esseri anch'essi, ma senza intelletto, per fortuna dico io considerando come siamo messi noi umani con la nostra intelligenza....poveri rattini.
    L'altro giorno in giardino ne ho visto uno e mi ha fatto pena poverino, solo e spaurito visto che la madre l'aveva azzannata il cane di mio figlio due giorni prima e l'ho lasciato andare. E questi bravi scienziati magari laureati nelle pi� prestigiose universit� del mondo procurano una morte dolorosa per sapere come funziona il cervello quando si muore,.....e che ce ne frega ovviamente di come funziona il cervello o la psiche se c'� ancora il tempo del cosciente, ma da quanto mi � sembrato di capire i soggetti analizzati erano tutto meno che coscienti, per fortuna loro; invece agli scienziati in nome della coscienza che � una sensazione gradevole del cervello, ieeelloooo ficcherei, per esperimento, in un posto affinch� non facciano pi� stronzi fuori del vasino.
    Scusatemi, ma questa sera mi sento bene
    Ultima modifica di crepuscolo; 13-08-2013 alle 23:13

  5. #5
    Superstite L'avatar di Doppio
    Data Registrazione
    04/08/10
    Località
    Dietro di te
    Messaggi
    4,861
    Io sapevo 15 minuti... ma non � affatto una scoperta recente. Non ricordo se fosse Philip K. Dick o un altro scrittore degli stessi anni a dirsi curioso di quell'intervallo tra la morte del corpo e quella del cervello.
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  6. #6
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
    Data Registrazione
    08/10/07
    Messaggi
    24,570
    Se � per questo c'� anche chi l'ha pesata ( 22 g.). Proprio questa sera su Focus si parlava appunto di questo e degli esperimenti in atto, tra i quali ha fatto vedere un famoso neropsichiatra che ha risimulato le esperienze pre morte usando la risonanza magnetica per lo studio delle zone cerebrali interessate. per finire diceva che le suore tal dei tali hanno espresso un diagramma simile a chi aveva vissuto l'esperienza della pre morte, specialmente poi a quelli che avevano acquistato nuove esperienze spirituali.
    Io comunque sono dell'avviso che Dio ha un bel posto dove nascondersi, se vuole, e non credo si faccia trovare se non vuole. Quello invece mi sembra un accesso paradisiaco assai affollato.
    Ultima modifica di crepuscolo; 13-08-2013 alle 23:49

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Il gatto
    Data Registrazione
    21/11/09
    Messaggi
    12,721
    Anche l'esistenza dell'atomo era stata intuita nell'antica grecia, ma l'intuizione � lo stadio primordiale della dimostrazione e della descrizione analitica del fenomeno e sostanzialmente sono cose diverse che trattano lo stesso argomento.
    Comunque ne risulta che nessun nella sostanza dei redivivi � effettivamente morto e tornato indietro con una visione autentica di un ipotetico mondo dei morti.
    Hanno visto, o meglio avuto sensazioni generate da fenomeni elettrici presenti in quella situazione, non diverse da quelle che si ottengono stimolando con elettrodi le opportune aree del cervello dedicate alle specifiche sensazioni.
    Magari assimilabile alla stimolazione sessuale mediante soffocamento, cose che ti fanno vedere la stelle e magari restarci.

    per finire diceva che le suore tal dei tali hanno espresso un diagramma simile a chi aveva vissuto l'esperienza della pre morte, specialmente poi a quelli che avevano acquistato nuove esperienze spirituali.
    Stati elettrici anche indotti inzich� da elettrodi da stati di trance e su questa strada ci stanno anche le visioni.
    Ultima modifica di Il gatto; 14-08-2013 alle 10:46

  8. #8
    In situazioni di pericolo, quando i parametri vitali vanno ben oltre quelli accettabili per un essere umano e ci si sente vicini alla fine � come essere su una macchina senza controllo, impazzita che sta andando diretta a schiantarsi verso un muro. In queste situazioni, a volte rimane un'unica arma, l'ultima ma la pi� potente, il controllo mentale. La mente � un organo potente, quasi soprannaturale, spesso la differenza tra la vita e la morte � uno stato mentale, una lotta tra l'infinita angoscia che ti porta nell'aldil� e la forza interiore che ti fa resistere fino a farti tirare il freno a mano a pochi metri dal muro.
    Interpreto quindi l'atttivit� cerebrale di uno stato pre-morte come l'ultima risorsa vitale che pu� farci tornare indietro e salvarci: la nostra mente.
    L'ultima autodifesa che ci viene offerta dalla nostra natura di esseri viventi prima della morte.

  9. #9
    D'Alessio Forever L'avatar di dajide
    Data Registrazione
    20/08/10
    Località
    Etruria
    Messaggi
    3,491
    studi sui ratti, che tristezza, l'uomo assimilato ad un ratto, ahuahauhahuauhauhauhahuahuahua, Dio Ratto, ahahahah non � una bestemmia....
    "Non puoi fare nulla per smettere di invecchiare, ma potresti fare moltissimo... se volessi iniziare a crescere!"

    It's long way to the top, if you wanna rock'n'roll



  10. #10
    Opinionista L'avatar di Il gatto
    Data Registrazione
    21/11/09
    Messaggi
    12,721
    Uomoni e topi

    Dai topi, appositamente �creati�, siamo passati all�uomo. Il topo � un modello attendibile anche per gli esseri umani?
    �Dal topo all�uomo il passo, in laboratorio, � breve. D�altra parte le due specie differiscono, tra loro, per 1�l% dei propri geni. Gli altri 99 sono comuni. Ma basta quell�1% per creare differenze anche sostanziali e, agli scienziati, per prendere a modello il topo e sperimentare tecniche (ormai �ipertecniche�, come ha detto Grenn Herick) e procedure che aiutino a capire l�essenza genetica e le derivazioni pratiche di alterazioni indotte dai geni nei mammiferi�.

    Grenn Herick, professore emerito di Biologia nell�universit� dell�Utah era presente alla cerimonia di consegna di chiavi della citt� e del sigillo d�argento dell�Universit� offerte a Mario Capecchi a Bari. Come si producono i topi chimerici?
    �Disgregando le cellule di un embrione di topo alle prime fasi del suo sviluppo in vitro si possono allestire linee cellulari murine, di topo, embrionali stabili in grado di replicarsi indefinitamente. Inserendo, poi, tali cellule nell�embrione di un topo di ceppo diverso, esse vi si riproducono come tutte le altre cellule embrionali tramandando alle figlie le proprie innovate caratteristiche. Si trasferisce l�embrione cos� ottenuto nell�utero di una topolina e vi si sviluppa un animale-figlio "chimerico" con le caratteristiche di entrambi i ceppi di topi. Il passo successivo � la modifica genetica delle cellule embrionali murine e la iniezione nell�animale chimerico di geni diversi da quelli del genoma proprio dei topi. Le cellule "transfettate", portatrici del gene modificato, consentono di ottenere topi chimerici che presentano, in alcune cellule, il gene modificato e, in altre, la sua controparte originaria�.

    Non e' stata una gran fortuna per i topi.

  11. #11
    D'Alessio Forever L'avatar di dajide
    Data Registrazione
    20/08/10
    Località
    Etruria
    Messaggi
    3,491
    infatti i topi ci hanno rimesso, ma come si fa a dire che c'� l'1 di differenza dei geni?

    andiamo siamo seri, un topo vi sembra che differisca davvero da un uomo solo per 1%, non sto parlando di geni.

    Prova a parlare con un topo e vedi se ti risponde, caso mai mandalo a comprare il giornale, ahhahaha, forse meglio mandare il cane, forse il topo tiene all'igene?

    Ma manco con una scimmia puoi fare certi test, figuriamoci con un topo, ma che cazzo di scienziati ci sono?

    Ma dove sono finiti i vari Galileo Galilei???

    Manco i polli si fa ridere.... i topi dovrebbero vedere il tunnel? dovrebbero avere un'esperienza pre-morte?

    Manco certi umani dopo la morte ce l'avranno perch� ci sta che il diavolo se li porta direttamente all'inferno....

    Ma come si fa a spendere soldi cos� nella ricerca in cose futili e senso senso, meglio allora progetti come il SETI per la ricerca di civilt� extra terrestri che hanno degli strumenti validi, a proposito un loro sito ho scoperto che � qui in Italia vicino Bologna, eheh
    "Non puoi fare nulla per smettere di invecchiare, ma potresti fare moltissimo... se volessi iniziare a crescere!"

    It's long way to the top, if you wanna rock'n'roll



  12. #12
    Opinionista L'avatar di Il gatto
    Data Registrazione
    21/11/09
    Messaggi
    12,721
    infatti i topi ci hanno rimesso, ma come si fa a dire che c'� l'1 di differenza dei geni?

    andiamo siamo seri, un topo vi sembra che differisca davvero da un uomo solo per 1%, non sto parlando di geni.
    Gia' solo che i geni sono un programma con miliardi di righe di istruzioni, ora l'1% di 1.000.000.000 sono 10 milioni di istruzioni diverse e sono abbastanza per fare certe differenze esteriori senza che la struttura di base non differisca molto.
    La differenza fra un jumbo e un piper che essendo entrambi aerei fuonzionano per gli stessi motivi con effetti assimilabili.

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato