invidia sessuale e controllo

[Doppio]

Nietszche era un filosofo, e popperianamente, negando loro il crisma della scientificit�.

Ne sarebbe stato senzaltro felice.

io ho solo osservato un aspetto generale, modellato su una propriet� transitiva:
a) mortificazione = castrazione, almeno in via generale;

b) morale = mortificazione, almeno, in via generale, del perseguimento della potenza sessuale, pi� o meno mediata da attributi significanti;

quindi, c) morale = castrazione tendenziale, controllo della sessualit� altrui;

il cui corollario � la propensione a camuffare da morale e probit� anche il sentimento di invidia sessuale generato dal raffronto, che, in quanto invidia, non pu� riscuotere una patente sociale di sentimento nobile.

Ok, ma c'� una sostanziale differenza tra il controllo sulle proprie pulsioni e il rifuito delle proprie pulsioni: quest'ultimo pu� essere facilmente identificato con mortificazione o castrazione, ma il primo � l'esatto opposto, � l'essere padroni di se. Ivi dunque c'� un dualismo, da un lato abbiamo i deboli che incapaci di controllare le proprie passioni possono decidere di rifiutarle o esserne schiavi, ma sempre deboli restano e se vogliamo guardare agli effetti mondani saranno manipolabili a piacimento dai preti o dai papponi (di ogni sorta, da quelli propriamente detti, ai pubblicitari che ti fanno comprare Tab� o non trombi pi�), ma dall'altro lato abbiamo persone che non possono essere soggiogate in alcun modo, se non sono nobili questi che deve fare uno per entrare nell'elite degli uomini liberi?