Se lo dice lui...

[BiO-dEiStA]

Oggi il papa ha detto: "Se parla male del fratello, uccidi il fratello."

La frase di per s� appare corretta dal punto di vista grammaticale; ciononostante la sua interpretazione logica presenta non poche controversie.

Assumendo valida la costruzione in terza persona, c'� da chiedersi quale sia il soggetto sottinteso. Potrebbe essere impersonale, ossia riferito a chiunque, oppure potrebbe indicare qualcuno o qualcosa in particolare.
Che so, magari il papa sente le voci. In tal caso probabilmente le prender� per quelle del suo dio, e allora c'� almeno da sperare che non siano quelle del suo diavolo. Non ci resta dunque che augurare ogni bene tanto al papa quanto al suo suggeritore, nella concreta speranza che siano entrambi illuminati dallo spirito santo.
Al di l� di questo, soprattutto � curiosa la seconda parte della frase, a partire dal verbo. Si tratta indiscutibilmente di una seconda persona singolare, ma certo non pu� riferirsi al soggetto della prima parte, che � una terza persona. Va da s� che l'unica ipotesi possibile � quella di un imperativo, rivolto a chi ascolta.
Ecco dunque profilarsi un caso in cui il papa in persona istigherebbe all'omicidio.

C'� poi l'ipotesi pi� banale di un refuso (lectio facilior, in gergo filologico; ossia, nel confronto fra pi� versioni di un testo, la presunzione dell'ignoranza del suo estensore ove il discorso appare poco sensato).
Qui dovremmo ammettere che il papa abbia sbagliato, cosa possibile anche per il diritto canonico ove non si tratti di questioni dottrinali. Da quest'ottica avrebbe dovuto dire parli, e si sarebbe semplicemente confuso, quasi come il suo predecessore Wojtyla nella sua omelia inaugurale.
Ipotesi questa supportata dalla declinazione in -as della seconda persona singolare dell'indicativo presente in spagnolo dove Bergoglio, almeno parzialmente avvezzo alla lingua italiana, avrebbe fatto cadere la esse finale. Un errore a met�, diciamo, in cui forse per evitare fraintendimenti avrebbe fatto meglio a dire direttamente hablas.
Tuttavia anche questo punto di vista non basta a scongiurare tutti gli interrogativi. Se chi parla male del fratello uccide il fratello, non � che magari lo stesso discorso pu� valere per mogli, mariti, suocere e familiari tutti? Oppure anche al di l� della cerchia pi� intima, per amanti, amici, colleghi, poliziotti, esattori, politici e via dicendo? E ancora, la frase potrebbe avere anche una sorta di valenza riflessiva? Quali conseguenze ci sarebbero per chi parla male da solo, come Bergoglio in questa sfortunata configurazione?

Questioni di tali portata non possono certo restare senza risposta. Dite la vostra.

[Il gatto]

Qui la frase la riportano diversamente
"non ci sono chiacchiere innocenti", quando parliamo male degli altri siamo "cristiani omicidi"
http://www.asianews.it/notizie-it/Pa...idi-29000.html

In ogni caso il significato che si voleva trasmettere mi sembra chiaro.

Semmai il problema sta nella sua convinzione che si voglia lisciare gli altri, invece di fargli il contropelo visto che quando si fa qualcosa difficilmente non si sa dove si va a parare.

[BiO-dEiStA]

Qui la frase la riportano diversamente

Si vede che non l'hai sentita dalla sua bocca. Qui c'� l'omelia, se non mi credi vai a controllare (pi� o meno a 0:56).

In ogni caso il significato che si voleva trasmettere mi sembra chiaro.

Qualcuno tempo fa mi ha raccontato di un tizio che, con l'evidente intenzione di sembrare figo, si metteva a fare il verso a un pagliaccio.
Per caso quel tizio eri tu?

[crepuscolo]

Il mio parere � che questo papa non parla perfettamente italiano, ma il senso mi sembra chiaro. In fondo traspare dal vangelo ed � in sincronia con il carattere di Ges�, infatti se consideriamo che tra gli apostoli probabilmente c'erano due zeloti in conversione, � tutto dire; probabilmente una volta al suo seguito � credibile che non abbiano pi� intrapreso azioni violente e sanguinarie, ma forse il loro parlare era ancora intriso d'odio verso i dominatori romani e ne discutevano tra loro.
Poi a chi il papa abbia indirizzato questo monito in particolare non saprei. Forse all'ambiente che lo circonda in considerazione delle male lingue che sono circolate in questi ultimi tempi tra l'aria di casa sua, se infine consideriamo gli ultimi pesanti scandali verificatesi che ancora, probabilmente, stanno lasciando un corposo strascico e la voglia che sembra avere questo papa di liberarsene ecco che probabilmente quando in quegli ambienti si apre bocca si vorrebbe volentieri veder morto non solo il proprio nemico ma anche il vicino vicino. Comunque la conclusione � solo mia anche se � verosimile che il papa redarguisca pi� i suoi coinquilini che un ipotetico peccatore di strada. Come se dicesse, che vuol dir tutto e non vuol dir niente: chi ha orecchie per intendere intenda, che tradotto oggi sarebbe pi� preciso cos�: chi ha orecchie ascolti e una volta ascoltato intenda, ovviamente nella mente e non nelle orecchie come anticamente credevano, dato che i sordi erano quasi sempre anche dementi.

[Il gatto]

In effetti direi che non e' altro che l'estenzione del non uccidere applicato alle armi non convenzionali, dato che uccide piu' la penna che la spada.
Solo che l'uso della penna e' sociamente accettabile e anche promosso, al che non esistono trattati di disarmo e si ha una continua proliferazione che produce pure vaste pulizie etniche, letterarie.
Il problema sta nel vedere se i cristiani, armati fino ai denti di belle parole per la conversione coatta dei miscredenti e la salvezza della anime, si fanno disarmare convinti dall'idea.
Gli hanno levato le spade, i roghi, le ghigliottine, mo pure le parole potrebbe essere troppo.
Il nemico in qualche modo va distrutto.

[crepuscolo]

Non � questione del nemico, che vuoi che nemico sia un nemico che si indebolisce sempre pi� quando non si mette alla berlina, il fatto di quello che hai tu detto potrebbe far pensare che tutto l'armamentario che si reggeva sulla parola, una volta che la parole sia detta a vanvera, in quanto non produce i suoi effetti, crolla tutto il precedente detto e fatto come un castello di carte.

[Il gatto]

E' evidente che la considerazione � ampia ed � pure evidente come ora che non si pu� usare con leggerezza la pistola per colpire qualcuno lo si colpisca con le parole e lo scopo � proprio quello di ucciderlo socialmente, se proprio non lo si pu� fare materialmente.
I media sono plotoni di esecuzione che lavorano su scala industriale, i personaggi di rilievo sono nidi di mitragliatrici e anche noi che operiamo solitari siamo cecchini a caccia di un qualche bersaglio che si muova a che non si muova pi�.
Tuttavia poi chi se lo fila? e ai cattolici deve far pesare le prerogative del comando anche se � molto dubbio che significhino qualcosa per qualcuno visto che il primo accenno alla questione lo ha fatto in occasione delle faide mortali che avvenivano nel palazzo dei veleni, il suo a carico dei corvi della segreteria di stato e degli avvoltoi della cei.
E' il vaticanleaks che ha ispirato il discorso.

[crepuscolo]

E' evidente che la considerazione � ampia ed � pure evidente come ora che non si pu� usare con leggerezza la pistola per colpire qualcuno lo si colpisca con le parole e lo scopo � proprio quello di ucciderlo socialmente, se proprio non lo si pu� fare materialmente.

Anche questo per me � evidente, tant'� che Ges� le fissava come regole per l'accesso al suo "Regno dei cieli" i cui cittadini non doveva non solo fare il male ma neanche pensarlo. E ci� allora era coerente, perch� il confine tra il bene ed il male era pi� netto; poi perch� in periodo di rifacimento della classe dirigente, sussurrare ad esempio nell'orecchio del vicino, quell'onolevole � un gay oggi, oppure quel sacerdote � un venduto ai romani ieri, � come dare una profonda coltellata alle spalle del maldetto, soprattutto se risultasse falso.
E' probabile che l'ispirazione del discorso abbia due tendenze, una verso quelli che tu hai individuato ( gli interni) e l'altro pi� generale verso tutti i cristiani che ancora non si riconoscono con la strategia della chiesa.

[Il gatto]

Beh anche ora scopo e metodi sono esattamente gli stessi, non dirai che e' gay perche' e' diventato un valore, ma dici, o lasci pensare, che e' meglio perche' non sei accusabile e il destinatario si convince di aver partorito una luminosa idea innovativa moltiplicando l'efficacia del sistema, che e' corrotto, o servo di qualche potere occulto.
Della serie che chi mi e' contro o mi sta antipatico, e' ladro e spia, non e' figlio di gesu', non e' servo di maria, quando muore va laggiu', attualizzi la terminologia e il gioco e' fatto.

[crepuscolo]

Non sapevo che Ges� fosse stato sposato.

[Il gatto]

E questo da cosa?
Tralasciando che su cio' c'e' una letteratura.

Vabbe' se il peccatore lo sputtani con il sei gay, il puro, l'illibato per definizione lo sputtani con il e' sposato, pure con figli, orrore
Non a caso il codice da vinci getto' nella costernazione facendo gridare allo scandalo certi ambienti.

[crepuscolo]

perch� non sarebbe stato facile vivere tra i serpenti scopando una discendente di Eva

[crepuscolo]

E questo da cosa?
Tralasciando che su cio' c'e' una letteratura.

Vabbe' se il peccatore lo sputtani con il sei gay, il puro, l'illibato per definizione lo sputtani con il e' sposato, pure con figli, orrore
Non a caso il codice da vinci getto' nella costernazione facendo gridare allo scandalo certi ambienti.

No guarda gay l'ho detto a caso, avrei potuto dire un cornuto., anche se nel clero non suonerebbe molto offesa considerando che hanno scelto il celibato per assomigliare a Ges�, ma Ges� era come viene descritto solo negli ultimi anni della sua vita, quella pubblica. Se tu consideri che lo spacciavano per beone, frequentatore di prostitute, esattori di tasse ,violenti, ci voleva anche il sesso a gravare il peso. Quello che abbia fatto prima nessuno pu� saperlo anche se qualcosa si pu� immaginare dal suo modo di parlare.

[Il gatto]

Il termine che infama va definito di volta in volta in relazione all'ambiente che lo recepisce per cui dire di uno ladrone alla selezione dei ladri non e' funzionale allo scopo.
In generale va fatta la santificazione dei demoni e la demonizzazione dei santi, il come concretizzarla fa parte dei compiti del sicario letterario e qui c'e' chi fa un lavoro pulto e micidiale e chi fa un macello concludendo poco.

[Pazza_di_Acerra]

Oggi il papa ha detto: "Se parla male del fratello, uccidi il fratello."

La frase di per s� appare corretta dal punto di vista grammaticale; ciononostante la sua interpretazione logica presenta non poche controversie.

Assumendo valida la costruzione in terza persona, c'� da chiedersi quale sia il soggetto sottinteso. Potrebbe essere impersonale, ossia riferito a chiunque, oppure potrebbe indicare qualcuno o qualcosa in particolare.
Che so, magari il papa sente le voci. In tal caso probabilmente le prender� per quelle del suo dio, e allora c'� almeno da sperare che non siano quelle del suo diavolo. Non ci resta dunque che augurare ogni bene tanto al papa quanto al suo suggeritore, nella concreta speranza che siano entrambi illuminati dallo spirito santo.
Al di l� di questo, soprattutto � curiosa la seconda parte della frase, a partire dal verbo. Si tratta indiscutibilmente di una seconda persona singolare, ma certo non pu� riferirsi al soggetto della prima parte, che � una terza persona. Va da s� che l'unica ipotesi possibile � quella di un imperativo, rivolto a chi ascolta.
Ecco dunque profilarsi un caso in cui il papa in persona istigherebbe all'omicidio.

C'� poi l'ipotesi pi� banale di un refuso (lectio facilior, in gergo filologico; ossia, nel confronto fra pi� versioni di un testo, la presunzione dell'ignoranza del suo estensore ove il discorso appare poco sensato).
Qui dovremmo ammettere che il papa abbia sbagliato, cosa possibile anche per il diritto canonico ove non si tratti di questioni dottrinali. Da quest'ottica avrebbe dovuto dire parli, e si sarebbe semplicemente confuso, quasi come il suo predecessore Wojtyla nella sua omelia inaugurale.
Ipotesi questa supportata dalla declinazione in -as della seconda persona singolare dell'indicativo presente in spagnolo dove Bergoglio, almeno parzialmente avvezzo alla lingua italiana, avrebbe fatto cadere la esse finale. Un errore a met�, diciamo, in cui forse per evitare fraintendimenti avrebbe fatto meglio a dire direttamente hablas.
Tuttavia anche questo punto di vista non basta a scongiurare tutti gli interrogativi. Se chi parla male del fratello uccide il fratello, non � che magari lo stesso discorso pu� valere per mogli, mariti, suocere e familiari tutti? Oppure anche al di l� della cerchia pi� intima, per amanti, amici, colleghi, poliziotti, esattori, politici e via dicendo? E ancora, la frase potrebbe avere anche una sorta di valenza riflessiva? Quali conseguenze ci sarebbero per chi parla male da solo, come Bergoglio in questa sfortunata configurazione?

Questioni di tali portata non possono certo restare senza risposta. Dite la vostra.

Che bestia che � lei, signor Bio!