Il solco si amplia sempre pi�....
Non ci si sposa per "sistemarsi". N� se si � credenti e nemmeno se non lo si �, Axe: Ci si sposa e ci si dona all'altro (spiritualmente e corporalmente) per completare un percorso di vita. Perch� l'altro ci completa, perch� guardare al futuro tenendosi per mano (nella buona e nella cattiva sorte) � un'esperienza meravigliosa. Ci si sposa per aprirsi alla vita, osservando in prima persona il miracolo dei figli, il loro crescere, il loro maturare per gradi, responsabilmente, coscientemente....
Non credo di essere una mosca bianca, nel pensare e vivere cos� il Matrimonio, amici miei. Oggi i giovani (certamente pi� di ieri) hanno bisogno di orientamento, di guida amorevole, di sapere cosa � bene e cosa � male: Non di sperimentarlo sulla propria pelle! Quando spesso, ormai, � troppo tardi. Troppo tardi per guarire ferite visibili ed invisibili....
Confrontarsi con loro pu� essere faticoso, a volte. E' vero. Si preferisce delegare alla scuola, agli amici, ai mezzi di comunicazione (brividi!!!)....alla vita stessa, alle esperienze che faranno, eccetera. Non sapendo di esporli a pericoli mortali.
Mi fareste davvero contento, in questo senso, se vi prendeste 2 ore di tempo per leggere un librettino (vi assicuro che si legge tutto d'un fiato) che tratta proprio del rapporto genitori-figli in modo semplice, disincantato, moderno, a-religioso: IL PADRE, L'ASSENTE INACCETTABILE, di Claudio Ris�. Magari poi ci confrontiamo su quello che dice.
http://www.ibs.it/code/9788821548437...cettabile.html