Come ho gi� ripetuto pi� volte, l'argomentum ad auctoritatem contasega.
Come ho gi� ripetuto pi� volte, l'argomentum ad auctoritatem contasega.
Scienza e Fede sono in grado di dialogare. Ragione e Spirito di rispettarsi a vicenda.....
amate i vostri nemici
sarebbero ma non lo sono.
La religione, quando si parla di scienza china la testa impotente; la scienza quando si parla di religione fa altrettanto con un risolino. Non siamo cos� avanti nel tempo, dove tutto ci apparir� chiaro, ancora si ha da trovare l'equazione del tutto perch� per l'estremamente grande non si sono ancora trovate le stesse regole che sembrano vigere per l'estremamente piccolo.
Quindi come dicevo Dio,nella scienza, pu� stare oltre l'universo ma anche dentro....si mettessero d'accordo
Ultima modifica di crepuscolo; 19-02-2014 alle 12:28
beh, no: questo, appunto, non � "dialogo", contraddittorio, ma � un papa che cita quello che vuole su cose di cui si pu� al massimo avere l'opinione che configurino un "mistero", come le leggi della fisica;
come scrive Vega, le argomentazioni "per fonte autorevole" su ci� che � indimostrabile sono al pi� poesia;
normalmente si parla di morale e etica, perch� quello � effettivamente un terreno comune, a prescindere dai motivi e dall'origine dei principi etici chiamati in causa, e questo io l'ho sempre scritto:
es.: se un laico postula che "tutti gli esseri umani nascono uguali", quando in effetti sono tutti diversi, l'idea rimanda comunque ad un valore opinabile, esattamente come il fatto che una tal cosa la prescriva un dio;
a quel punto ti confronti sull'origine di quei valori, su come li interpreta la coscienza, ecc...
c'� del lardo in Garfagnana
Vedi che ci arriviamo, alla fine? Quando si parla di dialogo e di rispetto il punto comune � che n� la Scienza e n� la Religione si sognano mai di tirare per la giacchetta l'altro sulle proprie posizioni. Si tratta invece di confrontarsi, dalle rispettive prospettive, per arrivare a capire qualcosa di pi� sul nostro vivere di ogni giorno. Sul nostro esistere. Sul significato profondo della nostra vita, amici.
In un discorso tenuto a Berlino, lo stesso Einstein diede di se stesso questa immagine: �Sebbene io sia un tipico solitario nella vita quotidiana la mia consapevolezza di appartenere alla comunit� invisibile di coloro che lottano per la verit�, la bellezza e la giustizia, mi ha impedito di sentirmi isolato. L'esperienza pi� bella e profonda che un uomo possa avere � il senso del mistero: � il principio sottostante alla religiosit� cos� come a tutti i tentativi seri nell'arte e nella scienza. Chi non ha mai avuto questa esperienza mi sembra che sia, se non morto, allora almeno cieco. � sentire che dietro qualsiasi cosa che pu� essere sperimentata c'� qualcosa che la nostra mente non pu� cogliere del tutto e la cui bellezza e sublimit� ci raggiunge solo indirettamente, come un debole riflesso. Questa � la religiosit�, in questo senso sono religioso. A me basta la meraviglia di questi segreti e tentare umilmente di cogliere con la mia mente una semplice immagine della sublime struttura di tutto ci� che � l� presente� (Brian, 1995, p. 234). http://www.disf.org/Voci/137.asp
amate i vostri nemici