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Discussione: Le ragioni dell'odio

  1. #1
    Zar autocrate di tutte le Russie L'avatar di Piotr Aleksejevic
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    Le ragioni dell'odio

    Su suggerimento dell'amico EmilioSansone, provo ad aprire un nuovo 3d
    che ritengo estremamente importante ma che dovrebbe essere affrontato
    con la massima onest
    CONIGLIO MANNARO

    "Ci sono amori che durano il tempo di uno sguardo e rivoluzioni che vivono lo spazio di un mattino, sono forse per questo meno importanti di certi compromessi scellerati che incatenano tutta una vita?"
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  2. #2
    Il Magnifico L'avatar di mat
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    Citazione Originariamente Scritto da Piotr Aleksejevic
    il secolo scorso ha visto l'apoteosi dell'odio e dell'intolleranza, rivelandoci che anche delle persone comuni e con un normale quoziente
    di raziocinio possono essere imbevute di odio e spinte a rendersi complici
    con le parole e con i fatti di azioni semplicemente disumane.
    Io non sono molto d'accordo con questa ricostruzione "millenarista" della storia che ultimamente stà prendendo piede anche tra le persone di discreta cultura.
    Il 900 (il secolo scorso) viene identificato come il secolo in cui sono avvenute le più spaventose tragedie che l'umanità abbia mai sofferto, sofferenze causate dall'avvento di spaventose dittature che hanno portato l'umanità sull'orlo del baratro, il secolo atomico dell'equilibrio del terrore.
    Questa ricostruzione non mi piace perchè è puramente ideologica e d'un ideologia pseudoumanista che non mi convince.
    Basterà pensare ai progressi che in quel secolo sono avvenuti nelle scienze, a come sono cambiate le condizioni di vita, ai progressi dell'arte, rispetto a tutte le espressioni dell'uomo nel secolo immediatamente precedente (800).
    Non mi piace perchè la condanna del 900 come il "secolo assassino" implica un paragone necessariamente in suo favore col secolo successivo (il 2000), visto inevitabilmente come migliore se non altro considerando le nefandezze del precedente.
    Io non lo vedo assolutamente come il secolo in cui si sono realizzate le peggiori nefandezze dell'umanità ma come un periodo storico in cui certe contraddizioni e diseguaglianze tra stati e classi sociali sono esplose in modo aperto e violento....la malvagità e l'odio non c'entrano e, comunque, non sono mai praticati in modo gratuito (salvo casi eccezionali).


    Lungi dal condannare o combattere questa pericolosa deriva della cultura
    politica, tutti i leader politici fanno del loro meglio per alimentare queste
    rivalità di campanile, portando la discussione sul piano della rissa e certe
    volte su un baratro di delirio omicida.
    I loro sostenitori spesso accettano di buon grado di seguirli per questa
    pericolosa china e si schierano da una parte o dall'altra, come dei soldati
    ligi ad un codice disciplinare che non prevede coscienza critica.
    Attento a non confondere quello che i politici dicono da quello che vogliono realizzare veramente.
    I proclami deliranti cui tu ti riferisci sono quasi sempre mera propaganda aggravata da un uso massiccio della TV, il problema non è però politico, è culturale.....la scomparsa di una "cultura popolare" a favore di sottoprodotti culturali facilmente commerciabili con la TV per la sua invadenza e invasività è un rischio che già 30/40 anni fa alcuni (pochi) intelletuali seri (uno fra tutti P.P. Pasolini) avevano intuito e non perdevano occasione di gettare in faccia ad un ceto politico "di sinistra" già ai tempi sclerotizzato e mummificato difronte alle istanze veramente libertarie e rivoluzionarie.
    Adesso come adesso accade che un partito con pochissimi voti (la Lega) possa permettersi di influire sulla vita politica utilizzando sapientemente i media messi a sua disposizione per lanciare proclami che incitano all'odio razziale.

    Si tende sempre di più a identificare l'avversario politico come un subumano da distruggere, si scaricano le colpe del mondo su una fazione o addirittura su un'intera razza votandola quindi all'annientamento, ci si arrocca sulle proprie posizioni (anche se indifendibili) senza ascoltare il contraddittorio, sostituendo le argomentazioni che dovrebbero o potrebbero rafforzare i propri ideali con uno stupido ed inestinguibile odio per chiunque metta in discussione la nostra opinione.
    Io non mi sento, onestamente, sull'orlo di una guerra civile combattuta con le armi ma piuttosto sull'orlo di un oscuramento totale delle coscienze individuali anche perchè ormai anche l'"opposizione" ha adottato nel suo piccolo le stesse strategie comunicative e non c'è da stare molto allegri all'idea che una volta l governo sostituiscano ad un obnubilamento trucido e cafone come quello attuale un obnubilamento più soft e subdolo.

    Da che mondo e mondo, i potenti sfruttano l'ignoranza del popolo per poter commettere i loro crimini ... e quando non hanno niente di meglio
    per avvalorare le loro teorie lo affogano di falsa propaganda e lo spingono
    ad odiare per futili ragioni (una bandiera, un simbolo, una pretesa
    superiorità razziale o intellettuale).
    Adesso l'ignoranza oltre ad essere sfruttata è alimentata ad arte, per fortuna non si manda più però nessuno a combattere ed a morire se no, non preoccuparti si ritirerebbero fuori tutti gli armamentari di cui parli...forse però gli stessi uomini che detengono il potere, consapevoli dell'infinita potenza dello strumento propagandistico che hanno fra le mani, un po' lo temono e ci stanno attenti.....una volta innescata la miccia dell'odio, infatti, la bomba può anche scoppiarti in faccia.....
    Ultima modifica di mat; 04-12-2005 alle 13:32
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  3. #3
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    homo homini lupus

    [QUOTE=Piotr Aleksejevic]Su suggerimento dell'amico EmilioSansone, provo ad aprire un nuovo 3d
    che ritengo estremamente importante ma che dovrebbe essere affrontato
    con la massima onest

  4. #4
    Daltonico pip L'avatar di emiliosansone
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    Risposta al Piotr, lo Zar:

    Caspita, ragazzo! Questa volta ti sei proprio impegnato! Complimenti! (Non sto scherzando. Praticamente tutto quello che hai affermato è condivisibile).

    Ma... dove sono andati, tutti? 'Ca nun ce sta nisciuno, a meno che mentre scrivo qualcun altro abbia postato. Aspettiamo un po' e vediamo. Se non arrivano, scriviamo noi due qualche cazzatina a turno, così la discussione non va indietro e se la trovano in testa alla pagina per un po' di tempo. (Occhio! Qualcuno potrebbe obiettare che questo non è democratico).

    Beh, bando alle chiacchiere e cerchiamo di dire qualche cosa di passabile.

    Dunque: chiedersi quali sono le ragioni dell'odio e dell'intolleranza equivale a farsi la domanda: "cosa c'è che non va nella natura umana?".

    Provo a dare una risposta sintetica: la cosiddetta "ragione" non sempre riesce a controllare la parte animale, primordiale, istintiva, che alberga, essa pure, nel cervello. La natura ha fornito all'uomo, come a tutti gli altri animali, il cosiddetto "istinto di conservazione". Purtroppo, a quanto pare, a differenza degli altri animali, la bestia umana utilizza spesso tale "risorsa naturale" non per difendersi, ma per prevaricare.

    E' qua che potrebbe trovarsi il nocciolo del problema. In alcuni casi, volutamente, la parte logica della mente, invece di controllare la parte animale, si mette al suo servizio. Se uno spende tutte le sue energie al servizio della propria bestialità (intesa come avidità, ambizione, volontà di possedere), è facile che arrivi su qualche poltrona, perchè un tipo del genere se ne strafotte della moralità, del rispetto verso gli altri, ecc.

    Il problema sarebbe facilmente risolvibile se le masse non fossero così influenzabili. Ma i popoli sono manipolabili perchè molti individui non riescono a guardare "al di là del proprio naso", non usano l'intelligenza critica. Basta "suonare il piffero" in modo abbastanza convincente e le masse si muovono dietro al "capoccia" del momento. La canzoncina preferita, come giustamente hai rilevato, è quella che fa leva sull'odio. Basta persuadere la massa che tutti i suoi problemi derivano da un certo nemico da abbattere "tutti insieme". Ogni tanto un Mussolini viene appeso a testa in giù, un Hitler si suicida (non un Saddam, che ha preferito nascondersi sotto terra come un topo) ma la storia, purtroppo, si ripete.

    E' possibile fermare questo circolo vizioso? Mah... pare che Albert Einstein fosse pessimista a tale riguardo, se è vero che pronunciò la frase "La Natura solo per errore ha fornito un encefalo alla maggior parte degli esseri umani".

    Tuttavia, ultimamente, può darsi che ci sia qualche speranza. Forse non c'è bisogno di attendere che il cervello umano progredisca. La specie umana ha ormai raggiunto una capacità di devastazione tale che potrebbe auto-distruggersi in pochi minuti. Può darsi che questo faccia riemergere nelle masse un "sano" istinto di conservazione e che la politica dell'odio, tanto cara a demagoghi e tiranni, eventualmente coperti da una sottile patina democratica, abbia finalmente i giorni contati.
    Ultima modifica di emiliosansone; 04-12-2005 alle 11:56

  5. #5
    Zar autocrate di tutte le Russie L'avatar di Piotr Aleksejevic
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    [QUOTE=mat612000]Io non sono molto d'accordo con questa ricostruzione "millenarista" della storia che ultimamente st
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  6. #6
    L'avatar di Stefi
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    Le ragioni dell'odio possono essere infinite come infinite sono le relazioni tra gli uomini.
    Si odia per paura ,quello che temiamo ci scatena come reazione un odio di difesa.
    Si odia quello che è diverso e non si conosce.Diverso da noi e quindi opposto...e come opposizione ci si relaziona odiando e non cercando di conoscere e di comprendere accettando.
    Si odia per vendetta e questo per me è l'odio antico e moderno.L'uomo è preda dei sentimenti e la vendetta è la tentazione più forte insieme al potere
    Si odia per primeggiare e per sentirsi più forti.
    Si odia per gelosia,chi ha più di noi,chi riteniamo sia migliore di noi o abbia un granello di sabbia più prezioso del nostro...
    Si odia perchè negli altri vediamo i nostri difetti e non li tolleriamo.
    Si odia per stupidità , vedi le tifoserie che si odiano a morte per cosa poi?
    Si odia perchè non si può amare altro odio stupido...perchè si dice che chi troppo ama arriva a passare un limite e trasforma un sentimento bello in uno altrettanto forte ma all'opposto.
    Si odia perchè forse raramente si pensa che dall'altra parte c'è un uomo ,ma si vede solo un nemico.

  7. #7
    Zar autocrate di tutte le Russie L'avatar di Piotr Aleksejevic
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    [QUOTE=Stefi]Le ragioni dell'odio possono essere infinite come infinite sono
    le relazioni tra gli uomini.
    Si odia per paura ,quello che temiamo ci scatena come reazione un odio di difesa.Si odia quello che
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  8. #8
    L'avatar di Stefi
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    Si hai ragione Piotr.
    Si odia anche per sentirsi potenti .
    Si odia per primeggiare.
    Si odia perchè l'odio è una droga più odi e più odieresti.
    Si odia perchè per molti è più facile odiare che amare.
    Si odia perchè si crede di non avere altra via per sfogare la rabbia.
    Si odia perchè essere cattivi riempie la vita.

  9. #9
    Il Magnifico L'avatar di mat
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    [QUOTE]Le guerre sono il miglior propellente per il progresso tecnologico-scientifico, che in quelle condizioni di emergenza subisce un'impressionante accelerazione.[QUOTE]
    Quindi giudicare un periodo storico in base al numero di conflitti che l'hanno accompagnato, forse, non è un criterio eticamente e moralmente univoco.

    In quanto all'arte ... beh diciamo che la questione è soggettiva
    .
    Perfettamente d'accordo.
    Per arte, in effetti, intendevo forme di espressione artistica...tecniche rappresentative...tecnologie artistiche.

    Io non voglio soffermarmi su singole personalità, come Hitler, Mussolini, Stalin o Beria, perché potrebbero essere classificati come dici tu tra i casi eccezionali.
    Non li classifico assolutamente tra i "casi eccezionali": non ho mai creduto alla pazzia di Hitler, alla sifilide di Mussolini e altro, tantomeno a qualche tara psichica di Stalin e Beria.
    Tutti i quattro che hai citato, accomunandoli nella visione che ho contestato prima in un unica bolgia infernale di malvagità, erano, al contrario, personaggi molto razionali che hanno elaborato teorie politiche e sociali capaci di mobilitare milioni di persone sino al sacrificio della vita: normalmente quando un pazzo s'affaccia ad un balcone a fare un discorso non ci sono migliaia di persone in delirio che lo adorano e sono pronte a morire per lui, normalmente la gente si mette a ridere e se il pazzo disturba e insiste coi comizi lo rinchiudono...i pazzi non hanno mai governato proprio niente.
    Hai mai visto "Il trionfo della volontà" di Leni Riefensthal? Credimi: Hitler, Goebbles, Himmler, Goering, Frank e Speer erano tutto meno che pazzi: come avrebbero fatto a realizzare quello che realizzarono?


    Cito : "All'occasione salterò nella fossa ridendo, perché la consapevolezza
    di avere 5 milioni di Ebrei sulla coscienza mi da un senso di grande
    soddisfazione" - Adolf Eichmann
    In un altra occasione : "Cento morti sono una catastrofe, milioni di morti
    sono solo statistica" - Adolf Eichmann
    Eichmann era un grigio burocrate, un ragioniere, che si trasformò in un
    "ragionier morte" come centinaia di migliaia o forse milioni di altre persone
    in Germania ed altrove.
    Io questa la chiamo malvagità/ odio gratuito e voglio arrivarne a capo :
    una filosofa, Hannah Arendt, coniò la celebre definizione "la banalità del
    male" per definire quello di cui stiamo parlando.
    Ho letto il libro della Arendt e la definizione che lei da della vicenda Heichmann è proprio il contrario della magniloquenza delle affermazioni che attribuisci all'imputato Heichmann il quale per la sua mediocrità non è stato in grado nemmeno di pensarle: nel processo che si tenne a Gerusalemme e che si concluse con la sua condanna a morte lui cercò di salvarsi la pelle negando la propria colpevolezza, sostenendo che lui si limitava ad organizzare il trasporto dei deportati senza sapere nulla del destino che li aspettava, sostenne addirittura di non avere mai avuto nulla contro gli ebrei...fece quello che ogni delinquente piccolo o grande che sia fa quando è processato: mentì e cercò giustificazioni ai propri misfatti.
    E' proprio da tale comportamento non da altro che derivò la definizione che tu citi...vista l'enormità del male provocato forse ci si aspettava un personaggio di altro livello, ci si trovò di fronte un meschino burocrate che accettò di pianificare la deportazione di migliaia di esseri umani per fare carriera....

    oggi la discussione politica si fa rinfacciandoci cifre statistiche più o meno veritiere ... e questo lo chiamano realtà politica !!!
    Se accettiamo questo modo di porre la questione, diamo ragione ad
    Eichmann ed a tutti quelli come lui, perché c'è anche una questione etica.
    Per fortuna si parla di altro tipo di statistiche...
    Quanto ai paragoni io andrei un po' più cauto...
    Ultima modifica di mat; 04-12-2005 alle 13:29
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  10. #10
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    [QUOTE=mat612000][QUOTE]
    Per fortuna si parla di altro tipo di statistiche...
    Quanto ai paragoni io andrei un po' pi
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  11. #11
    Disappointed Idealist L'avatar di Kyra
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    Volevo aggiungere un paio di elementi che contribuiscono al "successo" dell'odio, che mi pare strano non siano gia' stati menzionati.

    Sono due elementi quasi banali, eppure cruciali:

    1) Odiare qualcuno e' un meccanismo naturale per rafforzare un gruppo. Piu' grande e odioso il nemico, piu' forte e' la coesione ottenuta.

    2) L'odio io lo vedo strettamente legato al concetto di "migliore".... questo credo sara' un po' difficile da spiegare, ma ci provo. In tutti gli uomini il concetto di "migliore" e' ben radicato, tutti vogliono migliori condizioni di vita, migliorare e' uno scopo.... se vogliamo uno dei sensi piu' basilari della vita. Per ottenere questo e' facile abbattere qualsiasi principio morale se non si e' cauti. E per alcuni e' stato molto facile "cavalcare" questo sentimento per la propria causa.

    Qualche esempio? Dopo, ma credo verranno in mente anche a voi
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  12. #12
    Zar autocrate di tutte le Russie L'avatar di Piotr Aleksejevic
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  13. #13
    Zar autocrate di tutte le Russie L'avatar di Piotr Aleksejevic
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    Citazione Originariamente Scritto da Kyra
    1) Odiare qualcuno e' un meccanismo naturale per rafforzare un gruppo. Piu' grande e odioso il nemico, piu' forte e' la coesione ottenuta.
    Giustissimo ... l'odio tende ad annullare la propria coscienza individuale e
    a creare un'unica coscienza collettiva che giustifica qualunque eccesso
    in nome di un obiettivo comune da perseguire ad ogni costo.

    Citazione Originariamente Scritto da Kyra
    2) L'odio io lo vedo strettamente legato al concetto di "migliore".... questo credo sara' un po' difficile da spiegare, ma ci provo. In tutti gli uomini il concetto di "migliore" e' ben radicato, tutti vogliono migliori condizioni di vita, migliorare e' uno scopo.... se vogliamo uno dei sensi piu' basilari della vita. Per ottenere questo e' facile abbattere qualsiasi principio morale se non si e' cauti. E per alcuni e' stato molto facile "cavalcare" questo sentimento per la propria causa.
    Credo che il malcontento e la disperazione conducano naturalmente all'odio,
    come diceva EmilioSansone in un altro 3d.
    I politici che "cavalcano" questa tigre dovrebbero assumersene ogni
    responsabilit
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  14. #14
    Disappointed Idealist L'avatar di Kyra
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    [QUOTE=Piotr Aleksejevic]( gli esempi positivi esistono anch'essi ... ma il male
    esercita un fascino maggiore, anche se non ho ancora ben capito il xch
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  15. #15
    ma anche no! L'avatar di Mototopo
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    Citazione Originariamente Scritto da Kyra
    Non e' questione di bene o male, e' questione di giusto o facile. Il male e' facile.
    Kira for president!
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