che devo togliere dal calderone?
saremmo un po' OT, per� ti rispondo lo stesso:
l'idea di "religione" a cui ti riferisci e con cui polemizzi � quella peculiare cattolica, molto "antica" e specifica; l'incontro delle religioni con la Modernit�, fuori dai nostri confini, ha prodotto idee parecchio diverse nella sostanza, che non hanno niente a che vedere con quelle a cui ti rivolgi, sebbene ne condividano l'origine;
tanto per dirne una, diversi autori parlano del Calvinismo come una sorta di sostanziale Cristianesimo ateo, che sta alla nozione comune da noi come la Relativit� e le sue applicazioni stanno alla geometria euclidea
c'� del lardo in Garfagnana
Tranquillo, � sufficiente leggere la Storia Michele: Che cosa ha detto la Storia di certi filosofi.
amate i vostri nemici
Axe, capisco il discorso che fai: Ma limitare una cosa talmente palese (il peccato come ferita ancestrale di ciascuno di noi -credente, non credente, cattolico, protestante, africano, italiano, americano, congolese, ricco, povero, laureato o analfabeta) a mero condizionamento culturale, non ci aiuta (n� mai lo potrebbe) a trovare un punto di contatto: Eccheddiamine, Il peccato � costato la vita del Figlio di Dio!
amate i vostri nemici
eh, Cono, io ti capisco, ma questa del peccato che � costato la vita del Figlio di Dio � appunto un'idea della tua religione e confessione, che non puoi addurre come universale;
io sto cercando di mantenere la discussione su fatti che possiamo tutti osservare ed eventualmente confutare, ma documentati, non su opinioni di fede; su quelle non c'� niente da dire: ognuno la pensa come vuole;
quello che � evidente come fatto - in questo caso negativo - � che se ognuno relativamente ha un'idea di Bene e Male, idea che spesso coincide con quelle di altri, ma spesso anche no, nessuno pu� affermare che il "peccato" sia come il fegato o la cistifellea, cio� che ci nasci;
e che la sua concezione � esattamente un fatto culturale, che cambia nel tempo, dal momento che ci� che � peccato per gli uni, non lo � per gli altri; altrimenti dovresti proibire la finocchiona ai tu' figlioli perch� gli ebrei considerano peccato mangiare il maiale
c'� del lardo in Garfagnana
No amico: Il peccato f� del male, quando lo si compie. Male a noi stessi e male agli altri. Che tu sia ebreo o cattolico, ateo o devoto. Rubare, mentire, uccidere, odiare, fare violenza sono, OGGETTIVAMENTE, azioni di Male. Che feriscono la persona e il vivere civile. Altro che cose soggettive! Altro che induzioni culturali!!
amate i vostri nemici
beh, no Cono, qui vai proprio di fantasia;
� un fatto ovvio che la nozione di ci� che � bene o male cambi nel tempo;
sai come si giustiziavano i condannati nella Roma papalina del 500 ?
li mettevano su una tavola, li prendevano a colpi di clava e li squartavano vivi; e questo era pi� o meno un costume diffuso;
mi vuoi dire che la nozione che ci� sia accettabile o meno non � cambiata nel tempo, come tante altre ?
anche quando si uccideva l'eretico era un azione che OGGI tu giudichi OGGETTIVAMENTE azione maligna, ma il fedele di allora la considerava OGGETTIVAMENTE giusta, perch� cos� gli era stato ordinato dall'autorit� dottrinaria;
purtroppo su questo non ci sono casi d'appendere, � un fatto e basta.
c'� del lardo in Garfagnana
Palese non �. Fate pi� danni della grandine e solo del male psicologico.
Di palese c'� solo l'ingiustizia del bollare tutti e delle colpe dei padri sui figli.
Sai cono, anche fare l'omertoso non � bello.
La radice del peccato � la stessa, Axe: Anche se cambiano le percezioni, essa affonda profondamente nella terra del nostro essere. Anche un ateo dichiarato, se ruba, se uccide, se mente, avverte dentro di s� uno strappo. Anche solo per un istante...
Ciao, devo salutarti.
amate i vostri nemici
e infatti io ho scritto che certi percorsi possono essere comuni, ma anche no;
tu mi parli dell'ateo, ma che mi dici del credente che considera cosa santa e non peccato portare un 747 contro le torri gemelle - ieri, non nel Medioevo - ? non � forse la dimostrazione lampante che la nozione di cosa sia peccato � relativa ?
c'� del lardo in Garfagnana
Uccidere � peccato: Partiamo da qui. Prima che una violazione contro la legge civile � una violazione contro quella morale. Che Dio ha inscritto nell'anima e nella coscienza di ogni uomo, Axe. Sia esso musulmano o cristiano, ebreo o buddhista, ateo o credente. Chi compie il Male provoca uno strappo, una frattura, una lacerazione prima di tutto verso s� stesso. E poi, di riflesso, verso la societ�.
Solo successivamente possiamo disquisire sulle intenzioni, sulle induzioni e sulle nozioni.
amate i vostri nemici
Cono, continui a non capire il punto che ho sollevato, o fai finta ?
� ovvio che per me e per te, oggi, uccidere � male;
ma questo non c'entra nulla con la questione che ho chiamato in causa che, lo ripeto per l'ennesima volta, non riguarda l'eventualit� che in ogni epoca si considerino determinate azioni come peccato;
bens�, riguarda l'idea per cui l'essere umano sia educato all'idea di essere per sua stessa natura peccaminoso, e che pertanto si trovi nella situazione debitoria di doversi emendare, non perci� che eventualmente faccia, ma per ci� che egli � per nascita;
questa cosa ha un grande rilievo nel percorso di educazione ed elaborazione della personalit� perch� crea uno stato di soggezione e censura preventiva delle proprie pulsioni vitali e curiosit�, in ultima analisi, la castrazione dei propri talenti.
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E dunque, secondo te, educare i nostri figli al rispetto degli altri equivale a castrarli? A limitarli? A soffocare la loro libert�?
Io credo invece sia importante, oserei dire basilare, invitarli a conoscere poco alla volta cos'� l'Uomo. Cosa si scatena, a volte, dentro il suo cuore e dentro la sua anima....Prepararli, in ultima analisi, al grande combattimento della vita.
amate i vostri nemici