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Discussione: La sottomissione della donna\moglie

  1. #286
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Te che dici?

    "E Dio cre� l�uomo a sua immagine; a immagine di Dio li cre�. Maschio e femmina li cre�"

    Perfetta eguaglianza. Perfetta e identica dignit�, di fronte a Lui.
    Se non dessi retta ll'istinto che ti impedisce di essere obbiettivo, dovresti sapere che il maschio e femmina � la seconda versione di una prima revisionata poich� l'adamitico Adamo soffriva di solitudine

  2. #287
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, la dottrina della famiglia e della sessualit� a cui aderisci afferma esattamente il contrario, e cio� che la donna non pu� fare tutto, ma che dovrebbe conformarsi ad un ruolo, che � quello tradizionale e vincolato;

    se e nella misura in cui essa pu� effettivamente fare molto � esattamente grazie al fatto di essersi liberata da quella dottrina, e dalle altre consorelle; dove prevale il clericalismo, questo non avviene e vige ancora l'oppressione.
    Oppressione? Boh....leggi un po' quant'� oppressa la Donna secondo la Chiesa, Axeugene. E poi ne riparliamo.

    Rifacendomi a quanto scrivevo in tale documento, vorrei ora rivolgermi direttamente ad ogni donna, per riflettere con lei sui problemi e le prospettive della condizione femminile nel nostro tempo, soffermandomi in particolare sul tema essenziale della dignit� e dei diritti delle donne, considerati alla luce della Parola di Dio.

    Il punto di partenza di questo ideale dialogo non pu� che essere il grazie. La Chiesa - scrivevo nella Lettera apostolica Mulieris dignitatem - � desidera ringraziare la santissima Trinit� per il "mistero della donna", e, per ogni donna, per ci� che costituisce l'eterna misura della sua dignit� femminile, per le "grandi opere di Dio" che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei � (n. 31).

    2. Il grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione delle donna nel mondo, diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ci� che essa rappresenta nella vita dell'umanit�.

    Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

    Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

    Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilit�, della tua intuizione, della tua generosit� e della tua costanza.

    Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del � mistero �, alla edificazione di strutture economiche e politiche pi� ricche di umanit�.

    Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della pi� grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilit� e fedelt� all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanit� a vivere nei confronti di Dio una risposta � sponsale �, che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.

    Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che � propria della tua femminilit� tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verit� dei rapporti umani.

    3. Ma il grazie non basta, lo so. Siamo purtroppo eredi di una storia di enormi condizionamenti che, in tutti i tempi e in ogni latitudine, hanno reso difficile il cammino della donna, misconosciuta nella sua dignit�, travisata nelle sue prerogative, non di rado emarginata e persino ridotta in servit�. Ci� le ha impedito di essere fino in fondo se stessa, e ha impoverito l'intera umanit� di autentiche ricchezze spirituali. Non sarebbe certamente facile additare precise responsabilit�, considerando la forza delle sedimentazioni culturali che, lungo i secoli, hanno plasmato mentalit� e istituzioni. Ma se in questo non sono mancate, specie in determinati contesti storici, responsabilit� oggettive anche in non pochi figli della Chiesa, me ne dispiaccio sinceramente. Tale rammarico si traduca per tutta la Chiesa in un impegno di rinnovata fedelt� all'ispirazione evangelica, che proprio sul tema della liberazione delle donne da ogni forma di sopruso e di dominio, ha un messaggio di perenne attualit�, sgorgante dall'atteggiamento stesso di Cristo. Egli, superando i canoni vigenti nella cultura del suo tempo, ebbe nei confronti delle donne un atteggiamento di apertura, di rispetto, di accoglienza, di tenerezza. Onorava cos� nella donna la dignit� che essa ha da sempre nel progetto e nell'amore di Dio.

    GIOVANNI PAOLO II.

    http://www.vatican.va/holy_father/jo..._women_it.html
    amate i vostri nemici

  3. #288
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

    Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
    Appunto un programma che dice cio' che si deve fare e che deve essere accettato con gaudio, salvo essere donne di malaffare destinate ad altri lidi.
    Metti certe questini in mano al convertito bifolco di bassa tacca e la trama delle conseguenze e' scritta.

  4. #289
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Il verbo DOVERE non esiste, nel Cristianesimo: Tutto si compie nella Libert�.
    amate i vostri nemici

  5. #290
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ahahahahahahahaha!!!!

  6. #291
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    Sei laureata: Certo conoscerai Hegel....

    Uno dei massimi interpreti della storia moderna della libert�, il filosofo Hegel,
    affermava in maniera esplicita che l�idea di libert� � entrata nella storia dello spirito con il
    cristianesimo. In che senso? I greci certo apprezzavano l�autarchia, la capacit� cio� del saggio di
    non dipendere da agenti esteriori; non conoscevano per� la libert�, n� tanto meno la sapevano
    apprezzare; parlo della libert� intesa come capacit� del singolo di volere, di disporre di s�, di
    decidersi in maniera incondizionata. La possibilit� di una libert� cos� intesa � legata alla possibilit�
    di pensare la relazione immediata del singolo con il suo Dio. In tal senso appunto Hegel riconosce
    che l�idea di libert� � entrata nel mondo con il cristianesimo; esso afferma la relazione immediata
    dell�anima singola con il suo Dio. Libero � colui che pu� disporre di s� per rapporto al Signore del
    cielo e della terra.

    http://www.sansimpliciano.it/docs/doc502.pdf
    amate i vostri nemici

  7. #292
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Sogna Cono, sogna.
    Hegel o non Hegel, tanto l'unica libert� (chiamiamola cos�) � quella di fare lo schiavetto dell'amico invisibile.

  8. #293
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Sei laureata: Certo conoscerai Hegel....

    Uno dei massimi interpreti della storia moderna della libert�, il filosofo Hegel,
    affermava in maniera esplicita che l�idea di libert� � entrata nella storia dello spirito con il
    cristianesimo. In che senso?
    nel senso protestante di centralit� della coscienza, al di sopra di ogni autorit� dottrinaria;
    esattamente quell'idea che ha originato le societ� liberal-democratiche e i diritti dell'individuo;

    non nel senso paolino-cattolico del ripristino di una legge amministrata da sacerdoti, legge che il Vangelo relativizza sottoponendola, appunto, al vaglio della coscienza.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #294
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Axe, ciao anche a te: Come stai?
    Hegel e Paolo di Tarso convengono sul punto fondamentale: Libert� non � fare quello che ci pare, ma essere padroni di noi stessi

    Ne parliamo domani, se vuoi. Buona giornata.
    amate i vostri nemici

  10. #295
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Hegel e Paolo di Tarso convengono sul punto fondamentale: Libert� non � fare quello che ci pare, ma essere padroni di noi stessi
    nessuno fa quello "che gli pare", se non altro perch� incontra limiti oggettivi;
    e nessuno � davvero "padrone di se stesso", dato che siamo il frutto delle rispettive educazioni:
    chi � educato diversamente da te far� cose che tu non faresti, e viceversa;

    il punto della libert� di cui parliamo riguarda il primato della coscienza sulla legge che altri esseri umani affermano, che la attribuiscano a un dio o ad altro;
    questo divide il mondo in due:
    quelli che attribuiscono il primato alla coscienza, e quelli che lo assegnano all'obbedienza alla legge, perci� ad altri umani, dato che e fonti di ispirazione non sono dimostrabili.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #296
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E che cos'� mai la coscienza se non un moto interiore? La Legge ti ordina di andare in guerra, ma te non ci vai perch� sei obiettore. La Legge ti consente di praticare l'aborto, ma te non lo fai perch� sei obiettore....
    amate i vostri nemici

  12. #297
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    E che cos'� mai la coscienza se non un moto interiore? La Legge ti ordina di andare in guerra, ma te non ci vai perch� sei obiettore. La Legge ti consente di praticare l'aborto, ma te non lo fai perch� sei obiettore....
    eh, magari fosse cos� semplice !
    se, da agnostico, diventi obiettore solo il giorno in cui tocca a te la prospettiva andare in guerra, oppure, come nel caso dei medici, perch� ti aiuta molto a far carriera - come � documentato - qualche dubbio emerge

    ad ogni modo, la questione che resta � se a qualche tuo simile sia attribuita o meno l'autorit� morale o materiale per dirti ci� che devi fare in nome di una "verit�", oppure - pi� laicamente - in nome di una legge laica che � pi� resistibile; infatti, le costituzioni materiali democratiche prevedono un "diritto di resistenza" e nessuna legge si presume fonte di verit� assoluta, ma solo di pattuizione.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #298
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Sei laureata: Certo conoscerai Hegel....

    Uno dei massimi interpreti della storia moderna della libert�, il filosofo Hegel,
    affermava in maniera esplicita che l�idea di libert� � entrata nella storia dello spirito con il
    cristianesimo. In che senso? I greci certo apprezzavano l�autarchia, la capacit� cio� del saggio di
    non dipendere da agenti esteriori; non conoscevano per� la libert�, n� tanto meno la sapevano
    apprezzare; parlo della libert� intesa come capacit� del singolo di volere, di disporre di s�, di
    decidersi in maniera incondizionata. La possibilit� di una libert� cos� intesa � legata alla possibilit�
    di pensare la relazione immediata del singolo con il suo Dio. In tal senso appunto Hegel riconosce
    che l�idea di libert� � entrata nel mondo con il cristianesimo; esso afferma la relazione immediata
    dell�anima singola con il suo Dio. Libero � colui che pu� disporre di s� per rapporto al Signore del
    cielo e della terra.

    http://www.sansimpliciano.it/docs/doc502.pdf
    Se ti piace Hegel leggiti il libro che ha scritto su Ges� cos� saprai cosa Hegel pensasse sulla chiesa in generale e particolarmente su quella romana.

  14. #299
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E' uno dei miei preferiti, Hegel: Lo dico al netto delle critiche che egli fa alla Chiesa, Crep. Ma aveva capito dove st� il n�cciolo....l'essenziale.....

    Hegel. "Lo spirito del cristianesimo" e priorit� della totalit�


    Passato qualche anno e trasferitosi da Berna a Francoforte, il pensiero di Hegel sul cristianesimo, prima negativo, diventa positivo e caratteri di negativit� vengono assegnati alla religione ebraica. Nel suo scritto pi� importante di questo periodo Lo spirito del cristianesimo e il suo destino egli ravvisa nel popolo ebreo l�incapacit� di cogliere l�unit� del reale. Ritenendo di essere il popolo eletto da Dio essi si contrappongono a tutti gli altri popoli, ed inoltre all�interno di esso vi sono delle trib� pi� importanti di altre. Gli ebrei sono allora l�esatto contrario del popolo greco. Ma in quest�opera Hegel non pone il popolo greco in contrapposizione a quello ebreo ma il cristianesimo, dando a quest�ultimo connotati di positivit�. Alla separatezza dell�ebraismo il cristianesimo oppone l�amore universale verso tutti gli uomini senza distinzione di razza, colore della pelle o condizione sociale. Il cristianesimo allora non � solo fede in un Dio particolare, che si � incarnato, ma � amore per l�intera umanit� e quindi amore per la totalit� concetto molto caro allo sviluppo filosofico di Hegel Egli esprime quindi la priorit� della totalit�, ossia la priorit� del concreto sull�astratto (termine inteso etimologicamente come �tratto da�, separato dal tutto). Anche se qui non � ancora espressa esplicitamente, si trova gi� contenuto il procedimento dialettico per cui ad una fase affermativa (il mondo greco) si oppone una fase negativa (la frantumazione del mondo ebraico) che convergono poi ad una sintesi tra le due (l�amore del cristianesimo permette di ritrovare il senso della totalit� fondendola con la tradizione ebraica).

    http://www.tesionline.it/v2/appunto-sub.jsp?p=26&id=380
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  15. #300
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Infatti quelle che vengono citate sono le caratteriste su cui � sorto il cristianesimo, fedele al messaggio di Ges�,....poi con la temporalit� della chiesa si � perso tutto il senso pratico a favore del senso ideale rivolto ad una cerchia ristretta di fortunati. Per me la chiesa attuale � vissuta di rendita per svariati secoli, e nonostante tutto � riuscita a far odiare lo stesso Cristo, specialmente dai cos� detti non cristiani, dov'era, caro cono cono caro, questo amore universale di cui parli?
    Ovviamente il Cristo odiato non era certamente quel Ges� di Nazareth al quale io mi riferisco.
    Ultima modifica di crepuscolo; 31-08-2014 alle 21:13

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