Sesso o sentimenti?

[Kyra]

Ho ragionato anche sulla vicenda dell "'uomo che sente il bisogno scappa".
Essendo amici mi sono aperta molto con lui: temo di aver sbagliato nel fargli capire il ruolo che stava assumendo nella mia vita, anche solo per il discorso dell'essere uno dei pochi, se non l'unico, con cui potevo fare determinate cose (avendo un gruppetto di amici molto piccoli e votato comunque al fare sempre le stesse cose).
Potrei averlo messo in fuga io stessa legandomi troppo.. facendogli capire che ci tenevo e che stava diventando importante.
sono stupida io..

Oh santa pace..


Guarda, quando si arriva a mettere in discussione ogni proprio pensiero non si sta pi� parlando di relazione, ma di dipendenza. Ho capito che questa persona ti fa stare bene con te stessa, quello che vuoi tu, ma ti stai convincendo che qualunque stronzata lui faccia l'hai causata tu stessa. Renditi conto di quanto sia assurda questa linea di pensiero.

In questo momento sei come un cane che, una volta beccata una ingiusta giornalata in faccia, si convince da solo di essersela meritata perch� il suo padrone sicuramente lo fa per il suo bene.
Ti prego, capisco che hai solo 23 anni, e che tutto sommato � l'et� giusta per avere la prima vera storia del cazzo della vita, ma cerca di riprenderti.

[nahui]

Io quoto Kyra, nella sostanza e nella forma.
Questa � una vicenda patadigmatica.
Io ricordo due anni bui della mia vita sprecati in simili contorcimenti mentali. L'amore � altro: acquisisci questo dato.

[ricaduta]

poi bisogna vedere ogni singola aspirante COSA INTENDE PER COSE BELLE ..
ci puo�essere l�uomo piu serio,gentile,intelligente di questo mondo che si vedede scavalcato dal burino rambo supertatuato che.....PUNTUALMENTE LA MASOCHISTA SI VA A CERCARE

In realt� � un uomo comune, niente rambo superdotato. Li schivo a prescindere.. ma confermo di essere un po' masoschista nel cercarmi i casi clinici.
Eterni mammoni, adulti che non si vogliono legare.. e via dicendo..

[ricaduta]

Oh santa pace..


Guarda, quando si arriva a mettere in discussione ogni proprio pensiero non si sta pi� parlando di relazione, ma di dipendenza. Ho capito che questa persona ti fa stare bene con te stessa, quello che vuoi tu, ma ti stai convincendo che qualunque stronzata lui faccia l'hai causata tu stessa. Renditi conto di quanto sia assurda questa linea di pensiero.

In questo momento sei come un cane che, una volta beccata una ingiusta giornalata in faccia, si convince da solo di essersela meritata perch� il suo padrone sicuramente lo fa per il suo bene.

Ti prego, capisco che hai solo 23 anni, e che tutto sommato � l'et� giusta per avere la prima vera storia del cazzo della vita, ma cerca di riprenderti.

Che la mia sia dipendenza me ne rendo conto anche io.. e il pi� delle volte mi capita cos�. Oltretutto me ne rendo conto nel momento in cui mi accorgo di essere sempre sull'orlo di annullare me stessa.
Di carattere non sono cos�: con chiunque altro mordo non appena una cosa non mi sta bene e tendo ad essere piuttosto grintosa nella difesa di quel che mi appartiene o degli amici o delle cose che mi circondano.
Quando si tratta di relazioni, per�, interviene l'insana paura di rimanere da sola, di tornare a non avere qualcuno che durante il giorno pensi a me e via dicendo.
E' una cosa di cui ho parlato anche con lui: quando ci siamo visti l'ultima volta per capire a che punto fossimo, era uscita anche la proposta di continuare ad avere un'amicizia "con benefici", chiamiamola cos�, che alla fine lui mi ha consigliato di escludere a priori perch� mi sarei fatta male in quanto coinvolta. L� nasce il mio dubbio: io sono coinvolta nel senso di provare qualcosa per lui o semplicemente sono coinvolta nel senso di provare qualcosa per la persona che in quel momento mi sta dando attenzioni e che non voglio perdere a nessun costo?
Anche solo l'idea di avere un'amicizia con benefici di quel tipo era per� un altro modo per annullarmi: io non sono quel tipo di ragazza e una cosa del genere non credo la reggerei. la vedrei sempre in modo diverso, idealizzando erroneamente qualcosa che non c'�, ma pur di non perdere determinate cose, tra cui le uscite con un ragazzo e le sue attenzioni sarei stata capace di scendere fino a quel punto.

In compenso nella serata di ieri ci siamo visti per via dell'impegno comune e prima si � stupito del fatto che fossi sparita per quasi due giorni (Ma non avevi detto che dovevamo sentirci meno altrimenti tendevi a flirtare??) e poi se n'� andato via infastidito dicendo che ero pi� sostenuta del solito (in realt� mi comportavo normalmente ma vedendo che lui non recepiva le mie battute n� scherzava con me come siamo sempre stati soliti fare, ho rivolto l'attenzione ad altro).
Prima fa l'uomo che sa cosa vuole (piu o meno) e poi fa i capricci come i bambini?

[ricaduta]

Oh santa pace..


Guarda, quando si arriva a mettere in discussione ogni proprio pensiero non si sta pi� parlando di relazione, ma di dipendenza. Ho capito che questa persona ti fa stare bene con te stessa, quello che vuoi tu, ma ti stai convincendo che qualunque stronzata lui faccia l'hai causata tu stessa. Renditi conto di quanto sia assurda questa linea di pensiero.

In questo momento sei come un cane che, una volta beccata una ingiusta giornalata in faccia, si convince da solo di essersela meritata perch� il suo padrone sicuramente lo fa per il suo bene.

Che la mia sia dipendenza me ne rendo conto anche io.. e il pi� delle volte mi capita cos�. Oltretutto me ne rendo conto nel momento in cui mi accorgo di essere sempre sull'orlo di annullare me stessa.
Di carattere non sono cos�: con chiunque altro mordo non appena una cosa non mi sta bene e tendo ad essere piuttosto grintosa nella difesa di quel che mi appartiene o degli amici o delle cose che mi circondano.
Quando si tratta di relazioni, per�, interviene l'insana paura di rimanere da sola, di tornare a non avere qualcuno che durante il giorno pensi a me e via dicendo.
E' una cosa di cui ho parlato anche con lui: quando ci siamo visti l'ultima volta per capire a che punto fossimo, era uscita anche la proposta di continuare ad avere un'amicizia "con benefici", chiamiamola cos�, che alla fine lui mi ha consigliato di escludere a priori perch� mi sarei fatta male in quanto coinvolta. L� nasce il mio dubbio: io sono coinvolta nel senso di provare qualcosa per lui o semplicemente sono coinvolta nel senso di provare qualcosa per la persona che in quel momento mi sta dando attenzioni e che non voglio perdere a nessun costo?
Anche solo l'idea di avere un'amicizia con benefici di quel tipo era per� un altro modo per annullarmi: io non sono quel tipo di ragazza e una cosa del genere non credo la reggerei. la vedrei sempre in modo diverso, idealizzando erroneamente qualcosa che non c'�, ma pur di non perdere determinate cose, tra cui le uscite con un ragazzo e le sue attenzioni sarei stata capace di scendere fino a quel punto.

In compenso nella serata di ieri ci siamo visti per via dell'impegno comune e prima si � stupito del fatto che fossi sparita per quasi due giorni (Ma non avevi detto che dovevamo sentirci meno altrimenti tendevi a flirtare??) e poi se n'� andato via infastidito dicendo che ero pi� sostenuta del solito (in realt� mi comportavo normalmente ma vedendo che lui non recepiva le mie battute n� scherzava con me come siamo sempre stati soliti fare, ho rivolto l'attenzione ad altro).
Prima fa l'uomo che sa cosa vuole (piu o meno) e poi fa i capricci come i bambini?


Ti prego, capisco che hai solo 23 anni, e che tutto sommato � l'et� giusta per avere la prima vera storia del cazzo della vita, ma cerca di riprenderti.

[dark lady]

Concordo con quanto ti hanno detto Kyra e Nahui. Ma del resto credo che siano esperienze che bisogna fare, anche a costo di farsi male. La sofferenza, nei sentimenti, ha forte valore educativo e di crescita personale, �er quanto brutta possa sembrare. Ci sbatti contro, ti fai male, poi piano piano ne esci e la volta successiva avrai in mano qualche arma in pi�, se saprai imparare dai tuoi errori.

[axeUgene]

Quando si tratta di relazioni, per�, interviene l'insana paura di rimanere da sola, di tornare a non avere qualcuno che durante il giorno pensi a me e via dicendo.
E' una cosa di cui ho parlato anche con lui: quando ci siamo visti l'ultima volta per capire a che punto fossimo, era uscita anche la proposta di continuare ad avere un'amicizia "con benefici", chiamiamola cos�, che alla fine lui mi ha consigliato di escludere a priori perch� mi sarei fatta male in quanto coinvolta. L� nasce il mio dubbio: io sono coinvolta nel senso di provare qualcosa per lui o semplicemente sono coinvolta nel senso di provare qualcosa per la persona che in quel momento mi sta dando attenzioni e che non voglio perdere a nessun costo?

intanto, sarebbe gi� un passo in avanti dire a te stessa che l'oggetto del tuo interesse non � "lui" - che � quel che � - bens� sono le attenzioni che lui pu� darti, attenzioni che tu vorresti possedere, perch� migliorano la tua condizione e ti fanno sentire in qualche modo esistente;

se vendessero al supermercato o in farmacia quelle attenzioni, potresti comprarle e non avresti alcun bisogno o piacere di quella frequentazione;

cos�, intanto potresti evitare di raccontarti tutta la storia come associata all'"amore", e soffrirne di conseguenza; stai solo strumentalizzando una circostanza per un tuo tornaconto;

sia chiaro, non lo dico con biasimo; al contrario ti sto facendo notare che in realt� tu hai un ruolo molto attivo in tutta la faccenda, e non sei affatto vittima;
magari per� potrebbero esserci modalit� attive che ti gratificano di pi� in termini di crescita e capacit� di sottrarti a quegli altri meccanismi sociali e di vuoto che ti incupiscono.

[ricaduta]

intanto, sarebbe gi� un passo in avanti dire a te stessa che l'oggetto del tuo interesse non � "lui" - che � quel che � - bens� sono le attenzioni che lui pu� darti, attenzioni che tu vorresti possedere, perch� migliorano la tua condizione e ti fanno sentire in qualche modo esistente;

se vendessero al supermercato o in farmacia quelle attenzioni, potresti comprarle e non avresti alcun bisogno o piacere di quella frequentazione;

cos�, intanto potresti evitare di raccontarti tutta la storia come associata all'"amore", e soffrirne di conseguenza; stai solo strumentalizzando una circostanza per un tuo tornaconto;

sia chiaro, non lo dico con biasimo; al contrario ti sto facendo notare che in realt� tu hai un ruolo molto attivo in tutta la faccenda, e non sei affatto vittima;
magari per� potrebbero esserci modalit� attive che ti gratificano di pi� in termini di crescita e capacit� di sottrarti a quegli altri meccanismi sociali e di vuoto che ti incupiscono.

E' una cosa che come dicevo mi � gi� stata detta in altre occasioni ma puntualmente ci ricasco.
Inizialmente questo rapporto era pi� equilibrato: c'era scambio. Poi quando ci siamo avvicinati ulteriormente, mettendo di mezzo anche il sesso, ho cominciato a capire che temevo di perderlo. E' difficile capire quando si teme di perdere una persona perch� la si ama o si prova qualcosa per lei e quando invece la paura � legata semplicemente al proprio sentirsi abbandonati ed inferiori e bisognosi di quelle attenzioni.
Mi rendo conto che sovente passo per egoista e in ossequio al rapporto di sincerit� che c'� sempre stato con lui ne ho parlato anche con lui, specificando quali fossero i miei dubbi in merito (per rispondere alla sua domanda: "Sei gi� coinvolta, vero?").
Non so come distinguere le due cose, come capire se effettivamente sia l'una o sia l'altra: se ne fossi consapevole o fossi sicura, probabilmente mi renderei conto anche di quanto non mi "serva" questo tipo di rapporto.
Se penso per� di uscire con qualcun altro, come alcune amiche stanno cercando di far accadere, continuo a pensare che mi mancherebbe lui e la semplicit� con cui riesco a stare con lui, attenzioni o meno.
Sono moooolto confusa.

[axeUgene]

Mi rendo conto che sovente passo per egoista e in ossequio al rapporto di sincerit� che c'� sempre stato con lui ne ho parlato anche con lui, specificando quali fossero i miei dubbi in merito (per rispondere alla sua domanda: "Sei gi� coinvolta, vero?").

intanto, potresti cominciare a valutare in modo neutrale e oggettivo l'egoismo e mettere da parte l'intrusione dei precetti morali, che aumentano la tua confusione;

vi state strumentalizzando a vicenda; emb� ? vorr� dire che entrambi avete un bisogno in questo senso; egoista tu, egoista lui, entrambi attivi e, volendo, consapevoli;

dovesse finire, sarebbe come lo scioglimento di un contratto d'affitto; ti piaceva il quartiere, il panorama ? ci sar� sempre e comunque un'altra casa pi� bella in cui ti puoi trovare meglio;

comincia a relativizzare il tuo status esistenziale in compagnia di quella persona e il senso di una possibile rinuncia a quella frequentazione, almeno nella misura in cui serve a colmare vuoti "altri";

se ti piace e la cosa � reciproca, non c'� niente di male nel fare piacevole sesso, e non � affatto detto che questo nel medio periodo ti induca in maggior struggimento; forse ti rende solo pi� padrona di te stessa e in grado di comprendere gestire emotivamente le situazioni, anche se � una cosa che devi valutare da te.

[ricaduta]

Ho fatto un po' fatica a seguire il tuo discorso XD Ma qualcosa dovrei averla capita..
Le alternative qui son due: rimaniamo amici, consapevoli del fatto che se siamo nella stessa stanza o non siamo troppo lucidi finisce male, oppure manteniamo un rapporto di amicizia con benefici consapevoli del fatto che se uno dei due si coinvolge siamo panati.
Ne abbiamo parlato.
Opteremmo per la seconda scelta nel caso fossimo conoscenti o sapessimo che durante la settimana non ci sentiamo, se non per dire: "Non ho niente da fare, vieni da me".
Ma con il rapporto che abbiamo, con il sentirci, lo scherzare, il conoscerci piuttosto bene, l'uscire insieme di tanto in tanto e via dicendo, l'aggiunta del sesso complicherebbe le cose invece di semplificarle: se uno dei due si coinvolge, vien fuori un casino; se uno dei due comincia a vedere qualcun altro, vien fuori un casino; se la cosa va avanti per un po' e uno dei due si stufa, vien fuori un casino.
Ogni mezzo passo rischiamo di litigare. Per cosa? per il sesso..
A questo punto meglio mantenere, a quanto abbiamo deciso di fare, un rapporto d'amicizia che ha di mezzo quel qualcosa di strano. Se poi ogni tanto finiremo a letto insieme vorr� dire che ce ne faremo una ragione, ci divertiremo un po' e scesi dal letto saremo consapevoli che � stato solo sesso.
L'aggravante qui sta nel fatto che lui � convinto io sia gi� un po' presa, per cui ci terremo distanti da determinate situazioni e a tratti da noi stessi perch� non vuol farmi del male.
Io non so, ripeto, se sono presa o meno ma direi che non � il caso di cercarmi situazioni favorevoli all'approccio fisico come � successo pochi giorni fa: onde evitare ulteriori casini.
Situazione confusionaria che a tratti mi d� lucidit�. A tratti mi getta nel panico.
Frase stupida: mi amasse sarebbe tutto pi� facile. Forse.

[nahui]

intanto, potresti cominciare a valutare in modo neutrale e oggettivo l'egoismo e mettere da parte l'intrusione dei precetti morali, che aumentano la tua confusione;

vi state strumentalizzando a vicenda; emb� ? vorr� dire che entrambi avete un bisogno in questo senso; egoista tu, egoista lui, entrambi attivi e, volendo, consapevoli;

dovesse finire, sarebbe come lo scioglimento di un contratto d'affitto; ti piaceva il quartiere, il panorama ? ci sar� sempre e comunque un'altra casa pi� bella in cui ti puoi trovare meglio;

comincia a relativizzare il tuo status esistenziale in compagnia di quella persona e il senso di una possibile rinuncia a quella frequentazione, almeno nella misura in cui serve a colmare vuoti "altri";

se ti piace e la cosa � reciproca, non c'� niente di male nel fare piacevole sesso, e non � affatto detto che questo nel medio periodo ti induca in maggior struggimento; forse ti rende solo pi� padrona di te stessa e in grado di comprendere gestire emotivamente le situazioni, anche se � una cosa che devi valutare da te.

Ma infatti, spesso il modo di uscire da queste situazioni non � imporsi bruschi e dolorosi distacchi: tutto ci� aumenta il pathos, l'idealizzazione dell'altro, il romanzesco indotto da un'educazione sentimentale in rosa.

[axeUgene]

Frase stupida: mi amasse sarebbe tutto pi� facile. Forse.

ti amasse, sarebbe solo una modalit� diversa di egoismo;

si persegue sempre una condizione gratificante per se stessi;
lo fa il bandito, come il santo o l'eroe; sono solo gratificazioni poste in luoghi e momenti diversi;

perci�, al posto tuo non mi farei troppi problemi, perch� il problema maggiore sta esattamente nella rappresentazione della realt� che hai elaborato, e che esponi;

tanto non puoi - nessuno pu� - avere un controllo sugli eventi e i sentimenti; perci�, tanto vale vivere le situazioni in buona fede e sincerit�, senza precludere nulla;
dovesse andare male, pazienza: avrai solo dato una possibilit� alla vita e imparato per le successive; se non ci sono pericoli materiali per la tua incolumit� o circostanze che ti generano un disagio attuale - nel momento della frequentazione, intendo - ma � solo una questione di proiezioni e prospettiva, potresti anche vederla con meno ansie.

[ricaduta]

Su questo sono d'accordo.. molti mi stan dicendo: "Devi smettere di sentire e vederlo, solo cos� ti passer�".
Bah.. e quando lo rivedo una volta a settimana poi? Che succede? non � peggio? Come ricomincer� con lui il rapporto di amicizia che non voglio perdere se ora mi impongono di non vederlo n� sentirlo? Oltretutto non siamo bambini: non ci rimetteremo a giocare insieme la prima volta che ci vediamo al parco. Comincer� a intrufolarsi l'orgoglio, la paura di tornare a stare male o fare male, il terrore che si possa tornare nella situazione precedente, la vita con tutte le sue sfaccettature e via dicendo. Si fa presto a dire "Se � un vero amico, torner�" perch� sfido chiunque a non avere almeno una volta perso qualcosa id importante, a cui si teneva, semplicemente per negligenza, orgoglio, e via dicendo.
La cosa dura, sia per me e a suo dire anche per lui, potrebbe essere nel momento in cui qualcun altro dovesse entrare nelle nostre vite: a detta sua, potrebbe essere un modo per lui per capire che ha fatto una cavolata e spingerlo a riprendermi. Se cos� non fosse ,dice, anche vedermi con un altro gli farebbe male perch� di me comunque sempre piuttosto geloso. Io che sono gelosa e possessiva per natura credo passer� qualche settimana di lutto pieno quando capir� o sapr� che si vede con qualcuna.
Parlando con lui mi ha detto: "Possiamo anche aggiungere il sesso e iniziare una relazione, se tu credi che sia la cosa giusta da fare o se � quello che vuoi. A me non ne viene in tasca niente a tenerti distante, anzi. Ma rimane il fatto che sapendo di non essere convinto non posso giurarti che non succederebbe niente di male o che alla prima occasione io non inizi a comportarmi male. In passato l ho gi� fatto e se di lei non me ne fregava quasi niente, di te mi importa".
Solito discorso: che si fa?
A questo punto il distacco tragico fa solo male e non risolve il problema.
Rimanere cos� implica una sofferenza futura inevitabile, quale quella del "ha un'altra" oppure "vorrei ci fosse altro ma.." ma almeno non perdo una persona importante.
Devo scegliere di cosa star male in sintesi..

[axeUgene]

Devo scegliere di cosa star male in sintesi..

solo perch� ti rappresenti la situazione come un bicchiere pieno;

se tu partissi dalla nozione di non possedere nulla, che in effetti � quella che descrive meglio la realt�, poich� in prospettiva non possiamo esercitare il controllo su ci� che accade, improvvisamente tutto ci� che ricevi sarebbe un regalo, prezioso nella misura in cui vuoi tu;

capisci che tutto il problema sta nel bisogno di controllare il futuro, e che questo � impossibile anche per la persona meno insicura e pi� organizzata che puoi immaginare ?

l'unica cosa su cui puoi esercitare un ruolo attivo � la tua capacit� di essere te stessa e assecondare la tua natura; che poi, � anche il modo migliore per selezionare e de-selezionare le persone che vale pi� la pena frequentare, quelle alle quali piaci per come sei.

[ricaduta]

Si, questo � vero.. Sono un po' maniaca del controllo. Ho bisogno di avere tutto sotto controllo perch� mi d� l'impressione di poter prevedere quello che accadr�. Se qualcosa dipende da me, posso gestirla come meglio credo. E il sentimento altrui o l'avvenire non dipendono da me. Questa cosa me l ha fatta notare anche lui pi� di una volta.
E' in qualche modo collegata all'et�? Insomma.. � normale che crescendo si perda questa mania o semplicemente fa parte di un mio modo di essere che dovrei valutare di "modificare" o di cui almeno arrotondare gli spigoli?