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Discussione: fine di una storia, psicofarmaci.

  1. #1
    kikka
    Guest

    fine di una storia, psicofarmaci.

    questa mattina mi sono svegliata e stranamente ho acceso la tv.
    programma di maurizio costanzo "tutte le mattine", lo conoscete?
    oggi, guarda caso, parlavano della depressione, degli psicofarmaci.. insomma di tutte le malattie psicosomatiche che portano a far uso di farmaci che agiscono sul cervello.. in particolare mi ha colpito il racconto di una ragazza uscita da una storia che voleva a tutti i costi portare avanti..ha iniziato ad assumere psicofarmaci e a crearsi una dipendenza.. se non aveva le pastiglie non dormiva, se non le aveva in borsa entrava nel panico e se non possedeva almeno due scatole sul comodino stava male.
    tutto questo mi ha portato a ripensare alla mia esperienza che non è stata cosi "stravolgente", per fortuna non sono arrivata alla dipendenza ma anch'io ne facevo uso, erano leggeri ma sempre psicofarmaci.. tanto che quando leggevo su quella scatola "psicofarmaco" mi chiedevo "ma cosa stai facendo? come ti sei ridotta? proprio tu?" e stavo male.. per una storia finita, e non male, ma semplicemente finita con la consapevolezza da tutte e due le parti.. (non era amore) l'ultima vacanza insieme e poi l'addio, molto tranquillmente. tornata a casa (vi parlo dell'estate 2004) inizio a stare male.. continui attacchi di panico di notte che consistevano alla fine in brividi di freddo, tremore, mal di stomaco e nausea.. e da li una volta alla settimana al pronto soccorso, flebo e mi calmavo. era semplicemente una cosa psicologica.. dicevo "ok oggi starò male" e cosi era.. il dottore mi parlava di stress, ansia, nervoso.. e in effetti io sono sempre stata cosi, non sono sicuramente una persona tranquilla.. però quell'evento (e altre cose che ho scoperto tornata a casa) mi hanno portato ad esserlo ancora di più e cosi via con l'uso di psicofarmaci "per calmarti un po', quando ne hai bisogno, anche per lo stomaco".. in borsa, a scuola, a cena.. quella scatola era sempre con me.. e se un giorno la dimenticavo a casa mi sentivo male, ma facevo finta di niente.
    settembre, ottobre, novembre e dicembre 2004: un incubo.. mia mamma però era arrivata a cambiare il contenuto del botticino con acqua.. e io son venuta a saperlo solo 5 mesi dopo
    nel gennaio del 2005 è entrata nella mia vita una persona che mi ha completamente stravolta, in positivo. ogni giorno era un nuovo passo avanti.. passavano le settimane e mi sentivo sempre meglio.. e da quel momento gli attacchi sono diminuiti, forse ne ho avuti due, in corrispondenza di due momenti brutti con lui ma nulla di più.. è passato un anno e devo dire che mi sento veramente bene, ho imparato a guardare le cose anche dal lato positivo e a prenderle per come vengono senza stare li a pensare..
    trovo assurdo l'uso di psicofarmaci, non portano a niente, secondo me..
    e soprattutto arrivare a toccare il fondo per la fine di una storia.
    ..sembra più uno sfogo che altro... comunque volevo vedere se qualcuno aveva da raccontare esperienze simili
    Ultima modifica di kikka; 15-12-2005 alle 09:30

  2. #2
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Nella mia vita mi sono sempre trovata ad avere a che fare con gli psicofarmaci in maniera indiretta. Li prende mia madre, da anni, li prende mia zia, li prendeva mia cugina finch
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #3
    Concordo con la gran parte delle cose che avete scritto. Gli psicofarmaci vanno evitati laddove è possibile, ma da qui a dire che sono totalmente inutili mi sembra un'esagerazione...
    [FONT="Book Antiqua"][COLOR="Black"]

  4. #4
    Pollastrella da una botte di rovere L'avatar di Bia
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    Fortunatamente, non ho mai vissuto esperienze simili. Non ho mai assunto psicofarmaci intendo...
    Una volta però, anch'io ho passato un momento psicologicamente terribile ed ero lì lì per prendere qualcosa di simile.
    Fortunatamente, ho resistito e ce l'ho fatta.
    La mia crisi non era dovuta all'amore, nè a problemi familiari.
    Non so, un pomeriggio sono entrata in crisi, senza motivo... e mi sono inventata (dicono) un pretesto per star male.
    E' durata mesi... e ogni tanto ho ancora qualche crollo, che dura però pochissimo... La forza di volontà e le persone che ci circondano, sono la nostra cura.

    Kikka, Mitica tua mamma...
    Bia

  5. #5
    Opinionista L'avatar di sound63
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    tutto vero quello che dite...a volte la sensibilità di qualcuno è troppo alta e così ci si spezza per un'amore finito, per qualcuno che non c'è più, per tanti motivi diversi...non tutti ce la fanno a tirarsi sù da soli, a volte un aiuto anche farmacologico (non SOLO FARMACOLOGICO!!!)può tirare fuori dai guai una persona...ci si gioca la vita con la depressione...non è uno scherzo....
    grazie kikka...è una discussione veramente interessante..

    tua mamma...speciale veramente!!

  6. #6
    France
    Guest
    [QUOTE=Noah]Concordo con la gran parte delle cose che avete scritto. Gli psicofarmaci vanno evitati laddove

  7. #7
    lenina
    Guest
    Io dopo che è Mancato Nadir ho vissuto depressione leggera e poi attacchi di panico...
    Ho fatto uso controllato di lexotan e simili e mi sono stati indubbiamente di aiuto, oltre all'assistenza da parte di un terapista naturalmente.

  8. #8
    lenina
    Guest
    Citazione Originariamente Scritto da dark lady
    Quindi ora dico, col senno di poi: ragazzi, le ferite psicologiche non si curano con i farmaci, ma con la forza di volontà, e non c’è miglior cura di quella che sappiamo darci noi stessi. Gli psicofarmaci ci annullano, e non sono necessari. Solo dentro di noi possiamo trovar la forza di guarire dai mali del cuore e della mente. Non vale la pena rinunciare a cose belle come le emozioni, come le percezioni profonde, anche se dolorose. Sono sempre espressione di una vita che delle medicine non fanno altro che annullare.
    la forza di volontà serve...ma durante un attacco di panico puoi farti molto male...e non lo sconfigg con la volontà...
    I bipolari non sconfiggono il problema con la volontà...vivono grazie agli psicofarmaci.
    Come dicevo ho vissuto problemi di attacchi di panico...e ti assicuro che a volte la volontà non basta.
    La dipendenza è data dall'abuso non dall'uso corretto.
    E comunque non eliminano volontà e sentimenti presi nel modo giusto.

  9. #9
    kikka
    Guest
    Citazione Originariamente Scritto da kikka
    trovo assurdo l'uso di psicofarmaci, non portano a niente, secondo me..
    inutili
    assurdi
    secondo
    me
    .

  10. #10
    Opinionista L'avatar di Ahia!
    Data Registrazione
    26/07/05
    Messaggi
    167
    Ho sempre cercato di evitarne l'uso, sempre. Anche psicologicamente, tutte le volte che avrei dovuto prenderli, mi sentivo pi
    Ricorda sempre che sei unico, esattamente come tutti gli altri.

    [I]Ricordare il passato serve per il futuro, cos

  11. #11
    Come dice Lenina, con cui concordo, gli psicofarmaci possono essere utili in certi casi, ma sempre sotto uno stretto controllo medico.

    Un mio ex compagno di classe ne faceva uso, a causa dei postumi di un incidente che gli capit
    Membro del Consiglio degli Admin


    [RIGHT][I]L'ironia

  12. #12
    lenina
    Guest
    Citazione Originariamente Scritto da Xilinx23
    Non credo che possano essere utili per "affrontare" attacchi di panico o di paura, o depressioni dovute a situazioni amorose...
    l'attacco di panico pu

  13. #13
    Citazione Originariamente Scritto da kikka
    inutili
    assurdi
    secondo
    me
    .
    Secondo alcuni studi, la depressione ha componenti fisiologiche, oltre che psicologiche...dunque gli psicofarmaci possono rivelarsi fondamentali, almeno nei casi più gravi...
    Tu riesci a guarire dall'influenza (o da qualsiasi malattia fisica) solo grazie alla tua volontà?...mi sa di no.
    Non scrivo questo perchè sono favorevole all'uso di farmaci in ogni contesto. Alcuni ne abusano laddove potrebbero farne a meno, personalmente fino a quando posso evito ogni tipo di medicina, ma da qui a dire che sono assurdi continua a sembrarmi un'esagerazione.
    Ultima modifica di Noah; 16-12-2005 alle 13:08
    [FONT="Book Antiqua"][COLOR="Black"]

  14. #14
    Il Magnifico L'avatar di mat
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    20/05/05
    Località
    Milano
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    Non capisco tutta questa paura degli psicofarmaci che sconfina quasi nella superstizione....
    Ci sono farmaci in circolazione che nulla hanno a che vedere con gli psicofarmaci che hanno una quantità di effetti "indesiderati" molto peggiori degli psicofarmaci.
    In particolare se parliamo di blandi ansiolitici come lo Xanax, il Valium e in genere le benzodiazepine l'allarmismo mi sembra fuori luogo...io ho sofferto di attacchi di panico per anni e vi giuro che senza i farmaci la mia vita rischiava di diventare un incubo, ho preso lo Xanax per quasi due anni e quando ho iniziato a stare meglio l'ho smesso gradualmente e non ho avuto nessun problema.
    Certo, una psicoterapia aiuta, però purtroppo certi disturbi quando si manifestano lo fanno con una violenza tale da dover per forza essere contrastati con una terapia farmacologica.
    Idem per gli antidepressivi.
    Se presi in quantità adeguata hanno effetti che oso definire prodigiosi, lo dico per esperienza diretta perchè mia mamma è uscita dalla depressione col Prozac e vi giuro che stava veramente male.
    Moderatore Debate Square

    "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
    - P. Conte -


    Angst essen Seele auf

  15. #15
    kikka
    Guest
    [QUOTE=Noah]Secondo alcuni studi, la depressione ha componenti fisiologiche, oltre che psicologiche...dunque gli psicofarmaci possono rivelarsi fondamentali, almeno nei casi pi

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