Originariamente Scritto da
Pazza_di_Acerra
La tradizione cattolica vuole che Pietro sia venuto una prima volta a Roma, sotto Claudio. Di tale viaggio non c�� traccia negli �Atti degli Apostoli� l�unica fonte pervenutaci, insieme alle Epistole di S.Paolo che abbia attendibilit� storica e che solitamente � ricca di dettagli.
Negli �Atti�(12,17) invece si narra di come Pietro venne arrestato da Erode e poi liberato da un angelo.
�Egli allora, fatto segno con la mano di tacere, narr� come il Signore lo aveva tratto fuori del carcere, e aggiunse: �Riferite questo a Giacomo e ai fratelli�. Poi usc� e s�incammin� verso un altro luogo�.
Per far tornare i conti, ed usando una buona dose di fantasia, gli esegeti interpretano questo �altro luogo� come Roma. Il mese successivo Erode Agrippa, muore d�infarto:
�Nel giorno fissato Erode, vestito del manto regale e seduto sul podio, tenne loro un discorso. Il popolo acclamava: �Parola di un dio e non di un uomo!�. Ma improvvisamente un angelo del Signore lo colp�, perch� non aveva dato gloria a Dio; e roso, dai vermi, spir� (Atti 12, 21).
La storia, quella vera, ci dice che Erode Agrippa mor� qualche settimana dopo la Pasqua del 44. Quindi, a dar retta alla tradizione Pietro, senza mezzi, in meno di cinque anni avrebbe compiuto un viaggio lunghissimo e pericoloso (senza che ve ne fosse alcun motivo visto che aveva sempre combattuto l�idea di estendere ai Gentili la nuova dottrina ebraica di Ges�), avrebbe soggiornato a Roma durante l�imperium di Claudio per il tempo necessario a fondare la comunit� e sarebbe poi tornato a Gerusalemme nel 50, in tempo per partecipare al famoso concilio?
Non solo: da un�attenta lettura dell�epistola ai Galati, Pietro risulterebbe essere fra il 45 e il 48 ad Antiochia, dove si scontr� con Paolo:
�11.Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perch� evidentemente aveva torto. 12. Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominci� a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. 13. E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Barnaba si lasci� attirare nella loro ipocrisia. 14. Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verit� del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: �Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei�?
Gli Atti, oltre a non parlare mai di una presenza di Pietro a Roma, ci mostrano Pietro come figura preminente nel gruppo giudaico � cristiano, ma sempre in posizione subalterna a Giacomo, il fratello di Ges�.
Nel concilio citato, Pietro introduce la questione dell�accettazione dei Gentili nella comunit� dei cristiani senza che essi passino per la conversione all�ebraismo, sintetizzata e simboleggiata nella circoncisione, ma chi conclude e decide � Giacomo. Se Pietro fosse gi� stato riconosciuto come capo della nascente Chiesa, perch� il Concilio di Gerusalemme, pietra angolare di tutte le scelte che sarebbero state fatte da quel momento in avanti, venne convocato e presieduto da Giacomo e non da lui?
La tradizione poi ci racconta che Pietro � ancora a Roma dopo il 55, dove morr� crocifisso a testa in gi� nel 64, durante la persecuzione neroniana.
Che motivi avrebbe avuto Pietro di venire a Roma? Ebreo di umili origini e di credenze semplici, che mai avrebbe voluto contaminare le sue usanze e le sue tradizioni mischiandosi ai Gentili, aveva combattuto una battaglia lunga oltre 10 anni contro l�idea di Paolo (accettata poi obtorto collo), che intendeva dividere la sfera di evangelizzazione riservandosi i gentili, e lasciando al gruppo di Gerusalemme gli ebrei.
Venire a Roma avrebbe per lui significato tradire le proprie convinzioni, la propria visione del messaggio di Ges� e - in fin dei conti - la propria fede.
Ed ancora: mentre sappiamo tutto sulla geografia e la tempistica dei viaggi di Paolo, perch� non sappiamo nulla di quelli di Pietro? Ma soprattutto: conoscendo le difficolt� enormi incontrate da Paolo, cittadino romano, nel suo lungo e pericoloso viaggio verso Roma (oltretutto a spese del governo), ci domandiamo come un pescatore ebreo ignorante e semianalfabeta abbia potuto trovare i mezzi per affrontare ben due viaggi del genere.
Stanti tali fatti, perch� gli Atti non menzionano neppure di sfuggita tali spostamenti di Pietro, di cui si parla diffusamente per oltre met� dell�opera?
E, soprattutto, perch� Paolo nella sua �epistola ai Romani� del 58 (e in nessuna altra epistola) non nomina mai Pietro e una sua qualche attivit� a Roma?
Infine, come mai nelle due epistole attribuitegli neppure Pietro fa alcun riferimento a Roma, ad ambienti romani, a personaggi o situazioni romane?
Non c�� nessuna testimonianza attendibile anteriore al 180 d.C. della presenza di Pietro a Roma ma, contestualmente � assordante il silenzio su tale presenza non solo da parte di Paolo, ma anche in testimoni come Giustino di Nablus, di cui abbiamo molti scritti e perfino gli atti del suo processo da parte romana, nel 168.