Stando a recenti inchieste, le idee sulla resurrezione di Ges� attualmente diffuse tra i cristiani del mondo tardo-borghese possono essere suddivise in quattro tipi:
1) Ges� ha di nuovo preso possesso del proprio corpo ( cadavere), � uscito dal sepolcro, � apparso a determinati discepoli ; essi lo hanno udito e toccato e hanno mangiato con lui; quindi egli � asceso in cielo presso Dio. ( Il sepolcro vuoto e le apparizioni hanno qui il valore di prove della resurrezione).
2) Ges� pu� aver da parte sua superato la morte ed essere presso Dio ed essere in questo senso personalmente vivo; ma non � il caso di perdere tempo ad occuparsi dell'ulteriore significato di questo fatto per Ges�, per Dio, per l'umanit� e per il cristianesimo. ( Si pensa cio� alla resurrezione di Ges� solo intellettualmente, con un senso di distacco, non in modo esistenziale e pratico).
3) Ges� vive l� ove delle persone fanno riferimento a lui ed egli risorge oggi nuovamente in esse ( nella loro fede) e mediante esse; egli continua quindi a vivere nell'influsso che esercita nella storia ( nella sua causa, nel suo spirito, nel suo stile di vita , nella sua prassi liberante).
4) Ges� (e Dio) � definitivamente morto . Il discorso della resurrezione � solo una sigla ( tradizionalmente condizionata), un semplice simbolo indicante una verit� umana profonda di portata universale ( e cio� il fatto che anche dal male pu� scaturire del bene e che si pu� sperare malgrado tutto).

Orbene, alla base di questi quattro tipi di rappresentazione ci sono sostanzialmente due strutture intellettuali e due atteggiamenti tra loro contrapposti.
A) Una concezione oggettivistica considera la resurrezione di Ges� ed il Risorto un dato di fatto oggettivo ed oggettivamente constatato dai testimoni, essa sottolinea s� il fatto che Ges� � personalmente risorto e presente, ma � tutta impegnata nel dimostrare la realt� storica e la corporeit� materiale del Risorto ( altrimenti non riesce a pensare il suo nuovo modo personale di esistenza) e non mette in risalto l'importanza salvifica della resurrezione di Ges� e la sua vita attuale nei suoi ( cos� 1 e 2).
B) Una concezione soggettivistica confina invece la resurrezione di Ges� e la sua vita presente nella coscienza dei discepoli e dei fedeli ( essa non osa pi� pensare un'esistenza ed una presenza personale al di l� della morte; la resurrezione � - e con questo scompaiono di colpo difficili problemi storici e teoretici - un'espressione meramente simbolica ( un'interpretazione) dell'importanza permanente di Ges� nella vita della sua comunit� (senza che egli continui a vivere ed a essere presente personalmente) o � addirittura solo un'espressione simbolica di una speranza umana universale ( cos� 3 e 4) .