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Discussione: Attenti a quello che dite

  1. #1
    Eufonista L'avatar di BiO-dEiStA
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    Attenti a quello che dite

    Le avvisaglie c'erano tutte: come succede gi� in altri stati europei, ora anche in Italia il negazionismo diventa reato. La legge Mancino (L. 13 ottobre 1975, n. 654), promulgata in origine contro la discriminazione razziale, estende i suoi ambiti di applicazione anche a chi osa non solo negare, ma perfino mettere in discussione la portata delle persecuzioni contro gli ebrei cos� come oggi ci dicono le fonti ufficiali (quest'ultima cosa dovrebbe pi� propriamente essere chiamata revisionismo). In particolare: "Per i fatti di cui al comma 1, lettere a) e b), e al comma 3, la pena � aumentata se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah ovvero dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanit� e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232". Resta da capire se incorre nel reato solo chi usa tali argomentazioni in un contesto di discriminazione razziale, come alla lettera sembrerebbe, oppure anche chi lo fa in un contesto di pura ricerca storiografica, onde ristabilire la pluralit� dell'informazione, e magari non odia nessuno.
    Non entro nel merito delle fonti o di una verit� storica qualsivoglia, bens� dei procedimenti utilizzati per imporre una versione a scapito delle altre. Se in una societ� democratica qualche pazzo con tanto di feluca napoleonica dovesse mettersi d'impegno a blaterare assurdit�, la stragrande maggioranza di menti sane dovrebbe essere naturalmente portata a qualificare le parole di costui come semplici fandonie. Si vede che qualcuno ai piani alti, nonostante le rassicuranti smentite quotidiane, � ben consapevole che la nostra societ� � tutt'altro che sana, e che non � nemmeno democratica, almeno nel senso in cui si spaccia, come ci dimostrano altrettanto quotidianamente in vari modi.
    Se la libert� d'opinione, sancita dall'art. 21 della Costituzione, in certi ambiti diventa penale, ci consoli almeno il fatto che il gioco d'azzardo (reato penale ex art. 718 C.P. e segg.), diventa lecito se lo stato pu� guadagnarci sopra. Vi lascio con questo articolo apparso senza firma sul Sole 24 Ore del 15 febbraio 2015 (fonte), che riproduco integralmente.


    NEGARE IL NEGAZIONISMO?

    Talvolta ragione e sentimento sembrano andare in direzioni opposte. Questo richiamo a una ottocentesca romanziera inglese emerge quando capita di affrontare gli interrogativi pi� scabrosi in materia di libert� di espressione. In altri termini, al sentimento che tende ad allontanare da s� (fino a proibire) i messaggi odiosi, ribatte la ragione che impone di tollerare anche le falsit�, anche le tesi pi� ripugnanti.
    E cos�, come ognuno deve consentire che le proprie credenze religiose siano dissacrate, anche in modo ritenuto irrispettoso, poich� ogni forma di potere pu� essere messa alla berlina, allo stesso modo a chiunque deve essere garantita la possibilit� di affermare le pi� urticanti menzogne.
    Quella pi� odiosa di tutte, per la nostra cultura, � la negazione della Shoah. E lo � perch� si respira forte il puzzo dell�antisemitismo e perch� le moderne societ� democratiche si sono rifondate anche sul ripudio del nazismo. Ci� � tanto vero che una buona parte dei Paesi europei ha introdotto una legislazione che proibisce il discorso negazionista, anche quando non si traduce in un�istigazione alla violenza e all�odio. Si va da Germania, Austria e Belgio che puniscono soltanto la �menzogna di Auschwitz�, agli Stati dell�Est che estendono il divieto agli orrori del comunismo, alla Francia che reprime il disconoscimento dei crimini contro l�umanit� sanciti da una Corte internazionale.
    Almeno finora l�Italia si � posta, insieme al Regno Unito e ai Paesi scandinavi, tra gli Stati che non prevedono una legislazione repressiva specifica e, per una volta, l�atteggiamento del nostro Paese non ci pare sbagliato. Di recente, per�, il Parlamento sembra orientarsi in modo diverso. � di mercoled� scorso l�approvazione al Senato di un disegno di legge che introduce un�aggravante qualora i reati di propaganda razzista o di istigazione alla discriminazione si fondino sulla negazione della Shoah o di crimini contro l�umanit�. Non siamo certo davanti al reato di negazionismo in senso stretto, poich� da un lato si tratta di un�aggravante, dall�altro la parola � punita solo se vi � un�istigazione pubblica all�odio. Tuttavia, in tal modo il legislatore sanzionerebbe pi� severamente il discorso razzista, quando ci� comporta la negazione di fatti storici non controversi e particolarmente gravi.
    Restano quindi molti i motivi che sconsigliano di imboccare anche questa strada. In primo luogo, affidare al diritto, specie a quello penale, il ruolo di custode della verit� storica, della versione �ufficiale� del passato, significa consentire un�incursione dei pubblici poteri negli spazi riservati alle scienze e alla ricerca storica.
    Inoltre, l�introduzione di tale aggravante contrasterebbe con il principio secondo cui in uno Stato liberale non esistono verit� assolute. La verit� � relativa, parziale, effimera, convenzionale � deve nascere dalla discussione e non dalla decisione politica o giudiziaria, anche con riguardo alle tragedie della storia. Ci� � connesso al principio di laicit� e a quello di separazione tra Stato e societ�, ed � alla base della tutela rafforzata della libert� di ricerca storico-scientifica sancita dall�articolo 33 della Costituzione italiana.
    Questa tesi ci pare in sintonia con le radici pi� profonde della Repubblica. Infatti, gi� in Assemblea costituente era prevalsa l�idea di lasciare aperta ogni via alla ricerca della verit�. Dunque, anche ai �nemici della democrazia� fu garantito il diritto di sostenere nel freemarket of ideas finanche il falso. Sembra di intravedere nella trama della Costituzione una tale fiducia nella �forza� della democrazia da ritenere di non doverla proteggere con l�esclusione per via giuridica di chi ne nega il fondamento.
    In tale prospettiva ragione e sentimento sembrano riconciliarsi nel ricordare al legislatore i principi liberali in materia penale: tra essi, campeggia la raccomandazione di evitare un eccesso di criminalizzazione. E dunque evitare altres� di allungare la lista di proclamazioni ad alto valore simbolico, lista che viceversa andrebbe sfoltita in modo robusto, specie in materia di reati d�opinione.
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    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
    Citazione Originariamente Scritto da Ned Flanders Visualizza Messaggio
    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

  2. #2
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Non credo che i negazionisti nostrani corrano seri pericoli... Siamo in Italia, la terra dei cachi e dei buffoni. Da 70 anni esiste una legge che vieta la ricostituzione del partito fascista o di forze che ad esso si ispirano, eppure nelle ultime elezioni comunali qualche fascistello di casapound � persino riuscito a farsi eleggere... Se io fossi negozianista, continuerei a dormire tranquilla...
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  3. #3
    Eufonista L'avatar di BiO-dEiStA
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    Fra il dire e il fare c'� di mezzo il mare, soprattutto in Italia, ma mi pare che stiamo parlando di cose diverse.
    La legge Scelba (dal nome di un picchiatore i cui metodi non avevano nulla da invidiare a quelli delle camicie nere) vieta la ricostituzione del partito fascista e l'esaltazione dei suoi principi, ma non vieta a nessuno di dichiararsi pubblicamente fascista; ovvero, non per questo � passibile di conseguenze penali. Qui invece sembra proprio che per la configurazione di reato basti esprimere il proprio dissenso dalla linea, sebbene per ora, a quanto pare, solo all'interno di un quadro di razzismo conclamato. Comunque il precedente mi sembra notevole: chiss� cosa ci vieteranno di dire un domani e con quali scuse.
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    Citazione Originariamente Scritto da Ned Flanders Visualizza Messaggio
    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

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